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Vendo FENDER TWIN HEAD project


Korg

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Ho comprato diverso tempo fa questa testata ricavata da un combo dagli Stati Uniti. Trattasi di un Fender Twin Silverface (nonostante la mascherina blackface, MOLTO raro) CBS degli anni '70 - esattamente dovrebbe essere databile tra il 1976 e il 1978. In particolare questo è probabilmente il Twin, anzi: l'ampli con l'headroom più terrificante che Fender abbia mai prodotto: 135W di pulito.

Quando l'ho presa pensavo di affidarla al mio tecnico per rimetterla in funzione facendoci qualche modifica, ma non l'ho mai fatto ed ora sta diventando un peso, quindi è giusto affidare il progetto a qualcun altro.

I trasformatori sono in perfetto ordine come zoccoli e chassis; c'è da rimettere alcuni potenziometri, rimettere i condensatori per l'alimentazione (filter caps) e valvolare (nel senso che non ci sono valvole): è una spesa totale di circa 200€. Il circuito è tutto point to point, come si può vedere dalle foto, quindi il margine d'agilità d'intervento è del 100% (leggi "si può intervenire in qualunque punto del circuito con assoluta facilità").

Con 600€ circa in totale avrete il Twin più pulito della storia Fender, con la praticità del formato testata, volendo tutto a disposizione per modifiche ed esperimenti. A questo prezzo (399€) praticamente non ci si compra nemmeno un Bugera!

hpim0487.jpg

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Ma quanto pensi ci voglia a costruire un cabinet per testata?! :D Peraltro su eBay te li tirano dietro a 60€, ma se te lo fai da te ne spendi la metà dei quali 15 di tolex e il resto di legname se vai a comprarlo appositamente! Io non l'ho costruito perchè volevo aspettare di capire le dimensioni finali una volta terminato il lavoro del tecnico (ad esempio se prendi anche il riverbero a molla e in dipendenza di quale prendi, l'altezza del cabinet cambia, ma ci sta anche che uno non voglia il riverbero dall'ampli, in quel caso il cabinet può essere basso tipo Bandmaster) ma non essendo, i lavori, mai iniziati...!

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Jobs: è ovvio che non sia un progetto alla portata di tutti, ma - per fortuna - sia in Italia che al mondo ne esiste diversa di gente in grado di affinare le proprie risorse e non lasciarsi abbindolare dai grandi nomi e soprattutto dalle grandi promesse.

Comprare un Twin reissue attuale equivale a comprare un amplificatore che non ha nessun punto in comune con i due/tre suoni per i quali il Twin è famoso (il distorto da saturazione dei primissimi, il pulito favoloso di quelli degli anni '60 e il pulito a volumi devastanti di quelli degli anni '70/inizio '80 fino al 1985, anno in cui fu ancora una volta cambiato il circuito).

In questo senso, questo progetto è sicuramente dispendioso in termini di tempo, ma ha numerosi vantaggi: ce lo si può customizzare come si vuole, si può decidere quali componenti montare, si può avere a disposizione una testata anzichè un combo (e dio solo sa quanti turnisti in tutto il mondo pregherebbero per un Twin Head che non sia il Cyber Twin o il Twin II di fine anni '80 - 'pure un amplificatore ottimo in sè ma totalmente introvabile e totalmente diverso dallo stilema "Twin"), lo si può ricostruire con calma, dilazionando gli interventi e le spese se non si ha fretta e i componenti più dispendiosi da sostituire (i trasformatori) ci sono e funzionano già.

Ultimo ma non ultimo, per tanto che si possa spendere si spenderanno sempre centinaia di euro in meno rispetto al prezzo di uno sterilissimo Twin Reissue o, addirittura, rispetto ai Twin Red Knobs che 'pure viaggiano sugli 800€ come prezzi (e spero tu ne abbia sentito uno), ottenendo un suono che non si potrebbe mai ottenere spendendo meno di 1300/1500€.

