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Problemi di cuore


Sallu

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9 minutes ago, modifiedbear said:

Intanto grazie per le tue parole, fratello.
Che però mi fanno chiedere: a quale pro essere fiero di aver superato il dolore? essere fieri per essere fieri? :(

Semplicemente nella nostra vita, pur accompagnati da tanta gente (parenti, amici, conoscenti), siamo fottutamente soli e certi dolori inimmaginabili vanno superati da soli, tirando fuori i coglioni e cercando di sopravvivere a ció che cerca di ucciderci, ogni giorno.

C'é gente che si suicida per troppi debiti, chi di suicida per problemi familiari gravissimi e chi si suicida anche per un amore finito, seppur possa sembrare folle. Ma accade e continuerà ad accadere.

Non sottovalutare il fatto di sopravvivere a ció che cerca di ucciderti dentro e fuori, non potrai che essere fiero di te stesso una volta superato il male oscuro che cerca di trascinarti dentro un buco nero supermassiccio. Non tutti ci riescono ma tu ce la farai perché sei forte e io lo so anche non conoscendoti dal vivo, lo sento di brutto.

Un giorno tornerai a spaccare il mondo, vedrai ;)

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2 minutes ago, @li said:

dico la mia, controcorrente. Vivitelo quel dolore, perche' anche se cerchi di scapparne non ci riuscirai. Lascialo li, lascialo sedimentare, chiuditi in casa con un disco e un libro o un pc se è quello che ti senti di fare. 

Volevo solo chiarire che io non ho detto che deve scappare dal dolore, ma che anzi concordo con te.

Non deve scapparne assolutamente, deve viverselo addosso e che anche se dovessero passare 10 anni, ne uscirà fuori ;)

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16 hours ago, modifiedbear said:

Grazie per le vostre risposte, siete molto cari.

Sapete, è stata una relazione estremamente complicata e passionale, tirata avanti per 5 anni in un teatro di amore folle, bugie, tradimenti, gioie e dolori violenti. Lei ne è uscita in un qualche modo rinata e splendente, sempre bella come poche al mondo, vincitrice, quasi fiorita.
Il suo amore per me si è esaurito, dice. Ecco la bomba nucleare che porto al petto e che mi esplode dentro ogni giorno.
Io ne esco spezzato, imbruttito, svuotato di qualsiasi energia, misero e debole.
Il mio amore per lei è tanto potente da poter far esplodere l'universo intero. Sono ancora innamorato alla follia di ogni particella di quell'angelo.

Emigrammo insieme 5 anni fa, con due spicci in tasca, nel fiore della gioventù, entrambi febbrili d'eccitazione per il nuovo. Abbiamo fatto molta strada entrambi, da allora, sempre mano nella mano, nonostante il nostro continuo teatro alternante fatto di bene immenso e male infernale. Rappresentavamo tutto l'uno per l'altra. Eravamo entrambi il cambiamento, la nostra più dolce speranza e la più oscura paura, eravamo i nostri migliori amici, i nostri padri e madri, i genitori dei figli su cui abbiamo tanto fantasticato esplodendo d'amore per salvarci dalla morte sotto le coperte ogni notte ed ogni mattino ed ogni pomeriggio ed ogni sera, eravamo la nostra fiducia e le nostre bugie, eravamo il nostro ossigeno, eravamo la nostra cosa più preziosa, il nostro nord e il nostro sud, il nostro amore più immenso.
Però, sì, pare che le cose abbiano una data di scadenza.

Quindi ecco: lascio il lavoro di punto in bianco. Del lavoro, stando così le cose, sai che mi frega. Non ho più concentrazione per nulla. Cambio casa. Quella vecchia, stando così le cose, la darei alle fiamme volentieri. Vorrei cambiare città ma non riesco perché questo è il posto che amo più al mondo. Eppure uscire è una tortura inaudita. Questo posto l'abbiamo scoperto insieme, centimetro per centimetro, ogni palmo di mano di città custodisce un ricordo con lei. E divento uno schiavo della notte, party è la nuova parola d'ordine, alcol e droga e sesso e amici e anche se non sei mio amico ora lo sei appena diventato e facciamo tremare questa città. Però attenzione: guardati intorno continuamente cercandola con lo sguardo in ogni dove. Ma figurati, quante le probabilità di incontrarla? Beh, torna a casa la domenica mattina dal party, prendi la metropolitana perché ti sei fatto rubare il cappotto e soldi per il taxi non ne hai più, ma chissenefrega dei soldi! e CAZZO eccola qui che sale le scale della stazione della metropolitana mentre tu scendi giù. Puoi scegliere tra fare un infarto e farne due o tre: già che ci sei fanne quattro, incrocia il suo sguardo e vai avanti dritto, un estraneo e una sconosciuta. La figura del coglione hai tempo di farla dopo dentro al treno, pensi che il cappuccio del tuo parka possa nascondere le tue lacrime? Poi prendi il telefono e chiamala: cazzo amore mio, no, scusa, cazzo, ma quante possibilità c'erano di incrociarci? ma dove sei angelo mio? ma che ne è della tua vita? ei lo sai che ti amo? si beh sono un po' ubriaco, no, si, ei potresti passare da me oggi? si scusa, no non urlare si mi rendo conto che è irrispettoso chiedertelo, non arrabbiarti, ei ho tanta voglia di fare l'amore con te angelo mio. no non sto piangendo, cioè, si, ei, mi sa che devo andare. come dici? si non mi ami più, ma io che ti chiamo a fare. ei, si, scusa hai ragione devo andare scusami.
Quindi continua a bere fino a sera e piegarti in due dal dolore. Ad un certo punto dovrai pure crollare dalla stanchezza per una cosa o per l'altra. Macché.

