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2017: L'anno del riscatto


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Davvero interessante il nuovo di holden, diciamo che le aspettative dopo i due singoli si sono mantenute. Molto diverso dai suoi precedenti, qui c'è lui in una band vera e propria, ma sopratutto, la musica punta verso coordinate differenti. C'è sicuramente l'elettronica - e vabbè - ma ci sono i richiami alla scuola free jazz di Don Cherry, Coleman e Sanders nell'uso dei fiati; ma insieme a questo c'è una ritmica molto minimalista, quasi reichiana, in un interessante contrapposizione tra libertà - le canzoni sono jam in studio poi "tagliate" da Holden - e rigore ritmico. C'è poi più di qualche richiamo alla musica nord-africana, nei giri, nel minimalismo ritmivo e in certe scelte sonore e ovviamente un pizzico di kraut cosmico che non manca mai (visto anche il disco precedente)..

La cosa interessante, da un lato è l'unicità del tutto: il disco pare una lunga suite, non si differenzia tantissimo tra un episodio e l'altro, ma si mantiene vivo - diciamo che è un lungo trip - ben bilanciato nella durata (9 tracce per 45 minuti). Intrigante il fatto che si, i richiami jazz, ma non c'è nessun solo e oltretutto mi sembra che non ci sia alcun tentativo di fondere il sound di holden con i fiati, che vagano molto per i cazzi loro. Ad alcuni può piacere o meno, ma è interessante...

In generale nessun strumentista svetta sull'altro, suonano tutti allo stesso livello, intendo proprio sonoro, non c'è accompagnamento/solo ecc.

In generale ho apprezzato certe scelte un po' estreme di mix con Holden molto avanti nel suono e i fiati relegati dietro, appunto per creare questo effetto pastoso, senza che qualcuno svetti. 

Davvero bravo - e se pensiamo a come era l'ultimo disco, bravo anche per il coraggio. 

Lo ascolterò parecchio...:)

;)

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Ma come fa a piacervi King Krule? 
Io sinceramente mi sono stufato dei professionisti dell'"Intonarumori" di futuristica memoria. Per carità, ottimo producer, ma stessa sensazione di quando ascolto Flying Lotus: una bellissima combinazione di colori che resta sulla tavolozza, perché non sanno usare carboncino e pennello (ovvero non sanno scrivere una canzone).

Discorso simile vale per l'ultimo di Colapesce: tante idee a livello di arrangiamento/produzione (non a caso in cabina di regia c'è Iosonouncane), ma a parte qualche guizzo qua e là, mancano le canzoni, proprio a livello di songwriting.

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2 hours ago, Lacatus said:

Ma come fa a piacervi King Krule? 
Io sinceramente mi sono stufato dei professionisti dell'"Intonarumori" di futuristica memoria. Per carità, ottimo producer, ma stessa sensazione di quando ascolto Flying Lotus: una bellissima combinazione di colori che resta sulla tavolozza, perché non sanno usare carboncino e pennello (ovvero non sanno scrivere una canzone).

Solo rimandendo in ambito ultimo disco

Biscuit Town

The Locomotive

Dum Surfer

Logos

Lonely Blue

Czech One

Half Man Half Shark

The Ooz

Midnight 01

La lune

Sono tutte composizioni che rientrano perfettamente nella "forma canzone", spaziando peraltro dal punk al jazz. Ho sempre pensato che se uno ha problemi con King Krule è piuttosto per la sua voce, o per la negatività assoluta.

Ad esempio a questa cosa manca per essere "canzone"? Al di là dei gusti personali, ovvio

O questa (che poi su disco è senza batteria, ed è di una bellezza unica):

 

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4 minutes ago, modifiedbear said:

Mica male Holden. Nulla di geniale o supremo, ma solito zucchero filato per orecchie - che non guasta la domenica mattina.

Edit: ho dovuto arrendermi a Spotify: è la svolta totale :o Non credevo l'avrei mai pensato.

lascialo sedimentare, vedrai che cresce ancora di più. Se pensi a com'era il suo - clamoroso - disco precedente, non si può che fargli i complimenti. Libero ma pure be strutturato, richiami alla musica nord africana, al minimalismo, al jazz e poi JH che ti piazza quelle bordate sytnhose in mezzo ai brani...davvero un disco come se ne sentono pochi, anche accessibile in generale pur essendo ovviamente non proprio l'ascolto tipico da domenica in scioltezza. E' uno che ne sa, niente da dire. 

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48 minutes ago, Wanderer said:

lascialo sedimentare, vedrai che cresce ancora di più. Se pensi a com'era il suo - clamoroso - disco precedente, non si può che fargli i complimenti. Libero ma pure be strutturato, richiami alla musica nord africana, al minimalismo, al jazz e poi JH che ti piazza quelle bordate sytnhose in mezzo ai brani...davvero un disco come se ne sentono pochi, anche accessibile in generale pur essendo ovviamente non proprio l'ascolto tipico da domenica in scioltezza. E' uno che ne sa, niente da dire. 

Il punto secondo me non è il disco precedente, ma i lavori ancora antecedenti: mi dispiace si sia allontanato dalla techno, perché sperimentava cose che portavano il genere ad un gradino più alto. Lo vidi una volta dal vivo ad un festival di elettronica quando ancora non era nessuno, e quella volta fece prova di ricerche che ha aimè chiaramente abbandonato in seguito. Questa sua palette sonora attuale fatta di grandi pad, di perfetti synth modulari e di batterie acustiche è Ok, ma troppo adagiato alle mode correnti, ed è un peccato perché di stoffa per creare uno squarcio in generi musicali più ignoranti ne aveva.

