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disappointedtourist96

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  1. Finalmente. Nuovo album in uscita il 17 gennaio, titolo "I See You". 'Sto pezzo a un primo ascolto sembra abbastanza Jamiecentrico ma con le chitarrine dreamy tipiche dell'esordio. Si prospetta un bell'inverno.
  2. Non è un pezzo da Radiohead. Devo ancora capire se in senso positivo o negativo. Non direi che è brutta, neanche che non mi piace, ma boh, mi sembra la meno interessante del lotto, o se non altro la meno bella. Gli archi ogni tanto mi piacciono, ogni tanto mi sembrano una barzelletta. Bloom orchestral folk dove? Bloom era un pezzo sull'abbandono alla vita e alla natura, qua la natura è funzionale solo al messaggio di impegno sociale/politico. E da qui derivano due solennità sostanzialmente diverse (a parte che secondo me Bloom non è neanche solenne, è "solo" molto dinamica perché appunto deve esprimere quell'immedesimazione "panica" con la natura fluida e mutevole).
  3. Di solito non posto quasi mai qui ma oggi è d'obbligo. Scrivo solo per dire che voglio bene a tutti voi, anche a chi non è piaciuto. Vorrei che uscisse un loro album ogni settimana per quanto sono capaci di farmi stare bene quando pubblicano nuovo materiale. Musicalmente ci sono dei punti bassi (The Numbers su tutte) ma per il resto sono innamorato. Un compendio sopraffino di tutto il loro repertorio, dalle atmosfere urbane di Ok Computer, alla "grezzezza" di Hail to the Thief, dalla glacialità di Kid Amnesiac, alla sontuosità orchestrale di In Rainbows, condito con molte, tante altre robe. Decks Dark, Ful Stop, Identikit, Present Tense, Tinker Tailor, Glass Eyes,... Mamma mia quanto voglio bene a questi ragazzi. Grazie di esistere.
  4. Eh lo so, ma quelle infatti rinuncio a collegarle direttamente sperando non mi uccidano.. In compenso posso trovare collegamenti con storia (penso a Bowie con Warszawa che vuole ricreare lo scenario di Varsavia durante la guerra fredda, o alle disintegration loops di Basinski), con filosofia (alcuni minimalisti si rifacevano a filosofie orientali), il minimalismo poi in generale è una corrente artistica che si estende alla letteratura e anche alle arte visuali... Ma comunque i collegamenti verrebbero dopo, prima di tutto devo trattare bene l'argomento. Poi ho chiesto al mio prof di italiano che è in commissione e mi ha detto che secondo lui può funzionare...
  5. Mi rimetto a scrivere dopo un po' di tempo per chiedere un consiglio. Sostanzialmente: vorrei fare la tesina di maturità sulla musica ambient, e cercavo dei saggi critici sul genere (ovvero: scritti che analizzano storicamente il genere musicale, come e perché si è formato, in quale contesto culturale e musicale, l'eredità del genere nella musica più recente, intesa dagli anni '90 in poi,...); cercando nella biblioteca della mia città non ho trovato molto (solo una biografia di Eno in generale) e mi chiedevo se ci fossero qua degli appassionati del genere che potessero eventualmente consigliarmi qualche testo... Nello "specifico", la tesina vorrebbe parlare dell'ambient come di un genere musicale che attraversa tutto il '900, dalla musique d'ameublement di Satie, passando per la musica minimalista e arrivando fino al "teorico" del genere, Brian Eno. Ovviamente non parlerei nel dettaglio di tutte le correnti musicali che hanno influenzato l'ambient per questioni di tempo, ma approfondirei prevalentemente quest'ultimo. E' una follia? Probabilmente sì, ma ormai ho poco tempo per pensare ad un altro argomento, e tra quelli a cui avevo pensato questo per ora è quello che mi è parso più originale e interessante. Attendo/accetto suggerimenti e consigli, se ne avete...
  6. Non è uno scherzo. Si può scaricare gratuitamente da iCloud, sembra. L'ascolto integrale è già disponibile sulla libreria (io lo sto ascoltando da lì).
  7. Minchia! :o/> Non ne sapevo nulla Ma mancano delle canzoni? Perché Wikipedia riportava una durata dell'album diversa rispetto a questo video. Non è che magari è un fake?
