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Iosonouncane


TomThom

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Ricordiamo quando i Radiohead portarono in tour Kid A nel giugno/luglio 2000, 4 mesi prima della sua uscita fisica nei negozi (2 ottobre 2000). Il concetto è simile: monetizzare al massimo il successo di Ok Computer e l'attesa del disco successivo. 
Ho letto anche polemiche sul prezzo eccessivo: io dico che non c'è nulla di strano nel chiedere di spendere 23-28 euro per sentire musica a scatola chiusa, visto che un musicista oggigiorno guadagna dai CONCERTI, non dalle vendite dei ciddì, tantomeno dagli streaming. 

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De gustibus, per esempio a me piace ascoltare prima il prodotto curato e finito, frutto di anni di lavoro in studio, approfondirlo e studiarlo, per poi godermi le sfumature live e cogliere la differente cura dei suoni. Essere bombardato di pezzi totalmente nuovi in un concerto, non conoscendo né testi, né atmosfera, né niente, è una cosa che mi ha sempre acchiappato poco perché so che alla fine mi resterebbe pochissimo se non la sensazione di dire "che figo, ero alla première". Oltretutto, metti che il disco si rivelasse una bomba, dovrei spendere altri soldi per tornare a vederlo. No no :blow:

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11 minutes ago, TomThom said:

De gustibus, per esempio a me piace ascoltare prima il prodotto curato e finito, frutto di anni di lavoro in studio, approfondirlo e studiarlo, per poi godermi le sfumature live e cogliere la differente cura dei suoni. Essere bombardato di pezzi totalmente nuovi in un concerto, non conoscendo né testi, né atmosfera, né niente, è una cosa che mi ha sempre acchiappato poco perché so che alla fine mi resterebbe pochissimo se non la sensazione di dire "che figo, ero alla première". Oltretutto, metti che il disco si rivelasse una bomba, dovrei spendere altri soldi per tornare a vederlo. No no :blow:

Esattamente. 

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1 hour ago, On a Friday said:

Ha scritto: "IRA nascerà sul palco e queste saranno sette prime, in cui il pubblico sarà invitato a immergersi nel flusso dell'album, scardinando le modalità di fruizione consolidate dalla discografia nella nostra era post-discografica"

Cioè, mi pare sia un tantino diverso da quello che hai colto te. Il pubblico, nell'atto di fruire per la prima volta di un album nemmeno in forma fisica cd-lp (che è già qualcosa di piuttosto rivoluzionario ai giorni d'oggi) ne usufruisce in forma fisica in senso letterale, e con quell'atto sta scardinando (per se stesso e per l'artista, limitatamente all'album e al contesto in se) la modalità di fruzione dell'ascolto della musica odierna.

E' qualcosa di molto romantico, e penso che la direzione sia quella giusta.

Semplicemente l'ho vista come l'esatto opposto del fruitore moderno che ascolta singoli e playlist da spotify direttamente dalle casse del cellulare mentre cammina, solo.

Vuoi ascoltare IRA in anteprima? Niente password, niente carte di credito convenzionate, niente stronzate post-moderne: prendi il culo e vieni a teatro con gli animali tuoi simili. E' una roba bellissima, e che l'abbiano fatto altri prima di lui non capisco sinceramente cosa c'entri.

 

Vedetela come volete, per carità, a me pare un bellissimo panegirico:D

Presenta l'album dal vivo in anteprima, fine :) 

Come si faceva una volta o come si fa da sempre in certi ambiti musicali,. 

Il resto è sovrastruttura: ci si può credere benissimo e motivarlo in maniera intelligente ,ma per me - per me - è sovrastruttura mentale. 

 

Poi, per me nessun problema, è una scelta normalissima, non ci vedo nulla di rivoluzionario.

 

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Non ricordo molte anteprime live onestamente  (cosa diversa dal road test, beninteso). Poi ovvio che non  sarà nè il primo nè l'ultimo ma per me è un'iniziativa super apprezzabile. 

Senza contare il fatto che la scelta mi lascia pensare ad un disco poco di canzoni e molto di flussi sonori.

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56 minutes ago, Lacatus said:

Ricordiamo quando i Radiohead portarono in tour Kid A nel giugno/luglio 2000, 4 mesi prima della sua uscita fisica nei negozi (2 ottobre 2000). Il concetto è simile: monetizzare al massimo il successo di Ok Computer e l'attesa del disco successivo. 
Ho letto anche polemiche sul prezzo eccessivo: io dico che non c'è nulla di strano nel chiedere di spendere 23-28 euro per sentire musica a scatola chiusa, visto che un musicista oggigiorno guadagna dai CONCERTI, non dalle vendite dei ciddì, tantomeno dagli streaming. 

