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A Moon Shaped Pool


Lacatus

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10 minutes ago, Gasba said:

Il valore di A moon shaped pool inizia e finisce con A moon shaped pool.
I morti che gli girano attorno non dovrebbero influenzarne la ricezione, sia in bene che in male.

In teoria è così, in pratica il contesto influenza la distribuzione e la fruizione dell'opera d'arte/disco.
Ho notato che in questo 2016 parecchi dischi hanno avuto un'ombra nera, di morte.
Nick Cave, David Bowie, Leonard Cohen, gli Afterhours, ora anche i Radiohead. Lette da questo punto di vista le parole di questi artisti suonano come una beffa, una beffa oscura.

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1 minute ago, Mr. Wolf said:

In teoria è così, in pratica il contesto influenza la distribuzione e la fruizione dell'opera d'arte/disco.
Ho notato che in questo 2016 parecchi dischi hanno avuto un'ombra nera, di morte.
Nick Cave, David Bowie, Leonard Cohen, gli Afterhours, ora anche i Radiohead. Lette da questo punto di vista le parole di questi artisti suonano come una beffa, una beffa oscura.

Bravo, stavo per scrivere anch'io degli Afterhours.

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11 minutes ago, Gasba said:

Il valore di A moon shaped pool inizia e finisce con A moon shaped pool.
I morti che gli girano attorno non dovrebbero influenzarne la ricezione, sia in bene che in male.

Concordo, il valore di un'opera sta nell'opera stessa, non in tutto ciò che le sta attorno o che ha portato alla sua creazione. Blackstar sarebbe stato un grande album anche se Bowie non fosse morto due giorni dopo la pubblicazione. Allo stesso modo la valutazione di A Moon shaped pool secondo me non deve cambiare a seguito della triste notizia di oggi. Che fosse un disco che scava molto in profondità nell'animo umano lo sapevamo già da prima, poi ognuno resta libero di interpretarlo come crede.

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secondo me sono vere tutte e due le cose: c'e' un valore oggettivo dell'opera e c'e' un valore meno oggettivo che dipende dal contesto e dalle esperienze che l'hanno ispirata.
Credo diventi quasi impossibile scindere i due aspetti, almeno una volta che anche i secondi sono noti.

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Certamente la malattia e la morte di Rachel danno un significato diverso a molti dei pezzi di A Moon shaped pool, ma il valore dell'opera secondo me resta lo stesso. Conoscere i fatti che hanno portato alla sua creazione può aiutare a darne un'interpretazione, ad esempio solo oggi mi è chiara la scelta di pubblicare questa nuova versione di True love waits in chiusura, ma la valutazione resta la stessa. Se uno fino a ieri ha trovato noiosa o banale una canzone come quella o come Daydreaming trovo ipocrita rivalutarla oggi alla luce della brutta notizia

 

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22 minutes ago, @li said:

secondo me sono vere tutte e due le cose: c'e' un valore oggettivo dell'opera e c'e' un valore meno oggettivo che dipende dal contesto e dalle esperienze che l'hanno ispirata.
Credo diventi quasi impossibile scindere i due aspetti, almeno una volta che anche i secondi sono noti.

quoto in pieno. 

Poi chiaro che ognuno ci vede quello che vuole, è anche il bello dell'arte.

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1 minute ago, Beat said:

Certamente la malattia e la morte di Rachel danno un significato diverso a molti dei pezzi di A Moon shaped pool, ma il valore dell'opera secondo me resta lo stesso. Conoscere i fatti che hanno portato alla sua creazione può aiutare a darne un'interpretazione, ad esempio solo oggi mi è chiara la scelta di pubblicare questa nuova versione di True love waits in chiusura, ma la valutazione resta la stessa. Se uno fino a ieri ha trovato noiosa o banale una canzone come quella o come Daydreaming trovo ipocrita rivalutarla oggi alla luce della brutta notizia

 

Mah sai dipende. 

Da un lato di ascolto di raziocino è evidente che non sposti di una virgola il discorso. 

Dal punto di vista emotivo, beh insomma qualcosa aggiunge - o toglie, dipende - credo che questo stia alla sensibilità di ognuno.

Di certo però puoi vedere il lavoro in una prospettiva, per quanto ipotetica - come tutte le altre del resto -, nuova. 

