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Strategia commerciale Thom


Lacatus

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io sinceramente mi sono stufato di queste canzoncine messe così... singoli...12"...

voglio un album con la sua coerenza di album... poi non mi interessa che sia di Thom o dei Radiohead, l'importante è che sia bello.

le ultime 3 pubblicazioni di LP in cui ha messo la voce Thom (The King Of Limbs, Amok, Tomorrow's Modern Boxes) mi hanno tutte soddisfatto... speriamo che continui così...

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Per tornare in topic. Io non vedrei male una distribuzione dell'album semplice: immediatamente scaricabile, magari gratuitamente, e chi vuole poi se lo può comprare in formato fisico. Come hanno fatto gli Wilco. Io mi rifiuto di pensare che l'abbiano potuto fare loro che hanno un seguito cinquanta volte inferiore a quello dei RH, mentre i cinque oxfordiani "non potrebbero". La ricerca di metodi alternativi per carità, è validissima, ma oltre al Torrent credo sia rimasto solo la distribuzione via skype, e mi sembra una cosa alquanto macchinosa da mettere su! Ok che Thom è cervellotico in ogni sua cosa, ma a sto punto anche basta. Che facciano una cosa per i fan, una volta tanto, ché se sono fan una copia (se non due) se la comprano di certo.

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Mah per me e' "scritto" perche se Thom vuole mostrare una certa coerenza nella sua battaglia contro lo streaming deve utilizzare per forza di cose un metodo di distribuzione virtualmente accessibile a chiunque quindi restano BitTorrent (gia' parzialmente bocciato vista la re-release di TMB su Bandcamp) o appunto Bandcamp

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Boh, onestamente (e scusate se mi ripeto) la ricerca di un metodo accessibile a tutti è stata un buco nell'acqua. Bandcamp è una cosa che viene usata tantissimo ormai, e se Thom ha velleità di fare da apripista nei metodi di distribuzione, accettare bc equivarrebbe a dichiarare battaglia persa. Meglio: a dichiarare "tutti già usavano il metodo migliore e noi lì come cinque stronzi a cercare roba alternativa". Ripeto: mi andrebbe benissimo personalmente ma non sarei sicuro della scelta.

Poi stiamo dando per scontato che tutti e cinque vogliano trovare il modo migliore per garantirsi la quantità maggiore di royalties, con la scusa del "metodo migliore per gli altri". Ora, onestamente, hanno sicuramente soldi a palate, tanti che Phil ci s'è garantito due album (perché non credo abbia venduto poi chissà quanto :lol:) e pensa pure al terzo, quindi se per una volta facessero qualcosa per noi (album GRATIS, senza la stronzata dell' it's up to you) non ci lamenteremmo, tanto più che sarebbero costretti a più date in giro per il mondo per guadagnarsi la stessa pagnotta. Poi liberissimi di fare gli apripista negli ambiti che più preferiscono, ma a sto punto, a battaglia persa, vuol dire che terrebbero più ai soldi che alla battaglia in sé.

(Tutto IMO eh :lol:)

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Senza voler fare polemica e ci mancherebbe, io sinceramente sono contrarissimo all'idea della musica gratis, che siano i Radiohead o che siano i quattro scalcagnati che fan le prove in cantina. Non mi piacerebbe neanche se poi ci fosse un disco fisico da poter comprare. I Wilco se lo possono permettere, ma cosi facendo non fanno altro che dare adito all'idea che la musica non è un lavoro. Poi quando non avremmo più artisti non lamentiamoci però ;)

Sul fatto che usare bc sarebbe un po' una sconfitta invece concordo con te.

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Uh Wand, io intendevo una cosa ben precisa: i RH (o meglio Thom) sono da sempre attenti alla strategia commerciale da mettere in atto, e l'hanno dimostrato fin da quando hanno lasciato la EMI. Ma contemporaneamente tale ricerca non ha dato granché frutti. Io butto giù queste provocazioni solo perché sono i Radiohead, e se gli Wilco non l'avessero fatto probabilmente non ci penserei nemmeno ad avanzarle. La mia domanda è molto semplice: vuoi far del bene alla tua tasca, agli altri artisti o ai tuoi fan? Per ognuna c'è una risposta e un modello commerciale diverso, ma se per le prime due ci si può incontrare a metà strada, per la terza è più difficile. Hai provato di tutto per la seconda, e bene o male ne hai ricavato poco. Perché non provare con la terza? Una volta dico, mica per sempre.

Poi scusa Wand, mica sto avanzando l'idea di concerti gratis, quella sì che sarebbe pazzia.

