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Bon Iver


TomThom

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Mi accodo a chi lo considera uno splendido album, a chi adora vocoder e geimsbleic vari,  ma sopratutto:

20 hours ago, AHAA said:

prime 4 micidiali, poi il resto è ok anche, ma prime 4 micidiali

Nella seconda parte ci sono cose degnissime eh, non fraintendete (8 Circle e 1000000000000 million su tutte), ma le prime 4 sono PERFETTE.

Ma al di là di chi sostiene questo, e chi vuole avere ragione sull'altro, che sono cose che fanno parte della discussione e sono ovviamente presenti sia nella vita che su un forum, l'album è sicuramente un passo avanti nella discografia di Bon Iver.

Promossissimo

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  • 2 months later...
5 minutes ago, frasky said:

Justin parteciperà a un Ask Me Anything sabato alle 10 (CST) su reddit (r/Music)

tra l'alto il festival di Eaux Claires (di cui parleranno e che esiste ormai da qualche anno) è la stessa idea del Radiofestival

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  • 2 months later...
  • 4 weeks later...
15 hours ago, Wanderer said:

grande esperienza d'ascolto di 22 a Million nelle lande svedesi

Mah... non capisco tutto l'hype attorno a questo autore. Gli arrangiamenti sono toghi, ok, paragonabili a certo lavoro di decostruzione stile Kid A... ma le composizioni sono davvero povere...sempre gli stessi 4 accordi... Calcutta in confronto è Johann Sebastian Bach :mozart: 

It's not my cup of tea

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43 minutes ago, Lacatus said:

Mah... non capisco tutto l'hype attorno a questo autore. Gli arrangiamenti sono toghi, ok, paragonabili a certo lavoro di decostruzione stile Kid A... ma le composizioni sono davvero povere...sempre gli stessi 4 accordi... Calcutta in confronto è Johann Sebastian Bach :mozart: 

It's not my cup of tea

Ho voluto recuperarlo perchè mio fratello su in svezia se lo ascolta con entusiasmo e del suo gusto mi fido. Il disco l'avevo ascoltato e poi un po' accantonato, ma lui mi è sempre piaciuto, almeno da Bon Iver, Bon Iver (che è proprio bello) e secondo me è un ragazzo che merita; nell'ultimo trovo che si confermi il fatto che Vernon abbia delle idee molto interessanti e il mio stesso giudizio di "cambia la forma ma non la sostanza" ad un ascolto ad orecchie nuovamente fresche l'ho trovato troppo frettoloso. C'è molto di interessante in questo 22 a Million, forse più come idee che non come risultato, ma ad ora rimane un disco molto misterioso, sospendo il giudizio...

E' vero che a livello armonico siamo sempre ai suoi tipi di brani però l'idea sugli arrangiamenti è interessante (sembra di capire che abbia usato anche lui la tecnica "Bitches Brew") e comunque Bon Iver potrebbe tranquillamente piazzarsi in quel novero di musicisti che sanno fare bene le loro cose e fanno quelle e mi andrebbe bene comunque. E forse non è neanche la novità armonica la cosa da cercare in Bon iver, perchè alla fine è un tipo tutto core. O ti piglia li, nel core appunto, o no..

Poi che le sue canzoni siano basate molto su giri gospel soul tipici non c'è dubbio.

1 hour ago, TomThom said:

Madonna, bellissimo pezzo... ci metterò una settimana a finirlo tutto. :lol: Grazie Wand!

 

prego:)

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Ne riparlavo giusto con @echoes l'altro giorno, di 22, a Million. Come l'avevi definito il disco, "inafferrabile"? Ecco, ci sta a pennello.

Ha un'aura davvero particolare; col senno di poi, probabilmente, i primi due album mi sono piaciuti di più perché partoriti tutti di cuore e anima, ma 22, a Million, pur lavorando più di testa, riserva sorprese perché nel complesso ha una tavolozza cromatica che non ha ancora esaurito di svelarsi. Lo ascolto di tanto in tanto e credo sia il suo disco più "sofferto" da un certo punto di vista, sto giro non per questioni amorose, ma proprio perché dietro ci sento una grande voglia di sparar fuori tutto quello che aveva dentro dopo un periodo di grande depressione (leggendo alcuni pezzi in giro dello scorso anno si capisce che non stava affatto bene e probabilmente manco adesso). Simboli, misticismi, sperimentalismi; un lavoro del genere svuota e mi sa che per un Bon Iver IV, se ci sarà, aspetteremo un bel po', forse ancora di più dei cinque anni passati tra il secondo e il terzo album.