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Penso sia naturale che una notizia del genere, che chiarisce ancora più duramente l'idea ed il senso di grossa parte di AMSP, faccia riflettere e possa arrivare a cambiare (consciamente o inconsciamente) la fruizione e l'attitudine di ascolto del disco.

Altrettanto penso sia un errore rivalutarne il valore: il lutto (così come per Bowie in Blackstar) non dev'essere una sorta di pretesto per considerare l'opera di maggior livello/valore...questo è un tipo di ragionamento che lascerei ai giornalisti (anzi giornalai) che recensiscono senza nemmeno conoscere a volte...

Per quanto mi riguarda, da oggi gli ascolti di AMSP avranno anche questo plusvalore forse un pochino "scuro e macabro" ma inevitabile e per me di grande valore: i Radiohead smuovono l'anima ad ogni album e questo non fa distinzione (anche prima della brutta notizia di Rachel).

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6 minutes ago, Beat said:

Certamente la malattia e la morte di Rachel danno un significato diverso a molti dei pezzi di A Moon shaped pool, ma il valore dell'opera secondo me resta lo stesso. Conoscere i fatti che hanno portato alla sua creazione può aiutare a darne un'interpretazione, ad esempio solo oggi mi è chiara la scelta di pubblicare questa nuova versione di True love waits in chiusura, ma la valutazione resta la stessa. Se uno fino a ieri ha trovato noiosa o banale una canzone come quella o come Daydreaming trovo ipocrita rivalutarla oggi alla luce della brutta notizia

 

Sono d'accordo, il punto è che molti fan non hanno mai accettato questa nuova TLW per ragioni altrettanto sbagliate, ovvero la lunga gestazione e le enormi differenze con le precedenti versioni a cui erano affezionati. Questo evento può aiutare i fan a comprenderla e accettarla per quel che è divenuta.

 

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6 hours ago, @li said:

Era quella l'idea di chi il disco non l'ha capito. Che sia questa terribile notizia a farlo vedere sotto altra luce è veramente triste perché la forza devastante del primo ascolto addirittura "disturbante" di Daydreaming io ce l'ho ancora ben presente.

 

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34 minutes ago, Beat said:

Concordo, il valore di un'opera sta nell'opera stessa, non in tutto ciò che le sta attorno o che ha portato alla sua creazione. Blackstar sarebbe stato un grande album anche se Bowie non fosse morto due giorni dopo la pubblicazione. Allo stesso modo la valutazione di A Moon shaped pool secondo me non deve cambiare a seguito della triste notizia di oggi. Che fosse un disco che scava molto in profondità nell'animo umano lo sapevamo già da prima, poi ognuno resta libero di interpretarlo come crede.

Concordo

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Alle mie orecchie Daydreaming e True Love Waits suonavano molto più disturbanti prima di sapere della malattia di Rachel, ed è questo il motivo per cui le ho sempre rigettate. Adesso che ho capito da dove arrivano, qual'è il loro cuore, smetto di rigettarle. Quindi per me qualcosa è cambiato. Il valore squisitamente estetico dell'opera però non cambia, come ha detto @Gasba 

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18 minutes ago, matteclarence said:

 

Altrettanto penso sia un errore rivalutarne il valore: il lutto (così come per Bowie in Blackstar) non dev'essere una sorta di pretesto per considerare l'opera di maggior livello/valore...questo è un tipo di ragionamento che lascerei ai giornalisti (anzi giornalai) che recensiscono senza nemmeno conoscere a volte...

 

Su questo concordo, sopratutto l'usare un evento drammatico per cercare di dare maggior valore l'ho sempre trovato poco fine. La morte è un grande tabù e parlarne è sicuramente difficile - quindi un certo senso lode al coraggio - ma non deve essere necessariamente garanzia di maggior profondità. 

E' un po' il discorso che si faceva con tkol quando si parlava di maggior propensione ad immedesimarsi e a dare maggior valore al dolore che non alla gioia. 

Dall'altro lato, però, come detto, è interessante avere un altro piano di lettura. 

