Jump to content

Tribuna Politica


Scassato

Recommended Posts

Ma sai che (e non sto scherzando), molti italiani preferiscono avere l'iPhone o l'iPad piuttosto che fare una spesa decente (figuriamoci il ristorante) ?

E' un fenomeno non troppo inusuale, almeno al sud.

Ovvio, c'è gente che si priva del mangiare per avere l'ultima ficata tecnologica...Questo è lo specchio della crisi dei cervelli, più che dei portamonete.

Link to comment
Share on other sites

  • Replies 3.7k
  • Created
  • Last Reply

Top Posters In This Topic

Ma per te è normale che deve essere la Goldman Sachs a dettare la tabella di marcia del dopo-Berlusconi? Nella Costituzione della Repubblica c'è scritto che il Popolo è sovrano non "la Goldman Sachs è sovrana"!

Ma cosa c'entra?

Mica siamo in autarchia et soprattutto si risponde al popolo italiano anche facendo il bene del popolo italiano.

Non fare il trincerato. Dai.

Link to comment
Share on other sites

Quindi se io ti tingo i capelli di biondo e dico che è per il tuo bene ho ragione anche se tu vuoi restare coi capelli neri?

No ma se io ti taglio una gamba che sta andando in cancrena faccio il tuo bene anche se ti farà male.

Tu non ragioni con logiche da 2011 e col paraocchi.

Preferisci il default perché ti sta antipatico il sistema bancario. Peccato però che poi questo genere di boriosa superiorità in Italia la paghiamo con gente che resta attaccata alla poltrona fino all'ultimo.

Io probabilmente ci lavorerò nel sistema bancario, ma non è che mi stia simpatico dal punto di vista etico lo specifico settore sales&trading, ed è per questo che non lavorerò sicuramente lì, ma detto ciò piuttosto che far andare in default l'Italia preferisco che si prendano misure per accontentare anche i mercati.

Di sicuro so che non mi piacerebbe tornare a quello che era l'Italia negli anni 50. E per questo sono anche disposto ad accontentare Goldman Sachs.

Link to comment
Share on other sites

Lac, le regole comunitarie sono una fonte di gerarchia superiore rispetto alla Costituzione italiana.

E comunque nella costituzione abbiamo:

Art. 10

L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute.

Art. 117

La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regione nel rispetto della Costituzione, nonchè dei vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali.

Link to comment
Share on other sites

Lac, le regole comunitarie sono una fonte di gerarchia superiore rispetto alla Costituzione italiana.

E comunque nella costituzione abbiamo:

Art. 10

L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute.

Art. 117

La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regione nel rispetto della Costituzione, nonchè dei vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali.

Quindi secondo te la Goldman Sachs, gli speculatori, la BCE, tutti organismi non eletti dal popolo e quindi non facenti parte del sistema democratico possono decidere quando deve cadere un governo in Italia? Si creerebbe un precedente gravissimo.

La crisi finanziaria che è partita dagli USA nel 2008 l'hanno generata proprio le banche, gli speculatori, le stesse persone che ora vogliono far fuori Berlusconi per meglio dettar legge nel nostro paese.

Comunque penso che tra un paio di anni vedremo se queste politiche da molti di voi auspicate ed osannate faranno bene o faranno male. Se ci avranno tagliato la gamba in cancrena o quella buona.

Link to comment
Share on other sites

Penso che il discorso di Lacatus sia meno radicale di quanto pensiate. A prescindere dal complotto o meno delle banche (perchè rovinare uno stato e non un altro? Non mi reggerebbe questo punto), è vero che sono state LE BANCHE a rovinarci e LE BANCHE stesse che ora cercano di riprendere in mano la situazione. Anche a me questa situazione sta parecchio sullo stomaco.

Il sistema capitalistico non può reggere, questa crisi lo sta ben dimostrando. Non si può consumare all'infinito, non siamo una risorsa rinnovabile, almeno a questi ritmi.

Link to comment
Share on other sites

Ma infatti è vero. I ristoranti sono pieni e nei voli low cost non si trova un posto che uno (un mio amico lavora nel settore e ho notizie di prima mano).

