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concerto in Israele


Deborah

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1 minute ago, Wanderer said:

Seamus O'Brolchain, a member of the UK-based activist group Radiohead Fans for Palestine, said that Yorke seemed to be mistaken about the origins of the boycott call.

"Thom seems to think the call to boycott has come from people like [award-winning director] Ken Loach and Roger Waters, but that isn't true. The call has come from the Palestinian people who are living under apartheid - how can they talk down to a millionaire rock star?" O'Brolchain told Al Jazeera.

"Our fans campaign has tried to open a dialogue with the band, but they ignored us," O'Brolchain added. "Radiohead bassist] Colin Greenwood refused to accept our letters when they were presented to him. He didn't even want to read them. The band's publicists and agents haven't returned our calls."

"We made the mistake of thinking Radiohead were the kind of band who would be willing to have a dialogue with their fans."

In the interview, Yorke also lashed out at the academic boycott, saying of universities: "The one place where you need to be free to express everything you possibly can. You want to tell these people you can't do that?"

But according to Eskanda, Yorke's comments appear to be made without regard to the situation that the Palestinians live under: "While the Palestinian BDS movement endorses a free exchange of ideas, it is obvious that it has to be just that: free, which excludes situations of colonial oppression, apartheid and military occupation."

Speaking to Al Jazeera in response as to why Yorke "just can't understand why going to play a rock show [in Israel ... is a problem]", Eskanda quoted Enuga S. Reddy, who was director of the UN Centre Against Apartheid, and in 1984 spoke of "people who have performed in South Africa because of ignorance of the situation or the lure of money or unconcern over racism.

"They need to be persuaded to stop entertaining apartheid, to stop profiting from apartheid money and to stop serving the propaganda purposes of the apartheid regime," Reddy said.

QUESTI MAOMETTANI HANNO ABBONDANTEMENTE ROTTO IL CAZZO. 

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https://radioheaddontplayisrael.blogspot.it/2017/06/a-reply-to-thom-yorkes-comments-in.html

 

sinceramente non riesco a prendere una posizione netta: credo che di base Thom abbia il mio sostegno per quello che dice, però è anche vero che una risposta ci sta. 

Certo, entrambe un po' sguaiate. Per me rimane centrale: non credono nel boicottaggio, credo lo possano dire senza pensare che siano sionisti. Tra l'altro tutto parte da questo presupposto: suoni in israele? sei sionista. Mi sembra un po' troppo. 

Thom si è lamentato per la polarizzazione delle opinioni e per le accuse di scarsa sensibilità, non ha parlato di politica. Per quanto ne sappiamo noi i Radio possono essere sia sionisti che per la pealestina che invade il Medio Oriente - o per l'oceano di possibilità che c'è di mezzo. 

Poi ecco la questione arabo/israeliana è un po' complessa..

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14 hours ago, max [idioteque.it] said:

Nicola, sinceramente chi ha davvero rotto, con questa vena islamofobica, sei tu.

Please, basta.

Scusa se son stato duro. Ma perché mai Thom dovrebbe prendere lezioni di anti apartheid proprio dai mussulmani che segregano le donne, considerandole alla stregua di bestioline?

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1 hour ago, @li said:

Che enorme testa di cazzo! Con tutta questa campagna stampa c'è il rischio che i Radiohead passino per sionisti, proprio alla vigilia del tour europeo e del concerto a Tel Avviv.
Delicatezza di un elefante.

Punchup At A Wedding con dedica a Waters :sfilluz:

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43 minutes ago, Lacatus said:

Che enorme testa di cazzo! Con tutta questa campagna stampa c'è il rischio che i Radiohead passino per sionisti, proprio alla vigilia del tour europeo e del concerto a Tel Avviv.
Delicatezza di un elefante.

Punchup At A Wedding con dedica a Waters :sfilluz:

 

44 minutes ago, Lacatus said:

Che enorme testa di cazzo! Con tutta questa campagna stampa c'è il rischio che i Radiohead passino per sionisti, proprio alla vigilia del tour europeo e del concerto a Tel Avviv.
Delicatezza di un elefante.