Ed insomma, ho scoperto che di tutte le cose della vita non mi può fregare un cazzo di nulla. Tutto quello costruito e fatto finora: aria fritta. E uscire e scopare con bellissime tipette e topette casuali, bere e sballarsi come se il mondo dovesse finire domani, tutto ciò mi dà la nausea. Mi sto dando la nausea.
Ed insomma, ho scoperto che l'unica cosa di cui mi importa nella vita è poter sentire il suo calore sulla mia pelle.
Ed insomma, ho anche scoperto che ci sono alcune cose che al mondo ha solo lei. Non mi sento di rimpiazzarla con qualcosa di (per forza di cose insufficientemente) simile, né con qualcosa di completamente diverso.
Ho scoperto che le persone non si rimpiazzano e che chiodo non scaccia chiodo. Io avevo il mio chiodo preferito al mondo e mi è caduto di mano e non lo trovo più. Non voglio altri chiodi cazzo. Gli altri chiodi sono insignificanti.

Lasciatemi gridare che la vita è una gran merda ingiusta e che quello eventualmente lì sopra è un gran porco bastardo del cazzo.

Grazie per aver letto il mio lamento da mezzasega.

Io da una situazione simile, ma non così drammatica, ne sono uscito nel seguente modo. Come te, convinto che oltre lei non ci fosse niente, non ci potesse essere razionalmente niente, ho insistito fino alla follia. Poi dopo averla convinta per sfinimento, o per paura, ho realizzato una delle cose più brutte della mia vita: abbiamo una capacità di mitizzare ed esaltare i ricordi incredibile, un po perchè credo sia fisiologicamente normale, un po perchè forse ci sono persone che più di altre tendono a "volersi male" (io sono una di queste, e da quel poco che scrivi mi pare di capire anche te). Il giorno che realizzai che quello che avevo "riconquistato" era solo l'ombra di quello che c'era, una caricatura, sia dal punto di vista affettivo che sessuale beh, ti puoi immaginare. Il baratro.

Son dovuto scappare io a quel punto.

Non credo ti possa servire, e probabilmente nemmeno interessare, ti ho portato il singolo esempio perchè c'è oggettivamente poco da dire, e io non conoscendoti non ne sono in grado. Solo farti capire che non sei solo, che tutti soffriamo, in diversi periodi della nostra vita (che si, è una merda), chi più e chi meno.

Questo però non vuol dire che non vale la pena viverla, alla fine anche la sofferenza è sentirsi vivi.

Inoltre il dolore è forse la migliore base per un cambiamento che possa esistere, e ti auguro che tra mesi, anni, quando avrai superato questo scoglio che attualmente ti  sembra insormontabile, tu ne possa sorridere amaramente. Conscio di quanto hai sofferto, e di cosa sei diventato anche grazie a questa sofferenza.

Un abbraccio virtuale

 

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Sono vecchia e ho qualche problema a capire: ma per dare un senso alla mia vita devo appoggiarmi per forza ad un’altra persona? Cioè sono gli altri a dare un significato a quello che sono e alle cose che faccio e senza gli altri non sono niente?  Ma invece, non sono io che valgo semplicemente perché sono io e non c’è nessun altro uguale a me? Perché sono un tipo in gamba e so fare un sacco di cose che gli altri non sanno fare, perché sono meglio di molti...nessuno può permettersi di essere la nostra ragione di vita, la nostra ragione di vita siamo noi...

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1 hour ago, alessandra said:

Sono vecchia e ho qualche problema a capire: ma per dare un senso alla mia vita devo appoggiarmi per forza ad un’altra persona? Cioè sono gli altri a dare un significato a quello che sono e alle cose che faccio e senza gli altri non sono niente?  Ma invece, non sono io che valgo semplicemente perché sono io e non c’è nessun altro uguale a me? Perché sono un tipo in gamba e so fare un sacco di cose che gli altri non sanno fare, perché sono meglio di molti...nessuno può permettersi di essere la nostra ragione di vita, la nostra ragione di vita siamo noi...