Il prezzo mi sembra adeguato.

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The Dark Side Of The Moon dei Pink Floyd fu suonato dal vivo integrale nel 1972, ma l'LP uscì nel 1973.

Dark Side of the Moon: A Piece for Assorted Lunatics, as it was then known,[3] was performed in the presence of an assembled press on 17 February 1972 – more than a year before its release – at the Rainbow Theatre, and was critically acclaimed.[14] 

https://en.wikipedia.org/wiki/The_Dark_Side_of_the_Moon

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Mediamente preferisco anche io ascoltare il live dopo aver metabolizzato il disco. Ma a queste condizioni secondo me merita: il disco sarà eseguito in ordine, in teatro, seduti e nel silenzio assoluto.

Poi in caso si torna a vederlo. :ok:

 

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3 minutes ago, echoes said:

Non ricordo molte anteprime live onestamente  (cosa diversa dal road test, beninteso). Poi ovvio che non  sarà nè il primo nè l'ultimo ma per me è un'iniziativa super apprezzabile. 

Senza contare il fatto che la scelta mi lascia pensare ad un disco poco di canzoni e molto di flussi sonori.

nel jazz si fa spesso, o perlomeno ti becchi spessisimo pezzi non pubblicati, data anche la natura della musica

Il jazz storico nasce tutto dal vivo con i dischi che erano collezioni di pezzi suonati prima dal vivo. 

Certo non era concepito come "flusso sonoro", ma direi che presentare brani inediti live non è proprio roba di ieri. ;) 

Poi intuisco anchei o che questa sia una cosa un po' diversa, ma...struca struca l'esperienza quella è.

 

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1 hour ago, Lacatus said:

Ricordiamo quando i Radiohead portarono in tour Kid A nel giugno/luglio 2000, 4 mesi prima della sua uscita fisica nei negozi (2 ottobre 2000). Il concetto è simile: monetizzare al massimo il successo di Ok Computer e l'attesa del disco successivo. 
Ho letto anche polemiche sul prezzo eccessivo: io dico che non c'è nulla di strano nel chiedere di spendere 23-28 euro per sentire musica a scatola chiusa, visto che un musicista oggigiorno guadagna dai CONCERTI, non dalle vendite dei ciddì, tantomeno dagli streaming. 

Il prezzo va benissimo, viste le location.

Personalmente trovo molto meglio spesi 30 euro in teatro per il Cane che 85 per i RHCP in un pratone.

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1 minute ago, Wanderer said:

nel jazz si fa spesso, o perlomeno ti becchi spessisimo pezzi non pubblicati, data anche la natura della musica

Il jazz storico nasce tutto dal vivo con i dischi che erano collezioni di pezzi suonati prima dal vivo. 

Certo non era concepito come "flusso sonoro", ma direi che presentare brani inediti live non è proprio roba di ieri. ;) 

Poi intuisco anchei o che questa sia una cosa un po' diversa, ma...struca struca l'esperienza quella è.

 

Sì ma il jazz è un campo da gioco diverso, ed è una musica che nasce con presupposti diversi. 

Non dico sia una iniziativa rivoluzionaria, semplicemente è oro di sti tempi. Restituisce aspettativa, attesa e impegno intorno ad una uscita discografica in un mondo in cui un nuovo disco è annunciato il sabato e ascolto con un click la domenica.

Prospettiva finalmente. Sarà un'idea non innovativa ma estremamente azzeccata. Ti dirò di più: me lo sarei aspettato dai Radiohead.

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58 minutes ago, echoes said:

Sì ma il jazz è un campo da gioco diverso, ed è una musica che nasce con presupposti diversi. 

Non dico sia una iniziativa rivoluzionaria, semplicemente è oro di sti tempi. Restituisce aspettativa, attesa e impegno intorno ad una uscita discografica in un mondo in cui un nuovo disco è annunciato il sabato e ascolto con un click la domenica.

Prospettiva finalmente. Sarà un'idea non innovativa ma estremamente azzeccata. Ti dirò di più: me lo sarei aspettato dai Radiohead.

Stessa cosa (intendo l'ultimo paragrafo) che ho pensato io.

Mah Wanderer secondo me sbagli prospettiva, tirare in mezzo il jazz non credo c'entri molto, per epoca, contesto, cura grafica, ecc...

