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Edward O'Brien - Earth


Lacatus

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1 hour ago, TomThom said:

Da 3:25 a 3:50 BEO, poi fine, diventano i Depeche Mode al momento dell'amaro post pranzo natalizio.

 

1 hour ago, myxo said:

di una banalità disarmante, anche io ci sento i depeche mode, soprattutto nel cantato

 

 

48 minutes ago, dreambrother said:

Anche io immaginavo la voce di Dave Gahan adattissima al pezzo mentre lo ascoltavo

 

... e siamo in 4

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18 hours ago, modifiedbear said:

Hehe che merda.

La prima parte una fiera di banalità e noia condita da una voce impersonale, un giro di chitarra che manco Phil, e un mix davvero scialbo.
Seconda parte un festival di volgare inutilità senza alcun gusto né senso della misura.

Questa carta da culo sarebbe superiore ad ANIMA?
La prima parte sarebbe Faust Arp e quella cassa oscena sarebbe quella di EEIRP?
Tornate ai Coldplay.

Scusa ma chi avrebbe detto che è meglio di Anima?

Chiamiamo il 118 in caso.

Concordo totalmente sulla "mancanza di misura", che forse è l'aspetto che mi dà più noia.

Infatti ho sempre mal sopportato l'esistenza di Super Collider, che ha superato Paranoide Android come durata proponendo il nulla.

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30 minutes ago, Sig.Bakke said:

Scusa ma chi avrebbe detto che è meglio di Anima?

Chiamiamo il 118 in caso.

Concordo totalmente sulla "mancanza di misura", che forse è l'aspetto che mi dà più noia.

Infatti ho sempre mal sopportato l'esistenza di Super Collider, che ha superato Paranoide Android come durata proponendo il nulla.

L'ha detto qualche scriteriato qualche pagina fa.

Non scherziamo su Supercollider però, è un brano che deve essere lungo come una processione, ciclico e liturgico per esistere.

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Io un giudizio così negativo non lo do ancora. E' sempre un passo in direzione giusta dopo la maggiore banalità di Santa Teresa.

Brasil è decisamente troppo lungo. Una versione compressa in 3-4 minuti penso avrebbe scaturito commenti più positivi. 

La voce di Ed per me è decisamente migliore e più varia della voce di Phil, ma capisco che ci sono delle somiglianze.

Credo che riesco a cogliere nel pezzo qualche emozione, e che Ed ci ha messo il cuore. Non è certo un pezzo che può reggere scrutinio a livello di testa, ma i sentimenti ci stanno.

Per me ha voluto fare un outro lungo, stile Hey Jude. Comprendo il sentimento ma bastava la metà.

La cosa che trovo più incomprensibile è il perché insiste a riferirsi alla ispirazione sud Americana, e il fatto che ha dato nomi tipo Brasil e Santa Teresa a pezzi che non hanno niente a che fare con quei paesi!

Comunque sono ancora curioso per il seguito. Non si sa mai, Ed potrebbe sorprenderci positivamente più avanti.

 

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Nulla di che, ma di solito non ascolto i singoli per più di una volta, e tendo in ogni caso a mutare il giudizio una volta ascoltato il lavoro d'insieme.

L'unica cosa che mi è rimasta è l'ingresso della cassa a quarti e di Colin, molto arrogante.

In ogni caso io son contento, finalmente uscirà l'album di Ed:D

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59 minutes ago, Billy Beach said:

La cosa che trovo più incomprensibile è il perché insiste a riferirsi alla ispirazione sud Americana, e il fatto che ha dato nomi tipo Brasil e Santa Teresa a pezzi che non hanno niente a che fare con quei paesi!

Ecco questa è la cosa più sconcertante, al di là di tutto. 

1 hour ago, Billy Beach said:

Comunque sono ancora curioso per il seguito. Non si sa mai, Ed potrebbe sorprenderci positivamente più avanti.

Quoto. Prima di dare un giudizio definitivo bisogna ascoltare tutto.

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Che delusione. Non solo il pezzo è insignificante, ma è lontanissimo da quello che che ci aveva indotti a credere prima con le intervite e poi con i titoli brasileri.

Ci aspettavamo una fusione a freddo tra radiohead, os mutantes, caetano veloso, jeorge ben jor e baden powell e invece ci siamo ritrovati con un'anonima ballata philliana con finale in cassa dritta da primo esperimento con fruity loops.

Aspettiamo il disco ma non credo ci siano molte speranze ormai.

Finisce qui il mito di Eduardo O'Brasileiro.

Che saudade.

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11 hours ago, SmashingHead said:

Che delusione. Non solo il pezzo è insignificante, ma è lontanissimo da quello che che ci aveva indotti a credere prima con le intervite e poi con i titoli brasileri.

Ci aspettavamo una fusione a freddo tra radiohead, os mutantes, caetano veloso, jeorge ben jor e baden powell e invece ci siamo ritrovati con un'anonima ballata philliana con finale in cassa dritta da primo esperimento con fruity loops.

Aspettiamo il disco ma non credo ci siano molte speranze ormai.

Finisce qui il mito di Eduardo O'Brasileiro.

Che saudade.

è un po' ciò che penso.

anche se il fatto che il disco avesse influenze brasilere non era proprio detto...

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