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1 hour ago, Mr. Wolf said:

Il discorso sai qual'è? Che io ho visto abbastanza cose per capire che la felicità non è altrove. Mi spiego: ammesso e non concesso che io vada fuori dalla Lucana...dove andrei? Forse il Veneto sembra una delle poche realtà veramente interessanti, fermo restando che se si deve andare si va da Roma in su, poco da fare.

Spiegati meglio...non vorrei fraintendere...E' interessante questo discorso.

16 minutes ago, alessandra said:

Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, forse pure la Toscana, punterei lì. Però bisognerebbe avere pure qualche professionalità da spendere, anche a prescindere dal titolo di studio. 

 

Già. Io comunque sia per i primi tempi mi adatterei a qualsiasi lavoro... cosa che qui in Sardegna non farei mai. Mi spiego: la Sardegna non offre stimoli, poca gente, solitamente rozza, per cui se mi distruggessi in un call center o nelle cucine per vivere in un posto che nel tempo libero non mi da stimoli, il gioco non vale la candela. Sta tutto qui il mio dilemma: se con questo lavoro riesco a tirare su abbastanza soldi, ok, posso anche restare in Sardegna, perché comunque faccio un lavoro che mi piace e non mi posso lamentare dei soldi che guadagno... ma se non tiro su abbastanza soldi, non esiste che vado avanti con uno stipendio risicato, precario, in un posto dove alla fin fine non c'è un cazzo da fare e non c'è nessuna speranza che le cose vadano per il meglio, anzi... A volte mi sembra che i sardi stiano aspettando l'apocalisse...è un atteggiamento di rassegnazione, fatalismo, passività che trovo assurdo. E sono contenti quando la gente parte, se ne va, perché così c'è meno gente a mangiare la torta... del resto un celebre proverbio, che riassume perfettamente la mentalità sarda, recita "pagu genti, mera festa": poca gente, tanta festa. Penso che i sardi siano gli unici nel mondo a credere che la festa viene più bella se si è in pochi, invece che in tanti :cess:

 

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6 minutes ago, Wanderer said:

spiegatemi il "veneto realtà interessante"...:D

Posso dire, dalla mia esperienza, che il Veneto ha subito parecchio la crisi e conosco tanta gente che da lì se n'è andata via o se ne vuole andare. Però conosco anche qualcuno che dalla Sardegna vi si è stabilito. Dunque, come spiegare il "Veneto realtà interessante"? Un modo c'è... vivi per un anno o due in Sardegna o in Lucania, e poi ne riparliamo :D Questo per dire che il Veneto comparato a Milano/Parigi/Berlino/ecc. è una cacchetta di mosca, ma comparato a Cagliari/Sassari/Potenza/Matera è il paese dei balocchi... Noi del sud+isole veniamo da delle realtà agghiaccianti, ragazzi...

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Stavo scherzando Nicola. Il tenore di vita in Veneto è uno dei più alti d'Italia, la regione è ricca e anche se la crisi s'è fatta sentire, già ora le cose ripartono e l'effetto s'è sentito molto meno che in altre zone. E' comprensibile che sia un territorio appetibile, pur con le sue ovvie criticità.

E poi non è neanche una regione cosi brutta eh, se escludi la campagna padovana - xe un piatume. Anzi diciamo pure che il Veneto è molto bello.

Anche nel polesine c'è poesia. 

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2 hours ago, Lacatus said:

Spiegati meglio...non vorrei fraintendere...E' interessante questo discorso.

Il discorso è che - per quello che mi riguarda - non è facile trovare una realtà alternativa interessante. O perlomeno non da Roma in giù. Non riuscirei più a vivere in città caotiche, inquinate. Allo stesso tempo non riuscirei a vivere in città o luoghi con alti tenori di vita, dove insomma paghi più di quello che guadagni. 
A una certa occorre fare un compromesso, c'è poco da fare. O si va a vivere in città - scegliendo bene quale - o si resta in campagna e si accettano le conseguenze di tali scelte. Non so se mi spiego.

