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Femminicidi


Lacatus

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Già avevo sollevato questo discorso qualche mese fa, nella sezione Tribuna Politica. 
Forse merita un topic tutto suo, soprattutto dopo aver letto questi dati allarmanti:

http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Femminicidio-5-casi-in-poche-ore-donne-donna-montepulciano-cagliari-roma-caserta-bari-femminicidi-e5c82769-3e6f-4ac9-926f-a6634e98c048.html

Io rimango sempre dell'idea che il femminicidio sia un sottoprodotto della civiltà del consumismo, esattamente come l'inquinamento, il terrorismo, la depressione, eccetera...è un problema di soluzione difficile, se non impossibile :(

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Sarò un cinico bastardo e puzzone ma credo che i femminicidi siano una sorta di moda dell'informazione che ora va.
Da Adamo ed Eva i femminicidi, gli omicidi, gli infanticidi, le violenze ci sono SEMPRE state. Sempre. Solo che ora va di "moda" (passatemi il termine vi prego), raccontare la condizione della donna. Il Tg2 tanto per dire fa la conta dei femminicidi dall'inizio dell'anno. Io la reputo una cosa malata, quando purtroppo episodi di violenza sono aripurtroppo comuni.

Cosa fare? Innanzitutto ridurre e molto il livello di informazione sui femminicidi e le violenze in generale, adatte sono a un pubblico di Barbara D'Urso.
Poi parlare magari di cose un po' più serie, tanto la violenza non si può estirpare dall'Uomo.

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13 minutes ago, Mr. Wolf said:

Sarò un cinico bastardo e puzzone ma credo che i femminicidi siano una sorta di moda dell'informazione che ora va.
Da Adamo ed Eva i femminicidi, gli omicidi, gli infanticidi, le violenze ci sono SEMPRE state. 

Mh...non credo. Nella nostra civiltà, la donna, in quanto essere che dona la vita, è sempre stato oggetto di culto, e quando non più di culto, comunque avvolto da un'aura di sacralità. Dalla letteratura apprendiamo che il fenomeno femminicidio in epoca preindustriale era praticamente inesistente, ed era comunque un fenomeno rarissimo fino a pochi decenni fa... Con l'avvento della civiltà dei consumi, la donna è stata spogliata dell'aura di sacralità, simbolicamente si potrebbe dire che il seno è diventato non più il contenitore del latte per nutrire i figli, ma un contenitore di silicone da esibire, insomma la donna stessa è diventata oggetto di consumo e quando l'uomo consumatore (ormai abituato a un click, per ottenere la soddisfazione) non è più appagato da esso, ecco che subentra la nevrosi e dunque in molti casi l'omicidio. Il femminicidio quindi altro non è che una manifestazione nevrotica dell'uomo consumista del XXI secolo, una delle tante purtroppo.

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Lacatus, magari quello che hai detto tu io lo sentissi dire da un telegiornale che ogni santo giorni ci fa il conto delle vittime del giorno prima tra femminicidi, omicidi, infanticidi e simili. Hai anche ragione, ma siamo così bombardati da queste notizie che diventa difficile ragionarci sopra, almeno io tendo a cambiare canale. Anche perché l'informazione invece di informare, si limita a stilare la lista dei decessi.

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7 minutes ago, Lacatus said:

Mh...non credo. Nella nostra civiltà, la donna, in quanto essere che dona la vita, è sempre stato oggetto di culto, e quando non più di culto, comunque avvolto da un'aura di sacralità. Dalla letteratura apprendiamo che il fenomeno femminicidio in epoca preindustriale era praticamente inesistente, ed era comunque un fenomeno rarissimo fino a pochi decenni fa... Con l'avvento della civiltà dei consumi, la donna è stata spogliata dell'aura di sacralità, simbolicamente si potrebbe dire che il seno è diventato non più il contenitore del latte per nutrire i figli, ma un contenitore di silicone da esibire, insomma la donna stessa è diventata oggetto di consumo e quando l'uomo consumatore (ormai abituato a un click, per ottenere la soddisfazione) non è più appagato da esso, ecco che subentra la nevrosi e dunque in molti casi l'omicidio. Il femminicidio quindi altro non è che una manifestazione nevrotica dell'uomo consumista del XXI secolo, una delle tante purtroppo.

La tua visione del fenomeno è interessante e condivisibile in parte dal mio punto di vista ma concordo anche con @Mr. Wolf sul fatto che l'esposizione mediatica dei femminicidi sia davvero imponente. Non a caso, nell'articolo che tu stesso hai riportato in questo topic c'é scritto:

"Un'analisi del fenomeno è stata fatta pochi giorni fa dal Capo della Polizia, Franco Gabrielli, in audizione alla Commissione Parlamentare d'inchiesta: anche se dai dati emerge un calo dei femminicidi"

:rolleyes:

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1 hour ago, Lacatus said:

il fenomeno femminicidio in epoca preindustriale era praticamente inesistente,

radiohead-burn-the-witch-vid-2016-billbo

Però per il resto il tuo discorso è vero... 

