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Suspiria OST


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finalmente sentito. pezzo molto interessante, sopratutto per come costruisce tensione accumulando strati di suono. 

Forse un tema più forte a livello melodico però avrebbe evitato la sensazione di parti un po' random. 

Comunque pezzo intrigante. Per ora ogni cosa che ha rilasciato mi è piaciuta, quindi bene cosi e aspetto il 26. 

Per altre considerazioni aspetto l'ascolto del disco completo, certo mi intriga vederlo fare queste cose: anche qui come in suspirium e in Has Endend si nota una ciclictà di temi molto ossessiva. Quando diceva "making spells" non scherzava affatto, ty

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@frasky, di sicuro lo schema esiste, non che tu non abbia ragione, ma credo sia più una faccenda puramente estetica che di marketing, molto al di sopra del compiacimento delle folle. Una questione all’incirca di principio. Prendendo in considerazione tutti i brani dell’ost eleggibili a singolo (lasciando perdere quindi l’enormità di pezzi “riempitivi” inutili): Suspirium (tema dell’opera, posizione intermedia) / Has Ended (picco acuto del movimento) / Volk (picco grave).

Schematizzando il concetto:

Impatto generale sull’arrangiamento (100)VOCE (35) > PIANO / SYNTH (20) > RITMICA (15) = BASSO (15) > ARCHI (10) > SOLO INSTR (5)

> Suspirium (voce + piano + flauto solo) = 60/100

> Has Ended (voce + synth + ritmica + basso + synth solo) = 90/100

> Volk (synth + archi + basso / ritmica su circa 1/4 del brano [5+5]) = 40/100

Quindi, prescindendo da generi e “mood” dei brani eseguiti: 60-90-40, che esteticamente non è altro che l’andamento più naturale, organico ed infallibile che esista: né stazionario, né crescente o decrescente, bensì ondulatorio. Che è sempre la migliore idea.

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8 hours ago, Gasba said:

sicuramente è il pezzo più ostico e malato che yorke abbia mai dato in pasto alle masse.


Mi sembrano un po' esagerazioni..

A dover analizzare la cosa, la struttura del brano non è per nulla "ostica", ma anzi del tutto yorkese-standard e nettamente pop nel complesso, come la composizione e l'arrangiamento (loop basico-basico à la yorke di cinque note di synth arpeggiate in-time + utilizzo basico-basico e solito yorkese di delay e riverbero / altro loop à la yorke con solito basso, dal feel jazzy molto classico per via della metrica scelta / di nuovo loop super-basico di cinque note di synth accompagnato da breve ritmica pop-rock del tutto yorkese-radioheaddiana).
Tutto rientra nel suo solito schema pop di sempre: tutto in griglia, scrittura di loop minimali e semplici, pattern ritmico "dritto" e tipico da drum machine.

La sola variazione risiede nell'aver rivestito in superficie questo nucleo yorkiano-standard con l'abito richiesto dall'occasione (un abito scuro, per rispondere alle esigenze di ambiance della pellicola), e questa è tutta una mera questione stilistica che poco ha a che fare con il corpo vero e proprio del brano, sono solo semplici travestimenti basici-basici: metrica dispari (5/8), utilizzo del crescendo, utilizzo dei quarti di tono, utilizzo dei modi dorico e lidio, qualche dissonanza in sottofondo. Tutte cose già viste nei Radiohead, comunque, ma qui messe tutte insieme per poter dare al brano la piega "buia" richiesta. Ultimo cosa, infine: sound design, ovvero palette di colori, ispirato ai Goblin.
Nulla di tutto ciò giustificherebbe la "malattia" di cui parli, a mio avviso, sono solo evidentissimi trick stilistici :ph34r:

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@frasky semplicemente secondo me adesso “usa così”: di quasi tutti i dischi nuovi di grandi nomi ormai escono 3-4-5 anteprime antecedenti alla data di uscita. Tanto ormai le persone con lo streaming sono più interessate al singolo pezzo anziché all’album (ahimè).

io mi aspetto anche unmade prima del 26. Perché? Perché sta pubblicando i brani che oggettivamente sono più veri e propri “brani” di tutta la colonna sonora (e di conseguenza, banalmente, quelli che più colpiscono e “arrivano” ad un primo ascolto).

