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Greenwood - Penderecki


Lacatus

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e dove li hai trovati a 20£?! (che io li ho trovati a 35£!)

Considerando che dal 16 marzo all'8 aprile i RH non hanno date, forse Jonny potrebbe anche esserci

un mio amico qui a londra li ha comprati a questo prezzo (cosa che penso farò a breve anch'io)... e non solo...

in un primo momento, con un offerta, costavano 10 pound :bava:

comunque non ho ancora capito se lui ci sarà...

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Beh per la musica classica composizione significa essenzialmente tutte le indicazioni che metti sullo spartito: ad esempio se componi sinfonie o opere anche il fatto di far eseguire una particolare ritmica ai timpani rientra nella composizione, perchè è tutto segnato su spartito (compresa la dinamica o agogica)

Per la SIAE composizione significa essenzialmente accordi (armonia) e melodia della voce, il resto è arrangiamento. Per cui bisogna depositare solo melodia e accordi. L'arrangiamento è come la veste, la composizione è colui che la indossa.

Nel caso di musica elettronica/concreta o di generi non trascrivibili facilmente, si può depositare la registrazione stessa

Indubbiamente nel caso dei radiohead questa distinzione ferrea e pedissequa si deve un attimino ridimensionare, essendo l'arrangiamento talmente importante ed influente da permeare anche il nucleo compositivo originario. I due concetti spesso si fondono (e quindi i due concetti si confondono).

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  • 2 weeks later...

ho notato su Citizen Insane questa dichiarazione di Jonny su Climbing Up the Walls

“Well, we stole a lot of Polish composer Penderecki’s string ideas. Rock arrangements haven’t changed much since the days of The Beatles and ‘Eleanor Rigby’. And if bands do want to get weird things with strings, they just put them through effects.

“We’ve found all these composers that are still getting new sounds out of violins. On the last chord of our song, ‘Climbing Up The Walls’, there’s this block of white noise you can make when 16 violins are playing quarter tones apart from each other. It’s the most frightening sound – like insects or something. But it’s beautiful.”

(NME, june 21st 1997)

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ho notato su Citizen Insane questa dichiarazione di Jonny su Climbing Up the Walls

“Well, we stole a lot of Polish composer Penderecki’s string ideas. Rock arrangements haven’t changed much since the days of The Beatles and ‘Eleanor Rigby’. And if bands do want to get weird things with strings, they just put them through effects.

“We’ve found all these composers that are still getting new sounds out of violins. On the last chord of our song, ‘Climbing Up The Walls’, there’s this block of white noise you can make when 16 violins are playing quarter tones apart from each other. It’s the most frightening sound – like insects or something. But it’s beautiful.”

(NME, june 21st 1997)

Sì.

Ma pensa che già come intro di un concerto del 1994 usarono una musica del compositore Messiaen

http://scatterbrain.altervista.org/mb/index.php?showtopic=14021

Le prime volte che ascoltavo Ok Computer credevo che quel suono del finale di Climbing Up The Walls fossero tanti clacson...tipo ingorgo stradale...

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Jonny ha manifestato interesse per la classica fin da giovanissimo.

Ricordo un intervista in cui diceva che suonava in una piccola orchestra scolastica già ai tempi delle nostre "medie" e che è stato proprio in quei momenti che è rimasto definitvamente affasacinanto dal suono degli ensemble classici. Tra l'altro ai tempi suonava la viola.

Ha cominciato ad ascolatare i vari Penderecki, Messiaen, Boulez e Liget presto perchè, cosi diceva lui, "mi affascinava la loro capacità di mischiare classica e i primi esperimenti di musica proitoelettronica, emulando il suono degli esperimenti elettronici con il suono dell'orchestra"

Poi tutto questo è coinfluito nella musica Radiohead..

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ma uno che inizia così

I don't much like aspirational music-making. I like my classical classical and my pop pop. Give me Boulez over Bernstein, Britney over Radiohead, any day.

cioè, lode all'onestà perché so che il resto dell'articolo non potrà interessarmi, però mi pare un po' come sparare su un secolo di modernismo, di sicuro equivale a sparare su mezzo secolo di postmodernisimo.

Mah!

Questa frase suppone un atteggiamento dei musicologi piuttosto frequente a livello accademico, e cioè accorpare il pop in un'unica cosa, come disse un mio professore "ci sono i beatles, pupo, i pink foyd [...]" come se fosse la stessa cosa. Agghiacciante!

Poi, a differenza dei musicologi, mi pare che per questo tizio il classical classical si estanda, per poi fermarsi, al romanticismo.

Insomma la critica a Jonny è più volta a screditare la musica d'avanguardia che Jonny in sé, visto che ne riconosce il talento, talento che però viene "traviato" dai compositori d'avanguardia verso i quali è riverente. mah2!