Dato che sono convintissimo  di poche cose ma una di queste è che i Radiohead non fanno le cose a caso (non mi sono mai bevuto fino in fondo la storia di shaped pool [ma direi QUALSIASI loro disco] disco raccoglitore di canzoni e via, c'è sempre un concetto dietro) e che se fanno un disco lo fanno perchè devono comunicare qualcosa, mi fa "piacere" avere un piano di lettura dell'opera tout court, piano che mi era fino ad ora rimasto più sbiadito, anche per il fatto di un album cosi musicalmente frastagliato un po' nel cuore ma anche nella forma (Shaped Pool è ovattato da un velo perlaceo ma al suo interno è un susseguirsi di ansia/liberazione, un rimpallo abbastanza disequilibrato per altro). 

 

In questo senso, prendendo a prestito l'idea di @@li del disco della memoria, trovo interessante - anche se speculativa - la lettura di un disco a due livelli: un tributo alla memoria sia umana (abbiamo visto oggi) sia artistica con l'inserimento di tutte le canzoni che volevano/dovevano affrontare da anni. 

In questo senso mi piace ci sia in shaped pool un possibile tema comune che leghi i tanti fili che il disco indubbiamente sparge e fino ad ora, a me personalmente, non pareva ancora attirasse del tutto a sè.

 

Insomma, non vorrei apparire arrogante ma da questa notizia forse, forse, capisco più cosa ha voluto dire thom in questo disco. Prima sinceramente mi pareva in un limbo poco chiaro, tra spinte di ottimismo seguite da attacchi quasi di rabbia, oltre ad un naturale candido distacco. 

Forse in realtà. come detto, Shaped Pool è un irrazionale tempesta d'animo (i vari brani quasi rapsodici nel loro alternarsi veloci) velata da un grigio candore (il sound complessivo del disco che fa da collante)

E questo, almeno per me, cambia tanto il modo di vedere un'opera. 

 

 

Come dice @Lacatus tra King Of limbs e shaped pool sembrano passati no 5 anni ma 500. Ed effettivamente solo un evento cosi importante può portare a tanti sconvolgimenti in un lasso cosi breve. 

Vista in questo senso posso azzardare che Thom (e la band) abbia messo in questo disco tutto ciò che gli passava per la testa dopo un cambiamento cosi drammatico, in una sorta di flusso di coscienza (rabbia, rassegnazione, disincanto ma anche fiducia). In questo senso assume più valore la "disorganizzazione" concettuale di shaped pool che stilisticamente e musicalmente ha. 

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3 minutes ago, Wanderer said:

Dato che sono convintissimo  di poche cose ma una di queste è che i Radiohead non fanno le cose a caso (non mi sono mai bevuto fino in fondo la storia del disco raccoglitore di canzoni e via, c'è sempre un concetto dietro) e che se fanno un disco lo fanno perchè devono comunicare qualcosa, mi fa "piacere" avere unp iano di lettura dell'opera tout court

In questo senso, mi piace ci sia, in shaped pool un possibile tema comune. 

 

Quoto quoto quoto

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15 minutes ago, Wanderer said:

In questo senso, prendendo a prestito l'idea di @@li del disco della memoria, trovo interessante - anche se speculativa - la lettura di un disco a due livelli: un tributo alla memoria sia umana (abbiamo visto oggi) sia artistica con l'inserimento di tutte le canzoni che volevano/dovevano affrontare da anni. 

In questo senso mi piace ci sia in shaped pool un possibile tema comune che leghi i tanti fili che il disco indubbiamente sparge e fino ad ora, a me personalmente, non pareva ancora attirasse del tutto a sè.

Alla luce di tutto ciò sarà interessante scoprire se ci sarà un capitolo 10 della discografia dei Radiohead, oppure se il percorso di Thom coi nostri si chiude veramente qui.
Se per Thom la via d'uscita sarà compattarsi ancora di più con la band, oppure lavorare in solitario.
Come dicevamo già nei mesi passati, per questioni private sarà sempre più difficile per tutti e 7 (includo Stanley e Nigel) trovarsi sotto lo stesso tetto per settimane/mesi e lavorare a un disco o stare appresso a un tour. Già con A Moon Shaped Pool hanno ridotto tantissimo il tempo insieme sia in studio (4 mesi scarsi in Provenza nel 2015: aprile/maggio e settembre/ottobre) che dal vivo (da maggio a ottobre, per un totale di nemmeno 30 date!) Questo non significa che i Radiohead chiudono bottega, anzi...può darsi proprio che AMSP sia servito per trovare il nuovo "passo", che permetta di proseguire tutti insieme senza stress ;)

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Adesso è facile dirlo perchè è arrivata questa notizia, ma credo che Thom sia abbastanza prosciugato. 

