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Un film al giorno Vol. 2


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Carax si rifà con gli interessi da quel pastrocchio che fu Pola X. Un film sul cinema, "spezzettato" ma debordante come un fiume in piena, visualmente schietto ma al tempo stesso da eyegasm e soprattutto senza alcun compromesso. Nanni Moretti non ebbe (ciao kid_max) le palle per premiarlo l'anno scorso a Cannes. Le palle questo film le porta da se, ma di quelle cubiche, da guerriglia. Denis Lavant attore OLTRE.

Di Carax ho visto solo Rosso Sangue, una vita fa, e non ricordo quasi nulla a parte alcune belle impressioni. Magari è il caso di approfondire...

Comunque, a proposito di film "spezzettati", ho scoperto da poco questa perla:

8032134031577.jpg

Di Alain Resnais. Un po' complicato e intellettualistico (alcuni direbbero noioso), ma l'andatura in frammenti mi ha colpito da subito. Uso raffinatissimo della musica, della recitazione, e ovviamente del montaggio. Insomma, uso raffinatissimo del mezzo-cinema in toto. La raffinatezza sta nel concertare assieme frammenti essenzialmente centrifughi, dando vita ad un cinema della dissonanza. Ovviamente, se amate il cinema dello spettacolo e del "ti-dico-tutto-subito-forte-e-chiaro" evitatelo come la peste.

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Questo non l'ho visto ma tu recuperati Amour, se non l'hai ancora fatto. Moretti non ha regalato un premio al primo pirla. ;)

Non ho visto Amour (e recupererò subito) e non era una critica in merito alla scelta di quel film - per l'ovvia ragione di cui sopra - ma semplicemente una considerazione sul film, giusto per attrarre come le mosche i commenti. :marameo:

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Non ho visto Amour (e recupererò subito) e non era una critica in merito alla scelta di quel film - per l'ovvia ragione di cui sopra - ma semplicemente una considerazione sul film, giusto per attrarre come le mosche i commenti. :marameo:

minchia amour che botta. bellissimo, ma molto pesante, mi ha fatto stare male per un paio di giorni.

la cosa curiosa é che negli ultimi due film franzosi che ho visto (il film blu e appunto, amour), emanuelle riva fa sempre la parte della rincojonita :prego:

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aggiunto il secondo

0111507.jpg

mi domando: perché ho aspettato cosí tanto a vedere questi film?

Questo fu un cazzotto allo stomaco quando lo vidi...e sappi che anche io ho visto la trilogia molto tardi rispetto allo standard del cinefilo medio...

Comunque ieri, a 40 anni dalla sua uscita nelle sale, hanno ripassato al cinema questo classico:

locandina-l-esorcista-versione-integrale.jpg

Non lo vedevo da tantissimo tempo, da quando ero appena un adolescente credo, e quindi molte chiavi di lettura mi erano totalmente sfuggite. Moltissimi lo considerano una stronzata hollywoodiana, un horror pirotecnico con alcune sequenze quasi demenziali; altri lo considerano un capolavoro dell'horror e del cinema tutto.

Personalmente non lo considero un capolavoro, ma neanche una stronzata. è un film molto molto intelligente, e direi addirittura sottile. La prima sequenza in iraq è fantastica; la statua di Pazuzu continua ad essere terrificante anche a distanza di anni (è la cosa che più mi inquieta nel film, così come tutte iconografie del male primitivo).

Comunque il film, detto in breve, non è altro che la rappresentazione del percorso sessuale di una pre-adolescente. Il simbolo del male viene scoperto dal prete, nella citata sequenza in iraq, dentro una piccola grotta (simbolo palesemente vaginale). Da qui in poi le allusioni simboliche si sprecano: la bambina senza padre, dunque senza una figura virile verso il quale sfogare la propria pulsione; le richieste alla madre di comprarli un cavallo (altro simbolo virile); ed anche i suoi pupazzi di pongo dalla palesissima forma di cazzo stanno a testimoniare questi suoi normalissimi bisogni. L'aspetto zoomorfo di Pazuzu inoltre rimanda ovviamente ad una fusione tra uomo e animale, ad una sessualità animalesca, irrazionale. Tutto il resto del film (il Diavolo, i preti, il bene e il male) è solo un "di più", una grande metafora di questo percorso della bambina: come si suol dire "il testo è pretesto".

Poi ovviamente c'è tutto il discorso metacinematografico molto affascinante, di cui però non mi va proprio di scrivere.

Insomma, bellissima visione, vi consiglio di rivederlo!

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Ma tutti i film che vengono visti qui sono film del decennio??? :lol:

(poi magari in questo caso è vero eh, però ormai sembra il motto di questo topic).

:laugh:

Senti piuttosto Gasba ma perchè non ci acculturi un po'? Che film recenti consigli?

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  • 2 weeks later...

Bellissimo film. Malick ha la forza di coniare un proprio linguaggio e portarlo sullo schermo a forza di grandissime immagini comunicative e potenti senza la forza di dialoghi importanti e anzi con un frasi anche apparentemente non banali a causa dell'onnipresente voice off che si pone come narratore sopra le parti in maniera totalmente ammaliante e imponente.

