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Un film al giorno Vol. 2


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On 2/2/2017 at 10:37 PM, Beat said:
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A parte alcune perplessità sul modo in cui è rappresentato il lavoro della linguista e in cui è declinata la teoria Sapir-Whorf, più che altro continuavo a rimuginare sul finale. Se gli alieni sono in grado di conoscere il futuro dovrebbero già sapere come va tutta la storia del loro dono agli umani, e allora perché non studiano un modo per rendersi più facilmente comprensibili? Perché lasciano invece che il "dono" vada sprecato, visto che alla fine sembra che solo la protagonista acquisisca la capacità di uscire dalla concezione lineare del tempo? Insomma tutte domandone di questo tipo :laugh:

Comunque io non l'ho mica capito così velocemente che quelle della bambina erano immagini del futuro, anche perché Amy Adams col cavolo che ha solo 26 anni!!!

 

Ho letto giusto un po' di tempo fa il racconto da cui è tratto Arrival, che riesce a dare qualche risposta a vari dubbi

Spoiler

Riassumendo (e banalizzando un po'), nel racconto si analizza un po' il modo in cui l'Heptapod B (ossia la lingua scritta) degli Heptapod vada a influenzare il pensiero (anche qui citano Sapir-Whorf, o almeno, cercano di collegarlo) di questi soprattutto per il modo in cui è scritta, per cui il parlante ha bisogno di sapere esattamente cosa intende dire nel momento in cui inizia a "scrivere", per poi mettere insieme tutti i concetti e formare un glifo. 
È interessante nel racconto il riferimento alle nozioni di fisica che vengono comprese dagli Heptapod, per cui questi non sarebbero riusciti a capire delle nozioni di algebra abbastanza elementari, sebbene poi riuscissero a comprendere nozioni più complesse (ai nostri occhi), come il principio di Fermat. 
Poi nel racconto vengono presentate le due "visioni" principali, quella "umana" e quella "heptapodiana" (?), per cui la prima sarebbe una di tipo causale (causa-effetto), e l'altra di tipo teleologico per cui gli heptapod, sebbene coscienti di quello che è avvenuto, avviene, e avverrà in futuro, si rendono conto che, conoscendo l'effetto, deve pur esserci una causa precisa.

Personalmente, sembra quasi non siano neanche interessati a cambiare gli eventi, ma solamente a mettere in atto una serie di azioni che vengono viste come "necessarie" affinché quello che sanno accadrà, accada.
 

Un passo del racconto, poi, mi sembrò centrale per cercare di capire...
"Like physical events, with their causal and teleological interpretations, every linguistic event had two possible interpretations: as a transmission of information and as the realization of a plan."
più o meno l'idea è che per noi la comunicazione porta a una trasmissione di un messaggio (e quindi di informazione), mentre per gli heptapod la comunicazione sia come una messa in scena di uno spettacolo teatrale che già si conosce, di cui si conoscono già le battute e l'evoluzione degli atti, ma che si deve comunque necessariamente mettere in atto.

btw, più che ad AMSP o a ( ), io io pensato agli enso buddhisti...

 

Passando avanti, ho visto ieri sera Moonlight. Un gran peccato che sia in programma in pochissime sale, per cui trovarlo in lingua originale è pressoché impossibile... e vedere un film, che dovrebbe essere tutto in AAVE, doppiato in italiano è una tortura.
Dopo l'hype scemato per La La Land, che comunque reputo un filmone, e qualche delusione per Arrival dovuta a molte imprecisioni su teorie varie sulla lingua, linguaggio (la linguista che contemporaneamente traduce per il governo dal Farsi, poi parla pure in mandarino e si trova in una presunta top dei traduttori stilata dal governo (?), ma anche l'assenza di alcune parti più "tecniche" del racconto, affinché fosse più appetibile per il pubblico), punterei più su Moonlight per gli Oscar, ma ormai sembra abbiano deciso di far portare a casa a La La Land tutti i premi possibili.

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io invece ho visto Manchester by the sea.

Manchester-by-the-sea.jpeg

 

niente male, bravo anche il piccolo Affleck - la sua interpretazione mi ha ricordato il fratello in To the wonder, dove l'avevo trovato perfetto perché inespressivo :laugh:  storia bella pesante, interessante la visione "maschile" della gestione del dolore. montaggio molto lineare, quasi scolastico, con un uso continuo dei flashback. buona la fotografia, colonna sonora interessante (anche se l'Adagio in Sol- di Albinoni andrebbe vietato nei film :laugh: ), in generale recitato bene. non capisco bene la candidatura della Williams come attrice non protagonista, ha tipo 2 scene in tutto il film.

comunque devo dire che non tollero molto l'accoppiata Damon-Affleck, ma spesso tirano fuori bei film - da quanto ho capito anche dietro questo c'è M.Damon. 