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11 hours ago, Gasba said:

Che la musica di yorke sia finto-difficile è già noto a tutti. Fatto sta che il risultato è abbastanza dissonante, e non mi pare ci siano esempi simili tra i singoli passati.

 

 

La sua musica non è finto-difficile, è vero-facile, che poi sarebbe la vera cosa difficile.
Fatto sta che il risultato è abbastanza il contrario di dissonante; tutto quello che c'è di dissonante sta nel retro del mix.
La prima volta, dici? Forse non hai ascoltato How To Disappear Completely, Burn The Witch, Ful Stop, Let Down, The National Anthem, Transatlantic Drawl, Motion Picture Soundtrack, All I Need, Identikit, The Numbers, TTSSRMPMBMT, True Love Waits, Separator, Dollars & Cents, Hunting Bears, The Daily Mail, Pearly, Climbing Up The Walls, Myxomatosis, We Suck Young Blood, etc etc..?
Anche i suoi album solisti ed EP passati ne sono pieni, di dissonanze.
Ti appare tutto così "cupo" per l'uso di modi (scale) particolari, com'è naturale, ma a parte ciò e il sound design liberamente goblinesco (pura scelta di suoni, nulla di più) è lo stesso Thom di sempre.

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Credo che il punto di @Gasba con cui sono parzialmente d'accordo è che il pezzo è abbastanza inusuale come "singolo". Che negli album ci sono dei pezzi anche più particolari penso sia chiaro a tutti.

Poi che la particolarità di Volk è "solo" nella scelta dei suoni, può essere. A me la scelta dei suoni sembra un elemento fondamentale. Poi chiaramente anche il fatto che è il primo singolo di Thom strumentale fa risaltare le stranezze nei suoni.

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Forse tutti dimentichiamo che si tratta della colonna sonora di un film horror...e finalmente troviamo un pezzo che rispetta le atmosfere che una soundtrack del genere dovrebbe avere. Non sono pezzi nati per un suo disco solista, quindi in realtà se ci sembra ostico è solo perché tutte le colonne sonore discostate dal film perdono la loro essenza...

Detto questo, per quel che ho ascoltato credo abbia fatto davvero un buon lavoro. 

 

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Come vi avevo anticipato, è uscita un'intervista a Thom su Rolling Stone Italia. Il tema principale è ovviamente Suspiria, ma non si parla solo di quello.

Se volete leggerla tutta (ho tagliato introduzione e conclusione da questo post) formattata bene con le foto, ecco: https://yadi.sk/i/DNMAXtpntob0zw

Se vi interessa solo lo stretto necessario, qua sotto trovate le parti su Suspiria. Si tratta di un copia incolla veloce che ho fatto dal file che vi ho appena linkato, quindi perdonatemi gli eventuali errori di spaziatura ecc ...

Riporterò le rimanenti domande nel thread più generico "Radiohead di qua".

Buona lettura :)

HAI CHIESTO QUALCHE CONSIGLIO A JONNY GREENWOOD - CHITARRISTA SUO SODALE NEI RADIOHEAD, NONCHÉ AUTORE DELLE MUSICHE PER I FILM DI PAUL THOMAS ANDERSON DA IL PETROLIERE A IL FILO NASCOSTO - PER LA TUA PRIMA COLONNA SONORA, QUELLA DI SUSPIRIA?

