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marco83p

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The Thief

The Thief (12/66)

  1. Ciao, sono uno di quellx che scrivono ogni morte di Papa. Sottoscrivo Lurgee, e toglierei provocazione. Cioè, chiaramente il pezzo è radicalmente diverso, ma il primo accordo e la plettrata mi rimandano proprio dritto a Chaise Longue dei Verdena. Ero venuto qui solo per scrivere sta cazzata Detto ciò il pezzo mi sta molto colpendo. Forse è quello che in versione studio ai primi ascolti mi ha colpito di più dei The Smile. Il riverbero con resonator metallici della voce mi fa un po' effetto unghie sulla lavagna, ma tengo duro e la ascolto pure parecchie volte di fila perché il brano è davvero interessante, soprattutto per come l'arrangiamento di percussioni e archi gioca a muovere un pezzo che per la sua struttura è fermo e sfilacciato ai limiti del liquefatto; invece la magia dell'arrangiamento conferisce corpo e vita al pezzo, e riesce a dare un senso a una melodia così spezzettata dalle percussioni da sembrare quasi inesistente (ma è bellissima, concordo alla grande con @@li ). Insomma per me è un gran sì.
  2. ciao, qua vecchi(issim)o utente che non interviene praticamente mai, ma legge con piacere. oggi mi va di dare un'opinione non richiesta e pure contraria a molti dei commenti precedenti... abbiate pietà, anche perché sarò lungo 😁 - molti per anni si sono lamentatx della produzione patinata e certosina di Nigel; qua per una volta vediamo pezzi importanti dei RH tentare qualcosa senza la sua produzione: a prescindere da tutto mi sembra un'operazione interessante anche per valutare quanto fosse pregnante il suo apporto. - per me buttare fuori un singolo perché gli va, e magari perché non si amalgamava bene col resto dei nuovi brani che stavano registrando, per lunghezza o stile, è esattamente sinonimo di libertà creativa e "facciamo cosa il cazzo che ci pare, senza troppe pare". questo non implica che i pezzi dell'album debbano essere superiori... in fondo perché i pezzi dell'album dovrebbero essere superiori a singoli o b-sides? alcuni dei miei-loro brani preferiti di sempre son fuori album (fog, the amazing sound of orgy, talk show host...). - il passaggio dopo la cesura dei violini pendereckiani (concordo assai) è effettivamente molto drastico, anche per quanto sono stati volutamente tenuti ovattati... non mi pare manco una questione di compressione, ma proprio di equalizzazione: volevano farci relegare il delirio dietro a un velo, rappresentato dal muro di archi. può piacere o meno, ma mi sembra una scelta stilistica assolutamente cercata, nella quale non so se Nigel si sarebbe giostrato bene: avrebbe scolpito il suono, come giustamente è stato scritto, lasciando intelleggibili i particolari: ma qua l'idea non mi pareva quella di rendere il fragore a la Paranoid Android, bensì, al contrario, di inscenarne il castramento. VOLI PINDARICI: questo passaggio mi ha ricordato dei quadri (!!!): in certi Papi di Bacon (esempio), la deformazione del volto viene parzialmente censurata da dei veli, probabilmente debitori dello splendido ritratto di Filippo Archinto, di Tiziano. qua archi=velo baconiano. Insomma, secondo me il punto di questa scelta è proprio il coitus interruptus, come se sulla scena culmine di un thriller qualcunx ci tappasse gli occhi e potessimo solo sentire i suoni, perdendoci la scena madre. il dramma è dunque congelato, soffocato. Sembrerò pretenzioso con questi paragoni, ma davvero credo che questo bislacco confronto possa aiutare a comprendere meglio una scelta così libera e poco scontata. mi scuso per la lunga intrusione e ringrazio per gli stimoli dei vostri commenti
  3. marco83p

    Thin Thing

    Sul pezzo non so pronunciarmi per ora, ma il video mi ha ricordato da lontano uno dei primi film di Lynch:
  4. Oddio l'avevo rimosso 😬😁 non so se lo riscriverei così, ma il concetto resta 😊
  5. marco83p

    Iosonouncane

    Due parole sul live fullband di IRA... è una cosa davvero incredibile! Io mi son commosso più volte durante il concerto, e non mi capitava da tanto. Visto a Bologna, dove i volumi erano fortunatamente decentissimi. Inizio coi contro, uno legato forse alla location e uno alle scelte della band: - certe frequenze dei synth entravano come in risonanza nel teatro e finivano per rendere il suono di alcune parti di tastiere un po' confuso e meno definito che su disco. Anche certi suoni percussivi elettonici pagavano il riverbero naturale della sala, perdendo in definizione. Temo non fosse colpa dei tecnici del suono, anzi: comunque nel complesso l'impatto era eccellente, proprio grazie al loro lavoro. - per quanto fosse probabilmente programmatico avrei preferito un pelo più di dinamiche, invece il suono era quasi sempre pienissimo. Detto ciò sticazzi: questo disco è stato composto per essere eseguito da quei musicisti (la mandria) e si sente: bedere questo live è come vedere un disegno tecnico del disco: si apprezzano i raddoppi delle percussioni (quasi nella scuola di phil spektor), le sfumature timbriche, la natura dei singoli strumenti (su disco la produzione favoriva l'organicità del suono, più che l'identità delle varie parti). Il senso di IRA, nella sua coralità, emerge ancor più che su disco. È terrificante, splendido. Anche le luci concorrono alla costruzione emozionale e ai contenuti del progetto. Non c'è Jacopo: ci sono tante voci, lo smarrimento, la paura, la fuga. Rispetto al live elettronico di questa estate c'è meno muro verso lo spettatore, ma più emozionale e partecipato (qui il muro tra palco e pubblico, più che dalla musica è dato dalle luci). comunque davvero una resa davvero pazzesca. A fine concerto non riuscivo a parlare, ad articolare pensieri, ero troppo commosso.
  6. marco83p