Ma ha ragione anche Mr Wolf sull'anestetizzazione del sentire, ma soprattutto sull'ineliminabilità della violenza.

Quindi che fare? Conoscere la violenza, che appunto la società ipermoderna fa di tutto per sotterrare o anzi paradossalmente fa scaturire nel suo contrario ossia la sua esasperazione senza limiti (il click di cui sopra). Perché se non la conosci emergerà incontrollatamente. 

Ed ecco che roghi di streghe e xenofobie sono dietro l'angolo.

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5 hours ago, Mr. Wolf said:

Sarò un cinico bastardo e puzzone ma credo che i femminicidi siano una sorta di moda dell'informazione che ora va.
Da Adamo ed Eva i femminicidi, gli omicidi, gli infanticidi, le violenze ci sono SEMPRE state. Sempre. Solo che ora va di "moda" (passatemi il termine vi prego), raccontare la condizione della donna. Il Tg2 tanto per dire fa la conta dei femminicidi dall'inizio dell'anno. Io la reputo una cosa malata, quando purtroppo episodi di violenza sono aripurtroppo comuni.

Cosa fare? Innanzitutto ridurre e molto il livello di informazione sui femminicidi e le violenze in generale, adatte sono a un pubblico di Barbara D'Urso.
Poi parlare magari di cose un po' più serie, tanto la violenza non si può estirpare dall'Uomo.

Totalmente d'accordo.

 

Comunque il femminicidio è radicato negli istinti del maschio, è una roba ancestrale. 

Così come i "figlicidi" sono spesso a carico della madre.

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4 hours ago, Lacatus said:

Mh...non credo. Nella nostra civiltà, la donna, in quanto essere che dona la vita, è sempre stato oggetto di culto, e quando non più di culto, comunque avvolto da un'aura di sacralità. Dalla letteratura apprendiamo che il fenomeno femminicidio in epoca preindustriale era praticamente inesistente, ed era comunque un fenomeno rarissimo fino a pochi decenni fa... Con l'avvento della civiltà dei consumi, la donna è stata spogliata dell'aura di sacralità, simbolicamente si potrebbe dire che il seno è diventato non più il contenitore del latte per nutrire i figli, ma un contenitore di silicone da esibire, insomma la donna stessa è diventata oggetto di consumo e quando l'uomo consumatore (ormai abituato a un click, per ottenere la soddisfazione) non è più appagato da esso, ecco che subentra la nevrosi e dunque in molti casi l'omicidio. Il femminicidio quindi altro non è che una manifestazione nevrotica dell'uomo consumista del XXI secolo, una delle tante purtroppo.

No, ti sbagli. Il femminicidio è invece legato all'emancipazione della donna che prima, nel 90% dei casi, era sottomessa all'uomo. Oggi la donna è emancipata e più spesso lascia/tradisce scatenando le pulsioni animalesche di dominio che sono insite in ogni maschio.

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4 minutes ago, echoes said:

No, ti sbagli. Il femminicidio è invece legato all'emancipazione della donna che prima, nel 90% dei casi, era sottomessa all'uomo. Oggi la donna è emancipata e più spesso lascia/tradisce scatenando le pulsioni animalesche di dominio che sono insite in ogni maschio.

Bravo, quoto in pieno, non l'ho detto x non passare x la solita femminista, meno male che l'hai scritto tu che sei un uomo...a molti, ancora oggi, non piace neanche che la compagna lavori fuori casa...

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5 hours ago, Mr. Wolf said:

Sarò un cinico bastardo e puzzone ma credo che i femminicidi siano una sorta di moda dell'informazione che ora va.
Da Adamo ed Eva i femminicidi, gli omicidi, gli infanticidi, le violenze ci sono SEMPRE state. Sempre. Solo che ora va di "moda" (passatemi il termine vi prego), raccontare la condizione della donna. Il Tg2 tanto per dire fa la conta dei femminicidi dall'inizio dell'anno. Io la reputo una cosa malata, quando purtroppo episodi di violenza sono aripurtroppo comuni.

Cosa fare? Innanzitutto ridurre e molto il livello di informazione sui femminicidi e le violenze in generale, adatte sono a un pubblico di Barbara D'Urso.
Poi parlare magari di cose un po' più serie, tanto la violenza non si può estirpare dall'Uomo.

 

 

anzi, trovo ridicolo che ci sia stato addirittura bisogno di inventare una parola (orribile, tra l'altro). 

 

e aggiungo più in generale, in Italia nei riguardi dei fatti di cronaca nera c'è un interesse morboso, che trovo inspiegabile. Non riesco a capire storicamente da dove venga fuori (gli anni di piombo? la criminalità organizzata?) ma è una roba in cui un certo tipo di giornalismo sguazza allegramente. Trovo assurdo che i principali giornali italiani abbiano aperto ad esempio le edizioni odierne parlando della conferma della sentenza di un omicidio avvenuto 10 anni fa. Quando i giornalisti chiamano per nome le vittime e gli assassini, io li radierei proprio dall'albo. Tra plastici della villetta e interviste esclusive alla zia del vicino di casa (ogni riferimento a Bruno Vespa o ai talk show pomeridiani è puramente voluto) ogni volta si crea un cazzo di carrozzone del niente. 