Sì, anche se mi ha preso per il culo (Thom ride), soprattutto per il modo in cui lavoro. Mi circondo sempre di un certo livello di caos, mentre lui è molto più metodico. Ma gliel’ho visto fare per anni, quindi in un certo senso avevo già capito come muovermi in questa avventura, seppur non completamente. Mi ha dato
qualche dritta, tipo: “Scrivi in astratto, non scrivere per lo schermo, perché non ci sei abituato. Fallo solo quando devi”. Un buon consiglio. Mi ha detto di lavorare sulla sceneggiatura, prima che iniziassero a darmi altro materiale. Infatti, dopo due o tre settimane dalla lettura della sceneggiatura, avevo già un’idea chiara della direzione che avrei intrapreso. Però non sapevo come sarebbe andata a finire.

CHE PROBLEMI HAI INCONTRATO?

Il passaggio più difcile è stata la scena di danza principale. Quella sequenza è stata coreografata e flmata prima che io potessi scrivere un brano su cui danzare. Ho incontrato il coreografo, e mi ha spiegato come voleva che fosse, mi ha spiegato tutti i principi matematici su cui mi sarei dovuto basare e ho pensato: “Merda, non scriverò mai questa musica. Non riuscirò a renderla mia”. Quindi ho sviluppato un processo per… dimenticarmene. Per trovare la mia strada, ci sono voluti diversi
tentativi per individuare “l’ingresso”. È stato abbastanza spaventoso vedere quella scena, guardare una cosa “finita” e dover scrivere musica con la stessa intensità. Ho fatto mille tentativi, ma non funzionava. D’altra parte mi ricordo di una conversazione che ho avuto con Luca (
il regista Guadagnino, ndr) prima di iniziare a lavorare sul flm. Eravamo in un bar, a Londra e disse: “Voglio un orologio, qualcosa di semplice”. Io avevo un’altra idea, più legata al suono, al modo in cui riempire lo spazio con diverse derivazioni melodiche. Ed è proprio quello che è successo. Alla fine, personalmente, quella scena è stata il momento più bello del film durante la proiezione di ieri sera. Ho pensato: “Ecco, è così che volevo che fosse”.

COME MAI È COSÌ DIFFICILE SCRIVERE MUSICA PER I FILM?

Non lo so! (ride, di nuovo!) Non lo so, cazzo.

TE L’AVEVANO GIÀ PROPOSTO?

No, Luca è stato l’unico abbastanza pazzo da credere che io potessi farcela. Anni fa ho incontrato Edward Norton, che è un mio buon amico.
C’era la possibilità di fare la musica per
Fight Club, ma non era il momento giusto: eravamo appena rientrati dal tour di OK Computer e non riuscivo nemmeno a pensare lucidamente, figuriamoci scrivere una colonna sonora. È stato un peccato, in realtà.

PARLIAMO DELLA SCENEGGIATURA: QUAL È LA TUA CONNESSIONE EMOTIVA CON LA BERLINO DE GLI ANNI ‘70 E LA SUA SCENA MUSICALE? QUEL LA BERLINO È AL CENTRO DI SUSPIRIA, E NON MI RIFERISCO SOLO AL POSTER DI DAVID BOWIE APPESO NELLE CAMERE DELLE BALLERINE.

Ero entusiasta. Nel primo periodo di lavoro, mentre costruivano il set, ho incontrato il team che si occupava della direzione artistica e per me è stato un sogno lavorare su quel periodo storico. Anzi, mi sarei spinto più indietro del ’77, avrei lavorato sulla musica krautrock, sui Tangerine Dream, sulla prima era dei sintetizzatori. Non so, c’è qualcosa in quell’estetica - non mi riferisco necessariamente a Bowie -, ci sono una libertà e un’energia che erano normali in quel periodo storico, e che ora sembrano speciali. E mi affascinano davvero molto.

MOLTI ARTISTI SCELGONO ANCORA BERLINO PER SCRIVERE O PRODURRE, FORSE PROPRIO PER IL FASCINO DI CUI PARLI. TU, PERÒ, NON L’HAI MAI FATTO.

Mi piacerebbe. Ma i miei fgli vanno a scuola. E, insomma, non è facile.