Queste sono le valutazioni che ho fatto io quando l'ho comprato anni fa, e alla luce di come sta andando il mercato credo d'aver' avuto addirittura maggior' ragione di quanto pensassi considerando certi prezzi che vedo a giro :D, poi certo non mi aspetto che tutto questo venga capito al volo, ma sono assolutamente certo qualcuno che si trovi d'accordo con il quadro presentato e sia arrivato alle stesse deduzioni ci sia: gli annunci servono a quello! ;)

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Jobs: è ovvio che non sia un progetto alla portata di tutti, ma - per fortuna - sia in Italia che al mondo ne esiste diversa di gente in grado di affinare le proprie risorse e non lasciarsi abbindolare dai grandi nomi e soprattutto dalle grandi promesse.

Comprare un Twin reissue attuale equivale a comprare un amplificatore che non ha nessun punto in comune con i due/tre suoni per i quali il Twin è famoso (il distorto da saturazione dei primissimi, il pulito favoloso di quelli degli anni '60 e il pulito a volumi devastanti di quelli degli anni '70/inizio '80 fino al 1985, anno in cui fu ancora una volta cambiato il circuito).

In questo senso, questo progetto è sicuramente dispendioso in termini di tempo, ma ha numerosi vantaggi: ce lo si può customizzare come si vuole, si può decidere quali componenti montare, si può avere a disposizione una testata anzichè un combo (e dio solo sa quanti turnisti in tutto il mondo pregherebbero per un Twin Head che non sia il Cyber Twin o il Twin II di fine anni '80 - 'pure un amplificatore ottimo in sè ma totalmente introvabile e totalmente diverso dallo stilema "Twin"), lo si può ricostruire con calma, dilazionando gli interventi e le spese se non si ha fretta e i componenti più dispendiosi da sostituire (i trasformatori) ci sono e funzionano già.

Ultimo ma non ultimo, per tanto che si possa spendere si spenderanno sempre centinaia di euro in meno rispetto al prezzo di uno sterilissimo Twin Reissue o, addirittura, rispetto ai Twin Red Knobs che 'pure viaggiano sugli 800€ come prezzi (e spero tu ne abbia sentito uno), ottenendo un suono che non si potrebbe mai ottenere spendendo meno di 1300/1500€.

Queste sono le valutazioni che ho fatto io quando l'ho comprato anni fa, e alla luce di come sta andando il mercato credo d'aver' avuto addirittura maggior' ragione di quanto pensassi considerando certi prezzi che vedo a giro :D, poi certo non mi aspetto che tutto questo venga capito al volo, ma sono assolutamente certo qualcuno che si trovi d'accordo con il quadro presentato e sia arrivato alle stesse deduzioni ci sia: gli annunci servono a quello! ;)

no,ma per la carità...non critico assolutamente,ho solo creduto che avessi anche il cabinet...più comodo per il compratore,tùt l'è.

comunque si,io ti parlo nell'amplificazione bassisistica(zzi) e avendo anche una minimima conoscocenza sul vintage globale,ti posso dire che l'acquisto di un pezzo così è come dici anche tu per appassionati.

per dirti,io,ho comprato più per sfizio che per cosa una testata ampeg svt del 69'...point to point,tutto fatto con i contromaroni...però dovessi diriti a livello di suono,paragonandola ad una reissue nuova,la vr,non è che ci passi un'autostrada nel mezzo eh...

tutto per dire,il vintage è bello...per chi può...e un twin reissue,solo per essere obiettivi non dista molto dal tuo...che per carità è una figata.

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Beh no, non è proprio così: dell'SVT fondamentalmente ci sono stati sì, diversi circuiti, ma tra ampli profondissimamente diversi fra loro, ad esempio tra le SVT valvolari lo schema è sempre rimasto più o meno lo stesso, mentre esistono le SVT ibride con pre a valvole e finale transistor e altri modelli che di SVT praticamente conservano solo la sigla: fra questi, le circuitazioni sono abissalmente diverse, ma mi torna perfettamente che tu mi dica non ci siano differenze catastrofiche tra una SVT valvolare della fine '60 e una reissue attuale sempre valvolare.