Per me la felicità è una realtà dinamica e interessante. Un lavoro nemmeno troppo retribuito che però dia soddisfazione. Un luogo dove ci sia poco traffico e ci sia educazione, cultura, attività. Un luogo che ti accolga e ti faccia sentire partecipe. Poi però mi rendo conto che questo posto esiste solo - forse - nella mia testolina. 

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2 hours ago, Wanderer said:

E poi non è neanche una regione cosi brutta eh, se escludi la campagna padovana - xe un piatume. Anzi diciamo pure che il Veneto è molto bello.

Campagna padovana? Xe un piatume perché xe pianura. :lol: 

Il Veneto è 4/5 molto bello, 1/5 molto brutto. Città stupende (non tutte), colli e valli spettacolari, e poi quel quinto di periferie, capannoni e dormitori in pianura.

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45 minutes ago, Mr. Wolf said:

Il discorso è che - per quello che mi riguarda - non è facile trovare una realtà alternativa interessante. O perlomeno non da Roma in giù. Non riuscirei più a vivere in città caotiche, inquinate. Allo stesso tempo non riuscirei a vivere in città o luoghi con alti tenori di vita, dove insomma paghi più di quello che guadagni. 
A una certa occorre fare un compromesso, c'è poco da fare. O si va a vivere in città - scegliendo bene quale - o si resta in campagna e si accettano le conseguenze di tali scelte. Non so se mi spiego. 

Sì, credo di aver capito cosa intendi dire. Ora non vorrei metterti paranoie, ma mi pare di aver capito che con il progetto di "Europa a due velocità" restare in campagna significa lavorare da negri, in mezzo ai negri. Fino a pochi mesi, anzi poche settimane fa, ero sostenitore del ritorno alla campagna... adesso ho capito che è una cosa che si può permettere solo chi è molto molto ricco, insomma l'italiano che torna in campagna è il milanese pieno di soldi che si è rotto del caos e decide di investire su un altro tipo di vita. Noi che non siamo ricchi, in campagna faremmo la parte degli schiavi...e sinceramente di spaccarmi il culo per vivere a Orroli a scoparmi le pecore non mi va... Mio bisnonno ha fatto l'università a Napoli e Roma, girava l'Italia, è stato allievo di Carducci e conosceva Benedetto Croce: la pastorizia non è più nel mio DNA da diverse generazioni ormai. Il Potere ha deciso che le nostre campagne dovranno riempirsi di schiavi deportati dall'Africa, mentre chi è acculturato e conosce le lingue andrà lavorare nelle città. Amen. Penso non ci sia nemmeno bisogno di scegliere: qui in Sardegna vedo amici trentenni/quarantenni con laurea disoccupati, alcuni tirano su qualche soldino impartendo ripetizioni o addirittura dedicandosi all'accattonaggio (sì, laureati che vanno a raccogliere ferri vecchi e li rivendono, non scherzo!), qualcuno lavora in un call center, uno ha deciso di fare il pescatore, il più "fortunato" lavora in fabbrica e mette da parte i soldi per sposarsi con la fidanzata di sempre per decidere che la vita è finita. A Cagliari la situazione è messa un po' meglio, per fortuna, ma il contorno è agghiacciante: nelle regioni del Nord invece con un treno puoi raggiungere altre città benestanti...non vai a finire nel deserto. L'isola amplifica i problemi, perché qui oltre a Cagliari, effettivamente c'è il deserto. 
Per questo motivo dico: stare in Sardegna ha senso solo se guadagno bene, perché almeno i soldi mi farebbero dimenticare tutto ciò che non mi piace.

1 hour ago, Mr. Wolf said:

Per me la felicità è una realtà dinamica e interessante. Un lavoro nemmeno troppo retribuito che però dia soddisfazione. Un luogo dove ci sia poco traffico e ci sia educazione, cultura, attività. Un luogo che ti accolga e ti faccia sentire partecipe. Poi però mi rendo conto che questo posto esiste solo - forse - nella mia testolina. 