HAI ASCOLTATO LA COLONNA SONORA ORIGINALE, QUELLA DEI GOBLIN, PRIMA DI METTERTI AL LAVORO SULLE MUSICHE DI SUSPIRIA?

Certo. Mi piace molto la roba dei Goblin, e in realtà ho conosciuto prima loro del flm. Non sono mai stato un grande cineflo, e non conoscevo l’opera di Dario Argento. La cosa interessante è che prima di mettermi al lavoro avrò guardato decine di volte la sua versione del flm: mi ha colpito la velocità e la tensione con cui devono aver scritto tutto allora. La loro scrittura è davvero estrema, fuori tempo, in qualche modo è la narrativa del flm. É come se il flm fosse un videoclip rock molto esteso, mentre questa volta è una cosa diversa. In un certo senso è stato un sollievo guardare la nuova versione, ho pensato: “Meno male, non c’entra nulla col primo Suspiria”. Luca ha creato un mondo completamente diverso.

NON SEI UN CINEFILO, MA CHE CINEMA TI PIACE?

Non c’è un genere in particolare. Sono un noioso appassionato di Kubrick.
TI PIACE L’HORROR?

Sì. Devo confessare che - forse non era la cosa giusta da fare - ai tempi di OK Computer, quando ero in difcoltà, mi mettevo nel nostro tour bus a guardare L’esorcista. Mi piacciono i flm che fanno davvero paura. Ultimamente mi è piaciuto tantissimo Babadook, il flm del 2014 di Jennifer Kent.

È LA PRIMA VOLTA CHE VIENI AL FESTIVAL? CHE TE NE PARE?

Non è il mio mondo, mi sento un pesce fuor d’acqua. Sono tutti a fare foto.
NON TE LA VIVI BENE, È QUESTO CHE STAI DICENDO?

No. Diciamo che non mi sono messo in una posizione naturale. Sono qui perché sono molto orgoglioso di quello che abbiamo fatto, della musica che abbiamo creato, e questo mi ha costretto ad andare in un posto in cui non avrei mai scelto di andare. Sto andando in posti dove normalmente non andrei.
Ma è meglio sentirsi fuori posto…

HAI VISTO GLI ALTRI FILM DI GUADAGNINO?
Non ho ancora visto Chiamami col tuo nome, perché pensavo che mi avrebbe confuso. Ho visto Io sono l’amore.
TI È PIACIUTO?

È bellissimo.
COME HAI CONOSCIUTO LUCA?

Mi ha cercato lui. Mi ha scritto una lettera e la mia compagna ci ha messi in contatto. C’era qualcosa nel modo in cui parlava, sembrava sicuro che io potessi fare quello di cui aveva bisogno. È una cosa che mi ha fatto riflettere, di solito sto alla larga da queste proposte (altra risata).
CREDI DI ESSERE RIUSCITO A FARE QUELLO DI CUI LUCA AVEVA BISOGNO PER IL FILM?

(Ride) Lo devi chiedere a lui! Ho fatto quello che ho potuto. Tutto il processo è stato costellato di momenti comici. Lui mi diceva (imita l’accento italiano): “Darling, I need…” - “Tesoro, ho bisogno di!” (Ridono tutti). Sono il primo a imitarlo?
 

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41 minutes ago, Thomyorke said:

Si può ascoltare!

Ho controllato stamattina e non si poteva, ora si! Probabilmente verrá rilasciata in giornata e intanto hanno già caricato il video su YouTube settandolo come "non in elenco". Grazie per aver controllato @Thomyorke

È la prima volta che abbiamo un singolo in anticipo? :D

Ecco a tutti:

 

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On 10/13/2018 at 3:17 AM, modifiedbear said:

è lo stesso Thom di sempre.

Bhe non ho detto mica che si è trasformato in Ligeti... Solo che quest'esperienza filmica gli ha permesso di pubblicare un singolo che non è accostabile alle classiche canzoncine pop rilasciate in precedenza - vedi Brain in a bottle e simili.

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