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Un film al giorno Vol. 2


echoes

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On 24/2/2016 at 10:50 PM, Wanderer said:

da quando ci hanno chiesto di comporre una piccola sonora per un film muto da suonare dal vivo durante la proiezione, sto vedendo qualche film muto per la prima volta in vita mia e mi sono imbattuto in questo:D

 

se inizi ad apprezzare i film muti devi assolutamente vederti l'opera omnia di buster keaton! :prego:

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Harold Lloyd :wub:

Relegato all'oblio davanti a due dei olimpici del cinema come Chaplin e Keaton (e giustamente, aggiungerei), tuttavia a parte la straordinaria performance di Safety Last! di cui sopra, ha fatto un po' di slapstick molto carini che vedevo da giovanissimo ogni tanto

Poi l'altro dimenticato dello stesso periodo è stato Harry Langdon.

Va bè ma davanti a Chaplin e Keaton...

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Io l'ho visto e devo dire che mi è piaciuto molto:D

e sarebbe bello poterci comporre una colonna sonora da suonare dal vivo, vediamo se siamo tutti d'accordo nel farlo (senza nulla togliere alla colonna sonora originale che è già bella di suo^_^). Comunque trovare

a. Un bel film muto (questo è il punto meno difficile)

b. che non duri più di un'ora

c. che non abbia scene troppo lunghe (al massimo un'eccezione a questa regola va bene)

è stato molto difficile:D

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chi c'ha chiamato c'ha lasciato carta bianchissima e poi si parla di una rassegna piccola piccola ovviamente:P

il comico potrebbe essere bello per noi che siamo sempre cosi seriosi come gruppo:D

Eh gli astratti si sarebbe molto bello, ma è tosta e noi non c'abbiamo il tempo purtroppo 

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  • 1 month later...
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  • 1 month later...

Ultimamente poco cinema, sono riuscito ad andare a vedere il nuovo di Virzì. Io ho un debole per i suoi film, sarà che sono Toscano, sarà che tocca alcune corde di ironia e di sensibilità che mi urtano proprio, ma da ogni film esco commosso e contento. La prima cosa bella, Tutti i santi giorni, e anche quest'ultimo, per me sono film semplici, diretti, freschi, commoventi. Non è semplice trovarne..

Qualcuno ha visto il nuovo di Almodovar?

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  • 2 weeks later...

the-neon-demon-nuovo-trailer-italiano-e-

Visto ieri l'ultimo di Refn, "The Neon Demon".

Così a caldo il mio giudizio è molto molto positivo. Una sorta di "Cigno nero" versione alta moda, però molto più bello. Un po' dramma psicologico, un po' horror esoterico. Nel suo incedere la trama quasi si scuce; la linearità della causa-effetto si dissolve in un labirinto simbolico e sapientemente psichedelico. Visivamente è un capolavoro, spesso più vicino alla videoarte che al cinema di narrazione. La trama è un semplice pretesto per architettare una parabola visiva e sonora: il vero discorso del film lo fa la luce e lo sguardo (al solito fotografia superba), oltre che le musiche straordinarie, a metà tra l'ambient e il dream-pop. Certamente non un film immediato, c'è il pericolo di un rifiuto spontaneo per i contenuti che vengono proposti. Ovviamente il film va oltre, e indaga gli antichi simbolismi del sacrificio in salsa contemporanea, e ne esce fuori una suggestiva riflessione estetica sul "bello" decisamente fuori dal comune. Alcune sequenze sono di rara bellezza. Imperdibile.

 

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Inoltre si gioca molto con specchi e superfici, frammentazioni. Il paradigma è giunto ad un punto in cui bisogna ingurgitare la carne ed il sangue come per cercare di trattenerli, per paura che altrimenti scivolino via (persino i corpi ormai morti): negli abissi dei riflessi, ma anche nelle superfici digitali e senza profondità del mondo del glamour, nell'Artificio della cosmesi. Il paradosso per cui il perturbante è diventato il puro, il bianco. Interessante pure l'ibridazione-cortocircuito con l'immaginario EBM/techno, il vampiresco e quella sorta di estetica della superficie che rimanda ai vari Oneohtrix Point Never, James Ferraro e lo stato dell'arte dell'elettronica oggi.

Ps. Elle Fanning perfetta.

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  • 2 weeks later...

Ha fracassato i coglioni Malick, più scontato di una canzone dei Suuns.

P.s. C'è molta più retorica in Malick che nei documentari veri, quelli sono molto più sinceri ed utili.

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On 1/7/2016 at 9:22 PM, echoes said:

P.s. C'è molta più retorica in Malick che nei documentari veri, quelli sono molto più sinceri ed utili.

Dai Echoes! Mi meraviglio!
Sinceri ed utili? Intendi quegli stessi documentari che ci fanno credere che la vita degli animali sia come un film della Disney, e che addossano continuamente alla natura la nostra morale del cazzo? Gli stessi documentari che non fanno altro che idolatrare il progresso e la macchina, riducendosi tuttavia ad una banalissima propaganda nazionalistica che nemmeno l'istituto luce?
La distanza che separa i vari documentari USA da Hollywood si fa sempre più sottile... ormai sono praticamente l'uno la prosecuzione dell'altro. Basti pensare che da un po' di tempo Morgan Freeman conduce un documentario tutto suo (una roba pessima, tra l'altro).
La loro unica utilità è quella di rinforzare l'identità di stato da esportare nei vari paesi culturalmente colonizzati come il nostro.

Su Malick potresti anche avere ragione, però aspettiamo e vediamo. L'utilizzo dell'IMAX pone subito l'attenzione sulla tecnica: mi auguro che il buon Malick, avendo anche tradotto Heidegger in inglese, architetti quantomeno un discorso suggestivo sulla téchne e sulla metafisica, visto che si parla di destino dell'uomo.

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Malick retorico? Perché ha coniato un suo stile unico e inconfondibile? L'unico pericolo è che con la senilità si sia avvitato in una spirale autocitazionista, ma tutto sommato va bene comunque.

Lo sappiamo bene che le sue voci off e i monologhi interiori dei personaggi tendono ormai a ripetersi, ma la bellezza di quello che fa la mdp per me compensa tutto il resto...se stiamo a discutere anche lui è meglio chiudere bottega. Cinema unico e per me essenziale, uno dei rari autori per i quali il prezzo del biglietto vale quanto due ore di immersione interiore di fronte a un tramonto.

Del trailer di Voyage of Time mi ha "preoccupato" quell'ominide, troppo finto per essere credibile. Per il resto roba da occhi spalancati e cuore aperto, spero lo diano al Lido a settembre.

Intanto io Knight of Cups ancora non l'ho visto, qualcuno qui ha azzardato la visione casalinga?

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  • 3 weeks later...

dai ragazzi, ancora che perdete tempo appresso alle provocazioni stronzate di @echoes :laugh: 

 

visto The Danish Girl e non mi è piaciuto quasi per niente. Peccato, perchè la storia sarebbe interessantissima, ma è trattato in maniera troppo superficiale. Manca quasi completamente un minimo di analisi psicologica e caratterizzazione dei personaggi, oltre ad una contestualizzazione storica. Regia prevedibilissima, recitazione di Redmayne troppo esagerata a mio modesto parere. La Vikander brava ma chiusa in un personaggio troppo prevedibile (la moglie prima delusa poi complice). 

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