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Un film al giorno Vol. 2


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Non ho proprio buone sensazioni per quest'altro film di Sorrentino, spero mi smentisca in sala, perché lo andrò a vedere ovviamente. 
Youth mi lasciò abbastanza indifferente. 

Comunque ieri sera ho visto The Phantom Thread. 

è un maledetto capolavoro. Vorrei capire cosa diamine ha combinato Gary Oldman, che apprezzo tanto, per scavalcare Daniel Day-Lewis. 

Sul fatto che abbia vinto un solo premio, per giunta minore, non me ne voglia il reparto costumi ma è così, meritato ma minore, fa capire come gli oscar siano diventati una giungla, cazo. 

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54 minutes ago, principles said:

Sul fatto che abbia vinto un solo premio, per giunta minore, non me ne voglia il reparto costumi ma è così, meritato ma minore, fa capire come gli oscar siano diventati una giungla, cazo. 

Ha ragione quella mia collega che sostiene che gli Oscar siano politicizzati.

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15 hours ago, principles said:

Vorrei capire cosa diamine ha combinato Gary Oldman, che apprezzo tanto, per scavalcare Daniel Day-Lewis. 

Ha fatto i numeri... e se recuperi Darkest Hour, mi raccomando lingua originale perché permette di apprezzare tutto il suo lavoro in fase di camouflage. Day-Lewis sempre stupendo, ma sto giro Oldman è stato da brividi e l'Oscar è sacrosanto.

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Con un paio di anni di ritardo ho finalmente recuperato Manchester By The Sea.

Oh, a me il film è piaciuto tantissimo, duro ma dolce, triste ma ironico..Mi sono commosso in svariate occasioni, anche se non capisco l'oscar ad Affleck (che mi sta simpatico, a dispetto del fratello). Molto meglio la Williams che, pur con poche scene, riesce a rendere in modo estremamente sentito lo strazio che ha dentro.

Bello bello

Domani sera FINALMENTE Phantom Thread:wub:

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5 hours ago, TomThom said:

Ha fatto i numeri... e se recuperi Darkest Hour, mi raccomando lingua originale perché permette di apprezzare tutto il suo lavoro in fase di camouflage. Day-Lewis sempre stupendo, ma sto giro Oldman è stato da brividi e l'Oscar è sacrosanto.

Mi fido di te e cercherò di vederlo in lingua originale. A me Oldman piace tantissimo. Però sul serio, Day-Lewis è impeccabile, ogni cazzo di sopracciglio alzato è perfetto e parlo tecnicamente eh. 

Cioè deve aver davvero fatto un lavoro eccellente Oldman per vincere. 

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On 12/3/2018 at 7:01 PM, demos said:

Perché, ne esistono altri? io mi ricordo solo Il Caimano (che come da stessa ammissione di Moretti, non è del tutto un film su di lui) e Videocracy. Se è un biopic, come sembra, è il primo.

Semplicemente da Sorrentino, che ha fatto un ritratto pazzesco di Andreotti, mi aspettavo qualcosa di diverso. Non so, gli italiani non sono più interessati a Berlusconi come, ad esempio, all'epoca dell'uscita del Caimano (quello sì come dice Lacatus, un biopic geniale).
Inoltre parlare di Berlusconi può essere facilissimo (i successi, la politica, il calcio) ma anche complicato (i soldi, il rapporto con la mafia), resta un'operazione rischiosa, indubbiamente, ma che a me non dice nulla, ecco.

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On 13/3/2018 at 0:00 PM, TomThom said:

Ha fatto i numeri... e se recuperi Darkest Hour, mi raccomando lingua originale perché permette di apprezzare tutto il suo lavoro in fase di camouflage. Day-Lewis sempre stupendo, ma sto giro Oldman è stato da brividi e l'Oscar è sacrosanto.

Ti dirò, io ho visto The Crown dove Chuchill lo interpreta John Lithgow e l'ho trovato pazzesco. Oldman mi è piaciuto, però non ho empatizzato come con l'interpretazione di Lithgow. Per me, per quanto ne so, Lithgow ha fatto un'interpretazione più veritiera del personaggio, per come me lo immagino.
Certo, dare l'ennesimo Oscar a Daniel Day Lewis sarebbe anche stato un azzardo però ecco Oldman non mi ha fatto impazzire.

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50 minutes ago, Mr. Wolf said:

Semplicemente da Sorrentino, che ha fatto un ritratto pazzesco di Andreotti, mi aspettavo qualcosa di diverso. Non so, gli italiani non sono più interessati a Berlusconi come, ad esempio, all'epoca dell'uscita del Caimano (quello sì come dice Lacatus, un biopic geniale).

Mi pare che siamo stati chiari, Il caimano non è un biopic. Detto ciò, ne parli come se lo avessi già visto. O ne hai accesso privatamente, e quindi fuori il link, o io e te abbiamo visto gli stessi 30 secondi montati che hanno visto tutti. E poi mi sembra inutile dire che gli italiani non sono interessati a Berlusconi, che c'entra? Un biopic non deve essere mica contemporaneo per forza.

19 hours ago, Gasba said:

Con tutte le carrellate che ci metterà sarà un capolavoro per forza

Sarcasmo?

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On 14/3/2018 at 0:59 PM, demos said:

Sarcasmo?