Punchup At A Wedding con dedica a Waters :sfilluz:

Hai ragione, non ci avevo pensato, polemica inopportuna e pericolosa di questi tempi 

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4 hours ago, Lacatus said:

Che enorme testa di cazzo! Con tutta questa campagna stampa c'è il rischio che i Radiohead passino per sionisti, proprio alla vigilia del tour europeo e del concerto a Tel Avviv.
Delicatezza di un elefante.

Punchup At A Wedding con dedica a Waters :sfilluz:

 

3 hours ago, alessandra said:

 

Hai ragione, non ci avevo pensato, polemica inopportuna e pericolosa di questi tempi 

 

E poi il malato di mente sarebbe stato Syd Barrett...

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ehi thom e roger vi posso rivelare che delle vostre beghe personali ce ne frega il giusto oramai. E dato che la causa è comunque importante comunque la si voglia mettere, renderla oramai una lotta pubblica è una roba senza senso ne utilità, perchè appunto oramai sembrano più beghe personali che non porre l'attenzione su qualcosa di importante!

 

 

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14 minutes ago, frasky said:

https://artistsforpalestine.org.uk/2017/06/05/yorke-offended-by-appeal-from-fellow-artists/

Questa volta hanno risposto gli autori della lettera originale

ASSURDO.

Si sfiora l'istigazione all'intifada contro i Radiohead. Pericolosissimo in questi tempi di terrorismo islamico. Un atteggiamento totalmente irresponsabile.

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le ultime quattro righe sono allucinanti

 

 

e poi

 

We don’t dispute Radiohead’s ability to make ‘moral decisions’.   Our signatories simply think Radiohead are making the wrong one.

L'abbiam capito! Cazzarola! E gli altri pensano di far bene..passiamo oltre please?

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7 minutes ago, Wanderer said:

le ultime quattro righe sono allucinanti

Davvero... a leggerli sembra che sia colpa dei Radiohead se i territori palestinesi sono stati occupati dagli israeliani. 

7 minutes ago, Wanderer said:

e poi

We don’t dispute Radiohead’s ability to make ‘moral decisions’.   Our signatories simply think Radiohead are making the wrong one.

Velatamente, anzi, nemmeno tanto velatamente minacciosa questa frase (come tante altre contenute nel testo).
Non fatemi andare oltre sennò questa è la volta buona che Max mi banna...

:diav:

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Ma poi avessero mai parlato di politica i Radiohead: su sta roba manco sappiamo cosa ne pensano VERAMENTE. Invece lo danno tutti per scontato che siano pro politiche israeliane.

sono gli altri che politicizzano, uno ha anche tutto il diritto di NON AVERE una posizione. E suonare.

 

Poi ecco se thom usava meno fuck/shit cazzate varie era meglio per tutti, ma si tratta del meno. 

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Che poi è stato Shye Ben Tzur a invitarli lì sicuramente, per l'amicizia con Jonny... Thom ha pure specificato che Jonny ha amici israeliani e palestinesi e la moglie è israeliana... Boh... 

Ottusità.

Ma non si rendono conto di quanto è pericoloso additare i Radiohead come sionisti?

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1 hour ago, Lacatus said:

ASSURDO.

Si sfiora l'istigazione all'intifada contro i Radiohead. Pericolosissimo in questi tempi di terrorismo islamico. Un atteggiamento totalmente irresponsabile.

 

19 minutes ago, Lacatus said:

Che poi è stato Shye Ben Tzur a invitarli lì sicuramente, per l'amicizia con Jonny... Thom ha pure specificato che Jonny ha amici israeliani e palestinesi e la moglie è israeliana... Boh... 

Ottusità.

Ma non si rendono conto di quanto è pericoloso additare i Radiohead come sionisti?

 

1 hour ago, Lacatus said:

ASSURDO.

Si sfiora l'istigazione all'intifada contro i Radiohead. Pericolosissimo in questi tempi di terrorismo islamico. Un atteggiamento totalmente irresponsabile.

