Jump to content

Un film al giorno Vol. 2


echoes

Recommended Posts

  • Replies 3k
  • Created
  • Last Reply

Top Posters In This Topic

Un po' di rispetto per Lars Von Trier, piuttosto! Mi piacciono i Coen (e questo nuovo me lo sparo appena esce), ma conosco un paio di film di von trier che da soli AZZERANO la loro filmografia intera.

(vabbè, l'ho sparata)

@Panic: The kingdom l'ho visto in DVD, esistono i cofanetti e mi hanno prestato la prima stagione (5 episodi, doppiata in italiano), mentre la seconda l'ho comprata su internet (6 episodi, danese sottotitolato in italiano). Comunque credo che si trovi abbastanza facilmente (credo). Impegnati a cercarla perché vale decisamente la pena!

Link to comment
Share on other sites

Premesso che a me piace, qual è il nesso tra il blu e l'atmosfera anni 50? :uhm:

Solo un'ipotesi/pippa: da quanto vedo la vicenda è ambientata, oltre che negli anni '50, anche in inverno.

Cappottazzi, sciarpotte, mani gelate e quant'altro: un bel filtrino blu può servire per accentuare la sensazione di winterologia fifties.

Ma magari in realtà l'hanno girato così solo perché è il loro periodo blu, eh... :lol:

Link to comment
Share on other sites

Io l'ho visto già. Interpretazione magistrale di Leo di Caprio che si riconferma in stato di grazia. Ma ovviamente se non ha vinto con Quentin, perché vincere con Luhrmann?

Il film è preso da un pezzo di letteratura notevole. Ciò che mi è piaciuto molto sono state le musiche anacronistiche e ciò che mi ha infastidito parecchio è stato il montaggio dei primi 40 minuti. Ho capito che Luhrmann ha fatto Moulin Rouge, però non può romperci le palle continuamente anche quando non serve con montaggi apoplettici.

Inoltre alcune tamarrate messe su schermo. Insomma al cinema c'è l'audio, c'è il video, non abbiamo bisogno dei sottotitoli, neppure per sottolineare delle citazioni di Fitzgerald. No.

Cast azzeccato comunque, in tutto e per tutto. Un bel film, ma non un capolavoro, ne indimenticabile.

Link to comment
Share on other sites

Io l'ho visto già. Interpretazione magistrale di Leo di Caprio che si riconferma in stato di grazia ....

concordo con tutto quello che hai detto. Di Caprio mi piace ed anche in questo film è molto bravo, ma non so se lo definirei magistrale.

Le musiche oltre ad essere anacronistiche son proprio brutte. I primi 40 minuti sono a tratti fastidiosi con delle pacchianate memorabili, e risultano davvero sgradevoli se paragonati sia al libro sia alla precedente versione cinematografica. Nel complesso troppi fuochi d'artificio, troppi coriandoli, troppe luci, troppo rumore, troppe cose fluttuanti nell'aria.

Che senso ha citare alla lettera un testo (addirittura scrivendolo) se poi ne snaturi l'atmosfera? bah

Personalità della protagonista femminile espressa solo a metà (o espressa male?), spunti comunque salienti del testo letterario completamente ignorati.

Cast azzeccato (nel senso che son bravi) concordo, ma per me tutt'altro che un capolavoro.

ps: uffa che non so fare lo spoiler ... volevo dire una cosa sull'interpretazione di Di Caprio!

Link to comment
Share on other sites

Io l'ho dovuto vedere in lingua originale, ché il 3d mi è inutile, quindi sui sottotitoli non so che dirvi :D/>

Sul girato mettiamola così: Luhrmann se non fa cose spettacolose non è contento; Il grande Gatsby glielo permetteva. Di Caprio è parecchio bravo; spero che abbiano detto a Maguire di mantenere la stessa espressione per tutto il film, perché altrimenti c'è un problema di paresi facciale.