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21 hours ago, TomThom said:

Ieri, per prepararmi psicologicamente, ho rivisto dopo non so quanti anni Trainspotting: capolavoro, icona di un'epoca.

Oggi, dopo la preparazione di ieri, ho ovviamente visto Trainspotting 2: choose di risparmiare i soldi, scegliete i ricordi.

Ommmerda ma veramente? :( 

Anche per me è icona di un'epoca... i lontanissimi, lontanerrimi anni '90 :prego: Visto e rivisto migliaia di volte con gli amici, ma ricordo soprattutto una visione in compagnia di due puellae: una a destra e una a sinistra. Quanti anni avevamo? Io 17, le puellae 14.

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Lunedì scorso al Farnese (e in un'altra manciata di sale italiane) hanno proiettato The Art life, documentario su David Lynch.
Il regista si abbandona a lunghi monologhi che raccontano aneddoti particolari della sua vita, e che abbracciano il periodo che va dalla sua infanzia fino a Eraserhead. Di conseguenza viene molto approfondito il Lynch pittorico, la sua visione del produrre arte, la sua scoperta del cinema come pittura in movimento.

Interessantissimi i suoi racconti (molti dei quali sono finiti dritti dritti nei suoi film), però lo stile del documentario alla lunga stanca (rumori angoscianti, montaggio a tratti frenetico... insomma un'accozzaglia di cliché stilistici lynchani.).

Insomma mi aspettavo uno stile un po' più sobrio, però il documentario è vedibile e addirittura interessante se siete appassionati del regista.

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On 23/2/2017 at 9:43 PM, TomThom said:

Ieri, per prepararmi psicologicamente, ho rivisto dopo non so quanti anni Trainspotting: capolavoro, icona di un'epoca.

Oggi, dopo la preparazione di ieri, ho ovviamente visto Trainspotting 2: choose di risparmiare i soldi, scegliete i ricordi.

Visto anche io ieri sera T2, che dire mi ha messo tanta malinconia, per quegli anni 90 che non torneranno mai più...

Il sequel secondo me non è male, anche se troppo incentrato sulla rancore e la vendetta, ecco questo l'ho trovato forzato. La colonna sonora merita, ma bisogna ammettere che il primo era veramente insuperabile. L'ho rivisto pochi giorni fa in TV, è non ha perso un briciolo della sua bellezza. Un cult senza tempo che è riuscito a fotografare un'epoca e renderla viva nell'immaginario collettivo per sempre. Io quando ho sentito le note del pezzo degli Underworld nel sequel mi stavo commuovendo...

 

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La scena dell'annuncio sbagliato del vincitore per miglior film mi ha fatto troppo ridere, che poi non ho capito perché non hanno corretto subito l'errore... Poverini quelli di La La Land, ce li hanno fatti proprio credere, con tanto di consegna della statuetta e discorso di ringraziamento... dai, non si fa così :laugh:

Moonlight l'ho già visto e a me non è sembrato una paraculata, anzi l'ho trovato molto toccante e delicato nel descrivere una situazione sociale e individuale complessa. Non sarà un capolavoro, ma meglio di La La Land sì

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Moonlight è un buon film, per carità: non volgare e capace di trattare un tema sempre spinoso con riguardo e misura. Ma certo non si urla al capolavoro.

Da non amante dei musical invece, avercene di La La Land, che a mio avviso è stato letteralmente scippato. Provateci voi, a fare un film così...

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On 24/2/2017 at 11:40 AM, On a Friday said:

Ieri sera ho visto "I, Daniel Blake" di Ken Loach. Per larghi tratti mi è sembrato di essere in un romanzo kafkiano, ed il mio giudizio da ignorante è tutto legato al numero di volte che mi sono commosso durante la proiezione. Film molto potente e rabbioso

l'unico film di ken loach che non ho ancora visto,per molti aspetti uno dei miei 5-6 registi preferiti.attendo il dvd,voglio vederlo in lingua originale e da noi non si usa, al cinema

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On 28/2/2017 at 8:59 PM, clarisse said:

l'unico film di ken loach che non ho ancora visto,per molti aspetti uno dei miei 5-6 registi preferiti.attendo il dvd,voglio vederlo in lingua originale e da noi non si usa, al cinema

Io invece di Ken Loach ho visto solo Sweet Sixteen, anni fa per giunta. Mi ricordo mi piacque molto, e anche l'ultimo mi è piaciuto. Se due indizi fanno una prova direi che è il caso di approfondirlo come regista. Consigli su dove partire?

