Jump to content

concerto in Israele


Deborah

Recommended Posts

18 minutes ago, jimy84 said:

La decisione di suonare in Israele è loro, non di Waters - che da quello che ho capito ha provato a parlarci via email mesi fa e si è beccato un bel "fatte li 'azzi tua" 

8j3573.gif

 

tornando seri, non sono sicuro di capire il discorso. Thom ha rilasciato un'intervista su RS, Waters gli ha risposto su RS. Se Thom avesse davvero voluto evitare il flame sui giornali avrebbe potuto rispondere a Waters - o ai tizi della campagna BDS - in via privata. Waters si è sentito chiamato direttamente in causa e ha giustamente risposto pubblicamente. 

 

 il buon Roger  fa quello che fanno tanti musicisti impegnati politicamente: ha scelto una battaglia politica e la promuove, come può. Quando Thommasino nostro suona alla COP di Parigi o mette la bandiera del Tibet sulla tastiera fa esattamente la stessa cosa. 

In generale, i Radiohead per me possono ovviamente fare quello che gli pare, ma non possono lamentarsi se qualcuno si permette di criticarli. 

 

e aggiungo, a questo proposito, che ho trovato l'intervista di Thom abbastanza deludente - livello di argomentazioni proprio scarso. "so benissimo quello che faccio, conosco le persone più informate del mondo (Jonny), fatevi gli affari vostri". prima ho detto che mi sembrava Razzi, ma in realtà l'intervista di Thom mi ha ricordato molto un passaggio della campagna elettorale di Trump ("I have the best words, I know the best people"). Ci mancava solo che dicesse che andavano a suonare a Tel Aviv per risolvere la questione palestinese :laugh: 

 

 

edit: ah minchia, non avevo letto il post di @Tony P. : bravo, concordo quasi in toto.

scusa jimi ma nn son d'accordo quasi su niente.

In primis thom ha risposto pubblicamente su RS a una lettera PUBBLICA e plurifirmata pubblicata da Waters e soci dopo che lo scambio privato evidentemente nn era andato a buon fine (e secondo me doveva finire li).
Poteva nn farlo e invece ha "cortesemente" risposto dando le sue motivazioni che sostanzialmente sono "siamo informati e coscienti del problema ma nn pensiamo che il boicottaggio sia la soluzione". Opinabile ma un'opinione, che ha la stessa valenza di quella di Waters o di chiunque altro.

Secondo... Waters nn fa la stessa cosa che fa Thom con la COP perche' Thom nn riprende pubblicamente altri artisti perche' buttano per terra le cartacce o vanno ai concerti in jet privato. 
Fa la sua battaglia e nn rompe le palle a nessuno. E' un po' diverso.

Poi che i Radiohead siano criticabili e' giustissimo, ci mancherebbe.

Che se nn fanno come dice Waters siano sionisti o altre cazzate del genere è ancora un'altra cosa pero.

Link to comment
Share on other sites

  • Replies 174
  • Created
  • Last Reply

Top Posters In This Topic

2 hours ago, Tony P. said:

ragazzi, sono anch'io un talebano radioheadiano (la scelta del termine è ironica e non casuale), vi lurko da più di 10 anni leggendovi tutti i giorni, stimo wanderer, @li e pandroid tra gli altri (anche  lacatus quando parla di musica), ma la risposta di thom purtroppo è stata oggettivamente imbarazzante, arrogante e di un'ignoranza colpevole: indifendibile. finge di non capire (o nel migliore dei casi non vuole capire, dando per scontato che non sia un "ritardato" che non capisce davvero) che andare a suonare in un Paese in guerra, che è sotto condanna perenne delle Nazioni Unite (ecc. ecc.) è oggettivamente una presa di posizione politica, e un endorsement alla sua "normalizzazione". nessuno dei signatari della petizione dice che i Radiohead siano sionisti. suonare in Israele significa, tuttavia e oggettivamente, mettere tra parentesi l'eccezionalità della situazione laggiù e mettersi dalla parte degli occupanti, dei bombardanti, dei torturanti, degli "uccisori": significa farsi complici, tout court. il boicottaggio d'Israele esiste da più di 10 anni, ed è una delle poche "armi" che la società civile ha modo di usare per contrastare il silenzio complice e colpevole dei governi mondiali (non tutti, per fortuna) nei confronti della riduzione progressiva dei diritti e delle più semplici aspirazioni di vita di migliaia (ma sono sempre meno) di esseri umani: i palestinesi, appunto. i Radiohead non hanno mai suonato e immagino che non suonerebbero mai in Cina, vista la militanza (passata) nella causa del Free Tibet (però hanno suonato a Taiwan, ndr). Ecco, la causa della Free Palestine non ha nulla di diverso. 

