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Papa Francesco


Gasba

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  • 1 month later...

Ratzinger era di tutt'altro spessore, un vero dottore della Chiesa, consapevole del Magistero cui era preposto, solo che aveva l'accento tedesco e non risultava simpatico alle masse. Bergoglio è il grillismo in salsa vaticana, un ipocrita e subdolo addetto al marketing, ignaro (?) del fatto che il Magistero papale non è come fare il parroco a Casaletto Spartano. 

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5 minutes ago, kid a said:

Ratzinger era di tutt'altro spessore, un vero dottore della Chiesa, consapevole del Magistero cui era preposto, solo che aveva l'accento tedesco e non risultava simpatico alle masse. Bergoglio è il grillismo in salsa vaticana, un ipocrita e subdolo addetto al marketing, ignaro (?) del fatto che il Magistero papale non è come fare il parroco a Casaletto Spartano. 

Oh finalmente qualcuno che è d'accordo con me

 

:clapclap:

 

29 minutes ago, Lacatus said:

:lol::lol::lol:

Quel fine umorista di Lacatus :laugh:

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avete letto quella cosa tipo Milanese Imbruttito?

la posto sperando di nn offendere nessuno (io so' una scomunicata). Piu' che altro prende in giro noi "bauscia" :D

Dio con Meg Bar.Mi piace

Fra, mi raccomando: devi parlare ai milanesi, quindi non usare il solito lessico e attieniti a queste semplici indicazioni:

- Niente roba pucciosa: breve, conciso e pratico. Più slogan e meno amore.

- I discorsi non devono finire con "amen", ma con "figa". Possibilmente anche cominciare con "figa".

- Vestiti bene, prendi spunto da The Young Pope. Questi vanno avanti a pane e moda, Gesù in vestaglia e sandali non va bene. La barba sì, che fa tanto hipster, ma l'immagine classica di Gesù l'ho fatta rivisitare da Dior, vedrai che ti piacerà. Ti ho assegnato un paio di stilisti, non mi andare lì con il solito completo bianco alla Gandalf: il fantasy è passato di moda, rassegnati. Mi raccomando lo stile, altrimenti non ti guardano in faccia.

- I fratelli non sono fratelli, le sorelle non sono sorelle. Non c'è una comunità, un'assemblea di fedeli, niente: rivolgiti a loro chiamandoli "raga".
"Figa, raga" è l'incipit perfetto.
Stessa cosa quando ti rivolgi a una sola persona: dagli del tu, ma non lo chiamare per nome, o fratello, o sorella, o altre amenità. A Milano ci si rivolge al prossimo con "zio" o "zia".

- Portati la schiscetta. Quando finisci il sermone, augura a tutti buon pranzo come al solito, poi fatti vedere dalle telecamere che tiri fuori il porta-pranzo e mangi dal barattolo. Il Papa con la schiscetta: umiltà e stile metropolitano. Facciamo il botto, zio.

- Importantissimo: io non mi chiamo Dio, o Signore, o robe così. Per i milanesi io sono il Cliente. Soddisfare il Cliente è la libidine massima, e sopportare le richieste assurde del Cliente è il destino che attende tutti in questa vita, in cui si deve tener duro finché il Cliente ti concede la grazia.
Ai milanesi non serve un Padre, non si sentono soli: quello che vogliono è il cliente perfetto. Io per loro sono il Grande Cliente nel cielo, chiaro?
Questa roba gli fa battere il cuore.

Ah, fatti un selfie con Cochi e Renato.
Vai, che spacchi di brutto, Fra.
Figa.

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14 minutes ago, @li said:

avete letto quella cosa tipo Milanese Imbruttito?

la posto sperando di nn offendere nessuno (io so' una scomunicata). Piu' che altro prende in giro noi "bauscia" :D

Dio con Meg Bar.Mi piace

Fra, mi raccomando: devi parlare ai milanesi, quindi non usare il solito lessico e attieniti a queste semplici indicazioni:

- Niente roba pucciosa: breve, conciso e pratico. Più slogan e meno amore.

- I discorsi non devono finire con "amen", ma con "figa". Possibilmente anche cominciare con "figa".

- Vestiti bene, prendi spunto da The Young Pope. Questi vanno avanti a pane e moda, Gesù in vestaglia e sandali non va bene. La barba sì, che fa tanto hipster, ma l'immagine classica di Gesù l'ho fatta rivisitare da Dior, vedrai che ti piacerà. Ti ho assegnato un paio di stilisti, non mi andare lì con il solito completo bianco alla Gandalf: il fantasy è passato di moda, rassegnati. Mi raccomando lo stile, altrimenti non ti guardano in faccia.

- I fratelli non sono fratelli, le sorelle non sono sorelle. Non c'è una comunità, un'assemblea di fedeli, niente: rivolgiti a loro chiamandoli "raga".
"Figa, raga" è l'incipit perfetto.
Stessa cosa quando ti rivolgi a una sola persona: dagli del tu, ma non lo chiamare per nome, o fratello, o sorella, o altre amenità. A Milano ci si rivolge al prossimo con "zio" o "zia".

- Portati la schiscetta. Quando finisci il sermone, augura a tutti buon pranzo come al solito, poi fatti vedere dalle telecamere che tiri fuori il porta-pranzo e mangi dal barattolo. Il Papa con la schiscetta: umiltà e stile metropolitano. Facciamo il botto, zio.