La vera crisi è la crisi globale, la crisi di una civiltà che ha basato il suo benessere sui soldi, sulla crescita esponenziale, su un modello di sviluppo basato sul profitto, sullo sfruttamento e sul CONSUMO. L'uomo da che mondo è mondo, nel succedersi delle varie civiltà ha sempre conservato e riciclato le materie prime, solo la nostra civiltà ha basato le sue fondamenta sul consumo. Quando una candela si consuma, cosa si fa? Si spegne.

Leggi qui

http://www.ariannaed..._articolo=41018

Non credo che un assalto alla Trony possa fare testo.

Dai, non fare il populista, altrimenti potremmo dire che le autostrade d'estate sono piene e che quindi la crisi non c'è solo perché gli italiani vanno in vacanza.

Sono d'accordo con te quando dici che la crisi globale nasce da un modello di sviluppo basato sul profitto e sullo sfruttamento.

Ma avrei altri termini. L'attuale crisi, ha radici profonde nel fallimento di una economia neoliberista, nel definitivo fallimento del capitalismo, ma soprattutto, nel dissesto di un sistema bancario e borsistico troppo instabile e determinante sulle politiche nazionali.

Oggi la crisi la paghiamo tutti noi, in termini di rallentamento di sviluppo. Ma non è la prima volta che ciò accade. E' solo un qualcosa che ciclicamente si ripete. La storia ci insegna che il capitalismo porta a crisi di periodicità regolare, ma soprattutto porta ad un sistema terribilmente oligarchico (giustamente citavi la BCE) dove pochi eletti decretano il destino delle economie mondiali.

Guarda, con me sfondi una porta aperta. Qualche mese fa ho aperto un thread apposito dove invitavo a rivalutare il pensiero Marxista, pensa un po'....

Link to comment
Share on other sites

Non credo che un assalto alla Trony possa fare testo.

Dai, non fare il populista, altrimenti potremmo dire che le autostrade d'estate sono piene e che quindi la crisi non c'è solo perché gli italiani vanno in vacanza.

Sono d'accordo con te quando dici che la crisi è globale, e che nasce da un modello di sviluppo basato sul profitto e sullo sfruttamento.

Ma avrei altri termini. L'attuale crisi, ha radici profonde nel fallimento di una economia neoliberista, nel definitivo fallimento del capitalismo, ma soprattutto, nel dissesto di un sistema bancario e borsistico troppo instabile e determinante sulle politiche nazionali.

Oggi la crisi la paghiamo tutti noi, in termini di rallentamento di sviluppo. Ma non è la prima volta che ciò accade. E' solo un qualcosa che ciclicamente si ripete. La storia ci insegna che il capitalismo porta a crisi di periodicità regolare, ma soprattutto porta ad un sistema terribilmente oligarchico (giustamente citavi la BCE) dove pochi eletti decretano il destino delle economie mondiali.

Guarda, con me sfondi una porta aperta. Qualche mese fa ho aperto un thread apposito dove invitavo a rivalutare il pensiero Marxista, pensa un po'....

Io non credo sia colpa del capitalismo.(che è un sistema), ma proprio della crisi della CIVILTA' dei consumi, ovvero quella civiltà industriale, figlia del pensiero illuminista, che attraverso la rivoluzione industriale, le varie rivoluzioni democratiche (americana, francese, in primis), e le Grandi Guerre (da quelle Napoleoniche fino alla guerra in Afghanistan) ha cancellato la civiltà precedente fondata su un equilibrato e sostenibile sistema feudale per impiantare una civiltà industriale basata sulla produzione e il consumo delle risorse a ritmi esponenziali (crescita infinita). Come sappiamo però il globo terrestre ha una superficie e un volume finiti e a questi ritmi, con il mondo intero piegato alle logiche di questa civiltà (globalizzazione) non può rigenerarsi in tempo (overshoot day). Il marxismo putroppo non può essere la soluzione: la Cina ci dimostra che il marxisimo è un sistema diverso dal capitalismo ma comunque appartenente alla civiltà indutriale dei consumi. Se la crisi è di civiltà e non di sistema, si deve cambiare civiltà, non sistema.