I Radiohead e Thom in particolare "flirtano" con la politica da almeno 20 anni, ed è per questo che nessuno si aspettava un atteggiamento del genere: c'è davvero dell'arroganza e del disprezzo nelle parole di Thom, non c'è modo di difenderlo stavolta. non conoscere la situazione in Palestina non è una scusa, l'ignoranza non è mai una scusa. compiere un gesto come quello di suonare a Tel Aviv è, ripeto, un atto politico (perché il contesto è politicizzato fortemente, volente o nolente Jonny e i suoi amici di ambo le parti). le azioni valgono quanto e più delle parole: i Radiohead hanno oggettivamente scelto di chiudere gli occhi sulle atrocità criminali (ripeto, denunciate da 50 anni dall'ONU) compiute dai governi dell'occupante israeliano   

chi vuole può leggere per esempio questo breve articolo di Haaretz ripreso da Internazionale (tanto per capire "chi sono gli israeliani")

https://www.internazionale.it/opinione/gideon-levy/2017/06/05/cinquant-anni-occupazione-palestinesi

 

Allora, sappi che sono talmente contro israele e la sua politica che tendenzialmente ti darei ragione. Ma queste? http://citizeninsane.eu/live/liveisr.html

Senza considerare che anche gli altri paesi nel mondo, USA in primis (in cui hanno fatto 400 concerti), sterminano i popoli. Loro non hanno mai usato il boicottaggio come arma, per quale motivo se ne parla oggi?

Capisco che possa infastidire chi crede nel boicottaggio e disprezza Israele (tipo me:D), ma questa non può essere una giustificazione per imporsi.

Link to comment
Share on other sites

34 minutes ago, @li said:

 

Secondo... Waters nn fa la stessa cosa che fa Thom con la COP perche' Thom nn riprende pubblicamente altri artisti perche' buttano per terra le cartacce o vanno ai concerti in jet privato. 
Fa la sua battaglia e nn rompe le palle a nessuno. E' un po' diverso.

Poi che i Radiohead siano criticabili e' giustissimo, ci mancherebbe.

Hai toccato un punto chiave: il problema è il proselitismo morale sulle testate giornalistiche. 

Link to comment
Share on other sites

37 minutes ago, @li said:

scusa jimi ma nn son d'accordo quasi su niente.

In primis thom ha risposto pubblicamente su RS a una lettera PUBBLICA e plurifirmata pubblicata da Waters e soci dopo che lo scambio privato evidentemente nn era andato a buon fine (e secondo me doveva finire li).
Poteva nn farlo e invece ha "cortesemente" risposto dando le sue motivazioni che sostanzialmente sono "siamo informati e coscienti del problema ma nn pensiamo che il boicottaggio sia la soluzione". Opinabile ma un'opinione, che ha la stessa valenza di quella di Waters o di chiunque altro.

Secondo... Waters nn fa la stessa cosa che fa Thom con la COP perche' Thom nn riprende pubblicamente altri artisti perche' buttano per terra le cartacce o vanno ai concerti in jet privato. 
Fa la sua battaglia e nn rompe le palle a nessuno. E' un po' diverso.

Poi che i Radiohead siano criticabili e' giustissimo, ci mancherebbe.

Che se nn fanno come dice Waters siano sionisti o altre cazzate del genere è ancora un'altra cosa pero.