Link to comment
Share on other sites

Io l'ho dovuto vedere in lingua originale, ché il 3d mi è inutile, quindi sui sottotitoli non so che dirvi :D/>

Sul girato mettiamola così: Luhrmann se non fa cose spettacolose non è contento; Il grande Gatsby glielo permetteva. Di Caprio è parecchio bravo; spero che abbiano detto a Maguire di mantenere la stessa espressione per tutto il film, perché altrimenti c'è un problema di paresi facciale.

Maguire è un attore di merda ed è perfetto per quel ruolo. Come il tizio che interpretava Tom, il marito della cugina Daisy.

Ma perché molti stanno dicendo del 3D? Io l'ho visto in 2D, doppiato in italiano, avevo la scelta! Non era solo in 3D!

( comunque sì il 3D è inutile, fa cagare e fa venire il mal di testa )

Link to comment
Share on other sites

Sul 3D io parlavo personalmente, essendo leggermente strabico non posso apprezzarlo per niente (il 3D si fonda sulla visione binoculare, cosa che a me manca).sulla v.o. invece non avevo scelta, il cinema lo dava o in 3D doppiato o in 2D v.o., quindi la scelta è stata obbligatoria.

Ah, stasera forse vado a vedere Sorrentino.

Link to comment
Share on other sites

Maguire ha quell'espressione facciale dalla nascita, da ceffoni ripetuti. Non mi capacito infatti di come un personaggio simile possa lavorare a Hollywood: Scamarcio a confronto ha la mimica di Jim Carrey.

Dovresti sentire la voce. Il fastidio puro. :mad:

Link to comment
Share on other sites

Prima che mi tocchi leggere eresie su Fellini e Sorrentino...pensateci bene prima di scrivere.

Non è obbligatorio paragonarlo a Roma! Poi è ovvio che qualcosa della Dolce Vita torni alla mente...

Io sono un fan di Sorrentino, quindi non sono proprio obiettivo, però la prima parte secondo me è difficilmente attaccabile. Ogni scena è un emozione, c'è un taglio e una cura dietro spaventosi (la scena del Gianicolo, quella della discoteca...).

Si dice che un prodotto artistico è manierista, e ormai, nel linguaggio corrente, questo è sinonimo di ridondanza, però, ehi, il manierismo ha regalato il Parmigianino! Alla vista è alla scenografia è un film enorme. Pensate solo a come viene presentata la città! Altro che Vacanze romane e le palle americane (tra cui l'ultimo di Woody), questo è un atto d'amore decadente per la bellezza di un luogo, e senza nostalgie, romanticismo o robacce strappalamiche. E' come la "primavera evidente di Rimbaud". Mi sono piaciuti anche i dialoghi, i personaggi, che sono italiani, ma non per forza macchiette. Poi_Tommaso_ c'è la tua amica Serenona Grandi! :D

Fellini ingigantiva, distorceva, sognava, Sorrentino evoca, dipinge, lucida. La grande bellezza è quello che si vede e si vive, non quello che va "inteso". Non c'è, non lo dice, forse non vuole. E Sorrentino è un regista "terreno" _ così chiudiamo il richiamo felliniano _ il riminese è onirico. La Roma di Fellini era una delle due-tre città più interessanti e in esplosione culturalmente e non all'epoca, quella di oggi è all'apice della decadenza, così come la sua vita e i personaggi, perché così è l'Italia. Poi, oh, se dobbiam paragonare ogni film su Roma a quelli di Fellini possiam anche smettere di farli. Però anche su Parigi allora dopo Truffaut, o New York dopo Woody...

Cose così così. La seconda parte. Fumosa, incerta. Il ritmo cambia troppo, vengon lanciati riferimenti spirituali, ma senza che questi acquistino un senso più o meno denso, e la frase della tipa è scontatissima! Poteva essere più proustiano fino alla fine, poi il collegamento "ornitologico" tra religione e spirito...mmm...

Servillo quando vince un oscar?