Un modo c'è, l'ha suggerito l'economista Pallante: si chiama "decresctita felice": energie pulite, forme di autoproduzione e autoconsumo, kilometro zero, stile di vita più sobrio.

http://decrescitafelice.it/

:)

Link to comment
Share on other sites

Tutti spunti molto interessanti...aggiungo che il grosso problema non è il capitalismo o la finanza in sè, ma il fatto che tutto ciò si sia sviluppato senza regole. La speculazione finanziaria è possibile grazie al trading rapido, alle vendite allo scoperto, a prodotti derivati che non vengono usati a fini di copertura dal rischio ma solo a fini speculativi. Se non si regola bene tutto ciò, si rimane alla mercè dei comportamenti dei grandi operatori (che pensano solo a guadagnare sulle spalle dei piccoli).

Per l'Italia il fatto di non crescere non è grave di per sè, ma per il fatto che il sistema Italia è gravato di un enorme debito pubblico. Se il tasso di crescita dell'economia è inferiore al tasso di interesse sul debito, si chiude bottega!

Vedremo ora cosa succederà con Mario Monti

Link to comment
Share on other sites

Io non credo sia colpa del capitalismo.(che è un sistema), ma proprio della crisi della CIVILTA' dei consumi, ovvero quella civiltà industriale, figlia del pensiero illuminista, che attraverso la rivoluzione industriale, le varie rivoluzioni democratiche (americana, francese, in primis), e le Grandi Guerre (da quelle Napoleoniche fino alla guerra in Afghanistan) ha cancellato la civiltà precedente fondata su un equilibrato e sostenibile sistema feudale per impiantare una civiltà industriale basata sulla produzione e il consumo delle risorse a ritmi esponenziali (crescita infinita). Come sappiamo però il globo terrestre ha una superficie e un volume finiti e a questi ritmi, con il mondo intero piegato alle logiche di questa civiltà (globalizzazione) non può rigenerarsi in tempo (overshoot day). Il marxismo putroppo non può essere la soluzione: la Cina ci dimostra che il marxisimo è un sistema diverso dal capitalismo ma comunque appartenente alla civiltà indutriale dei consumi. Se la crisi è di civiltà e non di sistema, si deve cambiare civiltà, non sistema.

Un modo c'è, l'ha suggerito l'economista Pallante: si chiama "decresctita felice": energie pulite, forme di autoproduzione e autoconsumo, kilometro zero, stile di vita più sobrio.

http://decrescitafelice.it/

:)

ma lo sai che 1000 anni fa si parlava di una quasi totale situazione di disboscamento in europa?

non ti sai mai chiesto perché in sardegna ci sia un così alto livello di impoverimento del suolo ormai consolidato da secoli?

Link to comment
Share on other sites

fosse per me si farebbero gli stati uniti d'europa, ora. prima che il mondo cominci a mangiarci/cacarci in capo. l'UE sarà sempre imperfetta e vulnerabile finché ogni stato farà di testa sua in certe materie. e se la scelta è tra unirsi in una cosa sola o staccarsi per quanto mi riguarda non c'è neanche da discuterne.

io mi chiedo, è tanto difficile che il senso di appartenenza venga percepito a comparti stagni inconciliabili? io mi sento tanto europeo quanto italiano, toscano o senese, trovo motivi di orgoglio in ognuno di questi livelli. capisco che la storia porti con sé rancori, ma il fatto che dopo secoli di sangue l'europa abbia trovato sessanta e rotti anni di pace non dovrebbe renderci tutti entusiasti dello stare insieme? troppo idealista, mi sa che sono.

edit: e comunque, a me, mario monti, me piace.

Link to comment
Share on other sites

A proposito, che ne pensate di Mario Monti?

personalmente mi pare essere la soluzione più conveniente e non capisco l'ostracismo che sta dimostrando Di Pietro

i tempi, per una seppur veloce campagna elettorare, non ci sono e si dovesse anche riuscire a compiere nessuno oggi avrebbe una larga e tranquilla maggioranza e ricominceremo da capo.

Penso che non si possa far altrimenti, anche se bisogna prepararsi a buttare giù un'amara medicina

Link to comment
Share on other sites

Quindi secondo te la Goldman Sachs, gli speculatori, la BCE, tutti organismi non eletti dal popolo e quindi non facenti parte del sistema democratico possono decidere quando deve cadere un governo in Italia? Si creerebbe un precedente gravissimo.

La crisi finanziaria che è partita dagli USA nel 2008 l'hanno generata proprio le banche, gli speculatori, le stesse persone che ora vogliono far fuori Berlusconi per meglio dettar legge nel nostro paese.