E' come se fosse un pezzo di The Tree of Life che se ne vola via e prende vita propria. Non è la vita, ne la morte, ma una sua parte: è la passione, l'amore e la crisi. Presentato come un circolo vizioso a cui si è condannati nella vita umana. La passione che scade, si assopisce, che si riaccende. In tutto questo c'è uno stupendo Javier Bardem, che si mangia totalmente a colazione ( come presenza scenica, interpretazione, impostazione della voce - forse mangiato un po' dal doppiaggio italiano ) Ben Affleck ( che a me non è mai piaciuto tantissimo ), il quale rappresenta la crisi della fede in qualcosa di gigantesco come la figura di Cristo e di Dio.

Un film che manda in overdose di immagini. Malick ormai può fare quello che vuole, ha un suo modo di comunicare. Bisognerebbe entrare all'interno della sua mentalità e accettarlo così com'è.

( Ah, comunque Romina Mondello. Perché? )

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:laugh:

Senti piuttosto Gasba ma perchè non ci acculturi un po'? Che film recenti consigli?

Ma io frequento questo topic proprio per acculturarmi sui film recenti!

Non saprei dirti, se cerchi cinema di qualità non di massa evita hollywood (anche perché le produzioni indipendenti americane non arrivano nelle nostre sale). Prova con Silent Souls di Fedorchenko. La russia non è morta, non esiste solo Surokov, e questo film lo dimostra. Magari piace pure (e forse in special modo) a tomthom.

To the Wonder lo andrò a vedere a giorni, tifo per malick!

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angelosterminatore.jpeg

Molto semplicemente: un capolavoro. Un colpo di genio. Tappa imprescindibile del cinema onirico e surrealista. Oltre che tremendamente brutale, è anche a suo modo esilarante (come lo sono certi sogni dove non si riesce a smettere di ridere). Non mi dilungo troppo, se vi manca dovete obbligatoriamente recuperare senza scuse.

Bunuel rimane uno dei miei registi preferiti in assoluto.

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Premessa: adoro Malick, uno dei miei 5 registi preferiti viventi.

Impressioni dopo aver visto "To the wonder". Mmm.

Perché Ben Affleck? Ok, tipico macho americano, ma non parla, non recita, l'unica cosa che fa è spostare scatoloni e infilare cannucce di ferro nella terra.

La Kurylenko è una gran gnocca, ma, prima di tutto non è francese davvero, poi alla seconda ora di salti l'avrei presa a sediate sullo schermo.

La bionda ci stava, ma poi sparisce più o meno nel nulla.

Bardem è l'unico personaggio che mi abbia preso, ma il finale mi lascia un po' così.

Perché girare un film identico per tecnica e tipologia a "The tree of life"? Vanno analizzati assieme? Perché passare dall'immensità dell'anima e dello spirito universale a un postaccio in Texas?

Dove sono finiti i dinosauri?

Il senso della parte con l'italiana?

Ci ha messo solo 2 anni a farlo 'sto film, non era incoraggiante come cosa.

Thumbs up:

Fotografia e montaggio monumentali. In certe inquadrature mi veniva da piangere.

Tutti parlano nella loro lingua, si può cogliere maggiormente la vera capacità degli attori e quel che voleva da loro il regista.

Riesce a incasellare narrazioni intimistiche in un quadro di vita più ampio e filosofico, senza perdere naturalezza e immediatezza.

Al cinema eravamo in cinque, nessuno che rompeva.

Il messaggio subliminale del film è che a Parigi sono tutti contenti. :D

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  • 3 weeks later...

Premessa: adoro Malick, uno dei miei 5 registi preferiti viventi.

Impressioni dopo aver visto "To the wonder". Mmm.

Perché Ben Affleck? Ok, tipico macho americano, ma non parla, non recita, l'unica cosa che fa è spostare scatoloni e infilare cannucce di ferro nella terra.

La Kurylenko è una gran gnocca, ma, prima di tutto non è francese davvero, poi alla seconda ora di salti l'avrei presa a sediate sullo schermo.

La bionda ci stava, ma poi sparisce più o meno nel nulla.

Bardem è l'unico personaggio che mi abbia preso, ma il finale mi lascia un po' così.

Perché girare un film identico per tecnica e tipologia a "The tree of life"? Vanno analizzati assieme? Perché passare dall'immensità dell'anima e dello spirito universale a un postaccio in Texas?

Dove sono finiti i dinosauri?

Il senso della parte con l'italiana?

Ci ha messo solo 2 anni a farlo 'sto film, non era incoraggiante come cosa.

Thumbs up:

Fotografia e montaggio monumentali. In certe inquadrature mi veniva da piangere.

Tutti parlano nella loro lingua, si può cogliere maggiormente la vera capacità degli attori e quel che voleva da loro il regista.

Riesce a incasellare narrazioni intimistiche in un quadro di vita più ampio e filosofico, senza perdere naturalezza e immediatezza.

Al cinema eravamo in cinque, nessuno che rompeva.

Il messaggio subliminale del film è che a Parigi sono tutti contenti. :D

L'ho rivisto dopo la visione lidosa...Cresciuto tantissimo. :timido:

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