    Iosonouncane

    Ciao, mi permetto di segnalare che in questo il successo di Die non c'entra nulla: Jacopo sul palco era molto più "spaccone" e provocatore (relativamente alla commercialità, all'attenzione del pubblico, al contesto in cui si trovava...). ai tempi della Macarena su Roma (e anche nei live precedenti all'uscita del promo disco) uno dei riferimenti era palesemente il teatro canzone di Gaber. Nel tempo si è decisamente rilassato utilizzando come strategia il silenzio; ma continua ad avere una visione molto radicale di cosa debba essere l'ascolto della musica e cerca di costruire spettacoli che favoriscano quel tipo di ascolto. Poi tieni conto che il successo è una questione sempre relativa: ci sono interviste in cui i Bachi da Pietra (per chi non li conosce, conoscevateli) parlano della svolta che hanno vissuto dopo la pubblicazione del singolo Fessura, che a loro dire era volutamente commerciale. Mo, anche dopo l'ultimo disco, il più pop della loro carriera, non sono manco lontanamente noti quanto Iosonouncane. Eppure per loro c'è stato un buon cambiamento, che sentono.
  7. Anvedi! Non sapevo di Nigello alla chitarra, grazie
  8. No ma io intendevo proprio l'originale dei velvet, con la viola di John Cale che fa il salto di ottave (fin da inizio brano) Ma grazie per avere rispolverato i 2HB, che avevo rimosso
  9. Ah ecco, stessa impressione 😁 Sull'improvvisazione dei fiati credo anche io che ce ne sia, anzi: ascoltandola a me pare proprio che abbiano improvvisato al 100% delle parti, semplicemente con l'indicazione di non strafare e rimanere bene o male ancorati non solo alle scale, ma anche a un range di note, in modo che i fiati rimanessero in una gamma di frequenze tale da non turbare l'andamento del brano. Ultima cosa: a me la chitarra così secca all'inizio, nei punti in cui si john cambia diteggiatura strisciando sulle note, ricorda molto Hunting bears
  10. Non lo so, oscillo tra il troppo lunga e il piacere del ritorno del tema, sempre in modo diverso... Anche la prima volta, quando entra la batteria, riparte in maniera strana, non nella maniera classica e brusca alla radiohead (you and whose army), ma nemmeno in maniera così dolce... Devo davvero ascoltarla un po' per capire
  11. A proposito di archi sarò pazzo ma poco dopo 4.30 negli archi a sx ci sento Venus in Furs (The Velvet Underground) Molto interessante; devo ancora capire se mi piace il suo ripartire diverse volte, soprattutto nella parte finale.
  12. Stando ai commenti di alcunx insonnx su youtube il brano è stato postato alle 5.17. Inoltre un commento recita: My 5.17 believe : Corinthians 5.17 So if anyone is in Christ, there is a new creation: everything old has passed away; see, everything has become new! Curioso notare che anche il bellissimo progetto audiovideo di IOSONOUNCANE, Sacramento, è stato eseguito dal vivo nei cinema proprio alle 5.17 del mattino (ho avuto la fortuna di poterlo vedere a Bologna). Non so dire se Jacopo (Incani) abbia avuto la stessa idea di Thom Yorke, chissà...
  13. Ciao, io taccio sempre ma leggo e apprezzo. nuove storie ig, stampa artigianale. Poster o album? A me pare album [o dalle dimensioni più probabilmente singolo in vinile]
  14. w Valderrama! se a qualcunx servisse chiedete e ricambio il favore moltiplicandolo
  15. Stesso problema, il link di archive è stato eliminato Sono un ammiratore dei radiohead dal '96. Torno in questo bel posto solo in occasione delle uscite perché è sempre dura ritagliarsi del tempo, ma lo faccio con grande piacere, ed è bello trovare ancora attive persone che al tempo seguivo quasi con avidità scaricherò sicuramente il videogioco, ma sarebbe un bel dono potere ascoltare le tracce senza distrazioni ☺️ PS: nel tentativo di quotare questo commento l'ho erroneamente segnalato [niubbo!]. Chiedo agli/alle admin di ignorare la segnalazione 😬😁
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