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A Moon Shaped Pool


Lacatus

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Album densissimo e scuro, avevo azzeccato che fosse dark nel suo filo conduttore.

Chitarre anni '70 taglienti come coltelli, gli steely dan, kashmir dei Led Zeppellin, King Crimson, psichedelia, finali counterpoint-Reich con loop alla Metheny, archi che bruciano e cullano....

Voglio evitare il prevedibile e decerebrante scazzo tra gli "sperimentatori" e i "tradizionalisti" (che fa pari con l'altrettanto decerebrante e social "mi piace-non mi piace") perché questo lavoro merita di meglio, quindi off per un bel po'

Vi auguro buoni ascolti

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5 minutes ago, pandroid said:

Non c'è niente da capire. E' una raccolta di 11 canzoni senza alcun legame. Alcune sono belle, altre no.

Disco coesissimo, con momenti di spiraglio. Il legame di pasta sonora c'è, eccome. Non dire cazzate solo perché un disco non è come ti aspettavi.

La verità è molto semplice, nel disco ci sono canzoni decisamente migliori di The Present Tense o True Love Waits, che non hanno nemmeno bisogno della mitologia per spiccare. 

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3 minutes ago, Sexbeatles said:

La verità è molto semplice, nel disco ci sono canzoni decisamente migliori di The Present Tense o True Love Waits, che non hanno nemmeno bisogno della mitologia per spiccare. 

Questo si. Daydreaming da top 10. Ful Stop bomba. 

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Leggevo di cliché, richiami, paragoni. E ho chiuso che mi stavo rovinando il tutto. Poi mi son messo buono quando ho avuto la mia ora di calma. Cuffie e a letto.

Premetto che i pezzi presentati non li avevo e non li ho ancora ascoltati. Più avanti lo farò.

Questo album non richiama il passato ma è semplicemente un album dei Radiohead. E lo trovo al contempo estremamente diverso dagli altri. Al massimo un paio di situazioni mi hanno ricordato le b side di Amnesiac. 

Detto ciò,a mio avviso,quest'album arriva a gomiti larghi e si farà spazio nella sacra triade dicendo "scusatemi,ci sono anch'io". Ora non lo sentite, pure io che lo sto dicendo devo assimilare, ma è un "low flying album attack". E come direbbe Ferrero "Beeeh...capolavoroo".

A parte gli scherzi. Non ti spiazza come altri lavori ma arriva dritto dritto. Non è necessariamente un difetto. È maturo,esistenzialista,con tanto sentimento e tantissima cura. Hanno giocato a fare gli sfrenati e ci vuole il contrappasso e il cambio di direzione. Chi dirà che i Radiohead sta roba l'han già fatta non ci ha capito nulla prima e oggi. 

Io tracce sotto livello non le ho trovate e poi è perfettamente ciclico. Pur avendo l'impressione che True Love Waits abbiano deciso di aggiungerla dopo,quando finisce e attacca Burn the witch non sembra neppure ricominciare. 

È esattamente l'album che volevo sentire da loro questa volta. 

 

 

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Lo ribadisco, il punto è che ci sono canzoni estremamente più forti in songwriting di Present Tense e True Love Waits. La parte centrale da Ful Stop a The Numbers vede i Radiohead estremamente eclettici e al contempo coerenti. 

Confermate che The Numbers era Silent Spring? Non me l'ero spoilerata, grazie a Dio.

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