Ti seguo benissimo.
Posso dirti che in Italia ci sono davvero tante cittadine che offrono questo. Non ci sono solo Milano e Roma.
Ho vissuto a Pisa, Gorizia, Bologna, conosco abbastanza bene Padova, Ferrara, Ravenna, Lucca...tutte cittadine vivibilissime, così come, andando su quelle un po' più grandi, mi è sembrata abbastanza vivibile e soprattutto molto migliorata Torino, che prima sembrava uscita da qualche incubo distopico. 

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50 minutes ago, pandroid said:

Campagna padovana? Xe un piatume perché xe pianura. :lol: 

Il Veneto è 4/5 molto bello, 1/5 molto brutto. Città stupende (non tutte), colli e valli spettacolari, e poi quel quinto di periferie, capannoni e dormitori in pianura.

Alcune periferie sono spettacolari (vedi Marghera, la Berlino de nialtri).

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2 hours ago, Lacatus said:

Posso dirti che in Italia ci sono davvero tante cittadine che offrono questo. Non ci sono solo Milano e Roma.
Ho vissuto a Pisa, Gorizia, Bologna, conosco abbastanza bene Padova, Ferrara, Ravenna, Lucca...tutte cittadine vivibilissime, così come, andando su quelle un po' più grandi, mi è sembrata abbastanza vivibile e soprattutto molto migliorata Torino, che prima sembrava uscita da qualche incubo distopico. 

Ti garantisco che Lucca è tutto a parte una città bella per vivere. Trasporti pubblici assenti, connessione adsl non reperita in svariate zone, città che sostanzialmente fa della stagione estiva la principale fonte di guadagno per tante persone: si parte in primavera, poi Summer, e concludiamo con i comics. Città bigotta, borghese, vecchia, priva di qualunque slancio culturale e/o sociale (salvo appunto comics e summer). Il principale vanto dei lucchesi nel mondo è quello appunto di vantarsi. Prospettive di futuro praticamente nulle, a meno che tu non conosca il parente del consigliere comunale, o situazioni simili. Niente a che vedere con città magari anche 100 volte più brutte ma con uno slancio del tutto diverso, vedi le vicine Pisa e in misura minore Livorno. 

Comunque in tutta Italia( ma direi in tutta europa)  stanno nascendo situazioni in cui le persone si danno da fare per recuperare intere zone, come i tantissimi borghi e paesini che nel corso del tempo sono rimasti abitati soltanto da pochissimi intimi, nel segno di uno stile di vita un pochino diverso da quello frenetico della città. Certo, sono situazioni nuove, e non penso facciano al caso di tutti.

 

 

 

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54 minutes ago, On a Friday said:

Ti garantisco che Lucca è tutto a parte una città bella per vivere. Trasporti pubblici assenti, connessione adsl non reperita in svariate zone, città che sostanzialmente fa della stagione estiva la principale fonte di guadagno per tante persone: si parte in primavera, poi Summer, e concludiamo con i comics. Città bigotta, borghese, vecchia, priva di qualunque slancio culturale e/o sociale (salvo appunto comics e summer). Il principale vanto dei lucchesi nel mondo è quello appunto di vantarsi. Prospettive di futuro praticamente nulle, a meno che tu non conosca il parente del consigliere comunale, o situazioni simili. Niente a che vedere con città magari anche 100 volte più brutte ma con uno slancio del tutto diverso, vedi le vicine Pisa e in misura minore Livorno. 

Vero che è bigotta e borghese, sta lì austera dietro quella cinta muraria, ma cazzo intanto c'ha due festival di risonanza nazionale, c'è la Versilia a due passi, dietro il monte c'è Pisa...insomma non stiamo parlando del deserto.Tieni conto che il mio parametro di valutazione è la Sardegna: dove i laureati si dedicano all'accattonaggio. Quindi Lucca è il paradiso in confronto.
Livorno davvero è meglio di Lucca? Non ci credo...

1 hour ago, On a Friday said:

Comunque in tutta Italia( ma direi in tutta europa)  stanno nascendo situazioni in cui le persone si danno da fare per recuperare intere zone, come i tantissimi borghi e paesini che nel corso del tempo sono rimasti abitati soltanto da pochissimi intimi, nel segno di uno stile di vita un pochino diverso da quello frenetico della città. Certo, sono situazioni nuove, e non penso facciano al caso di tutti.

