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medaglia di merda


Lacatus

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Rincaro la dose:

Vasco Rossi: odio praticamente tutto di Vasco, per prima cosa quell'alone di religiosità che lo accompagna. I suoi fan, poi, agghiaccianti. Incredibile come smuova ancora tutti quei numeri dopo 30 anni dall'ultima canzone decente. Il simbolo dello stantio e del vecchio della scena musicale italiana (sotto di lui a ruota gente ancora peggiore, tipo ligabue, laura pausini. Brividi). Roba che Iosonouncane gli piscia in testa

Bruce Springsteen: non so se mi facciano più schifo le sue canzoni (che non conosco nemmeno:D) o la sua americanità. 

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2 hours ago, On a Friday said:

Vasco Rossi: odio praticamente tutto di Vasco, per prima cosa quell'alone di religiosità che lo accompagna. I suoi fan, poi, agghiaccianti. Incredibile come smuova ancora tutti quei numeri dopo 30 anni dall'ultima canzone decente. Il simbolo dello stantio e del vecchio della scena musicale italiana (sotto di lui a ruota gente ancora peggiore, tipo ligabue, laura pausini. Brividi). Roba che Iosonouncane gli piscia in testa

Quindi il tuo problema con Vasco Rossi è con la percezione di Vasco Rossi. :martel: 

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I Nirvana

 

Non capisco come, una canzone che parla di mosche e albini con un testo senza senso, possa essere definita come manifesto degli anni 90, e cosa abbia di speciale Nevermind, se non Kurt Cobain che sicuramente aveva un modo di cantare particolare che colpiva molto, colpisce anche a me infatti. Il primo album mi piace (Bleach), ma poi sinceramente non mi sembra abbiano fatto, musicalmente parlando, niente di trascendentale. Culturalmente però sì, a quanto ho capito.  Però io preferisco di molto Pearl Jam, Soundgarden, e, quando voglio correre il rischio di andarmi a comprare cappio e sgabello, gli Alice in Chains.  

 

I Mumford&Sons mi annoiano.....non reggo Metallica e Iron Maiden e mi vergogno di aver ascoltato i Guns Roses quando avevo 16 anni

 

Penso che Green Day e Linkin Park siano band per ragazzini e adolescenti, anche se Dookie era un bell'album. Oddio questa penso sia un'ovvietà e non un mio pensiero ahah

 

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1 hour ago, MyIronAlien said:

I Nirvana

 

Non capisco come, una canzone che parla di mosche e albini con un testo senza senso, possa essere definita come manifesto degli anni 90, e cosa abbia di speciale Nevermind, se non Kurt Cobain che sicuramente aveva un modo di cantare particolare che colpiva molto, colpisce anche a me infatti. Il primo album mi piace (Bleach), ma poi sinceramente non mi sembra abbiano fatto, musicalmente parlando, niente di trascendentale. Culturalmente però sì, a quanto ho capito.  Però io preferisco di molto Pearl Jam, Soundgarden, e, quando voglio correre il rischio di andarmi a comprare cappio e sgabello, gli Alice in Chains.  

 

I Mumford&Sons mi annoiano.....non reggo Metallica e Iron Maiden e mi vergogno di aver ascoltato i Guns Roses quando avevo 16 anni

 

Penso che Green Day e Linkin Park siano band per ragazzini e adolescenti, anche se Dookie era un bell'album. Oddio questa penso sia un'ovvietà e non un mio pensiero ahah

 

GRANDE! Hai capito perfettamente lo spirito di questo topic.

E anche io finalmente mi sento di dire abbasso i Nirvana e tutta quella feccia da suicidi! Viva Datura, Snap! e Haddaway!

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allora vado :P

 

 

i due gruppi di cui vorrei parlare ora, abbastanza brevemente, sono gruppi completamente diversi, che si disprezzano anche a vicenda;
da un lato abbiamo i proghead (purtroppo fra i miei amici più stretti ce ne sono molti, sigh), con cui non è possibile parlare di niente che non sia prog, possibilmente prog metal, perché c'è anche la nicchia nella nicchia che schifa il prog rock. Il prog assurge a livello divino, meglio non c'è, il resto non è abbastanza "complicato", la bellezza è da ricercarsi solo nella "complessità" a tutti i costi. 
Così ottusi e sordi che nel momento in cui un musicista magari sceglie di cambiare un po', di non fare "il solito album", questo diventa uno stronzo.
Prendo giusto due esempi: uno recentissimo, Steven Wilson, di cui dovrebbe uscire un quinto LP ad Agosto. Ecco, Steven aveva già da tempo anticipato ai fan le sue intenzioni, che già si potevano prefigurare ascoltando alcune tracce dell'album precedente, ossia: avvicinamento a un suono più "pop", anzi, come ha riferito lui stesso, ha deciso di avvicinarsi al prog pop che tanto apprezza. Ecco, sono usciti 4 singoli dell'album, che ancora deve uscire, ribadisco. Pareri in giro per internet: macheèstamerda?!? venduto! s'è bruciato! blablabla, noia.
L'altro esempio che mi viene in mente sono gli Opeth, di ambiente, in teoria, più incline al prog metal. Ecco, il penultimo album, in particolare, sembrava abbandonare sonorità metal per avvicinarsi più al rock. Scandalousssssssss, e Åkerfeldt sembra anche avere abbandonato il growl! Come faremo a non sentire il nostro cantante preferito vomitare su un bel sottofondo?