  8. Bon, personalmente non mi scandalizza troppo. Considerando che le mie aspettative erano quelle di un video sulla scia di quello fatto per Charlie Brown (e quello sì era davvero brutto e insipido), questo non mi dispiace, alla fin fine vuole essere un momento di condivisione un po' più "speciale" con i fans, tutto sommato è anche un'idea carina. Poi un po' tamarro lo è comunque, ma da una canzone così non è che ci si potesse aspettare gran che di diverso. Comunque, stando a quel che ho letto in giro, finiti i concerti per promuovere Ghost Stories (5 luglio se non erro) dovrebbero ritornare in studio per lavorare a un altro album.
  9. Pulita e imparziale. Per quanto riguarda il discorso dell'omogeneità e compattezza del lavoro mi trovo d'accordo, ed effettivamente lascia qualche speranza per un futuro più serio, in termini musicali: Always In My Head, Midnight, Another's Arms a livello di sound sono ottimi pezzi, e le virate nostalgiche (Oceans e O) risultano tutto sommato oneste e altrettanto buone; peccato che si alternino con episodi discretamente imbarazzanti (il cielo pan di stelle e Ink) ed altri un po' inconcludenti che potevano essere sviluppati meglio (Magic e True Love). E' anche vero, comunque, che le speranze citate mi sembrano piuttosto minacciate e abbassate da certe affermazioni di Chris circa il suo apprezzamento per la tamarraggine (ha detto di aver lottato con gli altri della band per inserire pan di stelle nell'album, e che ballare sul crescendo di un pezzo house assieme a una folla da stadio è il sentimento più bello che ci sia), e mi inquietano un po'. Si starà a vedere. Il discorso della maturità invece lo condivido solo in parte: se a livello musicale si è fatto un passo in avanti, a livello lirico siamo decisamente in basso (salvo solo O). Mi irrita ascoltare cose tipo "and i just got broken into two call it magic when i'm next to you" se penso a quanto di meglio Martin è riuscito a scrivere in passato, per non parlare dei coretti che qua raggiungono vette di oscenità inimmaginabili (quelli di True Love... Mamma mia che orrore). Ok che Martin ha divorziato, ma anche prima che si mettesse con la Paltrow riusciva a scrivere canzoni d'amore decisamente meno banali di queste (vedi Amsterdam, giusto per dirne una). Il mio voto, in definitiva: 6/7. P.S.: le bouns tracks comunque sono la parte migliore dell'album. https://www.youtube....h?v=Yy39_97eBes https://www.youtube....h?v=3oHZrWgq39w https://www.youtube....h?v=NJTB2ynn7VY
  10. Per chi volesse, su iTunes c'è lo streaming dell'album.
  11. Che belle che sono le prime due tracce! Riesci a caricarlo su dropbox? Non trovo nulla su torrent..
  12. E' stata co-prodotta da Avicii, il che spiega MOLTE cose (ovvero: sostituisci i nomi e non trovi la differenza). Però dai, a conti fatti: nello scorso album le tamarrate erano tre, in questo se Dio vuole solo una,... Magari nel 2017 si redimono e la smettono definitivamente! Comunque voglio essere fiducioso per quest'album. Sarà perché non li ascoltavo da tanto e mi mancavano, sarà per i pezzi sparsi che ho ascoltato qua e là, sarà perché ascoltare l'intervista di Martin alla BBC mi ha intenerito (mentre parlava mi sembrava onestamente emozionato e, nel complesso, sincero in quel che ha detto), ma a differenza di MyloXylo voglio illudermi un po', 'sto giro. A mio rischio e pericolo, ovviamente.
  13. Girano anche Another's Arms e un estratto di O. Praticamente metà dell'album già si conosce, come al solito.
  14. http://rnbxclusive.se/2014/04/coldplay-sky-full-stars-preview/ Dicevamo?
