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About June Ogilvie
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June Ogilvie's Achievements
Ok Computer (15/66)
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Consuelo, mi ti immagino con di fronte un pittore più che una macchina fotografica!
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Fitzgerald E' un evocatore di atmosfere (e di animi, attraverso le atmosfere.) Gatsby non l'ho letto (ma DEVO, e soprattutto in inglese) dal momento che ho letto qualche racconto - bello tagliente - e Tender is the Night - e qui, come non amarlo? Si riesce quasi a sentire l'umidità salmastra delle notti in riva al mare, e la luce grigio-fredda dell'alba dopo una notte insonne.
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Amleto! Macbeth! Giulio Cesare!
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non posso biasimarti sono io stessa in una fase di revivalismo anni ANTA.
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Stavolta (gioia! gaudio!) non vi consiglio un mattone, bensì una raccolta - molto corta - di racconti-favole di Miyazawa Kenji: egli stesso definisce questi suoi lavori come racconti per bambini e alcuni l'hanno chiamato il Saint-Euxpery giapponese; questo perchè la sua poesia - e in fondo, la sottile tristezza - si colgono meglio armandosi di immaginazione, sospendendo momentaneamente la realtà.
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L'amore per il Mattone è una cosa genetica forse, o l'hai o è difficile che spunti spontaneo. (i Karamazov si leggono in una settimana e quindi non rientrano nella categoria) Anche io sono tuttora più legata all'amico Fëdor, un po' perchè appunto lui e Cechov son stati l'introduzione, ma soprattutto agli gnocchi di Somlò. (dolce ungherese del quale non riporto la ricetta perchè arma impropria )
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C'è un capitolo di Guerra e Pace (un po' prima della metà del primo tomo) che è Epico, di quell'epicità che ai russi riesce così bene: sostanzialmente l'apoteosi del non agire. Tra l'altro, sempre in questo capitolo, c'è una memorabile descrizione di un personaggio femminile, sottile e perfida: quei momenti in cui pensi "Lev, über'm Sternezelt!", o quantomeno più del solito. Anche se la dimensione stessa del tomo sembra proibitiva, il mio sostanzialmente è un "leggetelo".
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Attenzione: segue intervento possibilmente interpretabile come coacervo di spocchia, procedete a vostro rischio e pericolo. Siccome si parla del più bel disco dell'infanzia, allora è sicuramente il doppio cd di Alfred Brendel con selezione di sonate di Beethoven in compagnia di questo ho passato 8 anni di compiti di elementari e medie, o semplicemente attaccata alle casse dello stereo. E' tuttora piuttosto consumato, dato che ha attraversato lettori cd di dubbia fattura, è stato portato in vacanze al mare ed in montagna (e una copia su cassetta pure in un paio di gite).
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mai avuta l'abitudine, a parte che comunque negli ultimi tempi pennica pomeridiana = epic fail cervicale (possibilmente anche accademico)
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vecchio detto di saggezza popolare davanti ai muli dietro ai cannoni lontano dagli ingegneri (ora posso confessare la mia età mentale di 70+ anni e sparire di nuovo nella nebbia.) (ciao consi )
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manca l'opzione agrodolce ed è una grave mancanza. (le cipolline in agrodolce la wienerschnitzel con la salsa di mirtilli rossi gli gnocchi di susine etc. )
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tu non conosci le meraviglie di quella ungherese...
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pero Tre Uomini in Barca fatevi il favore di leggervelo in inglese
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io sono per certo una Grammar Nazi.