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Dischi minori


Captain Yesterday

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In questa giornata triste per ovvi motivi, ho deciso di inserire in classifica quest'album:

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10. Lucio Dalla - Henna (1993)

Partiamo dal presupposto che io faccio parte di quegli stronzi che hanno scoperto Dalla soltanto dopo la sua morte, e di questo me ne rammarico. Conoscevo soltanto Come è profondo il mare e Anidride Solforosa, più canzoni sparse (le sue famosissime per intendeci), e non credevo che la sua discografia fosse un vero e proprio oceano in cui immergersi e rivenirne fuori con la scoperta di qualche perla, come l'album in questione. Henna esce nel dicembre 93, dopo il successo di Cambio, e non vende nulla. Il disco in questione, a livello commerciale è un vero e proprio flop, ma si tratta dell'ultimo grande album del Nostro. Alla produzione, accanto al solito Mariani, troviamo Greg Walsh (produttore della maggior parte dei dischi bianchi di Battisti). Henna è un grandissimo album: è difficile trovare nelle sue tracce, una soltanto che stoni. Anche la divertente Merdman, sembra convivere senza problemi, con le altre, di tutt'altro livello. A partire da Henna, vera e propria preghiera, incredibile e sempre più bella ad ogni ascolto. Oppure, la "filastrocca" elettronica di Liberi, la grazia di Cinema, il dialogo tra un uomo e una donna di Rispondimi, la solitudine e la necessità di contatto umano di Domenica, la tristezza di Latin Lover e l'inquietudine di Treno.

La cosa che mi piace di Dalla, è che ha sempre creduto nell'amore, quello con la A maiuscola, fino in fondo e dentro Henna, ce ne vedo molto.

"Adesso basta sangue, ma non vedi, non stiamo nemmeno più in piedi, un po' di pietà"

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11. Beck - Mutations (1998)

Beck l'ho visto sempre come un Syd Barrett anni 90, che a differenza di quello originale, non si è cibato soltanto di psichedelia e folk sghembo, ma anche di rap, hip hop e musica roots. L'album in questione, è un'altra dimostrazione della grande versatilità di Beck. Nei 13 brani che lo compongono, Beck si snoda in diversi stili musicali, senza nessun problema, risultando sempre credibile. Provate per credere Cold Brains, Nobody's fault but my own, Lazy Flies (dove il fantasma di Syd si intravede), Tropicalia, Static con tutta la sua dolcezza pop e Diamond Bollocks, una canzone di 6 minuti, totalmente estranea al resto dell'album (pianola, sezione ritmica travolgente, canto di uccellini(!) e finale progressivo).

Molti etichettano Mutations come un album di transizione, solamente per la "sua colpa" di uscire dopo Mellow Gold e Odelay e prima di un capolavoro come Sea Change. Da rivalutare.

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12. Brian Eno - Here Comes The Warm Jets (1973)

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E' stata la mia ex ragazza, che era letteralmente innamorata di Eno, a presentare questo disco a me che conoscevo l'artista in questione per i celebrati lavori della seconda metà degli anni '70: Before And After Science, Music For Airports, Discreet Music, il bellissimo Another Green World (il suo capolavoro, a mio parere), i dischi coi Cluster, con Bowie, con Fripp (Evening Star, stupendo) e le sue produzioni successive (Talking Heads, U2).

L'Eno di Here Come The Warm Jets coi suoi arrangiamenti parossistici, iperbolici, traumatici è il chirurgo pazzo della canzonetta pop inglese. Micidiale.

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12. Brian Eno - Here Comes The Warm Jets (1973)

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E' stata la mia ex ragazza, che era letteralmente innamorata di Eno, a presentare questo disco a me che conoscevo l'artista in questione per i celebrati lavori della seconda metà degli anni '70: Before And After Science, Music For Airports, Discreet Music, il bellissimo Another Green World (il suo capolavoro, a mio parere), i dischi coi Cluster, con Bowie, con Fripp (Evening Star, stupendo) e le sue produzioni successive (Talking Heads, U2).

L'Eno di Here Come The Warm Jets coi suoi arrangiamenti parossistici, iperbolici, traumatici è il chirurgo pazzo della canzonetta pop inglese. Micidiale.

Ammetto di averlo ascoltato soltanto una volta anni fa e anche distrattamente. Forse è giunta l'ora di ascoltarlo di nuovo...

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Ammetto di averlo ascoltato soltanto una volta anni fa e anche distrattamente. Forse è giunta l'ora di ascoltarlo di nuovo...