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8 hours ago, On a Friday said:

Io invece di Ken Loach ho visto solo Sweet Sixteen, anni fa per giunta. Mi ricordo mi piacque molto, e anche l'ultimo mi è piaciuto. Se due indizi fanno una prova direi che è il caso di approfondirlo come regista. Consigli su dove partire?

Riff Raff, piovono pietre, La canzone di Carla, Terra e libertà.

è difficile trovarne uno brutto, a mio parere

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Io invece di recente ho visto per caso "Forza Maggiore" (Titolo originale "Tourist"), film svedese di tal Ruben Ostlund, premiato dalla giuria a Cannes e candidato come miglior film straniero alla grande orgia dell'onanismo cinematografico (dove, per fortuna, non ha vinto).

Che dire? Perfetto da ogni punto di vista. Film di regia, di montaggio, di forme. A metà strada tra Van Sant e Antonioni. Il realismo e la semplicità della trama dialogano e contrastano volutamente con la fredda perfezione della messa in scena - che finisce per assumere dei tratti quasi "contemplativi" - e la complessità della regia.
I colpi di genio si susseguono uno dopo l'altro. è uno di quei film dove sembra che non stia succedendo nulla ma invece succede di tutto (l'esatto contrario dei filmetti di cui parlano tutti, dove sembra che succeda di tutto e invece non succede un bel niente).

W il cinema di qualità! Abbasso la propaganda da oscar!

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4 hours ago, Gasba said:

Io invece di recente ho visto per caso "Forza Maggiore" (Titolo originale "Tourist"), film svedese di tal Ruben Ostlund, premiato dalla giuria a Cannes e candidato come miglior film straniero alla grande orgia dell'onanismo cinematografico (dove, per fortuna, non ha vinto).

Che dire? Perfetto da ogni punto di vista. Film di regia, di montaggio, di forme. A metà strada tra Van Sant e Antonioni. Il realismo e la semplicità della trama dialogano e contrastano volutamente con la fredda perfezione della messa in scena - che finisce per assumere dei tratti quasi "contemplativi" - e la complessità della regia.
I colpi di genio si susseguono uno dopo l'altro. è uno di quei film dove sembra che non stia succedendo nulla ma invece succede di tutto (l'esatto contrario dei filmetti di cui parlano tutti, dove sembra che succeda di tutto e invece non succede un bel niente).

W il cinema di qualità! Abbasso la propaganda da oscar!

Filmone! Ricordo che lo vidi proprio perché molti erano stati colpiti dal suo non essere stato selezionato per le nomination al miglior film straniero, nonostante fosse stato candidato come film rappresentante la Svezia.

Capiscili, gli oscar.

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Riportiamo in basso il topic! 

Con Omicidio all'italiana Maccio non lascia ma raddoppia: tagliate buona parte delle idiozie di Italiano medio (non tutte) e mantenute -se non aumentate- le velleità di satira sociale. Al netto di qualche scenetta evitabile, meglio del precedente.

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On 24/2/2017 at 3:13 PM, jimy84 said:

io invece ho visto Manchester by the sea.

Manchester-by-the-sea.jpeg

 

niente male, bravo anche il piccolo Affleck - la sua interpretazione mi ha ricordato il fratello in To the wonder, dove l'avevo trovato perfetto perché inespressivo :laugh:  storia bella pesante, interessante la visione "maschile" della gestione del dolore. montaggio molto lineare, quasi scolastico, con un uso continuo dei flashback. buona la fotografia, colonna sonora interessante (anche se l'Adagio in Sol- di Albinoni andrebbe vietato nei film :laugh: ), in generale recitato bene. non capisco bene la candidatura della Williams come attrice non protagonista, ha tipo 2 scene in tutto il film.

comunque devo dire che non tollero molto l'accoppiata Damon-Affleck, ma spesso tirano fuori bei film - da quanto ho capito anche dietro questo c'è M.Damon. 

veramente Affleck 2 io l'ho trovato mooolto meglio del fratello, non ho visto questo, ma consiglio vivamente "l'assassinio di jessie james per mano ecc ecc", in cui a mio parere il nostro meritava già l'oscar :)

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