Ah, giusto per dire, di prog ne ascolto abbastanza, e mi piace, ma preferisco evitare di unirmi alla setta, grazie.

 

fiuuuu, prendo un respiro...

altro gruppo oggetto di questa invettiva è un gruppo che si considera fan di un certo "genere", ma più che di un "genere" è fan di un "filone": i fan dell'indie italiano, quelli che ascoltano ogni cosa che gli viene propinata dai social media italiani e dalle riviste "alternative" italiane, senza un minimo di criterio. 
(ok, ammetto che mi sembra di attaccare me stesso, perché ascolto tanto "indie italiano", ma solitamente cerco di fare una scrematura, perché c'è troppa, ma troppa merda)
e niente, esce un disco di una band sconosciutissima, più sconosciuta è, meglio è: me l'ascolto, creo memi da condividere online con gli altri della mia specie, in modo da dimostrare che sono al passo coi tempi! mi vengono in mente alcune pagine e/o gruppi FB in particolare, colmi di utenti di questo tipo, sigh.

se poi vogliamo arrivare al punto dei punti: perché "indie" italiano? indie non è, ormai ogni cosa gggggiovane che viene prodotta in Italia viene chiamata "indie"?
e boh, mi vengono in mente due band in particolare: una sono i Gomma (altra band comparsa dal nulla che riscuote un sacco di successo, idek why), con la "cantante che vomita parole" (il riferimento del giorno è al vomito, a quanto pare), e l'altra, che però mi piace (o meglio, mi piaceva, perché ultimamente non li ascolto neanche tanto), sono i Fast Animals and Slow Kids. Questi hanno fatto dei bei dischi, però... boh, a ripensarci ora mi sembra che non si siano evoluti poi tanto, ma che, anzi, sia i testi, sia la musica siano rimasti sempre più o meno sullo stesso livello. Ah, e poi i fan vedono Aimone, il cantante, come una creatura divina, ai livelli di Gesù Cristo. E non riesco a capire perché.

 

un altro respiro... ok, finito il mio post di #rant abbastanza random, opinioni in generale su certe "categorie" che solitamente mi tengo per me... e meno male che ho iniziato con "abbastanza brevemente".

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Convengo su certi proggers, ma rilancio con quelli che snobbano il prog (che è solo quello degli anni 70) a priori e magari dicono cretinate inaccettabili del tipo che i Genesis avevano cattivo gusto. 

Bon Iver: il primo album lo ascoltai solo una volta e per poco non mi fece piombare in catalessi. L'ultimo è un groviglio di suoni stratificati alla cazzum su melodie pseudogospel banali e dimenticabili, sempre che si riesca a memorizzarle facendosi strada nel caos sonoro. Una palla clamorosa

 

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19 minutes ago, kid a said:

Convengo su certi proggers, ma rilancio con quelli che snobbano il prog (che è solo quello degli anni 70) a priori e magari dicono cretinate inaccettabili del tipo che i Genesis avevano cattivo gusto. 

Bon Iver: il primo album lo ascoltai solo una volta e per poco non mi fece piombare in catalessi. L'ultimo è un groviglio di suoni stratificati alla cazzum su melodie pseudogospel banali e dimenticabili, sempre che si riesca a memorizzarle facendosi strada nel caos sonoro. Una palla clamorosa

 

Eccomi. 

Su Bon Iver non commento, aspetto @TomThom:laugh: 

Ecco per ora mi limito a dire che di cattivo gusto bisogna averne per non apprezzare l'ultimo di Bon Iver. Sul primo che fa cadere in catalessi invece concordo: una rottura di maroni. :martel:

 

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13 minutes ago, echoes said:

Eccomi. 