Sì. Già il teaser sembra un rimaneggiamento di quello della grande bellezza (musichetta accattivante, immagini vaghe e solita frase ad effetto di Servillo). L'impressione non è delle migliori. Aldilà dei contenuti che comunque già mi preoccupano (non vorrei un effetto Romanzo Criminale, cioè personaggi che mostrano il proprio lato ombra ma che infine risultano seducenti, se non eroici), come ripetuto più volte con Sorrentino ho un problema legato soprattutto allo stile. Probabilmente è un mio limite, ma ho l'impressione che quell'ossessivo gesticolare della macchina da presa voglia solo coprire un vuoto poetico, una generalizzata mancanza di idee sull'uso espressivo del mezzo cinema. Mai un guizzo, mai un'idea sopra le righe, mai un momento davvero da brividi che ti porti altrove, ma sempre l'effettaccio balordo, sempre il montaggio e la frasetta ruffiani (ruffianeria ben ripagata, a giudicare dalle reazioni medie). Per intenderci: la musica classica ha il suo Giovanni Allevi, il grande cinema ha Sorrentino. Poi oh, magari a sto giro questa sua superficialità potrebbe rivelarsi pure un'arma vincente, potrebbe sposarsi alla grande con la storia dell'inventore di Mediaset. Sarà probabilmente un film sulla vuotezza, sull'impero dell'immagine, dell'apparenza, ecc. Più plausibilmente, ne uscirà fuori un film su Zio Paperone, sul potente-impotente che non può più conoscere l'amore: il Quarto Potere della mediocrità.
Ad ogni modo se ci saranno accenni su Milano 1 e 2, su Dell'Utri e sul fantomatico denaro piovuto dal cielo, o sulla nascita irregolare di Mediaset già ne varrà la pena forse, solo per il gusto di vedere cosa decidono di raccontare e cosa decidono di omettere.

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Visto You Were Nevere Really Here. Due cose saltano subito all'occhio a mio modesto parere: l'interpretazione di Joaquin Phoenix e soprattutto la regia di Lynne Ramsay, davvero fenomenale. Per lunghi tratti ho pensato che la storia fosse abbastanza banale, o perlomeno poco interessante. Poi mi è risalita molto nel finale, quando il messaggio di sottofondo esce allo scoperto. Da questo punto di vista magari più banale ma credo anche più azzeccato il titolo "A Beautiful Day". Sulla colonna sonora commento di là.

Recentemente visto anche The Killing of a Sacred Deer, anche quello registicamente stupendo. Pur essendo un film completamente diverso, per certi versi mi ha ricordato Funny Games di Haneke, specialmente nelle atmosfere e nel personaggio principale. Sulla storia giudizio diametralmente opposto a quello di YWNRH: molti spunti interessanti sin da subito, evoluzione interessante dei personaggi, messaggi concisi ma chiari, pugni nello stomaco a ripetizione... Ma non mi ha convinto per niente il finale, che ho trovato un po' forzato.

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8 hours ago, modifiedbear said:

Ma Kinodontas e The Lobster li hai visti? Se sì, la risposta va chiaramente da sé.

No, The Lobster è in programma da tempo ma ancora nulla. E' un regista che devo recuperare.

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The Lobster mi ha fatto più o meno lo stesso effetto di Elle (che però resta inarrivabile nel fastidio, una delle cose più spregevoli e false che io abbia visto da dieci anni a sta parte) tra i film recenti: pellicole "autoriali" che vogliono catturare l'attenzione (e i premi) con un menu a base di pisciate continue fuori dal vaso e la voglia matta di creare sorpresa, disagio, stupore, ecc ecc...

Alla lunga trovo sia un modo di fare cinema (e una tendenza estendibile anche all'arte contemporanea in generale) che fa a pugni con l'intelligenza e la sensibilità del fruitore; c'è comunque da dire che vi è del buono anche in questo e qualcuno dirà che fare arte ormai si riconduce a una mera sensazione epidermica. Piuttosto che una visione soporifera o che lasci indifferente, molto meglio sbuffare sulle poltroncine, avere l'istinto di andarsene a fine primo tempo, resistere e uscire infine dalla sala esclamando "Non ce la facevo più". Un'altra chance all'etologo Lanthimos col Cervo gliela voglio comunque dare, perché qualcosa dell'Aragosta mi era piaciuto.

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Strano a dirsi, davvero ma con The Lobster mi sono fermato dopo un'ora. 
Ha tutti gli ingredienti di un film che può piacermi, ma mi ha stancato quasi subito. 

Domani sera vado a vedere Ladybird, a Napoli in un cinema al centro lo danno sottotitolato. 
Non mi attira, lo guardo perché amo il cinema e vorrei guardare tendenzialmente qualsiasi cosa ogni giorno. 
Non mi aspetto nulla. 
Dopodiché dovrei guardare ancora Tre Manifesti e Shape of wallera

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On 21/3/2018 at 8:28 AM, modifiedbear said:

Allora, questo è un consiglio che mi sento di dare per entrare meglio nella follia di Lanthimos: se puoi, guarda i suoi lavori in ordine cronologico:

1. Kynodontas (Dogtooth), film Greco mai doppiato in italiano (credo, almeno all’epoca in cui lo guardai io) ma lo trovi in giro sottotitolato - se ti serve una mano a reperire link scrivimi pure. Film molto interessante e completamente fuori di testa (non è né horror né thriller, eh) che consiglio a chiunque di recuperare. Parla di alcuni fratelli cresciuti in isolamento non-violento dal resto del mondo, ai quali viene insegnata una realtà alternativa per vivere. Assolutamente da guardare prima di The Lobster.

2. The Lobster

3. Cervo sacro

 

kynodontas_poster.jpg

Seguirò decisamente il tuo consiglio iniziando da qui...E sì se avessi link mi faresti un favore! :martel:

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On 2/4/2018 at 11:40 AM, Mr. Wolf said:

Il film che più di tutti ha cambiato per sempre il modo di rendere su pellicola la fantascienza, auguri Hal9000!

Uno dei film più grandi di tutti i tempi, forse il più grande. E la catalogazione di genere mai come in questo caso è insignificante.

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