Esattamente.

Dalla parte del torto stanno Waters e tutti coloro che velatamente accusano i Radiohead di sionismo solo perché hanno amici israeliani. Come se io venissi accusato di essere mafioso perché ho amici siciliani. Ma siamo fuori?

Link to comment
Share on other sites

1 hour ago, @li said:

scusa jimi ma nn son d'accordo quasi su niente.

In primis thom ha risposto pubblicamente su RS a una lettera PUBBLICA e plurifirmata pubblicata da Waters e soci dopo che lo scambio privato evidentemente nn era andato a buon fine (e secondo me doveva finire li).
Poteva nn farlo e invece ha "cortesemente" risposto dando le sue motivazioni che sostanzialmente sono "siamo informati e coscienti del problema ma nn pensiamo che il boicottaggio sia la soluzione". Opinabile ma un'opinione, che ha la stessa valenza di quella di Waters o di chiunque altro.

Secondo... Waters nn fa la stessa cosa che fa Thom con la COP perche' Thom nn riprende pubblicamente altri artisti perche' buttano per terra le cartacce o vanno ai concerti in jet privato. 
Fa la sua battaglia e nn rompe le palle a nessuno. E' un po' diverso.

Poi che i Radiohead siano criticabili e' giustissimo, ci mancherebbe.

Che se nn fanno come dice Waters siano sionisti o altre cazzate del genere è ancora un'altra cosa pero.

Concordo

Link to comment
Share on other sites

Per me il discorso dei boicottisti avrebbe senso se andassero a suonare alla Knesset o se permettessero al Likud di usare i loro pezzi, o se devolvessero al Likud i proventi. Non trovo il senso, o meglio, lo trovo e non lo condivido, di polarizzare e politicizzare all'estremo un cazzo di concerto a Tel Aviv.

Link to comment
Share on other sites

1 hour ago, jimy84 said:

il buon Roger  fa quello che fanno tanti musicisti impegnati politicamente: ha scelto una battaglia politica e la promuove, come può. Quando Thommasino nostro suona alla COP di Parigi o mette la bandiera del Tibet sulla tastiera fa esattamente la stessa cosa. 

Suonare alla COP di Parigi, mettere la bandiera del Tibet sul Roland e chiedere a qualcun altro di non suonare in un altro stato sono tre cose diverse. Tutte e tre politiche, ma intrinsecamente diverse. Le prime due sono scelte personali nate da convinzioni personali, mentre la terza è una richiesta a terzi nata da convinzioni personali. Waters ha il pieno diritto di non mettere piede in Israele. Waters non ha alcun diritto di dire agli altri cosa fare. O meglio, può esprimere la sua opinione o parlarne in privato, ma già fare pressioni come pubblicare/firmare/diffondere una lettera pubblica è superare il limite.

Il discorso di Thom sarebbe ipocrita se ai tempi avesse cazziato qualcuno per aver suonato per Trump o affini per poi fare il risentito se qualcuno gli fa bau per un concerto a Israele. Non mi risultata abbia mai fatto qualcosa del genere, e in questo contesto, uscirsene fuori dicendo "ho 45 anni, non sono un imbecille, posseggo abbastanza informazioni per fare le mie libere scelte, e in generale posso fare il cazzo che mi pare" è assolutamente lecito.

Link to comment
Share on other sites

38 minutes ago, pandroid said:

Il discorso di Thom sarebbe ipocrita se ai tempi avesse cazziato qualcuno per aver suonato per Trump o affini per poi fare il risentito se qualcuno gli fa bau per un concerto a Israele. Non mi risultata abbia mai fatto qualcosa del genere, e in questo contesto, uscirsene fuori dicendo "ho 45 anni, non sono un imbecille, posseggo abbastanza informazioni per fare le mie libere scelte, e in generale posso fare il cazzo che mi pare" è assolutamente lecito.

Esatto. E non per questo dev'essere velatamente tacciato di sionismo.