In shaped Pool ha messo in mostra un flusso di coscienza interrotto solo dalla forma album ma fosse per lui credo che sarebbe andato avanti. 

C'ha messo dentro tutto quello che aveva, quasi alla joyce, appunto...in un continuo gioco di specchi tra personale e visione sociale.

Però ecco non vado oltre perchè mi sembra anche un po' irrispettoso. 

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Personalmente trovo sbagliato tentare di considerare un'opera artistica a prescindere dal contesto o dalle ragioni personali degli autori.
Senza stravolgimenti personali o "globali" non ci sarebbero state nemmeno tali opere o comunque molte delle scelte che gli autori hanno fatto sarebbero state molto diverse.
 

Detto ciò, trovo sbagliato anche vedere l'opera solo dal punto di vista dell'autore: un artista sa che l'opera sarà fruita da un pubblico il quale si immedesimerà nella stessa in modi incredibilmente disparati, sentendola propria e impossessandosene.
Noi ascoltatori dovremmo poter far nostre le sensazioni che queste opere ci suscitano tenendo ben presente il contesto e la situazione personale dell'autore in fase di scrittura.

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Premesso che l'LP10 oggi credo sia per tutti noi l'ultima delle preoccupazioni mi viene da dire che mai come adesso mi sento certa che un LP10 ci sarà: perché Thom è stato talmente forte da tradurre in musica un dolore così personale (nel suo solito modo un po' "ermetico" ) ha voluto e forse aveva bisogno di condividerlo, ma non solo: ha voluto (e vuole continuare) a cantare queste canzoni davanti a un pubblico, non è un particolare da poco...

Pensate se è devastante per noi ascoltare certe canzoni cosa deve essere stato per i figli...Avrebbe potuto scegliere di lasciare tutto questo "fuori" dal disco, visto che purtroppo era ovvio che prima o poi sarebbe stato "svelato".

Pero', e mi permetto di dirlo solo perché purtroppo per me l'esperienza del lutto risale a soli 4 mesi fa, tornare a fare la propria vita, anche se con una consapevolezza indubbiamente diversa, tornare al tuo lavoro, alle tue "sicurezze" e ai tuoi affetti dimostrando che sei più "forte" della morte stessa credo sia uno dei modi "universali" per ritornare a "vivere".

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11 minutes ago, Wanderer said:

In questo senso, prendendo a prestito l'idea di @@li del disco della memoria, trovo interessante - anche se speculativa - la lettura di un disco a due livelli: un tributo alla memoria sia umana (abbiamo visto oggi) sia artistica con l'inserimento di tutte le canzoni che volevano/dovevano affrontare da anni. 

Devo direi che mi ha sempre convinto questa ipotesi 

41 minutes ago, Beat said:

Certamente la malattia e la morte di Rachel danno un significato diverso a molti dei pezzi di A Moon shaped pool, ma il valore dell'opera secondo me resta lo stesso. Conoscere i fatti che hanno portato alla sua creazione può aiutare a darne un'interpretazione, ad esempio solo oggi mi è chiara la scelta di pubblicare questa nuova versione di True love waits in chiusura, ma la valutazione resta la stessa. Se uno fino a ieri ha trovato noiosa o banale una canzone come quella o come Daydreaming trovo ipocrita rivalutarla oggi alla luce della brutta notizia

Beh se parliamo di singole canzoni mi trovi d'accordo, ma se penso alla mia idea di album, il filo conduttore dell'opera (che oggi si è svelato un po' di più ... purtroppo :() è di fondamentale importanza. Non dico che adesso AMSP sia migliore rispetto a ieri, dico di averlo capito di più ... ed essendo ora il mio coinvolgimento emotivo diverso ed in un certo senso intensificato, allora l'album "funziona" di più. Io l'album lo rivaluto in questo senso.

 

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2 minutes ago, frasky said:

Beh se parliamo di singole canzoni mi trovi d'accordo, ma se penso alla mia idea di album, il filo conduttore dell'opera (che oggi si è svelato un po' di più ... purtroppo :() è di fondamentale importanza. Non dico che adesso AMSP sia migliore rispetto a ieri, dico di averlo capito di più ... ed essendo ora il mio coinvolgimento emotivo diverso ed in un certo senso intensificato, allora l'album "funziona" di più. Io l'album lo rivaluto in questo senso.