Qui stiamo parlando di un disco con una personalità precisa, finito e suonato dal vivo prima che diffuso, non cangiante o in lavorazione, in un contesto, sempre che Incani possa dirsi indie (per me si, nonostante sia molto meglio di tutti gli altri italiani), che fa della divulgazione/diffusione online la sua arma principale.

Certo vale il solito discorso che senza Die questa scelta non si sarebbe potuta fare, ma vale pure per i Radiohead con tutto ciò che è venuto post Ok Computer

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6 minutes ago, Sig.Bakke said:

Qui stiamo parlando di un disco con una personalità precisa, finito e suonato dal vivo prima che diffuso, non cangiante o in lavorazione

Mi pare che a molti sia sfuggito questo passaggio che invece è cruciale: questo non è un road test tour o un tour con pezzi nuovi dentro, è l'esecuzione di un disco in ordine e in anteprima.

E' come mettere il vinile sul piatto e dare il primo ascolto. 

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Beh dai, capisco Wanderer nel senso che suonare i pezzi live prima che escano è tutto fuorché una cosa nuova. Quello che è bello, però, è che darà dignita alla forma album, suonando i pezzi nell'ordine e nella forma finale. Questo è meno comune anche se non poi così innovativo. Per dire, i These New Puritans hanno fatto esattamente la stessa cosa l'anno scorso alla ICA, il giorno prima dell'uscita del disco. In quel caso sommandoci, come fanno spesso loro, una serie di eventi artistici di ogni tipo.

Quindi niente di minimamente nuovo, ma comunque un approccio che a me piace. Poi c'è da dire che al solito magari i pezzi saranno nuovi per chi vedrà il concerto la prima sera, gli altri tra video, commenti, anteprime... Qualcosa lo verranno a sapere/sentire, volenti o nolenti.

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C'è da dire che si tratta anche di una grande furbata, perché non è affatto detto che Ira segua la linea tracciata da Die, anzi, tutto sembra dire il contrario:  ma il pubblico che sarà lì, sarà lì perché conosce le canzoni di Die (sopratutto Stormi, che recentemente è diventata Disco d'Oro :mitico:)  e perché NON conosce le canzoni di Ira. 

Da qui la domanda: come sarà Ira?

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11 minutes ago, Lacatus said:

C'è da dire che si tratta anche di una grande furbata, perché non è affatto detto che Ira segua la linea tracciata da Die, anzi, tutto sembra dire il contrario:  ma il pubblico che sarà lì, sarà lì perché conosce le canzoni di Die (sopratutto Stormi, che recentemente è diventata Disco d'Oro :mitico:)  e perché NON conosce le canzoni di Ira. 

Da qui la domanda: come sarà Ira?

Diccelo tu che hai notizie sulle coordinate musicali.

 

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23 minutes ago, Lacatus said:

C'è da dire che si tratta anche di una grande furbata, perché non è affatto detto che Ira segua la linea tracciata da Die, anzi, tutto sembra dire il contrario:  ma il pubblico che sarà lì, sarà lì perché conosce le canzoni di Die (sopratutto Stormi, che recentemente è diventata Disco d'Oro :mitico:)  e perché NON conosce le canzoni di Ira. 

Da qui la domanda: come sarà Ira?

Vero anche questo.

Io non vado certo li per Stormi, semmai per Mandria, però un certo timore c'è.

Fa parte del brivido dell'ignoto:laugh:

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47 minutes ago, Lacatus said:

Quello che so l'ho detto nelle pagine precedenti: più scuro di Die, meno italiano di Die.
Posso dirti quello che mi immagino di sentire: qualcosa nelle tinte di Tanca e di Mandria.

Magari. Viulenza.

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34 minutes ago, Lacatus said:

 

 

Che dite? Mi sembrano i pezzi più scuri fra quelli di Die, quindi me li immagino vicini alla nuova produzione...

Io mi aspetto anche più strumentazione e meno elettronica. Magari sintetizzatori un po' industrial sì, ma non beats à la Buio o aperture simil Carne.

L'importante è che ci sia tanto spazio per la strumentazione e poca forma canzone, riprendendo i concetti di Buio, Mandria e Tanca.

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3 minutes ago, echoes said:

Io mi aspetto anche più strumentazione e meno elettronica.

Ovvio, questo già si era detto tempo fa. 

4 minutes ago, echoes said:

L'importante è che ci sia tanto spazio per la strumentazione e poca forma canzone, riprendendo i concetti di Buio, Mandria e Tanca.

Anche qui di direi quasi quasi che puoi metterci la mano sul fuoco :diav:

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