Tra l'altro Water due volte indelicato, in quanto tra egli stesso e Thom c'è Nigel Godrich e Jonny è sposato con un'israeliana: un semina zizzania come pochi... adesso ho capito perché i Pink Floyd hanno fatto la fine che hanno fatto: Gilmour tutta la vita! Ho perfino il sospetto che stia facendo tutto questo casino per attirare attenzione sul suo album di merda... Feccia assoluta.

Link to comment
Share on other sites

per diana, è la seconda volta che scrivo un post lunghissimo e il sistema non me lo salva! succede solo a me o è un problema della board? @max [idioteque.it] cosa devo fare, oltre a dare un cazzotto al computer? 

 

ci riprovo:

 

1 hour ago, pandroid said:

Suonare alla COP di Parigi, mettere la bandiera del Tibet sul Roland e chiedere a qualcun altro di non suonare in un altro stato sono tre cose diverse. Tutte e tre politiche, ma intrinsecamente diverse. Le prime due sono scelte personali nate da convinzioni personali, mentre la terza è una richiesta a terzi nata da convinzioni personali. Il discorso di Thom sarebbe ipocrita se ai tempi avesse cazziato qualcuno per aver suonato per Trump o affini per poi fare il risentito se qualcuno gli dice bau per un concerto a Israele.

verissimo, ma la differenza sta proprio nel fatto che il BDS è un movimento di boicottaggio, una roba che ha senso solo se praticata da più persone possibile. Il senso stesso del BDS è mettere pressione ad artisti-intellettuali per pubblicizzare la loro campagna. Mi sembra abbastanza ingenuo da parte di Thom aspettarsi di andare in Israele e non essere "cazziato" da Waters & friends, perché è quello che Waters & friends fanno da anni. uno può essere giustamente pro o contro la campagna di 'sti tizi, ma non vedo il motivo per cui secondo voi i Radiohead non possano essere "criticati", solo per il fatto che li riteniamo "intelligenti" e probabilmente ben informati. Anzi, il fatto che Thom ha risposto dalle colonne di un giornale è stato un invito a nozze per i tizi del movimento. Tu pensa quante persone nelle ultime settimane grazie a questa storia hanno sentito parlare per la prima volta del boicottaggio - che è esattamente quello che volevano loro, molto più che convincere i Radiohead a non suonare a Tel Aviv.  

 

2 hours ago, @li said:

scusa jimi ma nn son d'accordo quasi su niente.

In primis thom ha risposto pubblicamente su RS a una lettera PUBBLICA e plurifirmata pubblicata da Waters e soci dopo che lo scambio privato evidentemente nn era andato a buon fine (e secondo me doveva finire li).
Poteva nn farlo e invece ha "cortesemente" risposto dando le sue motivazioni che sostanzialmente sono "siamo informati e coscienti del problema ma nn pensiamo che il boicottaggio sia la soluzione". Opinabile ma un'opinione, che ha la stessa valenza di quella di Waters o di chiunque altro.

Secondo... Waters nn fa la stessa cosa che fa Thom con la COP perche' Thom nn riprende pubblicamente altri artisti perche' buttano per terra le cartacce o vanno ai concerti in jet privato. 
Fa la sua battaglia e nn rompe le palle a nessuno. E' un po' diverso.

Poi che i Radiohead siano criticabili e' giustissimo, ci mancherebbe.

Che se nn fanno come dice Waters siano sionisti o altre cazzate del genere è ancora un'altra cosa pero.

no problem ragazza della transenna, ti stimo moltissimo (cit.) anche se non credo che saremo mai d'accordo su questo argomento.

partiamo da un punto: secondo te Roger Waters (cioè, Roger Waters) legge il suo nome su un giornale come possibile causa di un litigio fra Thom e Godrich, e abbozza? cioè, Roger Waters, hai presente chi è :laugh: ?