Per i Twin, invece, ci sono sempre stati dei cambi di circuiti su una base che, però, è stato fatto intendere essere rimasta sempre più o meno la stessa (http://en.wikipedia.org/wiki/Fender_Twin). Come peraltro, in realtà, tutto il discorso "ampli Fender" è molto complicato in sè perchè, ad esempio, in certi periodi comprare un modello di ampli piuttosto che un altro non comportava che differenze di wattaggi o di tolex o di presenza o assenza del vibrato: Showman e Bandmaster, ad esempio, sono esattamente lo stesso identico circuito, ma anche i Bassman silverface pre-master volume hanno quello stesso identico circuito. Il punto è che ci sta un Bassman Silverface pre-master volume te lo tirino dietro a 500€, mentre per una Bandmaster tu debba spenderne almeno 1000 per avere - a conti fatti - quasi lo stesso amplificatore!

Sui twin, il problema è che di uguale (più o meno) fra tutti c'è solo l'utilizzo del tipo di valvole sul finale (6L6 che, assieme a KT66 e 6V6 è LA valvola da scuola americana per eccellenza) e il tipo stesso di finale, ma sul preamp le differenze tra un Twin Tweed e un pre CBS sono marcatissime come lo sono quelle tra i Twin con circuito AB763 e quelli col circuito AB568 etc etc. .

Queste differenze, credimi, non sono sottili all'orecchio, perchè sostanzialmente si tratta di tipi di amplificatori diversi e che ragionano in modo differente, quindi il parallelo coi reissue attuali non è soltanto un discorso di "suono" - che pure è un "topic" importante - quanto un discorso di "suono" relazionato a "costi": oggettivamente un progetto di testa come quello in vendita ti permette di ottenere risultati oggettivamente migliori a un costo oggettivamente minore rispetto a quanto spenderesti per lo stesso suono se già "pronto" (ovvero senza lavori da dover' fare) e soprattutto rispetto a quello che otterresti spendendo 1000 e passa euro per un Twin delle attuali reissue!

E l'utilizzo spropositato dell' "oggettivamente" non è casuale perchè, facendosi due conti bastano due parametri per convincersi:

- 135W del mio VS 85W dei reissue = magari ne utilizzerai sempre 30 come volumi, ma il primo ti garantirà sempre un'headroom imparagonabilmente maggiore rispetto al secondo, headroom ch'è, poi, il motivo principale per cui uno compra un twin;

- PCB VS PTP = in PCB il circuito è sicuramente più lungo, quindi il segnale fa più passaggi, quindi si disperde sicuramente più che in PTP; le possibilità d'intervento sono preservate nelle PCB ma anche qui non c'è paragone con la facilità e l'immediatezza d'intervento in PTP.

Lasciando, dunque, da parte i discorsi relativi alla convenienza di questo progetto di testa in particolare; approfitto delle tue - giustissime - osservazioni per fare un po' di chiarezza in merito a QUESTO caso di vintage: non è più un discorso di "feticcio" (aspetto che, peraltro, detesto) quanto di rapporti costi/benefici considerate le differenze davvero molto profonde che intercorrono tra i due. È uno di quei casi in cui ti rendi conto che potresti spendere meno per avere una stessa cosa o qualcosa di migliore rispetto a quanto potresti avere in un altro modo (riporto il caso Bandmaster/Bassman ma anche, ad esempio, i famosi casi Sound CIty VS Hiwatt).

Poi sul resto siamo d'accordo, difatti sono il primo a dire che tra un AC30 degli anni '70 e una reissue non ci passa nel mezzo il vallo di Adriano perchè lì, per davvero, è solo un discorso di componentistica e - a meno delle introduzioni degli efx loop e altre cosine - il circuito è sempre rimasto categoricamente quello. ;)

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