 

54 minutes ago, Wanderer said:

le ultime quattro righe sono allucinanti

 

 

e poi

 

We don’t dispute Radiohead’s ability to make ‘moral decisions’.   Our signatories simply think Radiohead are making the wrong one.

L'abbiam capito! Cazzarola! E gli altri pensano di far bene..passiamo oltre please?

 

42 minutes ago, Wanderer said:

Ma poi avessero mai parlato di politica i Radiohead: su sta roba manco sappiamo cosa ne pensano VERAMENTE. Invece lo danno tutti per scontato che siano pro politiche israeliane.

sono gli altri che politicizzano, uno ha anche tutto il diritto di NON AVERE una posizione. E suonare.

 

Poi ecco se thom usava meno fuck/shit cazzate varie era meglio per tutti, ma si tratta del meno. 

 

20 minutes ago, Lacatus said:

Che poi è stato Shye Ben Tzur a invitarli lì sicuramente, per l'amicizia con Jonny... Thom ha pure specificato che Jonny ha amici israeliani e palestinesi e la moglie è israeliana... Boh... 

Ottusità.

Ma non si rendono conto di quanto è pericoloso additare i Radiohead come sionisti?

 

Poi va aggiunto che Thom è stato costretto a rispondere e c'è da dargli ragione se è quantomeno nervoso!

http://www.huffingtonpost.it/2015/11/17/eagles-roger-waters-israele_n_8581404.html

 

Giuro che se dovesse succedere qualcosa ai Nostri o alla crew o ai fans, il caro Waters lo riempio di insulti e sputi!

E si sa quanto in Italia sia orrendo accusare un cantante di portare sfiga...

 

 

 

 

 

 

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ragazzi, sono anch'io un talebano radioheadiano (la scelta del termine è ironica e non casuale), vi lurko da più di 10 anni leggendovi tutti i giorni, stimo wanderer, @li e pandroid tra gli altri (anche  lacatus quando parla di musica), ma la risposta di thom purtroppo è stata oggettivamente imbarazzante, arrogante e di un'ignoranza colpevole: indifendibile. finge di non capire (o nel migliore dei casi non vuole capire, dando per scontato che non sia un "ritardato" che non capisce davvero) che andare a suonare in un Paese in guerra, che è sotto condanna perenne delle Nazioni Unite (ecc. ecc.) è oggettivamente una presa di posizione politica, e un endorsement alla sua "normalizzazione". nessuno dei signatari della petizione dice che i Radiohead siano sionisti. suonare in Israele significa, tuttavia e oggettivamente, mettere tra parentesi l'eccezionalità della situazione laggiù e mettersi dalla parte degli occupanti, dei bombardanti, dei torturanti, degli "uccisori": significa farsi complici, tout court. il boicottaggio d'Israele esiste da più di 10 anni, ed è una delle poche "armi" che la società civile ha modo di usare per contrastare il silenzio complice e colpevole dei governi mondiali (non tutti, per fortuna) nei confronti della riduzione progressiva dei diritti e delle più semplici aspirazioni di vita di migliaia (ma sono sempre meno) di esseri umani: i palestinesi, appunto. i Radiohead non hanno mai suonato e immagino che non suonerebbero mai in Cina, vista la militanza (passata) nella causa del Free Tibet (però hanno suonato a Taiwan, ndr). Ecco, la causa della Free Palestine non ha nulla di diverso. 