su una cosa in particolare non concordo con te: ho trovato l'intervista di Thom molto poco "cortese", anzi, mi è sembrata l'invettiva incazzosa di uno che si è stufato di farsi catechizzare pubblicamente. Se da un lato posso capire, umanamente, la sua reazione, da un altro lato ho trovato "deludente" che, sempre a mio modesto parere, oltre lo sfogo dell'incazzatura, in quell'intervista, non è andato. Non solo, come ho scritto sopra, una risposta pubblica, in cui faceva nomi e cognomi di persone, non poteva non avere un'altra risposta pubblica. Direi anche che la risposta di Waters mi è sembrata, questa sì, molto più "cortese" dell'intervista di Thom. Non condivisibile magari, e ci sta, ma con dei toni molto più accomodanti. Dove vedete l'accusa (se un'accusa può essere, tra l'altro) di sionismo nelle parole di Waters? Waters, se ancora capisco l'inglese, sta solo chiedendo a Thom un dialogo su un argomento per cui si sta battendo da anni (venendo tra l'altro ripetutamente accusato di antisemitismo, che è una roba ridicola per chiunque conosca un po' della sua storia, ma siamo OT). 

Ad ogni modo, sempre ripetendo quanto ho detto sopra, la vera differenza - secondo me - è che quelli del BDS sostengono un boicottaggio, che è una roba che funziona solo se è ampiamente condivisa. Quindi che rompano i coglioni a tutti quelli che - secondo loro - non rispettano il boicottaggio fa parte del loro gioco. Non capisco perché secondo voi questi tizi non abbiano il diritto di criticare chi, dal loro punto di vista, ha preso una scelta sbagliata. Tra l'altro, finché la protesta rimane solo sui giornali e siti internet io non ci vedo davvero nessun problema. Se i Radiohead non condividono il movimento BDS - e sul serio, mi sarebbe piaciuto leggere l'opinione di Thom sull'argomento, oltre al "sappiamo quello che facciamo" - possono riprendere ad ignorarli, tra qualche giorno la notizia sparirà dai giornali, come era sparita prima dell'intervista di Thom. 

Aggiungiamoci un'altra cosa: i Radiohead hanno sempre dato l'impressione di essere un gruppo con una coscienza politica, e secondo me questa storia ha fatto più rumore del solito anche per questo motivo. Cioè, non parliamo di Noel Gallagher che dice a Bono "Play One and shut the fuck up about Africa" (tra l'altro, :prego: ) ma di un gruppo che in passato ha intitolato un album "Hail to the Thief". 
La realtà è che i Radiohead non sono le Nazioni Unite, ma una gruppo rock, e sbaglia chi gli attribuisce presunti doveri morali (io per primo eh). Cioè, suonano dove gli pare, fino a quando c'è gente disposta a pagare per vederli. Jonny ha una moglie israeliana, e come mi avete fatto notare hanno già suonato in Israele (ma questa, @On a Friday, sarà la prima volta da che esiste il boicottaggio), punto. 

 

per chiudere: il boicottaggio di Israele è vagamente ispirato al boicottaggio culturale del Sud Africa (Pan, visto che in passato mi avevi cazziato per questa cosa, questa analogia non è mia ma, tra gli altri, degli investigatori delle Nazioni Unite). quando i Queen andarono a suonare a Sun City, si beccarono tanta di quella merda che quelle rivolte a Thom e co. sembrano delle letterine scritte a Babbo Natale :laugh: 

Link to comment
Share on other sites

32 minutes ago, jimy84 said:

no problem ragazza della transenna, ti stimo moltissimo (cit.) anche se non credo che saremo mai d'accordo su questo argomento.


La realtà è che i Radiohead non sono le Nazioni Unite, ma una gruppo rock, e sbaglia chi gli attribuisce presunti doveri morali (io per primo eh). Cioè, suonano dove gli pare, fino a quando c'è gente disposta a pagare per vederli. Jonny ha una moglie israeliana, e come mi avete fatto notare hanno già suonato in Israele (ma questa, @On a Friday, sarà la prima volta da che esiste il boicottaggio), punto. 

