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...ma che musica ascoltano i Radiohead?


Lacatus

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8. Teknitian by Dj Rashad figata!

Thom

se ne deduce qualcosa? mah! però io sento tanta musica claustrofobica elettronica con sprizzate di jazz, il che sarebbe :prego:

bene io sparisco per qualche giorno, aggiornatemi al cell se ci sono news che torno a casa seduta stante! :bongo:

edit. la prima non vi ricorda un po' where blue birds fly? :bava:

:bava: figherrima!

Ad ogni office chart la mia stima per Thom aumenta...che uomo!!! :prego:

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  • 3 weeks later...
  • 7 months later...

simpatica playlist di Colin ieri, che include anche questo classicone disico'70

https://www.youtube.com/watch?v=RrMwzfFDU_M

01 – Thomas Mapfumo – Shumba
02 – South Street Player – (Who?) Keeps Changing Your Mind
03 – Sibylle Baier – Forget About
04 – The Jones Girls – Nights Over Egypt
05 – Nick Straker – A Little Bit Of Jazz
06 – Donald Byrd – Places and Spaces
07 – Four Tet & Caribou – Ye Ye
08 – 4000 holes
09 – John Miles – Oh dear ?????
10 – Four Tet – Angels Echoes (Caribou remix)
11 – J Dilla – Nothing like this
12 – Mayday – Zhi Zu
13 – Rufus Wainwright – Tiergarten (Supermayer Lost In The Tiergarten Remix)
14 – Ween – Your party
15 – Rheingold – Dreiklangsdimensionen
16 – Dominatrix – Sleeps Tonight
17 – Moodymann – I Can’t Kick This Feeling When It Hits
18 – Sheila And B. Devotion – Spacer
19 – Four Tet – Pockets

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Ih ih su che cos'è?

(comuque Vincè,la plalist di Colin è figa... è pieno di roba funkie-disco)

Tramite due serie tv come 'Mad Men' e 'My Name is Earl' e dunque i suoi protagonisti parlare di due epoche differenti che in fondo di somigliano e sono due facce della stessa medaglia. Mad Men l'epoca degli scintillanti anni 50-60 fino alla rivoluzione del Sessantotto ed in My Name is Earl il suo protagonista in quanto continuazione quasi di Jeff Lebowski ( The Big Lebowski dei Fratelli Coen del 1998 ) . Quindi un hippie che sente sulle sue spalle il fallimento della rivoluzione del sessantotto ma continua a credersi in quegli anni tanto da adottare uno stile di vita omologato a quegli anni - Earl viene a conoscenza del karma tramite UNA TRASMISSIONE TELEVISIVA e ne fa uno stile di vita ( un po' come gli hippie credevano alle culture orientali, no ? Ed Earl è allo stesso tempo uno specchio dei nostri anni fatti di influenze new age ).

Mad Men è anche una fiction di pubblicità. E la domanda che mi pongo è...il mondo pubblicitario c'entra nello sviluppo della rivoluzione del Sessantotto, è stata comunque una cosa sfruttata dal mondo della moda, del marketing, della pubblicità?

E sopratutto il protagonista di Mad Men, Donald Draper, in fondo è come Earl come Lebowski: è pieno di crisi dovute alla sua personalità e sopratutto dovuta alla società in cui sono cresciuti.

Earl in quella dei baby-loser, cresciuti dopo la rivoluzione del sessantotto praticamente in cui NON SI PUO' CONTINUARE QUEL DISCORSO INIZIATO DALLA GENERAZIONE PRECEDENTE DI BOOM POST-BELLICO.

Don Draper di Mad Men invece sente il peso di aver rubato un'identità ad un commilitone in tempo di guerra, di aver avuto un infanzia travagliata e di vivere in un mondo di bugie e tradimenti in cui riesce ad essere geniale a lavoro e man mano fallimentare nel privato con la moglie.

Entrambi sono due facce della stessa medaglia, entrambi non sono personaggi che vivono bene nella società in cui sono immersi.

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  • 3 months later...
  • 4 weeks later...
  • 2 years later...

L'ha segnalata ieri Clarisse...

...dentro c'è il quarto motivmento del Gradual Requiem di Ingram Marshall che è una bombetta... sembra uno stem di Amok (o di PolyFauna)
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