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17 minutes ago, @li said:

Ho preferito lo stesso costituirmi :P

Hai fatto bene, ora quattro ascolti consecutivi di Junun per espiare la colpa...Ma a pensarci bene rivederti gli Years&Years a Berlino è già sufficiente.

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no ma è una figata il ClubtoClub se solo facessero le cose a orari umani...

 

comunque ho trovato questo

Junun, un progetto musicale di שי בן צור - Shye Ben Tzur, Jonny Greenwood(Radiohead) e The Rajasthan Express in arrivo in Italia per due concerti a Roma e Milano

 Gio 10 Nov – Teatro dell'Arte - La Triennale di Milano
 Ven 11 Nov - Auditorium Parco della Musica - Roma

Biglietti in vendita su Mailticket, Ticketone e Vivaticket

Lo scorso 20 Novembre è uscito Junun per Nonesuch Records - album firmato dal compositore/musicista israelo/indiano Shye Ben Tzur, dal chitarrista dei Radiohead Jonny Greenwood e dall’ensemble di musicisti indiani The Rajasthan Express.
Registrato agli inizi del 2015 in uno studio improvvisato all'interno del 15th-century Mehrangarh Fort a Jodhpur, in India, l'album è stato realizzato con la collaborazione del produttore dei Radiohead, Nigel Godrich, che ha lavorato alla creazione di questi doppio LP/CD insieme al gruppo di musicisti.
L'album contiene composizioni di Ben Tzur, che vedono la partecipazione di musicisti Sufi Qawwali che cantano in Urdu e nella loro lingua ebraica nativa.
Il regista Paul Thomas Anderson, di cui Greenwood è amico e assiduo collaboratore, ha raggiunto il gruppo durante la sessione di registrazione per documentare la vita quotidiana e l’affiatamento nella collaborazione artistica, ma anche per filmare la registrazione live.
Il film impressionistico che ne è venuto fuori, anch’esso intitolato Junun, ha debuttato al New York Film Festival l'8 ottobre 2015 ed è stato reso disponibile per lo streaming in esclusiva su MUBI dal 9 ottobre per 30 giorni. Junun è stato successivamente presentato anche al Festival di Roma nell'Ottobre seguente.
Greenwood è salito sul palco l'anno scorso durante il concerto di Ben Tzur a Londra per suonare in anteprima alcune delle musiche tratte dall’album Junun, e sempre la scorsa estate, i due si sono ritrovati al Festival di Musica Sacra a Gerusalemme insieme al gruppo Qawwali per due spettacoli.
Shye Ben Tzur è un compositore / produttore / poeta e performer israeliano che vive tra India e Israele. Compone musica qawwalis, strumentale e devozionale, in ebraico, urdu e hindi. Un concerto di Zakir Hussain e Hariprasad Chaurasia a cui Ben Tzur partecipò da giovane, cambiò la sua vita. "Ha 'toccato il mio cuore così profondamente," dice. "All’epoca, è stata l’esperienza musicale più profonda a cui abbia assistito. Sono rimasto così scosso che non ho potuto non andare alla scoperta di cosa fosse. Mi sento ancora nel pieno di questa ricerca. Non credo di esserci ancora arrivato. La musica indiana è così vasta e così profonda che più imparo cose diverse, più mi rendo conto di quanto ignorante sono stato fino ad ora. Questa sensazione non si ferma mai. "
“Quando ero nel deserto del Negev nel sud d’Israele un paio di anni fà, mi sono ritrovato ad ascoltare un gruppo di musicisti che suonava un pezzo con un violino arabo chiamato rehab”, dice Greenwood all’Evening Standard di Londra. “Era uno strano mix di musica tradizionale araba e Indiana, qualcosa che non avevo mai sentito prima.” Continua dicendo, “il pezzo migliore, venni poi a sapere che era stato scritto da Shye Ben Tzur, un musicista israeliano che avrebbe vissuto in India fino a quell’anno. Dovevo assolutamente avere più informazioni su di lui. Sono sempre stato un po’ diffidente rispetto ai gruppi rock che provano a cimentarsi nella world-music, ma ci sono sempre delle eccezioni. Damon Albarn per esempio è una di queste: il suo lavoro con i musicisti del Mali denota tutta la sua devozione al progetto. E penso che Shye Ben Tzur sia un altro di questi.”

‪#‎radiohead‬ ‪#‎jonnygreenwood‬ ‪#‎junun‬

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1 hour ago, @li said:

si max spettacolo

Teatro_dell%27Arte_platea.jpg

Bello!! Andate!! senza troppe aspettative e secondo me uscirete dicendo "meh, pensavo peggio"
Junun non e' il massimo della felicita' ed allegria. Pero' quando tutti gli indiani suonano tutti quei tamburi e altri strumenti strani diventa quasi divertete. Sono simpaticissimi ed il ritmo di molte canzoni e' davvero travolgente; ti senti un po' scemo ma non puoi fare a meno di alzarti pure tu e battere le mani a tempo.
E per quel che ne capisco io. sono davvero bravi musicisti.

Per gli amanti di Jonny, lui sta messo dietro, quasi non si vede neanche. La sua chitarra non predomina mai.
Poi esce dal palco abbracciando i nanetti indiani e fa troppa tenerezza :wub:

ps per @@li; la prossima volta il lavoro sporco fattelo direttamente tu :) 

 

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2 hours ago, Wanderer said:

l'anno scorso gli orari furono pessimi?

A me intriga Milano per la comodità e la location...che secondo me valorizza di più il progetto Junun

l'anno scorso thom inizio alle 2 meno un quarto. un incubo :D (soprattutto poi tornare a milano subito dopo)

comunque a torino dipende dove li fanno suonare. Il Lingotto è la venue principale del ClubtoClub (e comunque ha due sale) ma poi ci sono alcuni teatri collegati.

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grazie io vado ma stavo guardando ora: perche' vendono solo i posti schifosi? (sia su T1 che su Mailticket?)

edit... vabbuo' visto che tanto nn riesco a trascinare nessuno e vengo sola alla fine ho preso Platea Non Numerata cosi al limite se c'e' qualcuno di voi ci si puo' mettere vicini (e dalla mappa di T1 sembrerebbe anche il settore piu' vicino al palco, nonche' il meno costoso... misteri!)

 

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41 minutes ago, @li said:

grazie io vado ma stavo guardando ora: perche' vendono solo i posti schifosi? (sia su T1 che su Mailticket?)

edit... vabbuo' visto che tanto nn riesco a trascinare nessuno e vengo sola alla fine ho preso Platea Non Numerata cosi al limite se c'e' qualcuno di voi ci si puo' mettere vicini (e dalla mappa di T1 sembrerebbe anche il settore piu' vicino al palco, nonche' il meno costoso... misteri!)

 

Prenderei anch'io quelli, ho solo il dubbio di non riuscire ad arrivare abbastanza in anticipo x piazzarmi bene...

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