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37 minutes ago, alessandra said:

Scendi e convertili al sacro Verbo dei Radiohead  :prete:

C'è qualche canzone che Thom ha scritto per la mamma, giusto per essere più convincente? :laugh:

21 minutes ago, frasky said:

Sotto casa mia ieri c'era la tombola degli alpini. NUMEROOOOOOOO (con il megafono) 

:lol::lol::lol:

 

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  • 4 weeks later...
Just now, Mr. Wolf said:

Sto facendo la stessa cosa anche io Lac! Dai dai dai!

Ma nello stesso settore pure? Se è così e vediamo che funziona, si potrebbero creare sinergie in futuro :)
In bocca al lupo in ogni caso! 

Io inizierò proprio in sordina... il mio ricavato sarà risibile per questa stagione... però almeno mi faccio le ossa da solo. Se vedo che la cosa può funzionare, ho tutto l'autunno/inverno 2017 per progettare qualcosa di più grosso per la stagione 2018.

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Ho un amico in profonda crisi, nel corso degli anni ha sempre avuto alti e bassi, periodi più o meno buoni, ma se l'è sempre diciamo cavata.

Nei periodi più bui con qualche trucchetto siamo sempre riusciti a ritirarlo a galla, solo che adesso la situazione peggiora a vista d'occhio. In parte perchè il tempo avanza (siamo dell'88), in parte perchè qui gli sono rimasto praticamente solo io (gli altri nostri amici sono dispersi in giro per il mondo, "running away from yourself"). Per farla breve non mi esce di casa, non sta cercando lavoro (perchè "tanto chi cazzo n'ha voglia di fa l'ennesima stagione da cameriere?"), non sta cercando una ragazza (perchè secondo lui "le donne sono diventate la cosa peggiore al mondo, solo apparenza e trucco"). 

Io ho provato in tutti i modi: sia la tattica empatia (che mi riesce bene sia per carattere sia perchè mi ritrovo in moltissime delle cose che dice), sia la tattica sberla: è vero che è tutto una merda, ma lo è per tutti, devi imparare a cambiare desideri, prospettive, godere delle piccole cose etc. 

Funziona per qualche ora, pochi giorni, e poi siamo da capo.

In sintesi io sono stanchissimo e sempre più preoccupato, e sto pensando di andare a parlare con qualcuno di specializzato, per capire se è effettivamente il caso di passare a soluzioni più drastiche.

Lo scrivo qui in parte per togliermi qualche peso, in parte perchè se qualcuno ha avuto esperienze simili con persone care ogni consiglio è ben accetto.

 

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2 minutes ago, On a Friday said:

Ho un amico in profonda crisi, nel corso degli anni ha sempre avuto alti e bassi, periodi più o meno buoni, ma se l'è sempre diciamo cavata.

Nei periodi più bui con qualche trucchetto siamo sempre riusciti a ritirarlo a galla, solo che adesso la situazione peggiora a vista d'occhio. In parte perchè il tempo avanza (siamo dell'88), in parte perchè qui gli sono rimasto praticamente solo io (gli altri nostri amici sono dispersi in giro per il mondo, "running away from yourself"). Per farla breve non mi esce di casa, non sta cercando lavoro (perchè "tanto chi cazzo n'ha voglia di fa l'ennesima stagione da cameriere?"), non sta cercando una ragazza (perchè secondo lui "le donne sono diventate la cosa peggiore al mondo, solo apparenza e trucco"). 

Io ho provato in tutti i modi: sia la tattica empatia (che mi riesce bene sia per carattere sia perchè mi ritrovo in moltissime delle cose che dice), sia la tattica sberla: è vero che è tutto una merda, ma lo è per tutti, devi imparare a cambiare desideri, prospettive, godere delle piccole cose etc. 

Funziona per qualche ora, pochi giorni, e poi siamo da capo.

In sintesi io sono stanchissimo e sempre più preoccupato, e sto pensando di andare a parlare con qualcuno di specializzato, per capire se è effettivamente il caso di preoccuparsi e di passare a soluzioni più drastiche.

Lo scrivo qui in parte per togliermi qualche peso, in parte perchè se qualcuno ha avuto esperienze simili con persone care ogni consiglio è ben accetto.

Io sì. Nel 2014 dopo un fallimento enorme personale a livello amoroso e lavorativo e guai in casa sono dovuto tornare in Sardegna... credevo di essere sull'orlo di una depressione, ma quando arrivo e cerco subito gli amici per salutarli e annunciarli il mio rientro, scopro che uno di loro era in crisi nera, per via di una donna: non usciva più di casa, stava a letto e non faceva più niente, faceva continuamente incubi e aveva tendenze suicide: depressione nera. Ho completamente dimenticato i miei problemi perché mi sono reso conto che lui stava peggio di me. Il problema è che in questi casi è difficilissimo essere d'aiuto. Il primo aiuto degli amici è fondamentale per evitare il peggio (suicidi, eccetera), però per uscirne e guarire, può accadere che sia necessario l'aiuto di uno psicololgo, psichiatra o addirittura neurologo. Devo dire che però sono contrario a chi interviene chimicamente sul cervello: conosco alcune persone che non si sono più riprese proprio per via dei farmaci antidepressivi.
Bisognerebbe capire cosa è accaduto a questo tuo amico: qual'è il momento in cui il suo narcisismo frustrato si è trasformato in depressione (perché solitamente il meccanismo è questo narcisismo --> narcisismo frustrato ---> depressione). 