Perché in fin dei conti uno che si approccia a Eno cerca dell'altro...atmosfere completamente diverse... questo disco è pop elettrizzante, completamente sopra le righe, imbizzarrito... non è By This River ;)

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Perché in fin dei conti uno che si approccia a Eno cerca dell'altro...atmosfere completamente diverse... questo disco è pop elettrizzante, completamente sopra le righe, imbizzarrito... non è By This River ;)

Bravissimo, hai centrato completamente

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12. Brian Eno - Here Comes The Warm Jets (1973)

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E' stata la mia ex ragazza, che era letteralmente innamorata di Eno, a presentare questo disco a me che conoscevo l'artista in questione per i celebrati lavori della seconda metà degli anni '70: Before And After Science, Music For Airports, Discreet Music, il bellissimo Another Green World (il suo capolavoro, a mio parere), i dischi coi Cluster, con Bowie, con Fripp (Evening Star, stupendo) e le sue produzioni successive (Talking Heads, U2).

L'Eno di Here Come The Warm Jets coi suoi arrangiamenti parossistici, iperbolici, traumatici è il chirurgo pazzo della canzonetta pop inglese. Micidiale.

diciamo che concordo. Però secondo me il suo lavoro sulla musica pop non finisce in questo disco è una cosa continuativa che si può ritrovare in molti suoi dischi successivi settantiani (esclusa l'ambient series). Per dire tu mi citi By this river: ovvio che questa è tutta un altra cosa, ma, proprio in quello stesso album, ci sono 5-6 pezzi che potrebbero accomunarsi a quanto iniziato con Here Comes The Warm Jets (penso sorpatutto al lato A del disco)

Io ho sempre diviso Eno in due tronconi: il pazzo scienziato che gioca con la musica pop (e in questo ci metto anche My Life In The Bush Of Ghost che è l'estremizzazione più estrema del concetto!) e il pioneristico avvennturiere ambientale

Musicista imprescindibile.

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diciamo che concordo. Però secondo me il suo lavoro sulla musica pop non finisce in questo disco è una cosa continuativa che si può ritrovare in molti suoi dischi successivi settantiani (esclusa l'ambient series). Per dire tu mi citi By this river: ovvio che questa è tutta un altra cosa, ma, proprio in quello stesso album, ci sono 5-6 pezzi che potrebbero accomunarsi a quanto iniziato con Here Comes The Warm Jets (penso sorpatutto al lato A del disco)

Io ho sempre diviso Eno in due tronconi: il pazzo scienziato che gioca con la musica pop (e in questo ci metto anche My Life In The Bush Of Ghost che è l'estremizzazione più estrema del concetto!) e il pioneristico avvennturiere ambientale

Musicista imprescindibile.

Sì, d'accordissimo con te.

La differenza è che Before And After Science e i lavori pop con Talking Heads, U2, eccetera, sono mooooooolto più conosciuti di questo disco. E poi mi fermo qui, perché sto disco lo amo alla follia, per la sua frizzantezza e se mi metto a parlarne mi viene subito voglia di ascoltarlo (tra l'altro stamani mi sono sparato appena sveglio Remain In Light...che bomba!) e invece adesso devo uscire che vado in saletta a suonare... speriamo di registrare qualcosa... :music:

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Sempre in tema di "dischi minori" e di Eno, er me il migliore della sua Ambient Series è il secondo, con Harold Budd.

Che sembra che nessuno si caghi, invece è tipo un top five della sua discgrafia. Magari non è seminale come l'uno, ma ha troppa poesia dentro per lasciarlo da parte (e poi cazzarola quel piano ambientale...)

Per me ell'ordine

1. The plateaux of mirror (amb 2)

2. Music for airports (amb 1)

3. On Land (amb 4)

(e parliamo di tutti dischi da 9 eh)

4. Day Of Radiance (amb 3)

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13. A Storm In Heaven - The Verve (1993)

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1993

stesso anno di Pablo Honey, esordio dei Radiohead

se avessi dovuto scegliere un cavallo su cui puntare non avrei esitato: The Verve

:wub: Che amore di disco. Che amore i Verve...

esistono tre tipi di ascoltatori dei Verve

1- UA QUELLI DI BITTERSUITT SINFONI ? ( se gli fai ascoltare A man called Sun o Already There ti ridono in faccia... )

2- UA MA QUELLI HANNO FATTO QUELLA CANZONE COI VIOLINI CHE SCHIFO!

3- Quelli che li apprezzano ebbasta. Sottovalutati, Richard Ashcroft un genio con una capa di cazzo tremenda più di quanto possano essere Noel e Liam Gallagher

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14. Jay jay Johanson - Whiskey (1996)

Disco minore, soltanto perchè quest'artista non è stato mai considerato fino in fondo. Un album-gioiello dalla Svezia, bellissimo e ancora sconosciuto ai molti. Trip hop, con arraggiamenti noir e jazz e anche con qualche spruzzata di elettro-pop qui e là, dai.