Link to comment
Share on other sites

Cose così così. La seconda parte. Fumosa, incerta. Il ritmo cambia troppo, vengon lanciati riferimenti spirituali, ma senza che questi acquistino un senso più o meno denso, e la frase della tipa è scontatissima! Poteva essere più proustiano fino alla fine, poi il collegamento "ornitologico" tra religione e spirito...mmm...

Servillo quando vince un oscar?

Ecco qua.

Link to comment
Share on other sites

Achtung: contiene SPOILER su La Grande Bellezza.

...Io non volevo solo partecipare alle feste. Io volevo avere il potere di farle fallire”.

Fin dal trailer, mi aveva ammiccato sorniona questa frase di Jep Gambardella.

E pensavo, ingenuamente, di trovarmi di fronte un a Toni Servillo “bombarolo”, capace di seminare puntine acuminate nel terreno di una Roma cafonal-trucidissima.

Il cafonal e il trucidume alla fin fine ci sono, quel che mi è mancato è stato il Servillo fuori contesto, per così dire.

Quella Grande Bellezza "...sedimentata sotto il chiacchiericcio e il rumore..." è davvero troppo isolata.

Ha vita breve e poca considerazione in due ore e venti di pellicola. Non mi basta il solo riflesso, avrei voluto intuirla meglio, cercarla/vederla setacciata in modo meno puerile e grezzo.

Mi sarei aspettato un personaggio totalmente agli antipodi della romanità, invece ci ho trovato un uomo (Jep) totalmente immerso nel lercio, che per due ore e cinque di film sguazza beatamente nel putridume, lastricando di “...a 65 anni ho capito quello che non mi piace fare” la strada, per poi in realtà bearsi dei suoi buoni propositi. E recitare, recitare, recitare con tutti. Nei sentimenti, ai funerali, finanche passeggiando solo con sé stesso.

Poi, improvvisamente, con un finale alquanto discutibile, tipo quadruplo salto mortale carpiato coefficiente 7.9, accorgersi della “Grande Bellezza” che sottende a tutte le cose. Anche le più malsane. E da lì, la folgorazione sulla via di Damasco. Ingresso in acqua di schiena, con molti schizzi e un votaccio sulla paletta, per me.

Un po’ poco, sinceramente, per considerarlo un grande film. Un buon lavoro, credo sia, nulla di più.

Perché se è vero che certi sprazzi sono puramente sorrentiniani (nel senso buono del termine, uno su tutti il ticket per l’iniezione di botox), altri sono le solite finte e controfinte alla CR7: invece di esibirti con una bicicletta, passala al compagno più vicino, di tanto in tanto la semplicità giova.

L’estenuante esibizione di corpi nella festa iniziale (non ditemi che dopo dieci minuti di tette, culi e trenini ne volevate ancora, stavo per uscirmene con un “Basta, cazzo!” in sala); quella pomposa e perpetrata sequenza della Santa agonizzante sulla scalinata, con tanto di raggiungimento dell’affresco della Trinità (se non sbaglio) in apnea (di cattivissimo gusto); quell’infantile cambio totale di registro dopo la frase cult della 104enne: “Le radici sono importanti”. E via sui luoghi della giovinezza, a recuperare Céline, il senso del viaggio e la nuova vita (?), in un contesto-faro da Beautiful e di un patinato da far ribrezzo. A Sorrenti’, ma che me combini...

Non nego la bella prova di Servillo, che da solo regge sulle spalle il peso del film, ma manca, come in tutti gli ultimi lavori del regista, una certa grazia.

Credo che senta la necessità di dover dimostrare di essere “più” di quel che è realmente, Sorrentino. Che non è un’offesa, ci mancherebbe.

La sua forza è sempre stata nell’accattivante inventiva visiva unita a sprazzi di quotidiana umanità, trasfigurati in un’esemplare riproposizione del turpe e del marcio, rendendolo DIVERTENTE, NUOVO e DISTINTIVO.