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30 minutes ago, Lacatus said:

Io sì. Nel 2014 dopo un fallimento enorme personale a livello amoroso e lavorativo e guai in casa sono dovuto tornare in Sardegna... credevo di essere sull'orlo di una depressione, ma quando arrivo e cerco subito gli amici per salutarli e annunciarli il mio rientro, scopro che uno di loro era in crisi nera, per via di una donna: non usciva più di casa, stava a letto e non faceva più niente, faceva continuamente incubi e aveva tendenze suicide: depressione nera. Ho completamente dimenticato i miei problemi perché mi sono reso conto che lui stava peggio di me. Il problema è che in questi casi è difficilissimo essere d'aiuto. Il primo aiuto degli amici è fondamentale per evitare il peggio (suicidi, eccetera), però per uscirne e guarire, può accadere che sia necessario l'aiuto di uno psicololgo, psichiatra o addirittura neurologo. Devo dire che però sono contrario a chi interviene chimicamente sul cervello: conosco alcune persone che non si sono più riprese proprio per via dei farmaci antidepressivi.
Bisognerebbe capire cosa è accaduto a questo tuo amico: qual'è il momento in cui il suo narcisismo frustrato si è trasformato in depressione (perché solitamente il meccanismo è questo narcisismo --> narcisismo frustrato ---> depressione). 

Intanto ti ringrazio della risposta. Lui si è lasciato con la ragazza qualche anno fa (tra l'altro perchè proprio venni a scoprire che lei aveva cercato di portare a letto un altro nostro amico, ti puoi immaginare come è stato divertente doverglielo dire) e non credo che sia questo il problema. Pensa che tre anni fa in un periodo di forte crisi lo convinsi a iniziare a suonare il basso, visto che era una cosa che avrebbe voluto fare ma ormai era tardi secondo lui, e adesso: suona tutti i giorni, è il bassista del mio gruppo, ha fatto saggi, conosciuto gente ed è anche uscito con un paio di pianiste.

Solo che poi si ferma, e non riesco a capire dove finisca il bisogno di attenzione che lo porta a dover essere ripreso per le orecchie ogni volta, e dove invece inizi il buio quello vero. Questo ha un'importanza relativa poi, nel senso che se anche il suo fosse solo bisogno distorto di attenzione io non posso mica andare avanti tutta la vita che ogni due settimane devo suonare a casa, portarlo fuori e la solita trafila ogni volta. Questa considerazione del tutto personale, unita ad una situazione che mai si era prolungata così tanto nel tempo, mi stanno spingendo a rivolgermi a qualcuno che sa come trattare ( o comunque sicuramente meglio di me) situazioni simili.

Non mi riferisco a TS0, psicofarmaci o oltre cose simili, ma una persona che sappia come affrontare situazioni del genere dal punto di vista umano..un terapeuta, o cose così. Solo che muovendomi in una campo sconosciuto e molto strano per me chiedevo appunto pareri.

Edit

Il momento preciso non lo so laca, ti posso dire che in famiglia ha avuto problemi simili e che, essendo molto sensibile, soffre più di tutti quelli che conosco le contraddizioni e i problemi che ci sono in ogni ambito della società: dall'apparenza come motivo di vita, alla mancanza di lavoro. Se ne fa continuamente una colpa personale, e capisce, ma non accetta, che il problema è più o meno generale.

Per la prima volta nella mia vita ho pensato: o lo agguanto ora o non lo agguanto più, questo a discapito dei miei amici che, nella migliore delle ipotesi, si sono messi a ridere sentendo queste considerazioni. Come se problemi e disturbi dovessero riguardare solo sconosciuti

 

 

 

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3 minutes ago, On a Friday said:

Solo che poi si ferma, e non riesco a capire dove finisca il bisogno di attenzione che lo porta a dover essere ripreso per le orecchie ogni volta, e dove invece inizi il buio quello vero. Questo ha un'importanza relativa poi, nel senso che se anche il suo fosse solo bisogno distorto di attenzione io non posso mica andare avanti tutta la vita che ogni due settimane devo suonare a casa, portarlo fuori e la solita trafila ogni volta. Questa considerazione del tutto personale, unita ad una situazione che mai si era prolungata così tanto nel tempo, mi stanno spingendo a rivolgermi a qualcuno che sa come trattare ( o comunque sicuramente meglio di me) situazioni simili.