 

esattamente. Anche per me è cosi. E' un flusso di coscienza thommiano anche brusco a volte. Tra ansie, dolore, disicanto, vvoglia di vivere anche (DID)

Jonny c'ha messo la mussiga (e anche thommino, si;))

Nigel ha chiuso perfettamente tutto dando al disco l'atmosfera brumosa e perlacea, rendendo il disco onirico e di fatto stemeperando il tema (o forse rendendolo più maturo). 

(Veramente Nigel da oscar)

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19 minutes ago, Purenoise said:

Personalmente trovo sbagliato tentare di considerare un'opera artistica a prescindere dal contesto o dalle ragioni personali degli autori.
Senza stravolgimenti personali o "globali" non ci sarebbero state nemmeno tali opere o comunque molte delle scelte che gli autori hanno fatto sarebbero state molto diverse.
 

Detto ciò, trovo sbagliato anche vedere l'opera solo dal punto di vista dell'autore: un artista sa che l'opera sarà fruita da un pubblico il quale si immedesimerà nella stessa in modi incredibilmente disparati, sentendola propria e impossessandosene.
Noi ascoltatori dovremmo poter far nostre le sensazioni che queste opere ci suscitano tenendo ben presente il contesto e la situazione personale dell'autore in fase di scrittura.

Senza contesto storico un'opera come Guernica senza la guerra civile spagnola o The Great Dictator di Chaplin senza la Seconda Guerra Mondiale non avrebbero avuto FORSE lo stesso senso, poi è chiaro che non c'è solo il contesto.
Sono dell'idea che il contesto sia fondamentale per capire un'opera, ma che poi si debba andare oltre.
Proprio ieri mi sono riascoltato A Moon Shaped Pool dopo settimane che non lo facevo, oggi sarebbe spiazzante ascoltarlo, preferisco aspettare perché so che l'impatto potrebbe essere devastante. 

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8 minutes ago, @li said:

Premesso che l'LP10 oggi credo sia per tutti noi l'ultima delle preoccupazioni mi viene da dire che mai come adesso mi sento certa che un LP10 ci sarà: perché Thom è stato talmente forte da tradurre in musica un dolore così personale (nel suo solito modo un po' "ermetico" ) ha voluto e forse aveva bisogno di condividerlo, ma non solo: ha voluto (e vuole continuare) a cantare queste canzoni davanti a un pubblico, non è un particolare da poco...

Pensate se è devastante per noi ascoltare certe canzoni cosa deve essere stato per i figli...Avrebbe potuto scegliere di lasciare tutto questo "fuori" dal disco, visto che purtroppo era ovvio che prima o poi sarebbe stato "svelato".

Pero', e mi permetto di dirlo solo perché purtroppo per me l'esperienza del lutto risale a soli 4 mesi fa, tornare a fare la propria vita, anche se con una consapevolezza indubbiamente diversa, tornare al tuo lavoro, alle tue "sicurezze" e ai tuoi affetti dimostrando che sei più "forte" della morte stessa credo sia uno dei modi "universali" per ritornare a "vivere".

Condivido tutto.

3 minutes ago, Wanderer said:

Ma infatti ora, riletta, risentita Daydreaming, mi soprende il coraggio di dare "in pasto" come secondo singolo, un brano cosi personale, forse il suo più personale mai fatto. 

Ci vuole anche fegato eh. 

Per questo l'ho sempre evitata, e ho sempre evitato anche True Love Waits: per verecondia, per pudore. Adesso però, alla luce di questo evento luttuoso, mi ci devo confrontare volente o nolente, per cui la prima cosa che ho fatto una volta saputa la notizia stamattina appena salito in macchina è stata aprire il cassetto coi CD, tirare fuori A Moon Shaped Pool, e ascoltare le tracce 11 e 2.

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Just now, @li said:

Non sottovalutare Decks Dark @Lacatus. Riascoltata oggi rileggendo il testo ho avuto la sensazione che parli del momento in cui lei gliel'ha detto.

Direi proprio di sì.
Però a differenza delle altre 2 Decks Dark l'ho assimilata subito, primo perché è bellissima, secondo perché il testo è apparentemente più vago e meno intimo, quindi riuscivo a ricondurla a una situazione anche mia personale in qualche modo... del resto chi di noi non ha avuto una situazione "decks dark"?

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