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Kid A


Lacatus

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Volevo riproporre questa perla, che magari è sfuggita a nuovi scatters: la recensione di Kid A by Mario Luzzatto Fegiz, dalle colonne del Corriere Della Sera (ancora grazie grazie grazie @Valderrama )

On 7/3/2011 at 4:15 PM, Lacatus said:

grazie a Kid KP che me l'ha segnalato è possibile leggere una recensione di Kid A fatta dal mitico Mario Luzzatto Fegiz!

Mario%20Luzzatto%20Fegiz.jpg

ROCK «Kid A», atmosfere notturne e scariche elettriche

Incubi marziani sul pianeta Radiohead

E' davvero notevole come il pubblico riesca ad apprezzare progetti sonori difficili come quelli proposti dai Radiohead, che in questo momento sono in tour con il nuovo album Kid A, ampiamente anticipato su Internet dalla Bbc. Fra tastiere che sembrano gocce di pioggia, un cembalo che mescola note a scariche elettriche in una atmosfera da incubo notturno, nel brano che dà il titolo all' album si snoda un' imprevedibile sequenza di suoni e melodie. Ascoltando poi con un basso che sembra produrre onde marziane innestate su cacofonie per sax e tromboni, si ha la sensazione di trovarsi fra Nono, Cage e il jazz alla Mingus. E che dire dei giochi di ablazione assoluta di In Limbo, della satira sul rumore puro in Ideoteque. Pur fuori da ogni canone, la musica dei Radiohead riesce a essere pittorica come lo era quella dei Pink Floyd. Peccato che sulla tela non appaiano tramonti postatomici, ma incubi del nostro tempo. E attenzione ai dettagli sonori del racconto: l' ultima canzone (Motion picture soundtrack) usa un vero armonium a mantice e si avverte il soffio dell' aria nelle canne. Per questo i Radiohead si muovono con una struttura a tendone tutta loro: per cucinare in prima persona suoni complicati e precari, dove contano, come nel sushi, anche le più piccole sfumature.

Mario Luzzatto Fegiz KID A dei Radiohead 10 brani, 50' EMI L.36.000 www.radiohead.com

Luzzatto Fegiz Mario

http://forum.corriere.it/fegiz_files/30-10-2000/primo.html

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  • 11 months later...
  • 3 weeks later...

Tweet di Nigel di qualche giorno fa (scusate non so fare gli screenshoot)

An aside - I’m just reading the Wikipedia page for KID A. Everything it says about the recording is wrong. But said with such authority! Wikipedia really is one of the worst things about the modern age. Misinformation presented as fact. Very 2018... yawn.

 

risposta di geoff barrow

 

What you didn’t record it in a Igloo and it wasn’t produced by the Diplo / Mark Ronson production team?

:D

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  • 3 weeks later...
15 hours ago, @li said:

Sono d'accordo con diverse cose, ma alcune affermazioni le trovo alquanto discutibili, ad esempio il passaggio:

Quote

E contro le regole capitalistiche può esser letto, come dicevamo, il gesto dello scrollarsi di dosso alcuni milioni di ascoltatori, proprio perché nega il principio fondante del capitalismo ovvero quello dell’accumulo di ricchezza, di successo e di potere quale unico obiettivo dell’agire umano

Nonostante la loro palese presa di posizione nei confronti dell'ideale capitalista, non credo che si possa attribuire questo ragionamento alla band, e tantomeno considerarlo rilevante nella genesi di Kid A.

Personalmente preferisco proprio il taglio di Solventi su questa fase complicata della loro carriera. Nel libro ha cercato di esprimere la perfetta coesione tra sound (perdonate il termine un po' generico soprattutto parlando di questo disco), tematiche (che si intravedono nei testi), reazione al contesto sociale-commerciale e sintesi degli stimoli musicali non per forza contemporanei. Il tutto filtrato dalle dinamiche (e quanto dinamiche) interne alla band in quel periodo.

L'intersezione di tutto quello, anche secondo me, sta alla base del disco, e non una reazione cosi semplicistica come quella che ho citato.

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vero @frasky pero' anche vero che proprio con Kid A (e tutto quanto annesso) hanno iniziato ad andare in controtendenza con tutto quello che stava succedendo nel mercato della musica mainstream (e che da li, opinione personale, ha cominciato una lunga discesa verso il basso sia a livello di diversificazione dell'offerta che di qualita').