  15. Dio, che tuffo nel passato, mi viene il magone. Però, che classe...
  16. Primi ascolti: This Blue World: bellina ma si esaurisce nel finale e non decolla. Charge: ci sono quei due ritornelli un po' debolucci nella parte iniziale, che però vengono resi una meraviglia con gli archi nella coda. Fly Boy Blue/Lunette: la prima parte "sni", la seconda "CRISTO Sì". New York Morning: la più manierista, ha un'aura di ottimismo che la fa sembrare una One Day Like This meno trionfale. Bella, ad ogni modo. Real Life: si tiene su un equilibrio fragile, e ancora non riesco a capire se mi piaccia o meno. Honey Sun: quell'inizio con la drum machine e il synth mi ricorda sempre un po' gli Atoms for Peace, poi però nel ritornello c'è quella chitarra che sembra portarti su una barca in mezzo a un lago dell'Alabama. Bella. My Sad Captains: cioè/addio. (sembra Tender dei Blur con i fiati al posto del banjo) Colour Fields: quelle note di tastierina che si ripetono durante tutta la canzone sembrano dirti che tutto nel mondo funziona alla perfezione. Nel complesso però rimane un po' statica. Title track: bella ma c'è poca dinamica, forse sarebbe stato effettivamente meglio ridurla un po', o come minimo mettere più crescendo. Blanket of the Night: cioè/addio part 2. Nel complesso, comunque, mi sembra un po' inferiore rispetto ai precedenti, anche se i livelli rimangono decisamente alti.
  17. Primo ascolto: Hanno imparato a non suonare la drum machine col culo, e questo già è un buon passo in avanti. La voce di Martin ogni tanto qua e là è un po' troppo zuccherosa e melensa, specialmente nel ritornello e nei coretti dell'ultima parte, ma nel complesso il pezzo non mi pare affatto una merda. Buckley per una volta mi sembra fare qualcosa di diverso con la chitarra, anche se alcuni echi dei primi Coldplay sembrano rimanere nell'aria. Attendo altri ascolti per promuoverla, non voglio fare come con Midnight che ho già praticamente dimenticato. P.S.: 1. Always in My Head 
2. Magic 
3. Ink 
4. True Love 
5. Midnight 
6. Another’s Arms 
7. Oceans 
8. A Sky Full of Stars 
9. O Titoli di una banalità a dir poco disarmante. Questo sì mi lascia perplesso. Ci spieghi, se ne ha voglia.
  18. https://www.youtube.com/watch?v=DWU4iAM3fY0
  19. Posso capire il discorso, e non mancherebbe anche di una certa coerenza. Sta di fatto che comunque hanno dato una virata che, sebbene ora possa rimanere magari anonima ai più, potrebbe eventualmente evolversi in qualcosa di ulteriore e di più personale in futuro. E poi comunque ci sta il fattore sorpresa per una band che questo tipo di sound non l'aveva ancora mai approfondito fino a questo punto. Non so, comunque, ho bisogno di più ascolti, forse ho avuto una reazione troppo avventata, ma essendomi praticamente dimenticato della loro esistenza fino a qualche ora fa per me è stato inaspettato.
  20. Spiazzante, per loro s'intende. Di positivo c'è che, nonostante ormai al minuto due ero convinto che sarebbe partito il solito crescendo house con conseguente climax tamarro (a dire il vero mi sono cagato sotto per tutto l'arco del video pregando Iddio che così non fosse), sono riusciti invece a mantenere una certa sobrietà fino alla fine, ricreando atmosfere suggestive e atipiche se si considera il loro lavoro (la voce ricorda Bon Iver, concordo) e di questo son contento. Di negativo però, appunto, è il fatto che in cinque minuti di durata il pezzo forse risulti un po' troppo statico. Ad un primo ascolto direi promossa, ad ogni modo. Avendo conosciuto ciò che sono stati capaci di proporre, mi aspettavo qualcosa di ignobile, ma fortunatamente così non è stato, anzi, posso ritenermi felicemente e positivamente sorpreso. Per quanto riguarda il fatto che non aggiunga nulla a quanto si sente in giro: i Coldplay non si sono mai eretti al livello di band rivoluzionaria in campo musicale e non mi sembra nemmeno siano i loro intenti, ma considerando che hanno partorito pacchianate come Paradise o Princess of China, credo che un tentativo simile si possa comunque apprezzare.
  21. http://www.youtube.com/watch?v=SQyPVBtLXk0 Sono due giorni che la ascolto/canticchio ininterrottamente ( ) e che mi riguardo tutti i trailer e mi rileggo tutte le interviste possibili immaginabili in attesa di uno streaming. Ho bisogno di rivederlo, anche perché non sono sicurissimo di aver capito il finale Comunque, nel caso non se ne fosse già parlato precedentemente: http://www.youtube.com/watch?v=2bTbW70umbQ
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