I Radiohead e Thom in particolare "flirtano" con la politica da almeno 20 anni, ed è per questo che nessuno si aspettava un atteggiamento del genere: c'è davvero dell'arroganza e del disprezzo nelle parole di Thom, non c'è modo di difenderlo stavolta. non conoscere la situazione in Palestina non è una scusa, l'ignoranza non è mai una scusa. compiere un gesto come quello di suonare a Tel Aviv è, ripeto, un atto politico (perché il contesto è politicizzato fortemente, volente o nolente Jonny e i suoi amici di ambo le parti). le azioni valgono quanto e più delle parole: i Radiohead hanno oggettivamente scelto di chiudere gli occhi sulle atrocità criminali (ripeto, denunciate da 50 anni dall'ONU) compiute dai governi dell'occupante israeliano   

chi vuole può leggere per esempio questo breve articolo di Haaretz ripreso da Internazionale (tanto per capire "chi sono gli israeliani")

https://www.internazionale.it/opinione/gideon-levy/2017/06/05/cinquant-anni-occupazione-palestinesi

 

a margine: i commenti borgheziani di lacatus sono quanto di più nocivo e inquinante ci possa essere su quest'argomento: la causa palestinese precede e supera "lo scontro di civiltà", Al-Qaeda, l'Isis e compagnia bella. non c'entra assolutamente nulla. permettetemi di ripeterlo un'ultima volta: l'ignoranza non è mai una scusa. 

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1 hour ago, Tony P. said:

ragazzi, sono anch'io un talebano radioheadiano (la scelta del termine è ironica e non casuale), vi lurko da più di 10 anni leggendovi tutti i giorni, stimo wanderer, @li e pandroid tra gli altri (anche  lacatus quando parla di musica), ma la risposta di thom purtroppo è stata oggettivamente imbarazzante, arrogante e di un'ignoranza colpevole: indifendibile. finge di non capire (o nel migliore dei casi non vuole capire, dando per scontato che non sia un "ritardato" che non capisce davvero) che andare a suonare in un Paese in guerra, che è sotto condanna perenne delle Nazioni Unite (ecc. ecc.) è oggettivamente una presa di posizione politica, e un endorsement alla sua "normalizzazione". nessuno dei signatari della petizione dice che i Radiohead siano sionisti. suonare in Israele significa, tuttavia e oggettivamente, mettere tra parentesi l'eccezionalità della situazione laggiù e mettersi dalla parte degli occupanti, dei bombardanti, dei torturanti, degli "uccisori": significa farsi complici, tout court. il boicottaggio d'Israele esiste da più di 10 anni, ed è una delle poche "armi" che la società civile ha modo di usare per contrastare il silenzio complice e colpevole dei governi mondiali (non tutti, per fortuna) nei confronti della riduzione progressiva dei diritti e delle più semplici aspirazioni di vita di migliaia (ma sono sempre meno) di esseri umani: i palestinesi, appunto. i Radiohead non hanno mai suonato e immagino che non suonerebbero mai in Cina, vista la militanza (passata) nella causa del Free Tibet (però hanno suonato a Taiwan, ndr). Ecco, la causa della Free Palestine non ha nulla di diverso. 

I Radiohead e Thom in particolare "flirtano" con la politica da almeno 20 anni, ed è per questo che nessuno si aspettava un atteggiamento del genere: c'è davvero dell'arroganza e del disprezzo nelle parole di Thom, non c'è modo di difenderlo stavolta. non conoscere la situazione in Palestina non è una scusa, l'ignoranza non è mai una scusa. compiere un gesto come quello di suonare a Tel Aviv è, ripeto, un atto politico (perché il contesto è politicizzato fortemente, volente o nolente Jonny e i suoi amici di ambo le parti). le azioni valgono quanto e più delle parole: i Radiohead hanno oggettivamente scelto di chiudere gli occhi sulle atrocità criminali (ripeto, denunciate da 50 anni dall'ONU) compiute dai governi dell'occupante israeliano   

chi vuole può leggere per esempio questo breve articolo di Haaretz ripreso da Internazionale (tanto per capire "chi sono gli israeliani")

https://www.internazionale.it/opinione/gideon-levy/2017/06/05/cinquant-anni-occupazione-palestinesi

 

a margine: i commenti borgheziani di lacatus sono quanto di più nocivo e inquinante ci possa essere su quest'argomento: la causa palestinese precede e supera "lo scontro di civiltà", Al-Qaeda, l'Isis e compagnia bella. non c'entra assolutamente nulla. permettetemi di ripeterlo un'ultima volta: l'ignoranza non è mai una scusa. 