Mi pare che il buon Paolino, da Il Divo (compreso) in poi, inizi invece a prendersi troppo sul serio, non avendo le fondamenta di sensibilità idonee per reggere il peso di un certo cinema autoriale con la A maiuscola.

Dove sono finite la leggera (ma allo stesso tempo non banale) introspezione dei patemi del cuore de Le Conseguenze dell’Amore o l’amara e cinica analisi delle meccaniche dei rapporti umani presente ne L’Amico di Famiglia? Perduti.

(Sorvolo poi sugli "omaggi" a Malick, davvero ai limiti del plagio. Ma in un certo senso, fa piacere notare come il maestro americano abbia fatto davvero scuola).

In sintesi, per non sfracellare ulterioramente la verga o l'utero di chi abbia avuto l’ardire di arrivare fino a qui: film da 6, 6 e mezzo.

Per l’interpretazione di Servillo (anche se in certi tratti addirittura troppo teatrale), alcuni ottimi momenti visivi (una bella Roma albeggiante e deserta sul Lungotevere) e altrettante brillanti fasi dello script (da fiato sospeso la bastonata tutta d’un fiato di Gep all’amica giornalista sui fallimenti della sua vita e alcune massime in genere del buon Toni).

Fellini...l’ho tirato fuori perché nei giorni scorsi ho letto di tutto, con accostamenti a dir poco demenziali: da La Dolce Vita a Roma, passando per 8 e ½. Con Federico, Sorrentino non c’entra nulla, su questo sono d’accordo con te Dan.

Il vizio e il limite più grosso del regista partenopeo, per me, è evidentemente la mancanza di misura: “Ti devo dire tutto, ti mostro tutto, esagero, grondo figaggine da ogni inquadratura”.

Ma a che serve eccedere sempre? Non è più bello, di tanto in tanto, voler intuire, invece di vedere coi propri occhi? Riflettere, invece che ricevere il pugno direttamente nello stomaco?

Forse un eccesso di generosità, il suo, ma anche e soprattutto una sopravvalutazione dei propri limiti.

Link to comment
Share on other sites

quella pomposa e perpetrata sequenza della Santa agonizzante sulla scalinata, con tanto di raggiungimento dell’affresco della Trinità (se non sbaglio) in apnea (di cattivissimo gusto); quell’infantile cambio totale di registro dopo la frase cult della 104enne: “Le radici sono importanti”. E via sui luoghi della giovinezza, a recuperare Céline, il senso del viaggio e la nuova vita (?), in un contesto-faro da Beautiful e di un patinato da far ribrezzo. A Sorrenti’, ma che me combini...

Mi pare che il buon Paolino, da Il Divo (compreso) in poi, inizi invece a prendersi troppo sul serio, non avendo le fondamenta di sensibilità idonee per reggere il peso di un certo cinema autoriale con la A maiuscola.

Per l’interpretazione di Servillo (anche se in certi tratti addirittura troppo teatrale), alcuni ottimi momenti visivi (una bella Roma albeggiante e deserta sul Lungotevere) e altrettante brillanti fasi dello script (da fiato sospeso la bastonata tutta d’un fiato di Gep all’amica giornalista sui fallimenti della sua vita e alcune massime in genere del buon Toni).

Il vizio e il limite più grosso del regista partenopeo, per me, è evidentemente la mancanza di misura: “Ti devo dire tutto, ti mostro tutto, esagero, grondo figaggine da ogni inquadratura”.

Ma a che serve eccedere sempre? Non è più bello, di tanto in tanto, voler intuire, invece di vedere coi propri occhi? Riflettere, invece che ricevere il pugno direttamente nello stomaco?

Forse un eccesso di generosità, il suo, ma anche e soprattutto una sopravvalutazione dei propri limiti.

Ho quotato le frasi con cui sono d'accordo con te.

Sto aspettando per argomentare meglio. Come al solito arriverò in ritardo.

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Loading...
  • Recently Browsing   0 members

    No registered users viewing this page.


×
×
  • Create New...