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15. Mark Kozelek - What's Next To The Moon (2001)

Kozelek, già leader e creatore dei Red House Painters, prima di approdare al progetto Sun Kil Moon, se ne viene fuori nel 2001 con questo album dalla durata breve (poco più di mezz'ora) bellissimo e inusuale. Sì perchè si tratta di un album interamente composto da cover...cover degli AC/DC! Così, Kozelek prende 10 brani della band australiana periodo Bon Scott e li fa suoi, facendoli diventare gioiellini slow-core, caratterizzati dalla sua voce melodica e bambinesca. I brani, ne escono fuori irriconoscibili e rivitalizzati. Anni dopo, sotto il moniker Sun Kil Moon, ci riproverà, coverizzando stavolta canzoni dei Modest Mouse, nel album Tiny Cities.

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  • 2 weeks later...

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16. Grizzly Bear - Horn Of Plenty (2004)

Ascoltato in questi giorni per la prima volta a causa della noia. E' il diamante grezzo di casa Grizzly Bear, il loro primo lavoro. Si dice autoprodotto per un gruppo di amici e tramite passaparola, diventato un vero e proprio caso discografico. Di cosa si tratta? Acid-folk registrato in cameretta, stupendo per la sua genuinità e per i suoi spunti che nei successivi due album diventeranno geniali. Lo considero uno degli album più sottovalutati degli anni 2000. Quali sono i suoi gioielli? La canzone iniziale, Deep Sea Diver, di Animal Collective fattura, oppure Don't Ask (ovvero, il miglior Elliott Smith lo-fi), Fix It, oppure la traccia finale This Song. E' un album da riscoprire assolutamente. E' un peccato che non venga mai nominato.

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Ok^^, dai che aspetto con ansia!

eh...è che io più che dischi semisconosciuti preferisco tirare fuori dischi minori di artisti sputtanatissimi... per dire potrei mettere, che so, Soul Kiss Glide Divine degli Spectrum o Eva Luna dei Moonshake, però mi diverte di più tirare fuori come ho fatto un Here Come The Warm Jets, che viene dai più considerato alla stregua di una pagliacciata in quanto di discosta dallo stile che poi divenne quello classico di Eno. :)

ecco ora una cosa mi è venuta in mente:

3659.jpg

17. Graham Coxon - The Sky Is Too High (1998)

Gorillaz chi?

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eh...è che io più che dischi semisconosciuti preferisco tirare fuori dischi minori di artisti sputtanatissimi... per dire potrei mettere, che so, Soul Kiss Glide Divine degli Spectrum o Eva Luna dei Moonshake, però mi diverte di più tirare fuori come ho fatto un Here Come The Warm Jets, che viene dai più considerato alla stregua di una pagliacciata in quanto di discosta dallo stile che poi divenne quello classico di Eno. :)

ecco ora una cosa mi è venuta in mente:

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17. Graham Coxon - The Sky Is Too High (1998)

Gorillaz chi?

Come vuoi fare, fai, non c'è problema :). E' questo il bello dei dischi minori. Possono essere di gente come Eno o di artisti sconosciuti ai molti. Ad esempio, io non conoscevo questo di Coxon. In verità, non credevo che avesse cominciato a pubblicare album solisti dal 98 :S.

Me lo segno e recupererò l'ascolto.

Sarebbe bello però, che anche qualcun altro partecipasse T T. Senza offesa per te Lac, sia chiaro :D

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Come vuoi fare, fai, non c'è problema :). E' questo il bello dei dischi minori. Possono essere di gente come Eno o di artisti sconosciuti ai molti. Ad esempio, io non conoscevo questo di Coxon. In verità, non credevo che avesse cominciato a pubblicare album solisti dal 98 :S.

Me lo segno e recupererò l'ascolto.

Sarebbe bello però, che anche qualcun altro partecipasse T T. Senza offesa per te Lac, sia chiaro :D

Esattamente! Pure io non lo sapevo che aveva pubblicato un disco solo anche mentre era nei Blur (ecco perché l'ho messo nei dischi minori, oltre che per il fatto che è una vera PERLA)...eppure io seguivo la band inglese negli anni '90 (a partire dal disco eponimo del 1997), ma si sa le informazioni all'epoca non giravano come girano adesso (compravo Musica di Repubblica e seguivo TMC2, internet era ancora fantascienza).

gli altri non partecipano? colpa di facebook secondo me... è un buco nero che sta risucchiando tutto (per vostra sfortuna io non ci sono e quindi se voglio parlare di musica vengo qui :P)

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Esattamente! Pure io non lo sapevo che aveva pubblicato un disco solo anche mentre era nei Blur (ecco perché l'ho messo nei dischi minori, oltre che per il fatto che è una vera PERLA)...eppure io seguivo la band inglese negli anni '90 (a partire dal disco eponimo del 1997), ma si sa le informazioni all'epoca non giravano come girano adesso (compravo Musica di Repubblica e seguivo TMC2, internet era ancora fantascienza).

gli altri non partecipano? colpa di facebook secondo me... è un buco nero che sta risucchiando tutto (per vostra sfortuna io non ci sono e quindi se voglio parlare di musica vengo qui :P)

Anche io compravo Musica di Repubblica. Ogni tanto mi rivedo qualche numero :P.

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