 

ahaha ma no problem neanche per me ragazzo di amsterdam :P ;)
L'argomento mi appassiona e lo sto approfondendo anche piu' di prima grazie a queste discussioni che secondo me sono interessanti anche e soprattutto con chi nn è d'accordo.

Ho gia' detto di non avere un'idea chiarissima su cosa sia giusto o sbagliato fare in questo specifico caso: è troppo complicato e pertanto mi baso sul buon senso.
Il buon senso mi dice che Waters fa benone a combattere per le cose in cui crede ma che dovrebbe (come tutti noi) avere l'umilta' di accettare il fatto che nn tutti siano universalmente concordi con lui (gia' questo secondo me dovrebbe far riflettere sul fatto che la verita' e la "giusta via" non siano solo una).

Come hai detto giustamente un concerto è un concerto: lo stanno strumentalizzando e lo stanno rendendo "pericoloso". Sbagliatissimo IMHO.

Specie coi tempi che corrono.

 

p.s. thom le ha spiegate le sue ragioni comunque... è favorevole all'inclusione e alla "diffusione" della cultura piuttosto che all'esclusione. Sicurissimo che sia un concetto sbagliato? 

Link to comment
Share on other sites

29 minutes ago, jimy84 said:

per chiudere: il boicottaggio di Israele è vagamente ispirato al boicottaggio culturale del Sud Africa (Pan, visto che in passato mi avevi cazziato per questa cosa, questa analogia non è mia ma, tra gli altri, degli investigatori delle Nazioni Unite). quando i Queen andarono a suonare a Sun City, si beccarono tanta di quella merda che quelle rivolte a Thom e co. sembrano delle letterine scritte a Babbo Natale :laugh: 

Con la leggera differenza che nel 1984 l'Europa non era sconvolta da attentati ad opera di sudafricani neri.
Waters è stato indelicato perché ha seminato zizzania tra Thom e Nigel, tra Thom e Jonny, tra i Radiohead e Shye Bentzur, e soprattutto tra i Radiohead e i palestinesi. Se qualche fondamentalista islamico verrà a conoscenza dei i "sionisti" Radiohead e vorrà punirli con un (Dio non voglia!) attentato nel corso di questo tour, la responsabilità è sulle spalle di Waters che ha alzato questo polverone. 

Avrei capito l'acredine di Waters & co. se i Radiohead avessero in passato fatto parte di Artists For Palestine e ora ne fossero usciti per fare il concerto a Israele: lì avrebbe ragione Waters al 100%...se non altro perché i Thom & co. avrebbero tradito la causa. Ma i Radiohead non hanno mai boicottato in vita loro Israele, dunque non capisco perché dovrebbero sentirsi obbligati a farlo adesso. Perché glielo dice Roger Waters? :lol: 

Link to comment
Share on other sites

Quante stronzate mi tocca leggere. Il 99% di questo forum è totalmente fuorviato da sua maestà Yorke e dalle sue parole. Potrebbe pure dichiarare guerra alla Libia, ci sarebbe ancora qualcuno qui a dargli ragione. Poi mi tocca leggere cose sui Pink Floyd, causa Waters...dio mio.

Ma un pò di buon senso ce l'avete?

Tanto per informarsi un pò, date un occhiata.

https://www.middleeastmonitor.com/20170606-palestinians-roger-waters-and-ken-loach-respond-to-thom-yorkes-defence-of-radioheads-tel-aviv-show/

Link to comment
Share on other sites

2 minutes ago, Lillohead85 said:

Quante stronzate mi tocca leggere. Il 99% di questo forum è totalmente fuorviato da sua maestà Yorke e dalle sue parole. Potrebbe pure dichiarare guerra alla Libia, ci sarebbe ancora qualcuno qui a dargli ragione. Poi mi tocca leggere cose sui Pink Floyd, causa Waters...dio mio.

Ma un pò di buon senso ce l'avete?