Su Bon Iver non commento, aspetto @TomThom:laugh: 

Ecco per ora mi limito a dire che di cattivo gusto bisogna averne per non apprezzare l'ultimo di Bon Iver. Sul primo che fa cadere in catalessi invece concordo: una rottura di maroni. :martel:

 

Guarda, per dire che i Genesis avevano cattivo gusto bisogna non averne proprio di gusto. Lo si può dire degli ELP o degli Yes (che a me comunque piacciono). Ma i Genesis erano arrangiatori formidabili e di gran classe che non stracciavano i maroni con interminabili assoli strizzapalle ma cesellavano brani melodicamente ed armonicamente sublimi con grande perizia e senso della misura. Questi a 20 anni hanno inciso The Musical box. Non scherziamo.

L'ultimo di Bon Iver confermo che per me è una cosa senza senso, poi tu puoi apprezzare quello che vuoi ma se per te la perfezione stilistico formale dei Genesis è cattivo gusto e la giungla sonora informe ed indistinta giustapposte a melodie che sembrano scritte in 5 minuti sul cesso di casa è buongusto e arte, è evidente che non ci piglieremo mai. 

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Ahah, zero voglia di polemizzare con qualcuno oggi. Per come la vedo io, se nel groviglio "senza senso" di suoni l'artista riesce a far scorgere delle emozioni, a smuovere delle corde, ad agitare la piattezza di un'anima, il disco ha centrato comunque l'obiettivo. 

22, A Million per me rimane un disco coraggioso e che ascolto ancora oggi. Un quadro a tratti astratto (laddove il precedente era molto più panteista, se mi è concesso l'accostamento) e che apprezzo proprio per il suo essere così conciso e comunque differente dai suoi primi due lavori. Non si può dire che non si sia messo in gioco e che abbia cercato di variare il tema, ragion per cui io ritengo Vernon un assoluto cavallo di razza, alla stregua di Yorke.

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Just now, TomThom said:

Ahah, zero voglia di polemizzare con qualcuno oggi. Per come la vedo io, se nel groviglio "senza senso" di suoni l'artista riesce a far scorgere delle emozioni, a smuovere delle corde, ad agitare la piattezza di un'anima, il disco ha centrato comunque l'obiettivo. 

22, A Million per me rimane un disco coraggioso e che ascolto ancora oggi. Un quadro a tratti astratto (laddove il precedente era molto più panteista, se mi è concesso l'accostamento) e che apprezzo proprio per il suo essere così conciso e comunque differente dai suoi primi due lavori. Non si può dire che non si sia messo in gioco e che abbia cercato di variare il tema, ragion per cui io ritengo Vernon un assoluto cavallo di razza, alla stregua di Yorke.

ho scritto un post iperbolicamente sferzante come nello spirito del topic. Poi se c'è una cosa che odio è polemizzare di musica. 

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4 minutes ago, Lacatus said:

...uno sfigato che per problemi con una donna si ritira in mezzo agli orsi a deprimersi e scrivere un album...

Un gesto di una bellezza inaudita e che molti di noi, potendo e avendone le qualità, avrebbero voluto emulare nel corso della propria vita dopo una delusione. Uno dei dischi che va al nocciolo delle cose, senza se e senza ma.

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1 minute ago, TomThom said:

Un gesto di una bellezza inaudita e che molti di noi, potendo e avendone le qualità, avrebbero voluto emulare nel corso della propria vita dopo una delusione. Uno dei dischi che va al nocciolo delle cose, senza se e senza ma.

Sarebbe dovuto andare a Ipanema per festeggiare di essere tornato single, altroché! :ventre:

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13 minutes ago, TomThom said:

Un gesto di una bellezza inaudita e che molti di noi, potendo e avendone le qualità, avrebbero voluto emulare nel corso della propria vita dopo una delusione. Uno dei dischi che va al nocciolo delle cose, senza se e senza ma.

Concordo, altro che sfigato. E lo dico da non ammiratore dell'esordio, ma il gesto è bellezza pura.

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39 minutes ago, kid a said:

A parte che sta moda di far passare Canova come l'ultimo degli scemi non l'ho mai capita, ma il paragone è oltremodo capzioso. 

Il paragone ci sta tutto invece e non ho fatto passare per sfigato nessuno.

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22 hours ago, echoes said:

Il paragone ci sta tutto invece e non ho fatto passare per sfigato nessuno.

E' ciò che mi sembrava dedursi dal tuo ragionamento, in ogni caso ho parlato di moda proprio perché è una tendenza piuttosto diffusa quella di svalutare il neoclassicismo. 

Il paragone lo rifiuto perché non ho mai avuto problemi a considerare arte Pollock, Serra, Alban Berg, Terry Riley, John Cage o chi per essi. Semplicemente non tutti i tentativi di deviare dai canoni classici si traducono in opere d'arte significative.

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