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45 minutes ago, @li said:

vero @frasky pero' anche vero che proprio con Kid A (e tutto quanto annesso) hanno iniziato ad andare in controtendenza con tutto quello che stava succedendo nel mercato della musica mainstream (e che da li, opinione personale, ha cominciato una lunga discesa verso il basso sia a livello di diversificazione dell'offerta che di qualita').

Sisi, che poi è tutto relativo, visto che a conti fatti anche Kid A ha venduto milioni di copie (2 milioni circa se non sbaglio). Però, l'assenza di singoli promozionali va proprio a riprova di quanto dici :ok:

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9 hours ago, frasky said:

E contro le regole capitalistiche può esser letto, come dicevamo, il gesto dello scrollarsi di dosso alcuni milioni di ascoltatori, proprio perché nega il principio fondante del capitalismo ovvero quello dell’accumulo di ricchezza, di successo e di potere quale unico obiettivo dell’agire umano

Quanto mi fa pena leggere queste stronzate da topo gigio.
Confusione tra causa (quello che quoto di sotto) e conseguenza (lo "scrollarsi di dosso" qualche ascoltatore) e il voler tirare in ballo a cazzo e sempre, come da Manuale degli intellettuali della domenica, sto porco Capitale.
 

9 hours ago, frasky said:

Nel libro ha cercato di esprimere la perfetta coesione tra sound (perdonate il termine un po' generico soprattutto parlando di questo disco), tematiche (che si intravedono nei testi), reazione al contesto sociale-commerciale e sintesi degli stimoli musicali non per forza contemporanei. Il tutto filtrato dalle dinamiche (e quanto dinamiche) interne alla band in quel periodo.

Cosa su cui sono "d'accordo" anch'io (se di essere d'accordo si può parlare in queste faccende), pur trattandosi di banalità esasperanti.
Da cos'altro potrà mai nascere un'opera musicale se non da come vanno le cose:unsure:

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51 minutes ago, modifiedbear said:

Cosa su cui sono "d'accordo" anch'io (se di essere d'accordo si può parlare in queste faccende), pur trattandosi di banalità esasperanti.
Da cos'altro potrà mai nascere un'opera musicale se non da come vanno le cose:unsure:

Dai per scontata la coesione tra un'opera e il proprio contesto? Il "saper leggere la propria epoca" è un pregio che spesso non trovo.

Nel caso di Kid A, è uno dei molti punti di forza del disco.

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1 hour ago, frasky said:

Dai per scontata la coesione tra un'opera e il proprio contesto? Il "saper leggere la propria epoca" è un pregio che spesso non trovo.

Nel caso di Kid A, è uno dei molti punti di forza del disco.

 

Do per scontato che qualsiasi persona dotata di una certa sensibilità non possa che reagire costantemente all'ambiente esterno. La base dell'esistere.

La "coesione" di cui tu parli fra disco e "contesto socio-x" è una pagliacciata che nasce da una suggestione mentale di dubbio valore. Sono letture ("sparate", più che letture) decisamente forzate, quelle di questo tipo. Il disco è il malessere di Thom, è un viaggio – e forse neppure questo – fatto verso l'interno e nient'altro.
Che poi questo benedetto contesto faccia parte del meccanismo generatore di una depressione personale (o di qualsivoglia movimento interiore) è cosa indubbia quanto banale e decisamente immeritevole di menzione. Stesso discorso da farsi per le influenze musicali che hai citato, per le dinamiche interne alla band e per qualsiasi cosa si potrebbe voler aggiungere.
T U T T O quello che ci sta intorno partecipa all'azione creativa, essendo quest'ultima una fotografia del proprio Io all'instante t, ed essendo il proprio Io nient'altro che – rullo di tamburi – la somma di ciò che ci circonda.
Nel processo creativo "contesto" ed "epoca" valgono quanto il malumore causato da un pompino mancato – e forse meno.

No, Kid A non "legge" nessuna epoca.
E sarebbe piacevole se si potesse smettesse di parlare di musica in termini di funzionalità.
Parlare di "punti di forza" non significa nulla, a meno di non voler banalizzare l'opera a prodotto.
Non devono esistere "pregi" o "difetti", perché la musica     non    serve.

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  • 9 months later...

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