Ah, poi non ho ancora approfondito la questione di CHI sia il batterista nel nuovo album, perché da ciò che ho sentito il percussionista che lo accompagnava in live per The Inheritors era una schiappa allucinante, una merda atomica.

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6 hours ago, On a Friday said:

Solo rimandendo in ambito ultimo disco

Biscuit Town

The Locomotive

Dum Surfer

Logos

Lonely Blue

Czech One

Half Man Half Shark

The Ooz

Midnight 01

La lune

Sono tutte composizioni che rientrano perfettamente nella "forma canzone", spaziando peraltro dal punk al jazz. Ho sempre pensato che se uno ha problemi con King Krule è piuttosto per la sua voce, o per la negatività assoluta.

Il problema, hai ben detto, è la negatività assoluta. 

Gli darò una terza possibilità comunque.

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5 hours ago, modifiedbear said:

 

Ah, poi non ho ancora approfondito la questione di CHI sia il batterista nel nuovo album, perché da ciò che ho sentito il percussionista che lo accompagnava in live per The Inheritors era una schiappa allucinante, una merda atomica.

si beh questo va detto, anche all'interno dell album la band non pare niente di che, sopratutto i fiati. 

Però ti dirò, nell'idea del disco ci stanno bene. 

 

Quanto al resto, a che lavori ti riferisci? Quelli pre-idiots are winning?

 

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4 hours ago, Lacatus said:

Il problema, hai ben detto, è la negatività assoluta. 

Gli darò una terza possibilità comunque.

Ma per carità, mica deve piacerti per forza:D

Comunque si, se non trovi niente nella decina di pezzi che ho elencato allora non fa per te.;)

Se mi parli di angoscia e tristezza capisco benissimo, sul discorso canzone invece non sono d'accordo. Ripeto, questo al di là dei gusti musicali o meno, anche considerando che il tipo ha 23 anni.

Poi, per fortuna, ad ognuno il suo (a te calcutta:baguette::baguette::P)

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10 hours ago, Lacatus said:

GRANDE! Altro che Cola-a-picco!

Colapasta l’ho rivalutato, disco senza palle ma francamente bello da ascoltare grazie a quei 3/4 picchi interessanti.

Nulla però a che vedere con De Simone, mi chiedo seriamente da dove esca questo tipo, roba da combattimento bella viscerale. Complimenti. Oggi le mie due ore di loop le ho dedicate all’ascolto della prima metà di “Eterno riposo”, un gran bel tappeto sonoro che mi ha steso.

In generale però, vista la mia recente chiusura della storia d’amore più straziante che abbia mai vissuto, il disco mi sotterra più del dovuto e me lo ascolto a gran volume per ricordarmi che la vita è una merda. Non il periodo giusto per questo genere di ascolti. Ma tant’è!

(Ps. C’entra una sega ma finisco di cagare e di scrivere questo post e corro a vedere YWRNH :ph34r:)

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6 minutes ago, modifiedbear said:

Nulla però a che vedere con De Simone, mi chiedo seriamente da dove esca questo tipo, roba da combattimento bella viscerale. Complimenti. Oggi le mie due ore di loop le ho dedicate all’ascolto della prima metà di “Eterno riposo”, un gran bel tappeto sonoro che mi ha steso.

 Fuori da tutti gli schemi indie, odioso con quei baffi zappiani, ma geniale e con un cuore così :) Intrepido!

9 minutes ago, modifiedbear said:

In generale però, vista la mia recente chiusura della storia d’amore più straziante che abbia mai vissuto, il disco mi sotterra più del dovuto e me lo ascolto a gran volume per ricordarmi che la vita è una merda. Non il periodo giusto per questo genere di ascolti. Ma tant’è!

Dà coraggio per i cuori spezzati, vero.

11 minutes ago, modifiedbear said:

(Ps. C’entra una sega ma finisco di cagare e di scrivere questo post e corro a vedere YWRNH :ph34r:)

Dicci se hai qualche impressione sulla colonna sonora!

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L'unica cosa che non amo dell'album di De Simone è l'eccessiva prolissità. Ci sono dei passaggi lunghissimi, dei riempitivi inutili. Tutto l'album potrebbe durare la metà e funzionare il doppio. Solo per questo non fa totalmente breccia nel mio cuoricino. 

Su Colapesce invece, mi aspettavo di più, invece è un buon album, con bei pezzi e altri dimenticabili. 

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45 minutes ago, principles said:

L'unica cosa che non amo dell'album di De Simone è l'eccessiva prolissità. Ci sono dei passaggi lunghissimi, dei riempitivi inutili. Tutto l'album potrebbe durare la metà e funzionare il doppio. Solo per questo non fa totalmente breccia nel mio cuoricino. 

È una prolissità necessaria, per tenere lontani dalla sua musica i bimbiminkia indie. Avrebbe potuto cavalcare la scena facendo un disco sputtanatissimo come Colapesce strizzando l'occhio a Iosonouncane e i Thegiornalisti, invece se ne fotte proprio. Demodé è bello!

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