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2014 - musica perché "ce lo chiede l'Europa"


Lacatus

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Intanto ascoltatevi il disco prima di sputare sentenze alla scattermaniera: è valido, ha i pezzi (e i beatles c'entrano solo marginalmente) ed è prodotto da Dio.

Per dire, tutta quella patina di tastierine e basta del secondo dei Tame Impala non c'è, ci sono le chitarre dritte in faccia e anche le belle tastiere pazze, ma fatte come Dio comanda.

Poi è bello parlare a caso, sono il primo a farlo. :laugh:

Cioè? Che problema c'ha il secondo dei Tame Impala? :o

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Non ho ben capito quale sia la "colpa" nell'ostentare un certo grado di amore verso gli anni dei Beatles e per quel tipo di sonorità.

Che i Temples siano stra-derivativi, così come gli Impala, è palese, ma che male c'è in tutto ciò? Io apprezzo molto chi attinge, perché dimostra un certo grado di ricerca e di cultura musicale: non sono quattro coglioni piazzati davanti ad un laptop, evidentemente.

Ascoltatevi il nuovo di Beyoncé e fatevici le pippe allora, perché "ricco di suoni fashion, neh".

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Non ho ben capito quale sia la "colpa" nell'ostentare un certo grado di amore verso gli anni dei Beatles e per quel tipo di sonorità.

Che i Temples siano stra-derivativi, così come gli Impala, è palese, ma che male c'è in tutto ciò? Io apprezzo molto chi attinge, perché dimostra un certo grado di ricerca e di cultura musicale: non sono quattro coglioni piazzati davanti ad un laptop, evidentemente.

Ascoltatevi il nuovo di Beyoncé e fatevici le pippe allora, perché "ricco di suoni fashion, neh".

Parlo solo per me, e non parlo dei Tame Impala, ma della concezione delle influenze..la questione non è cosi semplice: tutti hanno delle influenze, anche il più insospettabile ed è logico che sia cosi, esistono musicisti che non ascoltano musica? Il problema però rimane sempre veicolare quelle influenze in qualcosa di tuo...se quel qualcosa di tuo si limita a riprendere un suono già sentito, ecco, per me questo è un punto a sfavore. Poi questo non è l'unica cosa di cui tenere conto, questo è verissimo, ma per me rimane qualcosa di penalizzante, perchè per me la musica serve ad esprimere te stessso e, sempre per me, un'artista ha un pò il dovere - parola forte ma per me è cosi - di cercare di provare a fare cose nuove, il che non significa fare cose fuori dal mondo, ma tentare pure di innovare cose già sentite, aggiungendovi un pò della sua personalità.

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Nessuno in sé, ma ha come raccolto l'ideale di disco da odiare perché "è quel tipo di psichedelia che gira", e non è nemmeno così, ad analizzare bene. Quando girava però quel surrogato di musica 80's non si lamentava nessuno.

Certo chiaro.

Non ho ben capito quale sia la "colpa" nell'ostentare un certo grado di amore verso gli anni dei Beatles e per quel tipo di sonorità.

Che i Temples siano stra-derivativi, così come gli Impala, è palese, ma che male c'è in tutto ciò? Io apprezzo molto chi attinge, perché dimostra un certo grado di ricerca e di cultura musicale: non sono quattro coglioni piazzati davanti ad un laptop, evidentemente.

Ascoltatevi il nuovo di Beyoncé e fatevici le pippe allora, perché "ricco di suoni fashion, neh".

Un applauso che viene dal cuore :clapclap:

Già so che amerò i TEMPLES ( che sto ascoltando ORA ).

( Il secondo dei Tame Impala per le prime 9 canzoni non ha assolutamente nessun problema. Sono le ultime tre canzoni a renderlo un ottimo disco e non un capolavoro )

Ora ascolto i Temples.

Sugli Impala... Lonersim, pur essendo zoppicante, lo sento più mio rispetto ad Innerspeaker.

Stiamo parlando comunque di due dischi, per me da * * * * *

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Il problema sono i capelli. Tutti, o quasi, portavamo i capelli lunghi a 18 anni perchè li reputavamo l'unica ancora di salvezza alla nostra mediocrità, e per questo modo di ragionare quasi tutti adesso odiamo la nostra versione 18enne, di conseguenza ci stanno sulle palle ragazzini che pretendono di essere fighi solo per i capelli lunghi, però il pezzo è carino, se solo si tagliassero quei cazzo di capelli. Sto diventando come mia madre. :triste:

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Il problema sono i capelli. Tutti, o quasi, portavamo i capelli lunghi a 18 anni perchè li reputavamo l'unica ancora di salvezza alla nostra mediocrità, e per questo modo di ragionare quasi tutti adesso odiamo la nostra versione 18enne, di conseguenza ci stanno sulle palle ragazzini che pretendono di essere fighi solo per i capelli lunghi, però il pezzo è carino, se solo si tagliassero quei cazzo di capelli. Sto diventando come mia madre. :triste:

Io a 18 anni avevo i capelli rasati come un hoolligans dell'Aston Villa dei tempi di Platt :yeah:

(Ah, e il nuovo dei Liars ha un nome e una data: Mess, il 24 aprile. E un singolo:http://www.youtube.com/watch?v=tf1fbu7zLII)

aridaje con la moda 8 bit...

UFFf...

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No perché poi c'è chi aspetta con ansia Black Keys et similia, quindi giustamente che cazzo state a dì.

Ma vedi i Black Keys sono una band commerciale per muovere il culo, zero pretese (per quanto ti dico che se Brothers l'avesse scritto qualche band sfigatella si griderebbe al miracolo). 'Sti qua invece si considerano, dico in generale band di quel tipo lì, artistoidi quando valgono meno di zero, ed è questo che fa girare le palline.

Poi va bene, nell'epoca delle webzine bastano due melodie sixties e tre riverberi per fare un disco figo ma almeno non la si meni con il disco dell'anno o non si gridi al miracolo perchè sempre di robe che valgono meno di zero stiamo parlando. Specifico che non ho ascoltato il disco in questione ma mi riferisco, in generale, all'esplosione di band pseudo-psichedeliche (termine che ormai non vuol dire più nulla e che non ha davvero più senso nel 2013) che si è vista recentemente, Tame Impala in primis.

EDIT: Il nuovo dei Liars è davvero un pezzo inutile.

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scommettiamo che a marzo saremo tutti lì ad incensarli? :laugh:

Alla luce del fatto che avevo maltrattato No. 1 Against the Rush all'epoca della sua uscita - pure qui sul forum - onde poi trovarmi ad incensare sia il brano che il disco che gli sta intorno, è molto probabile.

(io, per altro, WIXIW continuo ad ascoltarlo tutt'oggi con sommi orgasmi)

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Liars:

N°1 Against The Rush gli piscia in testa a Mess on a Mission.

Di solito gli album dei Liars vengono dietro concept molto forti e atmosfere molto particolari. Quest'album da proprio l'idea di essere uscito fuori come una cacata, molto naturalmente.

La canzone di per se non è male. Come diceva qualcuno WIXIW è ancora troppo caldo, questo secondo me è un rametto di WIXIW. Dal singolo si capisce che il rametto da cui è nato non è altro che ''BRATS''. Fra qualche mese vedremo cos'hanno combinato, ma dimentichiamoci un capolavoro tipo WIXIW.

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