Tanto per informarsi un pò, date un occhiata.

https://www.middleeastmonitor.com/20170606-palestinians-roger-waters-and-ken-loach-respond-to-thom-yorkes-defence-of-radioheads-tel-aviv-show/

Se c'è uno che non ha buon senso è Waters: in tempi in cui servirebbero pompieri, egli ha deciso di soffiare sul fuoco.
I Radiohead sono liberi di fare quello che vogliono, non hanno mai aderito ad Artist for Palestine, quindi non capisco il perché di questa gogna.

Link to comment
Share on other sites

15 minutes ago, Lacatus said:

Se c'è uno che non ha buon senso è Waters: in tempi in cui servirebbero pompieri, egli ha deciso di soffiare sul fuoco.
I Radiohead sono liberi di fare quello che vogliono, non hanno mai aderito ad Artist for Palestine, quindi non capisco il perché di questa gogna.

sottoscrivo ogni riga e gesto di Waters in questa questione. Cosa avrebbe fatto di male? cercare di aprire gli occhi su un tema fondamentale? non lo fa per "mettere zizzania" (come hai riportato) ma semplicemente per cercare di aprire gli occhi sul Isarele e il genocidio che da decenni avviene sotto gli occhi del mondo. Avrà usato i modi sbagliati? forse (secondo me no). Ma la causa giustifica totalmente le sue parole. 

Si appunto. Non hanno aderito ad Artist for Palestine e hanno fatto palesemente gli gnorri. Su questo, non c'è Yorke che tenga. 

Link to comment
Share on other sites

9 hours ago, Tony P. said:

ragazzi, sono anch'io un talebano radioheadiano (la scelta del termine è ironica e non casuale), vi lurko da più di 10 anni leggendovi tutti i giorni, stimo wanderer, @li e pandroid tra gli altri (anche  lacatus quando parla di musica), ma la risposta di thom purtroppo è stata oggettivamente imbarazzante, arrogante e di un'ignoranza colpevole: indifendibile. finge di non capire (o nel migliore dei casi non vuole capire, dando per scontato che non sia un "ritardato" che non capisce davvero) che andare a suonare in un Paese in guerra, che è sotto condanna perenne delle Nazioni Unite (ecc. ecc.) è oggettivamente una presa di posizione politica, e un endorsement alla sua "normalizzazione". nessuno dei signatari della petizione dice che i Radiohead siano sionisti. suonare in Israele significa, tuttavia e oggettivamente, mettere tra parentesi l'eccezionalità della situazione laggiù e mettersi dalla parte degli occupanti, dei bombardanti, dei torturanti, degli "uccisori": significa farsi complici, tout court. il boicottaggio d'Israele esiste da più di 10 anni, ed è una delle poche "armi" che la società civile ha modo di usare per contrastare il silenzio complice e colpevole dei governi mondiali (non tutti, per fortuna) nei confronti della riduzione progressiva dei diritti e delle più semplici aspirazioni di vita di migliaia (ma sono sempre meno) di esseri umani: i palestinesi, appunto. i Radiohead non hanno mai suonato e immagino che non suonerebbero mai in Cina, vista la militanza (passata) nella causa del Free Tibet (però hanno suonato a Taiwan, ndr). Ecco, la causa della Free Palestine non ha nulla di diverso. 

I Radiohead e Thom in particolare "flirtano" con la politica da almeno 20 anni, ed è per questo che nessuno si aspettava un atteggiamento del genere: c'è davvero dell'arroganza e del disprezzo nelle parole di Thom, non c'è modo di difenderlo stavolta. non conoscere la situazione in Palestina non è una scusa, l'ignoranza non è mai una scusa. compiere un gesto come quello di suonare a Tel Aviv è, ripeto, un atto politico (perché il contesto è politicizzato fortemente, volente o nolente Jonny e i suoi amici di ambo le parti). le azioni valgono quanto e più delle parole: i Radiohead hanno oggettivamente scelto di chiudere gli occhi sulle atrocità criminali (ripeto, denunciate da 50 anni dall'ONU) compiute dai governi dell'occupante israeliano   

chi vuole può leggere per esempio questo breve articolo di Haaretz ripreso da Internazionale (tanto per capire "chi sono gli israeliani")

https://www.internazionale.it/opinione/gideon-levy/2017/06/05/cinquant-anni-occupazione-palestinesi

 

a margine: i commenti borgheziani di lacatus sono quanto di più nocivo e inquinante ci possa essere su quest'argomento: la causa palestinese precede e supera "lo scontro di civiltà", Al-Qaeda, l'Isis e compagnia bella. non c'entra assolutamente nulla. permettetemi di ripeterlo un'ultima volta: l'ignoranza non è mai una scusa. 

