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Un film al giorno Vol. 2


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 Non sapevo dove metterlo, visto anche l'interesse dei Nostri verso le questioni climatiche.
Resta il fatto che questo documentario è assolutamente da vedere, un'analisi lucida nei confronti delle politiche sul riscaldamento globale e sulle conseguenze che comporta.
Consigliatissimo, sbrigatevi a vederlo prima che lo tolgano da YouTube.

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Ma infatti non capisco le critiche... Mica ha vinto la palma d'oro, l'intento non è chiaramente quello di spostare l'asticella della sperimentazione in ambito documentaristico...

Un po' narcisistico sì, "americano" anche, ma ben venga se può spostare gli equilibri "dall'interno", dove né io né voi né Rifkin né Chomsky né chi volete voi messi insieme abbiamo né il potere né il carisma di una star hollywoodiana.

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37 minutes ago, notlivingjustkillingtime said:

Ma infatti non capisco le critiche... Mica ha vinto la palma d'oro, l'intento non è chiaramente quello di spostare l'asticella della sperimentazione in ambito documentaristico...

Un po' narcisistico sì, "americano" anche, ma ben venga se può spostare gli equilibri "dall'interno", dove né io né voi né Rifkin né Chomsky né chi volete voi messi insieme abbiamo né il potere né il carisma di una star hollywoodiana.

E' anche molto critico nei confronti del sistema americano eh? Fa capire chiaramente come gli USA si muovano pochissimo sulle politiche ambientali dichiarando che "non esistono problemi relativi all'inquinamento" mentre il documentario mostra dichiarazioni di scienziati che dicono tutto il contrario. 
Guarda la Cina, la Danimarca o la Svezia come si stanno muovendo, una politica completamente diversa.

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Visto il documentario. L'impressione generale che ho avuto è che sia "frenato", proprio per venire incontro ad un target piuttosto ignorante e scettico se mi consentite i termini. In questo senso si collocano anche gli interventi del Papa e di Obama, scene che non aggiungono veramente niente, se non dell'ottima retorica.

Non è Monbiot, ecco. Ma alla fine parla di  tanti argomenti, fa una panoramica generale che per forza di cose non può essere dettagliata (anche se una parola sulla foresta amazzonica che la Monsanto rade al suolo a ritmi forsennati per la cara soia ogm che poi finisce direttamente nei supermercati occidentali sotto forma di carne la poteva dire).

Per questi motivi mi ha interessato e mi è piaciuto meno di altri documentari o libri che ho visto e letto.

Fatte queste critiche fa comunque piacere che si parli del tema (alcune cose vengono dette eh, importante sopratutto il " dobbiamo modificare il nostro stile di vita", almeno per me), ed è alla fine anche giusto magari che si cerchi di raggiungere tutta quella gigantesca fetta di popolazione che immagino se ne sbatta i santissimi.

 

 

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4 hours ago, jimy84 said:

vai di corsa, filmone! 

...ehm, alla fine la cosa dei biglietti a €2, per chissà quale oscuro motivo, non valeva proprio per quello. Infatti, di tutti i film in proiezione nel multisala, era l'unico per cui rimanevano posti. Alla fine ho cacciato i €10 (!!!) e l'ho visto.

Mi è piaciuto veramente tanto, ne è valsa la pena! :ok:

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15 hours ago, punchdrunkmonkey said:

...ehm, alla fine la cosa dei biglietti a €2, per chissà quale oscuro motivo, non valeva proprio per quello. Infatti, di tutti i film in proiezione nel multisala, era l'unico per cui rimanevano posti. Alla fine ho cacciato i €10 (!!!) e l'ho visto

 

È così per tutte le proiezioni speciali, non valgono le promozioni e costano 10 euro, anzi per i Beatles ho pagato 14 euro :wacko:

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Knight of Cups, dunque.

Basteranno poche parole: non esiste nessun altro regista al mondo che faccia toccare con mano la grandezza, che miri alle stelle e agli abissi come fa Malick.