- Importantissimo: io non mi chiamo Dio, o Signore, o robe così. Per i milanesi io sono il Cliente. Soddisfare il Cliente è la libidine massima, e sopportare le richieste assurde del Cliente è il destino che attende tutti in questa vita, in cui si deve tener duro finché il Cliente ti concede la grazia.
Ai milanesi non serve un Padre, non si sentono soli: quello che vogliono è il cliente perfetto. Io per loro sono il Grande Cliente nel cielo, chiaro?
Questa roba gli fa battere il cuore.

Ah, fatti un selfie con Cochi e Renato.
Vai, che spacchi di brutto, Fra.
Figa.

D'altronde il motto dell'Imbruttito è "figa e fatturato ", la visita del Papa non può andare come scritto sopra :laugh:

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  • 1 month later...

Ogni volta che apre bocca, ogni santissima volta, mi corre un brivido lungo la schiena. Un mix di vergogna e pena, per me che lo sento e per lui, personaggio evidentemente fuori ruolo. Dove sei, Joseph? Ti invoca un agnostico a cui manca la tua fermezza morale, le parole scelte con cura, il timore reverenziale che sapevi incutere. Tutto questo è mercato rionale, povera Chiesa. 

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10 minutes ago, TomThom said:

Ogni volta che apre bocca, ogni santissima volta, mi corre un brivido lungo la schiena. Un mix di vergogna e pena, per me che lo sento e per lui, personaggio evidentemente fuori ruolo. Dove sei, Joseph? Ti invoca un agnostico a cui manca la tua fermezza morale, le parole scelte con cura, il timore reverenziale che sapevi incutere. Tutto questo è mercato rionale, povera Chiesa. 

D'accordissimo. Questo è un impostore.

1 minute ago, pandroid said:

Tanto peggio di GPII non può fare.

Altro impostore. Quelli buoni, Luciani e Ratzinger li hanno fatti fuori.

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Ma veramente nel 2017 c'è ancora qualcuno che si interessa della chiesa? Le religioni dovrebbero essere abolite per legge, hanno più credito quei subnormali che credono alle scie chimiche.

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Ma a parte le posizioni medievali tra oscurantismo e snobbismo radical chic qualcuno sa spiegarmi perché 'sto papa sta sui coglioni? A me è simpatico, fa scoppiare il fegato a tutti i bigotti e già per questo mi piace. Poi certo uno che crede in dio nel 2017 qualche rotella fuori posto ce l'ha ma almeno non fa ammosciare i maroni come quel crucco putrefatto.

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1 hour ago, echoes said:

Le religioni dovrebbero essere abolite per legge

RobespiEchoes. :wub:  Mi piace il tuo giacobinismo, ma la religione è una manifestazione della tendenza umana (e che ci rende tali) nel costruire pattern e credere a cose che non esistono, come Dio, il denaro, il comunismo, la percezione sballata della Scienza, lo sport.

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2 hours ago, echoes said:

Ma veramente nel 2017 c'è ancora qualcuno che si interessa della chiesa? Le religioni dovrebbero essere abolite per legge, hanno più credito quei subnormali che credono alle scie chimiche.

 

Personalmente da credente seguo con molta attenzione l'evoluzione del Magistero della Chiesa e studio con assiduità la sua Storia ormai da più di un lustro. Immagino che tu non sarai d'accordo con le osservazioni che ti illustro qua sotto, ma almeno mi auguro che possano fornirti qualche spunto di riflessione.  

Innanzitutto la Chiesa nasce da un evento collocato nella storia dell'umanità ed in particolare da una persona di cui la maggior parte degli studiosi non nega l'esistenza. L'esistenza di Gesù è tra l'altro attestata da storici antichi quali Tacito (che tra l'altro parla malissimo dei Cristiani), Svetonio e Giuseppe Flavio.  

Inoltre, come insegnò a suo tempo San Tommaso D'Aquino sia nella Summa contra Gentiles che nella Somma Teologica e come più volte ha rimarcato Benedetto XVI (cifra stilistica del suo pontificato)  non vi è conflitto tra fede e ragione. Pur non essendo possibile dimostrare il dogma di fede in quanto esso ci proviene direttamente dalla rivelazione, esso non va contro la ragione naturale nè la sminuisce. L'atto di fede può quindi essere benissimo un atto dell'intelletto. 

Per quanto concerne la storia della Chiesa, mi limito a riscontrare che i problemi sorgono sempre quando il piano teologico viene confuso con il piano politico (il mix terrificante di trono spada e altare a cui spesso si è assistito nella storia)  oppure con il piano scientifico. Ma si tratta di "patologie della fede" che senza dubbio bisogna condannare fermamente. 

Concludo con una frase paradossale di quel genio di Fedor Dostoevskij "Non c’è nulla di più bello, di più profondo, di più ragionevole, di più coraggioso e di più perfetto di Cristo,e non solo non c’è, ma non può esserci. A tal punto che si mi si dimostrasse che Cristo è fuori dalla verità ed effettivamente risultasse che la verità è fuori da Cristo, io preferirei restare con Cristo anziché con la verità". 

P.s.: è necessario che l'atto di fede sia libero, nessuno deve costringere o essere costretto a credere! 

 

 

      

 

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4 hours ago, echoes said:

Ma a parte le posizioni medievali tra oscurantismo e snobbismo radical chic qualcuno sa spiegarmi perché 'sto papa sta sui coglioni? A me è simpatico, fa scoppiare il fegato a tutti i bigotti e già per questo mi piace. Poi certo uno che crede in dio nel 2017 qualche rotella fuori posto ce l'ha ma almeno non fa ammosciare i maroni come quel crucco putrefatto.

Immagina se alla Juventus smettessero di giocare con la maglia bianconera, se si togliessero le stelline degli scudetti vinti e tutto quanto, per fare contenti gli interisti: ecco questo è il pontificato di Papa Francesco :laugh:

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