Questo l'ho pensato anch'io quando era in crisi il mio amico. Non è normale che uno chieda continuamente attenzioni e si commiseri così...finché sta così significa che non è guarito, perché è una regressione infantile questa di volere tutte le attenzioni. E infatti vedo che siamo arrivati alle stesse conclusioni.
Il problema è che per risolvere i nostri problemi dobbiamo cominciare a smettere di essere bugiardi con noi stessi...e purtroppo questa è una cosa difficilissima! Solo così il tuo amico capirà la causa scatenante, che ha innescato quel meccanismo, che dal narcisismo ha portato al narcisismo frustrato e poi alla depressione. Dobbiamo capire prima di tutto come funzioniamo noi e ammettere che non siamo perfetti e che non c'è niente di male ad essere imperfetti. Il problema è che viviamo in una civiltà che ha divinizzato la tecnologia infallibile la scienza del click che risolve tutto e dell'edonismo...per cui oggigiorno un problema che 100 anni fa si risolveva con un malumore e via, oggi diventa depressione (esattamente come 100 anni fa una donna con la cellulite non si faceva tutti i problemi che si fa oggi).

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5 minutes ago, Lacatus said:

Questo l'ho pensato anch'io quando era in crisi il mio amico. Non è normale che uno chieda continuamente attenzioni e si commiseri così...finché sta così significa che non è guarito, perché è una regressione infantile questa di volere tutte le attenzioni. E infatti vedo che siamo arrivati alle stesse conclusioni.
Il problema è che per risolvere i nostri problemi dobbiamo cominciare a smettere di essere bugiardi con noi stessi...e purtroppo questa è una cosa difficilissima! Solo così il tuo amico capirà la causa scatenante, che ha innescato quel meccanismo, che dal narcisismo ha portato al narcisismo frustrato e poi alla depressione. Dobbiamo capire prima di tutto come funzioniamo noi e ammettere che non siamo perfetti e che non c'è niente di male ad essere imperfetti. Il problema è che viviamo in una civiltà che ha divinizzato la tecnologia infallibile la scienza del click che risolve tutto e dell'edonismo...per cui oggigiorno un problema che 100 anni fa si risolveva con un malumore e via, oggi diventa depressione (esattamente come 100 anni fa una donna con la cellulite non si faceva tutti i problemi che si fa oggi).

Stessa mia identica conclusione.

Da li là l'altra mia conclusione: io non sono assolutamente in grado di portare una persona a fare un passo così gigantesco. Sono in grado di esserci, di dare parole di conforto o di stimolo a seconda delle sensazioni, ma non di fargli fare quello che hai scritto.

Via, mi sono convinto, mi guardo in giro se trovo una persona adatta.

Ancora una volta, grazie laca:)

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2 minutes ago, On a Friday said:

Stessa mia identica conclusione.

Da li là l'altra mia conclusione: io non sono assolutamente in grado di portare una persona a fare un passo così gigantesco. Sono in grado di esserci, di dare parole di conforto o di stimolo a seconda delle sensazioni, ma non di fargli fare quello che hai scritto.

Via, mi sono convinto, mi guardo in giro se trovo una persona adatta.

Devono essere i sui familiari ad aiutarlo in questo frangente...cioè nello scegliere o meno la via della terapia.

5 minutes ago, On a Friday said:

Ancora una volta, grazie laca:)

Di nulla, io ormai di questi problemi ne so parecchio, vuoi per me vuoi per gli amici...

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Per quanto mi riguarda sono stata vicina alla depressione quando mi sono separata, nel 2012/13.

Nel corso della mia vita ho avuto a che fare con persone depresse, giovani e non. Come esperienza personale con me ha funzionato quando mi son sentita dire dai miei figli che non mi riconoscevano più. Mi sono davvero guardata allo specchio, in tutti i sensi. Ho deciso che era vero, non ero più io.

Poi, purtroppo la malattia di una amica, la conseguente morte...bhè, ho avuto come una scossa: il mio problema si è come sgretolato, ridimensionato. 

Non so, forse era il momento giusto per ricevere quella botta; magari non c'entrava e comunque da sola ne sono uscita. Nel senso che non ho ricorso all'aiuto di psicologi e terapie. Certo non auguro a nessuno di sbatterci la faccia come ho fatto io e comunque la cosa migliore è capire i propri limiti ( sia dell'interessato che di chi lo vuole aiutare) e cercare aiuto.

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1 hour ago, LiveAirSpace said:

A quattro giorni dal mio inzio tour e con l'umore che mi ritrovo ..... Lift, dovevano fare uscire Lift

se guardiamo all'umore allora per me dovevano fare uscire Crane :D

dai su che si parte ^_^

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3 hours ago, LiveAirSpace said:

A quattro giorni dal mio inzio tour e con l'umore che mi ritrovo ..... Lift, dovevano fare uscire Lift

con tutto che non mi fa impazzire, pero' mi ritrovo a canticchiare I promise
quando esce Lift sono rovinata :D 

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On 2/6/2017 at 2:40 PM, LiveAirSpace said:

con tutto che non mi fa impazzire, pero' mi ritrovo a canticchiare I promise
quando esce Lift sono rovinata :D 

ce la puoi fareeeeeeeeee!:yeah:

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