Comincio dalla fine. Scusa, ma io non  ho fatto riferimenti a "scontro di civiltà", Al-Quaeda, ISIS: ho solo scritto che non accetto lezioni di libertà da chi professa una religione in cui la donna è sottomessa all'uomo, deve stare segregata in casa, non può partecipare alla vita pubblica, viene comprata/venduta, eccetera eccetera. Io credo nello stato di diritto, non nella shari'a. 

Detto questo, siccome mi hai dato del "Borghezio", permettimi di precisare: io credo che noi occidentali dovremmo smetterla con questa presunzione di essere superiori e mettere il naso nelle culture altrui, si tratti di guerre per esportare la democrazia, si tratti di umanitarismo: per me G. W. Bush e Waters sono due facce della stessa medaglia sostanzialmente. Perché ci erigiamo sempre ad arbitri, quando siamo giocatori come tutti gli altri? 

Per quanto riguarda il resto del discorso, quello rivolto a Thom, sei stato molto più diplomatico tu di quelli di artistsforpalestine, che hanno usato un linguaggio velatamente minaccioso in tutto il comunicato.
Quello che non si è capito è che l'idea di suonare a Tel Avviv viene probabilmente da un invito rivolto alla band di Oxford da parte dell'artista israeliano Shye Ben Tzur, col quale Jonny collabora nel progetto Junun, e dal fatto che la moglie stessa di Jonny è israeliana. Quindi nei Radiohead c'è un pezzo di Israele, un pezzo di Israele che non bombarda i palestinesi, anzi è amico di essi. I Radiohead non suoneranno per Netanyahu, suoneranno per degli amici di Jonny fondamentalmente. Adesso Jonny dovrebbe vergognarsi di avere amici israeliani? E' come vergognarsi di avere amici siciliani perché in Sicilia c'è la mafia... ma stiamo scherzando?

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16 hours ago, Lacatus said:

Che enorme testa di cazzo! Con tutta questa campagna stampa c'è il rischio che i Radiohead passino per sionisti, proprio alla vigilia del tour europeo e del concerto a Tel Avviv.
Delicatezza di un elefante.

Punchup At A Wedding con dedica a Waters :sfilluz:

La decisione di suonare in Israele è loro, non di Waters - che da quello che ho capito ha provato a parlarci via email mesi fa e si è beccato un bel "fatte li 'azzi tua" 

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tornando seri, non sono sicuro di capire il discorso. Thom ha rilasciato un'intervista su RS, Waters gli ha risposto su RS. Se Thom avesse davvero voluto evitare il flame sui giornali avrebbe potuto rispondere a Waters - o ai tizi della campagna BDS - in via privata. Waters si è sentito chiamato direttamente in causa e ha giustamente risposto pubblicamente. 

 

16 hours ago, alessandra said:

Ma il buon Roger non può pensare a suonare e basta?

 il buon Roger  fa quello che fanno tanti musicisti impegnati politicamente: ha scelto una battaglia politica e la promuove, come può. Quando Thommasino nostro suona alla COP di Parigi o mette la bandiera del Tibet sulla tastiera fa esattamente la stessa cosa. 

In generale, i Radiohead per me possono ovviamente fare quello che gli pare, ma non possono lamentarsi se qualcuno si permette di criticarli. 

 

e aggiungo, a questo proposito, che ho trovato l'intervista di Thom abbastanza deludente - livello di argomentazioni proprio scarso. "so benissimo quello che faccio, conosco le persone più informate del mondo (Jonny), fatevi gli affari vostri". prima ho detto che mi sembrava Razzi, ma in realtà l'intervista di Thom mi ha ricordato molto un passaggio della campagna elettorale di Trump ("I have the best words, I know the best people"). Ci mancava solo che dicesse che andavano a suonare a Tel Aviv per risolvere la questione palestinese :laugh: 

 

 

edit: ah minchia, non avevo letto il post di @Tony P. : bravo, concordo quasi in toto.

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