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In effetti è pratica piuttosto comune dei Conservatori di denigrare o "non riconoscere" aprioristicamente generi musicali che non siano la classica. E anche all'interno della classica ci sono varie suddivisioni, con la corrente novecentesca che solo ora sta riprendendo quarti di nobiltà all'interno degli istituti. Ma forse anche perchè ora (ovvero metà secolo dopo) se ne riesce ad intravedere lucidamente la portata artistica.

Riguardo agli altri generi "non classici" certamente i Conservatori si stanno aprendo più di un tempo (anche se non si capisce mai se lo fanno per interesse artistico o economico) a generi diversi, specialmente alla musica Jazz e qualcosa della musica elettronica (qui a Vicenza abbiamo entrambi i settori con un corso triennale per il Jazz) ma la mentalità rimane comunque "conservatorista" (appunto).

Ricordo di un maestro di Contrabbasso qui da noi che non sa (ed è questo l'incredibile) come fare una walking bass line (che è l'accompagnamento jazzistico per eccellenza)

Riguardo al disco di Jonny mi piacerebbe dire qualcosa in più se lo reperissi..

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Beh il Novecento è un secolo molto controverso per la musica "classica" (tra l'altro il termine classica è utilizzato impropriamente perchè si riferisce in primis al trio Haydn-Mozart-Beethoven, poi esistono diciture ibride quali classica contemporena) e non da tutti viene apprezzato allo stesso modo. Da quello che so, la musica antica e barocca in questi anni forse tira un po' di più.

Greenwood paga lo scotto di essere un musicista rock che fa classica, è bersaglio troppo facile per la critica.

Io la penso così: che Greenwood sia un genio è fuor di dubbio. Il rischio in cui può incorrere è di replicare cose già dette da Penderecki. Questo è innegabile

Dei lavori suoi preferisco There Will be Blood e qualche pezzo di Norwegian Wood (l'arrangiamento di The present tense in primis ihih).

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In effetti è pratica piuttosto comune dei Conservatori di denigrare o "non riconoscere" aprioristicamente generi musicali che non siano la classica. E anche all'interno della classica ci sono varie suddivisioni, con la corrente novecentesca che solo ora sta riprendendo quarti di nobiltà all'interno degli istituti. Ma forse anche perchè ora (ovvero metà secolo dopo) se ne riesce ad intravedere lucidamente la portata artistica.

Ricordo di un maestro di Contrabbasso qui da noi che non sa (ed è questo l'incredibile) come fare una walking bass line (che è l'accompagnamento jazzistico per eccellenza)

E' un discorso complesso: io da 19 anni studio chitarra classica...se non avessi provato l'elettrica e non mi fossi studiato un po' di scale e un po' di accordi "strani", probabilmente non saprei fare nulla . E' la loro inclinazione alla musica scritta che limita di molto le capacità improvvisative.

Poi in Italia c'è un retaggio del fascismo molto pesante: conservatori che insegnano solo la tecnica musicale e non la cultura in generale, licei che insegnano la cultura in generale e che non insegnano nulla di tecnica musicale..

Comunque (per non uscire dall'argomento) il pregiudizio nei confronti dei musicisti rock e jazz esiste, non ci si può fare nulla.

Greenwood ha fatto già molto e le sue composizioni sono di livello, ma sarà dura per lui avere il riconoscimento globale dell'ambiente classico.

Si accontenti dell'ammirazione di Penderecki!

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Beh il Novecento è un secolo molto controverso per la musica "classica" (tra l'altro il termine classica è utilizzato impropriamente perchè si riferisce in primis al trio Haydn-Mozart-Beethoven, poi esistono diciture ibride quali classica contemporena) e non da tutti viene apprezzato allo stesso modo. Da quello che so, la musica antica e barocca in questi anni forse tira un po' di più. Greenwood paga lo scotto di essere un musicista rock che fa classica, è bersaglio troppo facile per la critica. Io la penso così: che Greenwood sia un genio è fuor di dubbio. Il rischio in cui può incorrere è di replicare cose già dette da Penderecki. Questo è innegabile Dei lavori suoi preferisco There Will be Blood e qualche pezzo di Norwegian Wood (l'arrangiamento di The present tense in primis ihih).

D'accordissimo.

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Comunque (per non uscire dall'argomento) il pregiudizio nei confronti dei musicisti rock e jazz esiste, non ci si può fare nulla.

Molto più per il rock, secondo me non vanno associati. Il jazz si studia nelle università a musicologia, il rock, da quanto ne so io, no (o comunque molto, molto meno).

Comunque Jonny è andato già oltre ad altri musicisti rock che hanno tentato il salto, e non parlo solo delle scemenze hard rock sinfoniche ecc..

L'opera lirica di Waters, mica uno qualsiasi - Ca Ira - è stata bastonata a più riprese dai critici del settore.

Jonny ha ottenuto moltissime lodi, per il lavoro solista intendo, da compositori eccezionali (Penderecki appunto, ma anche e soprattutto Reich), e premi (orso d'argento a berlino).

Insomma, la stima dell'ambiente, che essere il jonny-dei-radiohead l'abbia agevolato o meno, in parte già l'ha conquistata.

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  • 3 weeks later...

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