Parole SANTISSIME. Sottoscrivo Tutto. Compreso l'ammenda ai commenti borgheziani di Lacatus.

Link to comment
Share on other sites

Come se il problema dell'occupazione israeliana fosse risolvibile con una semplice campagna di boicottaggio... questa sì che è conoscenza profonda conoscenza dei problemi dei palestinesi! Mica stiamo parlando di una legge del cacchio come quella dei bagni anti-trans in Nord Carolina  osteggiata da Springsteen e Vedder (che mai si sono sognati di rompere le scatole agli altri), più semplice da far abrogare.

Premesso che una tale campagna, seppur ingenua, avrebbe anche una sua dignità se fosse rimasta nei suoi ranghi, il solo fatto di aver letto una cosa del genere ( http://www.huffingtonpost.it/2015/11/17/eagles-roger-waters-israele_n_8581404.html ) mi fa pensare che Waters, al di fuori dell'ambito musicale, sia più cogl***e degli elettori di trump!

Allora, se tanto mi dà tanto, un artista europeo dovrebbe boicottare l'Inghilterra per via della brexit?

 

Link to comment
Share on other sites

3 hours ago, alessandra said:

Ma chi non si sentiva su Scatterbrain da anni e interviene per dire la sua su questa vicenda? 

Infatti... questa è tutta gente infiltrata nel forum che cerca visibilità e proseliti per Artists For Palestine.

Del resto non ci vuole molto a capire che i Radiohead sono stati invitati a Tel Avviv da Shye Ben Tzur e dagli altri amici israeliani, nonché dalla moglie (israeliana pure lei) di Jonny. Qui si fa finta di non capire, per continuare la polemica in modo che si parli di Artists For Palestine.

Link to comment
Share on other sites

8 hours ago, Lacatus said:

Infatti... questa è tutta gente infiltrata nel forum che cerca visibilità e proseliti per Artists For Palestine.

ahaha tu stai male, davvero, e io non ho tempo di provare a spiegarti come stanno le cose. mi eclisso e torno a lurkare, tu continua pure a pensare che i radiohead siano in pericolo di vita a causa di quel cattivone di waters... 

solo un'ultima cosa, anzi due, a proposito della tragedia del popolo palestinese e della campagna di boicottaggio del BDS:

1. we're not scaremongering, this is really happening 

2. this goes beyond me, beyond you 

Link to comment
Share on other sites

10 hours ago, Lacatus said:

Infatti... questa è tutta gente infiltrata nel forum che cerca visibilità e proseliti per Artists For Palestine.

Del resto non ci vuole molto a capire che i Radiohead sono stati invitati a Tel Avviv da Shye Ben Tzur e dagli altri amici israeliani, nonché dalla moglie (israeliana pure lei) di Jonny. Qui si fa finta di non capire, per continuare la polemica in modo che si parli di Artists For Palestine.

ahahhahaha si certo, sono un cattivo infiltrato mediorientale di Artists for Palestine.

per Alessandra: serve il gettone di presenze per rispondere ai post? cazzarola, non me l'hanno detto! 

Link to comment
Share on other sites

8 minutes ago, Lillohead85 said:

ahahhahaha si certo, sono un cattivo infiltrato mediorientale di Artists for Palestine.

per Alessandra: serve il gettone di presenze per rispondere ai post? cazzarola, non me l'hanno detto! 

Buona idea, forse dovremmo introdurre il gettone 

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Loading...
  • Recently Browsing   0 members

    No registered users viewing this page.


×
×
  • Create New...