Ci sono i picchi sublimi e le cadute rovinose, perché nulla può essere perfetto nel cinema come nell'esistenza, ma la capacità di farmi sentire inerme e di avvicinarmi in modo così netto alla purezza infantile, alla poesia di un abbraccio o alla contemplazione estatica e alla stesso tempo travagliata e interiore della vita ce l'ha solo lui, tra i registi viventi.

Quelli che si incazzano coi suoi film, che lo prendono per il culo o che si alzano e se ne vanno durante le proiezioni, sono molto probabilmente persone infastidite da un certo tipo di spiritualità che tende a ricordarci, in un'epoca così misera, di quanto ormai siamo lontani dal poterci definire come degli "esseri umani".

Knight of Cups, per un animo poco avvezzo all'ascolto, penso sia paragonabile all'esperienza che potrebbe avere un ateo nell'accostarsi a un confessore che ripetesse continuamente "ravvediti": non c'è spazio per i sordi di cuore e per chi non lasci in disparte la lente d'ingrandimento analitica nell'approccio (parlo da agnostico). Da vivere come un'esperienza, perché da The Tree of Life in poi Malick è questo. Lo rivedrò presto, assolutamente in lingua originale questa volta.

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On 14/11/2016 at 11:21 AM, TomThom said:

Knight of Cups, dunque.

Basteranno poche parole: non esiste nessun altro regista al mondo che faccia toccare con mano la grandezza, che miri alle stelle e agli abissi come fa Malick.

Ci sono i picchi sublimi e le cadute rovinose, perché nulla può essere perfetto nel cinema come nell'esistenza, ma la capacità di farmi sentire inerme e di avvicinarmi in modo così netto alla purezza infantile, alla poesia di un abbraccio o alla contemplazione estatica e alla stesso tempo travagliata e interiore della vita ce l'ha solo lui, tra i registi viventi.

Quelli che si incazzano coi suoi film, che lo prendono per il culo o che si alzano e se ne vanno durante le proiezioni, sono molto probabilmente persone infastidite da un certo tipo di spiritualità che tende a ricordarci, in un'epoca così misera, di quanto ormai siamo lontani dal poterci definire come degli "esseri umani".

Knight of Cups, per un animo poco avvezzo all'ascolto, penso sia paragonabile all'esperienza che potrebbe avere un ateo nell'accostarsi a un confessore che ripetesse continuamente "ravvediti": non c'è spazio per i sordi di cuore e per chi non lasci in disparte la lente d'ingrandimento analitica nell'approccio (parlo da agnostico). Da vivere come un'esperienza, perché da The Tree of Life in poi Malick è questo. Lo rivedrò presto, assolutamente in lingua originale questa volta.

Ciao, ma il film in lingua italiana l'hai visto al cinema o trovato in rete?

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On 23/11/2016 at 3:26 PM, Rikicorgan said:

Ciao, ma il film in lingua italiana l'hai visto al cinema o trovato in rete?

Visto al cinema, ho resistito quasi due anni :mitico:

Doppiaggio pietoso a parte (se penso che nell'originale la voice off del narratore è di Ben Kingsley, bestemmio), sono film che vanno visti sul grande schermo, non c'è dubbio.

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visto ieri "Sully", mi è sorprendentemente piaciuto, mi aspettavo una vagonata di retorica, invece eastwood riesce ad evitare quasi del tutto i trabocchetti e dà una connotazione privata interessante alla storia, grazie anche al sempre ottimo hanks, e ad un eckart che lo segue nella strada della misura...insomma se volete vedere il filmone effettoni speciali bim bum bam lasciate perdere, se vi interessano gli aspetti psicologici e umani che seguono ad un evento eccezionale invece guardatelo 

http://www.mymovies.it/film/2016/sully/

 

ps: perchè non riesco a mettere l'immagine della locandina? 

 

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