Hai detto tutto :)

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sfogo delle 22.28, dopo 7 ore sui libri e 4 in ufficio

quindi mi perdonerete

 

Sabato: "Dai E. vediamoci domenica da te che cosi iniziamo sto progettino [che non, è purtroppo, quello che pensate]. Non so ancora se andrò in montagna, ma vediamo. ci sentiamo"

"Va bene dai, mi fa piacere se vieni qua. Aggiornami"

Domenica: "scusa E, oggi non riesco a venire giù da te, magari facciamo domani a pranzo, prima che tu vada in ufficio?"

"Si dai, non c'è problema"

Lunedì: "Scusa E. ma oggi il capo m'ha dato un macello di pratica, non credo avrò tempo per pranzare. Ma siccome so che anche tu sei incasinato, ci sentiamo in serata per martedì, se vuoi. Oh seriamente odio paccarti, ma qua mi stan mettendo mille robe tutte sul colpo [le credo sinceramente, so che lavoro fa e so che ci tiene al sottoscritto]"

"Figurati, capisco bene, a dopo allora"

Sera: Non chiama nessuno. Io arrivo a casa alle 19.45, c'ho il babbo malato che non vuole curarsi (mannaggia a lui!), bisogna fargli da mangiare, insomma va a finire che mangio alle 21, poi sono troppo stufo, mi metto a sentire un disco. Lei mica chiama o scrive oh...mi sovviene che potrei chiamarla anche io, ma ceste, anche se in effetti l'idea del progetto è di entrambi

Oggi, h 13 mando un messaggio calmissimo "Ehi, ma non dovevamo sentirci ieri"

Risposta: "Scusami ma ero troppo stufa da lavoro, e comunque se non ti scrivo e a te viene in mente che eravamo d'accordo...scrivimi tu! Sinceramente non mi piace che sia sempre io a doverti proporre cosa fare..."

Io: "Sinceramente pensavo fossi occupata, come in questi ultimi giorni. E non volevo disturbarti"

"Ma non mi disturbi mai!"

"Vabbè oggi torno alle 21 circa, ci sei?"

"Compleanno di mio padre, tu scrivimi e vediamo se ci sono, al massimo ti dico di no o rispondo dopo giorni come fai tu [nb: in effetti lo faccio]"

Scrivo, h 21

"Come sei messa?"

"Siamo a cena, ci sentiamo nei prossimi giorni"

"Ok buona cena"

 

 

 

MA VATTENEAFANCULO VA'...:lol:

 

 

 

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29 minutes ago, modifiedbear said:

Grazie a tutti nuovamente per le risposte, sappiate che mi state aiutando.
Per rispondere ad alcuni interventi, io la penso così: fare coserealizzarsiessere, non sono cose che danno un senso alla propria vita. Sono modi di ammazzare il tempo per evitare la morte. Lasciare la propria traccia, sapersi esprimere, questi sono accessori del tutto secondari. Il senso delle cose non lo si dà, a mio modo di vivere, appoggiandosi all'altro, bensì completandosi con l'altro. Questo è tutto quello che conta per me. Esistere da persona incompleta, soli con il proprio Io, sono miserie serie.
Comunque. Ieri sera sono riuscito a porre involontariamente la parola fine a tutto quanto. Negli scorsi giorni ho fatto lo scemo, la penso all'inverosimile quindi ad un certo punto la chiamo ei cazzo ma quanto male sto, e tu come stai patata? A lei si stringe il cuore a mille a sentire il suo rospo star male, dice cazzo ei vediamoci andiamo a bere una cosa ok? Allora ieri sul tardo pomeriggio esco con la mente un po' in panne e annebbiata da un appuntamento con avvocato (complicazioni licenziamento e stronzate varie, soldi cazzo siate amabili e datemi i soldi!), stavo vicino a dove lei si era rintanata a studiare. Le dico ei sono qui sotto, lei dice sali su primo piano, aspettami lì dove si fuma. Io che faccio, la aspetto dove si fuma e fumo. Arriva. Porco iddio. Quanto sei bella. Angelo mio non riesco a guardarti negli occhi, togliti sti occhiali da hipster di biblioteca del cazzo, no beh ok te li tolgo io. BUMM. Porco iddio x10. Che si fa mica stiamo qui al freddo (e CHE freddo) sotto la pioggia dai andiamo a bere una cosa. Scendiamo giù, e via per qualche stradina imbucata, sembra sempre un film con te patata mia, mica ci infiliamo in quel piccolo bar all'angolo dove non c'è un cane e che sta ancora aprendo? Certo che sì, ma prima fammi fumare quest'altra sigaretta. Quanto sei bella angelo mio. Fissiamoci negli occhi per il resto della vita. Quanto è difficile guardarti negli occhi angelo mio. Quanto è difficile guardarti negli occhi rospetto, dice lei. Mica ti posso baciare per caso? Lasciamo perdere e andiamo a bere. Perché mi prendi le mani angelo mio, lo sai che così muoio. Ti dico con le labbra "ti amo", tu dici "eh?" ma mentre lo dici capisci cosa ti ho appena detto e cominci a piangere. Un altro calice di rosso, man. E via a parlare come se nulla fosse mai stato. Cambiamo bar, passeggiamo. Prendimi per mano e stringiti a me. Ti va di passeggiare sotto al mio braccio, ok, io sono un po' brillo e ti sorrido. Ti fermi a fissarmi, fissi i miei occhi con fare sconvolto, ti avvicini e mi urli cazzo! cazzo! cazzo! la scorsa notte ho sognato che le mie pupille diventavano di questo colore qui, ecco, è la somma esatta dei miei occhi di ghiaccio e dei tuoi occhi neri da cervo. Ma che mi stai a dire angelo mio, ma quanto ti amo? Mica sarà il colore degli occhi dei rospetti che avremo eh? Arriviamo al bar, è il nostro bar, è il mio bar, è il tuo bar. E' noi. Non c'è posto da sedere beh stiamo al bancone, ei man due rossi e un tagliere di salumi e formaggi che l'angelo qui ha fame, ma io no non mangio io non ho fame ho troppe lame nello stomaco. Le dico qualcosa che non ricordo e lei piange di nuovo, dice non dirmi così stronzo che poi non ho che voglia di tornare da te (e che te lo dico a fare secondo te, stupida patata mia?). Raccontami della tua tesi, di quante cazzo di cose pazzesche stai organizzando, di quanto viaggi, di chi sei adesso. Lei racconta, io muoio dentro. Angelo mio ma quanto sei fiorita, io te l'ho sempre detto. No rospo tu mi hai solo reso le cose più difficili di quanto non fossero già. E vaffanculo, esco a fumare. Non mi segui, beh. Beh. Beh. Ma ti vedo pagare e uscire. Si è fatto tardi, in effetti, ho il cervello in panne ed è passato un minuto ma in realtà ci stiamo fissando negli occhi ad un palmo di naso stringendoci la mano ed arricciando le labbra da sette ore, rospo accompagnami alla metro che vado a casa. Merda. E via con il teatro. Cazzo no senti ei non andartene così ma che faccio io, sai che faccio se tu te ne vai io me ne sto qui al freddo sotto la pioggia finché un giorno non tornerai, rospo cazzo non fare il bambino, sii gentile ed accompagnami. Vorrei darti un bacio, ma sai resistere come tagliare il pane eh? E' proprio finita allora. E' la prima volta che riesci a resistermi. Lacrime. Angelo non riesce ad andarsene, rospo sta morendo.
Angelo ha il terrore negli occhi, rospo ha lo sguardo annebbiato. Patata mia..
Andata.

Rimango fisso a guardarla correre via. Scappare.

Fine.

(io non credo che sappia che scrivo qui, ma queste cose che scrivo spariranno fra poco mi sa)

Nel tuo dolore, sai scrivere bene, sei molto bravo, scrivere fa bene...

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3 hours ago, modifiedbear said:

Hmm. :uhm: Qui cerbiatta ci cova.

macchè cerbiatta, questa se ne frega...il suo tono da professorina nel messaggio vocale in cui m'ha sputtanato - perchè poi? - non mi pare accomodante.. 

ricordo che è pure morosata:fico:

e che questo è un progettino - proposto da lei - che dovremo fare assieme indi non ci metterei troppe chiavbi di lettura

s'è risentita perchè propone lei per questo progetto , quando dovremo essere in due, visto che l'abbiam pensato in due. stop

indi devo farmi meno film, considerando che siamo pure amicissimi da tantissimo

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@modifiedbear Orso, mi dispiace un sacco leggere questi sfoghi :( Troppi stimoli, è chiaro, poi portano a un sovraccarico: serve un buen retiro per rigenerarti, secondo me, una situazione di calma piatta, di noia... tipo come quando Jacopo era tornato al suo paese a lavorare in vigna, che poi ha scritto Die. Però forse parlo già da vecchio...

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@modifiedbear fratello è praticamente la stessa cosa che successe a me 10 anni fa e tu lo sai, visto che te ne ho parlato in privato. Già uno sta male di brutto e poi scopri che lei ti mette pure le corna. Allucinante.

Ti ripeto, quando vuoi io sto qui, non ti posso dare molto ma tutto quello che so e che ho te lo trasmetto volentieri.

Un abbraccione :consola:

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