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Si, perdona se la risposta sembrava piccata, ma non lo era assolutamente. Per me c'è una riposta buona per far bene a tutti e tre le categorie che dici: far pagare un prezzo onesto il tuo lavoro. Cosi: aiuti le tue tasche, aiuti gli altri artisti (eliminando questa concezione di musica=qualcosa che io posso permettermi di non pagare), aiuti i tuoi fan anche ad educarli un po'; chiaramente non piacerà, ma non bisogna dimenticare che è sbagliato NON pagare non il contrario.

Ricavato pèoco con la seconda non credo, perlomeno se ne parla e il dibattito è abbastanza acceso; non mi aspetto di cambiare una mentalità così radicata in pochi mesi, ci vorranno anni e forse non ci si riuscirà.

Butto li la domanda: perchè i concerti gratis sarebbero folli e i cd gratis no? In fondo si tratta sempre di un'attività di lavoro che coinvolge il tuo tempo e quello di altre persone che sarebbe giusto remunerare (dal musicista all'organizzatore a chi fa sicurezza per dire i primi tre che mi vengono in mente).

Ci si arriverà anche ai concerti gratis comunque

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anche io sono contraria alla musica gratis: anche perche' si fa troppa confusione su questo concetto.

Cos'e' gratis Songs of innocence degli U2 che ha fruttato un cifrone elargito da apple alla band e ha "prodotto" posti in tribuna da 200 euro per il tour? Beh allora no grazie....

E del resto l'album "gratis" i Radiohead l'han gia' fatto: si chiama In Rainbows e poteva essere scaricato per zero.... ah sono stati anche praticamente i primi a farlo con buona pace dei vari wilco etc.

Io non credo che Thom e soci facciano determinate scelte per la gloria ne' per guadagnare di piu': a me sembrano (Thom su tutti) sinceramente convinti di poter fare qualcosa per loro stessi certo ma sopratutto per la musica.

E in questo senso credo che Bandcamp sia la scelta migliore e piu' "democratica" visto che la puo' seguire chiunque (certo senza la cassa di risonanza che il nome Radiohead porta con se). Perche' sarebbe una sconfitta? Perche' non l'ha "inventato" Thom? Echissenefrega evidentemente pensano funzioni e raggiunga il loro scopo.

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Ps. Tra l'altro chi l'ha detto che gli esperimenti di iR, Tkol e TMB siano stati fallimentari? Il management nn ha mai voluto rilasciare le cifre ma in rainbows e' stato un enorme successo commerciale e sono sicura di aver visto TKOL al secondo posto della classifica dei vinili piu venduti in UK negli ultimi anni...

Aggiungo inoltre che sulla distribuzione di In Rainbows si sono pubblicamente "pentiti" e non per il guadagno ma proprio perche' e' una cosa che potevano permettersi di fare solo loro in quanto Radiohead (o Wilco o altri grossi nomi). Mi ripeto ma lo scopo primario di tutto e' un principio non la massimizzazione del guadagno perche' per quello non c'e niente di meglio e di piu facile che mettere l'album sul tuo sito e farti pagare direttamente per poterlo scaricare.

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E' anche vero che in molti articoli si legge dei Radiohead come precursori della musica gratis e dell'opensource, quando l'idea di In Rainbows era totlamente opposta: era, secondo te quanto vale un disco? Voleva essere una riflessione sul valore di un lavoro e una polemica con l'EMI che probabilmente, i prezzi dei dischi precedenti, li gonfiava a dismisura. Ben diverso dal concetto che passa oggi del volerlo gratis ad ogni costo. Non per niente TKOL è stato pagato a prezzo fisso sul sito.

Ti dico io cos'è gratis @li: andare al concertino della band locale e dire che 3-4 euro sono troppi. Quella è la vera conseguenza del concetto di musica aggratis.

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Non volevo assolutamente intendere, in nessuno dei miei post precedenti, che la musica debba essere gratis sempre. Capisco però che lo si evinca, e chiedo scusa per la confusione indotta.

Che gli U2 abbiano fatto uscire SOI gratis non me ne frega niente, il tipo di distribuzione in quel caso era fallato all'origine: distribuire autonomamente il disco su qualsiasi iTunes in questo mondo è un atto di arroganza e basta.

Ps. Tra l'altro chi l'ha detto che gli esperimenti di iR, Tkol e TMB siano stati fallimentari?

Non io, parlavo a livello personale, come per qualsiasi altra cosa che ho scritto finora:

Già la distribuzione su bandcamp mi sembrerebbe più valida delle ultime due (intendo TKOL e TMB).

Aggiungo inoltre che sulla distribuzione di In Rainbows si sono pubblicamente "pentiti" (?!) e non per il guadagno ma proprio perche' e' una cosa che potevano permettersi di fare solo loro in quanto Radiohead (o Wilco o altri grossi nomi).