Questa, come sai, è una cosa che mi piace e mi interessa tanto... ma, ripeto, un conto è vivere nel borgo vicino a Lucca, dove con un treno arrivi a Firenze, Pisa, Viareggio, Emilia, Liguria... un conto è vivere nel borgo vicino a Nuoro dove con un treno raggiungi al massimo Cagliari... C'è un mio carissimo amico dell'università, lui è di Pietrasanta e da poco si è trasferito nella casa che fu dei nonni a Seravezza, un paesino di montanari... Vive lì tranquillo, ma non è isolato, perché comunque dalle montagne poi scende e si sposta nelle città per socializzare. In Sardegna una situazione del genere è impossibile: ecco perché mi sono espresso con la metafora "hard" del pastore che si scopa le pecore: si rischia veramente di finire così se si vuole andare a vivere in campagna/montagna. Trovala una donna che vuol fare uno stile di vita alternativo... non esiste! "C'è un sole perfetto ma lei vuole la luna". 

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Livorno è sicuramente una città più problematica, ma come Pisa almeno sono "città". C'è ancora un residuo di senso di collettività, mentre Lucca è sempre più una città di individui. Non so se sono riuscito a spiegarmi. Siamo una città senza un luogo per suonare (l'unico posto ha chiuso anni fa, mentre ora vanno di moda i dj set fighi fatti da persone che hanno l'unica dote di possedere una strumentazione), dove i cinema e le iniziative culturali sono e saranno sempre immancabilmente legati alla tradizione della città: la destra cattolica. 

Con questo non volevo comunque sostenere che fosse peggio della Sardegna, mi hai frainteso. La mia era più una risposta al tuo voler cambiare aria. Così come il discorso su ecovillaggi e comunità varie (che poi magari sono anche in città, per dire).;)

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48 minutes ago, On a Friday said:

Con questo non volevo comunque sostenere che fosse peggio della Sardegna, mi hai frainteso. La mia era più una risposta al tuo voler cambiare aria. Così come il discorso su ecovillaggi e comunità varie (che poi magari sono anche in città, per dire).;)

Chiaro. Quello che intendo dire io è: preferisco essere povero a Lucca che essere povero a Cagliari, perché, quanto meno, Lucca è collegata con il resto d'Italia, Cagliari no.
Il discorso cambia se riesco a tirare su più soldi... se riesco ad avere un certo tenore di vita mi sta bene anche Cagliari, anzi ti dirò, anche ORGOSOLO :lol: tanto coi soldi, mi posso togliere lo sfizio di andare a vedere i Radiohead a Miami, tipo @li :D 

Ecco, forse così mi sono spiegato meglio: il discorso è nato da una mia insoddisfazione in campo professionale.

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3 hours ago, modifiedbear said:

la prima delle due (coglionazzo presuntuoso -_-)

:lol:

Tosti questi leoni da tastiera... scommetto che di persona sei più simile a un agnello, o a un coniglietto :ok:

(Comunque se proprio ti interessa ci ha abitato un mio amico per un periodo, ho avuto modo di frequentarla e non mi è sembrata propriamente idilliaca. Ha un certo fascino post apocalittico, ma abitarci... bho. Se poi a te piace sei libero di comprartici casa eh, cazzi tuoi).
 

20 minutes ago, Lacatus said:

Ecco, forse così mi sono spiegato meglio: il discorso è nato da una mia insoddisfazione in campo professionale.

Lac scusa la domanda, ma qual è il tuo campo professionale? O quale vorrebbe essere?

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54 minutes ago, Gasba said:

Lac scusa la domanda, ma qual è il tuo campo professionale? O quale vorrebbe essere?

Sono guida turistica....vorrei aprirmi la partita iva per lavorare in proprio, ma non ho abbastanza dineros, per cui mi tocca farmi sfruttare da chi organizza tour orripilanti con croceristi ottuagenari...per cui si lavora coi voucher (che adesso vogliono pure abolire/rivedere...quindi precarietà nella precarietà). Mi hanno detto che i prossimi mesi (già da aprile, si spera) la musica dovrebbe cambiare, ma se non cambia come dico io, mollo tutto.

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