Comunque penso che tra un paio di anni vedremo se queste politiche da molti di voi auspicate ed osannate faranno bene o faranno male. Se ci avranno tagliato la gamba in cancrena o quella buona.

Compare, se siete cinque in famiglia, e uno dei cinque d'improvviso ha lo schizzo e decide che deve ammazzare tutti così per, facendosi saltare in aria con tutto lo stabile, che fa, lo stai a guardare perchè non vuoi ostacolare il suo libero arbitrio? In tre anni di coalizione son quasi riusciti a distruggere lo Stato Sociale, a portarci al default, e sai bene che se crolliamo noi crolla l'UE, se crolla l'UE crolla tutto, e con tutto non dico l'economia, dico milioni di anni di evoluzione; magari tu hai tutti i soldi, cash, in cassaforte, io no, permettimi che mi girerebbero un po' le balle, non avendo io votato per questa coalizione di maiali. Se noi non ci sappiamo governare, perchè siamo un popolo infantile, ben venga il commissariamento dell'UE, dato che il loro interesse è, al momento, salvarci il culo.

Con "l'equilibrato e sostenibile sistema feudale" tu saresti un pastore che pascola le pecore e campa di autarchia, io sarei già morto di stenti, sempre che non avessi avuto il culo di nascere signorotto, a quel punto avrei potuto tagliare le balle al primo che passava, mangiarmele in umido, senza che nessuno potesse dirmi o farmi niente. Non so, secondo me non c'è andata così male.

Link to comment
Share on other sites

Io non credo sia colpa del capitalismo.(che è un sistema), ma proprio della crisi della CIVILTA' dei consumi, ovvero quella civiltà industriale, figlia del pensiero illuminista, che attraverso la rivoluzione industriale, le varie rivoluzioni democratiche (americana, francese, in primis), e le Grandi Guerre (da quelle Napoleoniche fino alla guerra in Afghanistan) ha cancellato la civiltà precedente fondata su un equilibrato e sostenibile sistema feudale per impiantare una civiltà industriale basata sulla produzione e il consumo delle risorse a ritmi esponenziali (crescita infinita). Come sappiamo però il globo terrestre ha una superficie e un volume finiti e a questi ritmi, con il mondo intero piegato alle logiche di questa civiltà (globalizzazione) non può rigenerarsi in tempo (overshoot day). Il marxismo putroppo non può essere la soluzione: la Cina ci dimostra che il marxisimo è un sistema diverso dal capitalismo ma comunque appartenente alla civiltà indutriale dei consumi. Se la crisi è di civiltà e non di sistema, si deve cambiare civiltà, non sistema.

Un modo c'è, l'ha suggerito l'economista Pallante: si chiama "decresctita felice": energie pulite, forme di autoproduzione e autoconsumo, kilometro zero, stile di vita più sobrio.

http://decrescitafelice.it/

:)

Il sistema feudale è oligarchico per definizione. Altro che BCE.

La Cina purtroppo non dimostra un bel niente sul marxismo. Oggi la Cina, aprendosi ad un economia di mercato, ha acquisito le componenti peggiori del capitalismo e del marxismo.

Riguardo la decrescita felice, (ti consiglio qualche saggio di Serge Latouche) sarebbe un sistema ideale. Attuare comportamenti più sobri fra i consumi delle nazioni, credo sia la via giusta da perseguire.

Ma vedi, oggi come oggi, navigando in questo regime economico, farebbe nuovamente capolino l'ingiustizia capitalista.

Credi che in un sistema come il nostro, dove regna il profitto e il consumo, l'idea di energie pulite, forme di autoproduzione, chilometro zero e ci aggiungo anche il bando dei prodotti OGM, possa prendere il sopravvento sulla scena mondiale, a discapito dei profitti delle multinazionali e dei poteri forti? Credo proprio di no. Ma fondamentalmente per un motivo: perché l'attuale sistema economico blocca sul nascere tutti gli altri. Quindi in sostanza, credo sia una questione di cause ed effetti. La causa della crisi e dell'impoverimento generale, è l'attuale sistema economico (capitalismo) che porta di conseguenza ad una civiltà dei consumi, innescando, inoltre l'annullamento degli equilibri e della sostenibilità.

Sara Tommasi che organizza un incontro in Via Delle Vergini :prego:

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Loading...
  • Recently Browsing   0 members

    No registered users viewing this page.


×
×
  • Create New...