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2017: L'anno del riscatto


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Just now, Wanderer said:

per il resto è beh oddio, negli anni 90 ci fu abbastanza un esplosione del genere..

per il resto - senza nulla togliere agli artisti che in molti casi sono bravi, faccio solo un discorso di trend - vedo che molti anni si spinge il BLM black lives matter a livello musicale, sopratutto da parte di pitchfork che oramai è una specie di bolla papale per quanto riguarda le mode musicali. 

 

esatto volevo dire questo.

poi va beh personalmente faccio fatica ad accostarmi perfino all'America "facile" di Springsteen e sono sempre stata filo-britannica a livello di gusti musicali quindi probabilmente limite mio...

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3 minutes ago, Lacatus said:

Damon Albarn dimostra ancora una volta di essere un incapace.

Non ti limitare al mio giudizio eh:D Magari è disco è del decennio, però mi son sembrati validi solo i singoli. Il resto dei pezzi fanno dal fastidioso, all'inutile, con punte di "carino dai".

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Just now, @li said:

no dai 30 no... ammetti che pero' negli ultimi è diventato di "moda"... 

Ho cambiato in 20 anni. Siamo nel 2017, 20 anni fa era il 1997, a momenti iniziava il millennio, non so dove eravate, ma il genere era già ampiamente sdoganato in tutto il mondo. Cioè, questo è del 1995, non del 2010:

 

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@pandroid c'ero e Coolio me lo ricordo pero' nn era in cima agli album migliori dell'anno, era semplicemente qualcosa che passava in radio (mentre negli ultimi anni abbiamo letto lodi sperticate ai vari D'Angelo, Lamar etc etc etc...)

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6 minutes ago, Wanderer said:

Ma c'era chick corea che di secondo nome fa ARMANDO:P

Suppongo venisse costantemente bullizzato in studio da Miles, uno notoriamente tollerante e aperto verso i bianchi. :laugh: 

3 minutes ago, @li said:

@pandroid c'ero e Coolio me lo ricordo pero' nn era in cima agli album migliori dell'anno, era semplicemente qualcosa che passava in radio (mentre negli ultimi anni abbiamo letto lodi sperticate ai vari D'Angelo, Lamar etc etc etc...)

Ma il motivo è semplice: perché Coolio prendeva un pezzo del 1978 di Stevie Wonder e ci bestemmiava sopra, Lamar e D'Angelo fanno cose che sono sono figlie del proprio tempo, con tecnologie del proprio tempo. I rapper che sono rimasti al palo (Jay-Z e affini) ormai subiscono il trattamento U2: grandi glorie del passato che siccome fa tanto Freud massacrare i padri e gli dei, vengono massacrati.

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Diciamo che è anche una questione di zeitgeist. Ammesso che si possa fare un discorso del genere (ed è pieno di limitazioni) lo zeitgeist della musica mondiale odierna è quello, negli anni '90 no, ma l'hip hop come fenomeno di massa non è nato nel 2015, così come il rock (nato come sbianchettamento della musica da negri di negri per negri) come fenomeno di massa non lo è diventato negli anni '70, quando ero lo zeitgeist, ma negli anni '50.

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Vorrei smarcare la parte non lirica ( dal punto di vista verbale sono d'accordo con thomtom)dell'hip hop da un contesto razziale, è un discorso del cazzo, della serie che se andiamo a finire nella valle dell'olduvai anche noi siamo stati generati da negri, quindi?

Mi è piaciuto il controparagone hip hop/opera, ma mi ha fatto ridere al contempo perché alla fine l'opera è un'espressione teatrale, quindi non regge.

Quel che penso io è che, personalmente, faccio una fatica immane a dover sopportare il flow lirico, ma non perché non arrivo a capire i testi, perché mi distrae da quello che a me più interessa della musica, e che è la sua componente vitale: il suono. E' vero che c'è tanta sperimentazione nei dischi di lamar, west e (pochi) affini, e che quella sperimentazione è dovuta in percentuale preponderante allo sforzo dei produttori (a volte sono decine per disco, un paio a brano), pagati a peso d'oro e i cui riconoscimenti sono marginali.

Quello che non mi spingerà mai ad amare un disco di kendrick quanto succede coi grizzly bear di turno (dico un nome per non fare elenchi), è che per questi ultimi la bellezza e ricercatezza di un suono  è magnificata dall'immediatezza  nel potere cogliere lo stesso, con l'hip hop non succede; da qui poi appunto tutti gli articoli di vice e pitchfork e modaioli italiani vari sulle citazioni e campionamenti, che senza elenco sono difficile da cogliere entro i primi 10 ascolti (se quello intanto sta facendo un panegirico a 1000 parole per minuto su quante troie si possono scopare a chicago dopo aver preso un paio di pallottole al bar). In sostanza, l'immediatezza per me fa molto dell'appeal che la sperimentazione fa sul mio cervello, e che mi rende l'hip hop come mangiare un polpettone sulla spiaggia in sardegna a metà luglio.

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A livello lirico c'è a chi piace James Joyce e a chi piacciono gli haiku. Io per dire faccio fatica, magari è un problema mio eh, persino coi Uochi Toki o financo Bob Dylan, ultimo premio Nobel per la letteratura. Hai ragione Sexbeatles, con l'opera non regge il paragone, allora forse dovremmo scardinare la problematica attraverso il cantaurorato, però si finirebbe per parlare sempre della stessa questione sui cultural e gender studies, che infatti non possono mai essere smarcati del tutto dall'aspetto strettamente musicale.

Nel senso, la domanda da porsi sarebbe appunto, quanto avrebbe valore in un contesto globale / globalizzato mettiamo un De André se avesse cantato in inglese (ma poi nel suo caso usava anche il genovese! Lo devo ancora ascoltare quel disco.)?

Quanto sarebbero in alto nelle classifiche gli Uochi Toki se l'italiano fosse la lingua franca?

Comunque rimane sicuramente una questione difficile.

Comunque nel mio caso con Bob Dylan certe volte il flow funziona, certe altre no. I nigga non lo so, semplicemente non mi va di cercare di provare ad entrare nei loro panni, in questo momento storico della mia vita.

 

E io che ero venuto a parlare degli Slowdive :(

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7 hours ago, notlivingjustkillingtime said:

A livello lirico c'è a chi piace James Joyce e a chi piacciono gli haiku. Io per dire faccio fatica, magari è un problema mio eh, persino coi Uochi Toki o financo Bob Dylan, ultimo premio nobel.

Esattamente come me.
Per parlare di un amico: preferisco mille volte Die a La Macarna Su Roma ;)

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3 minutes ago, Lacatus said:

Aiuto...mi sa che stanotte me lo sparo prima di dormire :ph34r:

Hai scelto il momento ideale della giornata. 
Io sono superstressato e la sera è una mano santa. In Inverno mi ha fatto compagnia Pete Silberman. Ora, loro. 

Mac DeMarco invece mi ha convinto a metà, per me, primo passo falso del cantautore pazzo canadese. 

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