Il discorso dei tre o quattro accordi per me non regge come critica, alla fin fine sta tutto in quello che comunica la voce e l'atmosfera. Ovvio che c'è a chi "entra" e a chi no; l'altro giorno ho ascoltato la canzone-tre accordi per eccellenza, La Canzone del Sole: brividi come quando avevo 15 anni, un viaggio nel tempo.

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1 hour ago, TomThom said:

Ha un'aura davvero particolare; col senno di poi, probabilmente, i primi due album mi sono piaciuti di più perché partoriti tutti di cuore e anima, ma 22, a Million, pur lavorando più di testa, riserva sorprese perché nel complesso ha una tavolozza cromatica che non ha ancora esaurito di svelarsi.

E qui ok, con la testa ok.

1 hour ago, TomThom said:

Lo ascolto di tanto in tanto e credo sia il suo disco più "sofferto" da un certo punto di vista, sto giro non per questioni amorose, ma proprio perché dietro ci sento una grande voglia di sparar fuori tutto quello che aveva dentro dopo un periodo di grande depressione (leggendo alcuni pezzi in giro dello scorso anno si capisce che non stava affatto bene e probabilmente manco adesso).

Cuore troppo troppo depresso per me.

1 hour ago, TomThom said:

Il discorso dei tre o quattro accordi per me non regge come critica, alla fin fine sta tutto in quello che comunica la voce e l'atmosfera. Ovvio che c'è a chi "entra" e a chi no; l'altro giorno ho ascoltato la canzone-tre accordi per eccellenza, La Canzone del Sole: brividi come quando avevo 15 anni, un viaggio nel tempo.

E' vero, ma Battisti no ha fatto mica solo La Canzone Del Sole ;)

Tirando le somme: la testa c'è, il cuore è troppo depresso, il corpo non sa manco che sia. Quindi non fa per me. Mi dispiace, perché 22 A Million è ricco di micro suonini che mi garbano tantissimo, dimostrando il talento indiscutibile di Vernon come arrangiatore. Vorrei riuscire ad apprezzarlo di più.

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3 hours ago, TomThom said:

Ne riparlavo giusto con @echoes l'altro giorno, di 22, a Million. Come l'avevi definito il disco, "inafferrabile"? Ecco, ci sta a pennello.

Ha un'aura davvero particolare; col senno di poi, probabilmente, i primi due album mi sono piaciuti di più perché partoriti tutti di cuore e anima, ma 22, a Million, pur lavorando più di testa, riserva sorprese perché nel complesso ha una tavolozza cromatica che non ha ancora esaurito di svelarsi. Lo ascolto di tanto in tanto e credo sia il suo disco più "sofferto" da un certo punto di vista, sto giro non per questioni amorose, ma proprio perché dietro ci sento una grande voglia di sparar fuori tutto quello che aveva dentro dopo un periodo di grande depressione (leggendo alcuni pezzi in giro dello scorso anno si capisce che non stava affatto bene e probabilmente manco adesso). Simboli, misticismi, sperimentalismi; un lavoro del genere svuota e mi sa che per un Bon Iver IV, se ci sarà, aspetteremo un bel po', forse ancora di più dei cinque anni passati tra il secondo e il terzo album.

Il discorso dei tre o quattro accordi per me non regge come critica, alla fin fine sta tutto in quello che comunica la voce e l'atmosfera. Ovvio che c'è a chi "entra" e a chi no; l'altro giorno ho ascoltato la canzone-tre accordi per eccellenza, La Canzone del Sole: brividi come quando avevo 15 anni, un viaggio nel tempo.

Sì mi pare avessi detto "inafferrabile". Non so è sfuggente come disco, ti lascia delle sensazioni, delle istantanee, ma non riesci mai ad inquadrare la massa d'insieme.

 

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Si, è un disco difficile da inquadrare. Il lavoro di arrangiamento fa tanto, forse la "sfuggevolezza" deriva anche un po' dalla mancanza di più canzoni con melodie forti (dove c'è questa siamo a livelli molto alti, penso a Strafford, Moon Water, 8 Circle e l'ultima).

Se avesse avuto qualche melodia più forte staremmo parlando di un capolavoro per un artista già maturo, mentre qui Bon sembra in una fase transitoria..

Ma è davvero difficile da giudicare, credo che me lo godrò ancora per un po'.:)

Comunque lui sta facendo veramente una carriera con i fiocchi per ora, bravo, il talento c'è tutto, si vede!

Mi pacerebbe vederlo espandere un po' la sua tavola armonica, ma ho fiducia!

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