Questo è un ragionamento che non comprendo. È logico che potessero farlo loro in quanto Radiohead, e non venitemi a dire che non avrebbero messo in conto la quantità di gente che l'ha scaricato gratis.

Mi ripeto ma lo scopo primario di tutto e' un principio non la massimizzazione del guadagno perche' per quello non c'e niente di meglio e di piu facile che mettere l'album sul tuo sito e farti pagare direttamente per poterlo scaricare.

Cosa successa sia con IR che con TKOL.

Per rispondere infine a Wand: i gruppi che possono permettersi di fare queste cose sono i gruppi che hanno un gran seguito, si autoproducono e non hanno un'etichetta, se non la loro. Per questo io dicevo i Radiohead: loro se lo possono permettere, chiunque altro no. I concerti non te li puoi autoprodurre, non puoi fare contemporaneamente il fonico, il guidatore del camion con la sceneggiatura, lo scenografo, il tecnico delle luci ecc. Chi invece lo fa, ovviamente parlo delle band emergenti, deve essere pagata perché quella è la base della musica: la fucina, l'altoforno o quello che vi pare degli artisti di domani.

Io sto parlando di UNA band, non di TUTTE.

Ultima cosa:

E del resto l'album "gratis" i Radiohead l'han gia' fatto: si chiama In Rainbows e poteva essere scaricato per zero.... ah sono stati anche praticamente i primi a farlo

Se intendi i primi famosi sono d'accordo, altrimenti proprio no.

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Personalmente l'ho acquistato solo qualche mese fa... ovvero appena e' stato possibile acquistarlo in formato fisico (in questo caso solo LP) a un prezzo sempre smodato, ma non piu' vergognoso. Chiaro che poi l'ascolto e' avvenuto gia' a settembre dell'anno scorso, ma questa modalita' di distribuzione a me ha impedito di possederne una copia per lungo tempo. Comprendo che i seguaci un po' "distratti" possano aver mancato del tutto l'appuntamento!

esatto, anche a me, che non possiedo tuttora niente di tangibile pur avendo acquistato all'epoca i .wav dal sito dei RH.

Spero pubblicherà prima o poi anche il cd, e che costi come tutti i cd, e spero tanto che il prossimo album dei Radiohead sia anche e soprattutto un CD!!!!

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@demos certo che intendevo i primi famosi (che poi nn e' neanche vero quello ma in ogni caso han fatto "storia").

Pero' mi sa che non ci siamo capiti: non ripeteranno il modello in rainbows perche per quanto redditizio e' in contrasto con l'ideologia di Thom di trovare un metodo "universale" che eviti la mediazione di una major (e in questo l'Arcobaleno e' stato quello che ha smosso parecchio le acque). Che tanti l'avrebbero scaricato gratis sicuramente era in conto e altrettanto sicuramente nn rientra nei motivi del "pentimento". Thom mira a "provare" un modo che possa andare bene anche per la band di Wanderer... ma e' un trial&error e lui lo sa bene e non ne fa mistero. Solo in quest'ottica l'operazione Arcobaleno puo' essere considerata "sbagliata". Ma come e' gia' stato detto, e' stata forse il primo passo di un cambiamento radicale che, anche dovesse funzionare, richiede tempo.

Permettimi, se gli interessasse unicamente il profitto (come li si accusa di fare) ripeterebbero il metodo di distribuzione diretta a prezzo fisso di TKOL senza stare troppo a menarsela con Bitorrent e Bandcamp (che la loro % per quanto piccola se la prendono) ed evitando di interpellare gli studenti di marketing di Oxford, ma nn penso proprio che lo faranno ;).

Aldila' di tutto penso che un fan dei Radiohead ma anche un semplice appassionato di musica spenda volentieri 20 (ma anche 30 o 40 euro come nel caso di TMB) OGNI 5 ANNI per avere una copia fisica del nuovo lavoro. Io di sicuro :).

E in ultimo: sugli U2 d'accordissimo con te. Cattivo gusto ma aldila' di questo anche la dimostrazione che gratis non e' sempre bello e che gratis alla fine si "paga" altrove.

Ps. Mi scuso per la lungaggine ma l'argomento mi sta a cuore e interessa molto

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Credo che alla fine la posizione di thom sia sintetizzabile qui

When we did the In Rainbows thing what was most exciting was the idea you could have a direct connection between you as a musician and your audience. You cut all of it out, it's just that and that. And then all these fuckers get in a way, like Spotify suddenly trying to become the gatekeepers to the whole process," said Yorke.

Io concordo con lui: artista e pubblico, con l'artista che decide lui cosa fare del suo materiale, a quanto venderlo e come venderlo. E pubblico che agisce di conseguenza. Basta con (i falsi) mecenati del nuovo millennio.

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