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6 minutes ago, jimy84 said:

 

 

anzi, trovo ridicolo che ci sia stato addirittura bisogno di inventare una parola (orribile, tra l'altro). 

 

e aggiungo più in generale, in Italia nei riguardi dei fatti di cronaca nera c'è un interesse morboso, che trovo inspiegabile. Non riesco a capire storicamente da dove venga fuori (gli anni di piombo? la criminalità organizzata?) ma è una roba in cui un certo tipo di giornalismo sguazza allegramente. Trovo assurdo che i principali giornali italiani abbiano aperto ad esempio le edizioni odierne parlando della conferma della sentenza di un omicidio avvenuto 10 anni fa. Quando i giornalisti chiamano per nome le vittime e gli assassini, io li radierei proprio dall'albo. Tra plastici della villetta e interviste esclusive alla zia del vicino di casa (ogni riferimento a Bruno Vespa o ai talk show pomeridiani è puramente voluto) ogni volta si crea un cazzo di carrozzone del niente. 

Come non concordare...

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E aggiungo che, a mio modesto parere, una buona parte di responsabilità nella formazione di un pensiero maschilista nella nostra società ce l'abbia il Cattolicesimo, che ha sempre considerato la donna come inferiore (addirittura alla stregua di un minus habens) tanto da non essere nemmeno degna del ministero sacerdotale 

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22 minutes ago, alessandra said:

E aggiungo che, a mio modesto parere, una buona parte di responsabilità nella formazione di un pensiero maschilista nella nostra società ce l'abbia il Cattolicesimo, che ha sempre considerato la donna come inferiore (addirittura alla stregua di un minus habens) tanto da non essere nemmeno degna del ministero sacerdotale 

Adesso la donna è considerata ancora meno: è solo merce. Almeno nel cristianesimo era considerata madre, mantenendo un barlume della sacralità dell'epoca pagana/panteista, quando la donna stessa era una divinità (e deteneva il potere religioso).

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46 minutes ago, alessandra said:

È vero, se ne parla troppo per fare audience sui media, ma non è che rimuovendo la notizia si rimuove il problema 

E' vero, ma è anche vero che non è che se ne parli SEMPRE risolvi il problema. La questione femminicidio è come i terremoti, il caldo troppo caldo ad agosto e le nevicate impreviste a gennaio, come la violenza negli stadi o come il si stava meglio quando si stava prima. Come l'abbandono dei cani in piena estate o i negri che ci portano via il lavoro.
La domanda è sempre quella: tutto questo si può risolvere? NO e allora non vale nemmeno parlarne.

Attenzione: la mia non è una posizione CONTRO le donne, ma CONTRO quel tipo di informazione che cade dalla nuvole e che non fa niente per rendere il cittadino migliore, per farlo crescere culturalmente o socialmente, anzi lo affossa sempre di più con una pioggia di luoghi comuni. Pietà.

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47 minutes ago, Mr. Wolf said:

E' vero, ma è anche vero che non è che se ne parli SEMPRE risolvi il problema. La questione femminicidio è come i terremoti, il caldo troppo caldo ad agosto e le nevicate impreviste a gennaio, come la violenza negli stadi o come il si stava meglio quando si stava prima. Come l'abbandono dei cani in piena estate o i negri che ci portano via il lavoro.
La domanda è sempre quella: tutto questo si può risolvere? NO e allora non vale nemmeno parlarne.

Attenzione: la mia non è una posizione CONTRO le donne, ma CONTRO quel tipo di informazione che cade dalla nuvole e che non fa niente per rendere il cittadino migliore, per farlo crescere culturalmente o socialmente, anzi lo affossa sempre di più con una pioggia di luoghi comuni. Pietà.

Direi allora che un'informazione eccessiva o, addirittura errata, su certi argomenti, non aiuta a risolvere i problemi (anche se non metterei sullo stesso piano l'abbandono dei cani con la questione femminile  ;)) tuttavia affermare che tanto vale parlarne perché non è possibile cambiare niente è abbandonare la sfida in partenza, molto si può fare, la mentalità si può cambiare, ad esempio con l'educazione delle nuove generazioni 

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1 hour ago, Lacatus said:

Adesso la donna è considerata ancora meno: è solo merce. Almeno nel cristianesimo era considerata madre, mantenendo un barlume della sacralità dell'epoca pagana/panteista, quando la donna stessa era una divinità (e deteneva il potere religioso).

Faceva figli xchè serviva a lavorare la terra, infatti gli uomini gliene facevano fare a decine senza alcun rispetto x la loro salute 

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53 minutes ago, alessandra said:

Direi allora che un'informazione eccessiva o, addirittura errata, su certi argomenti, non aiuta a risolvere i problemi (anche se non metterei sullo stesso piano l'abbandono dei cani con la questione femminile  ;)) tuttavia affermare che tanto vale parlarne perché non è possibile cambiare niente è abbandonare la sfida in partenza, molto si può fare, la mentalità si può cambiare, ad esempio con l'educazione delle nuove generazioni 

L'informazione eccessiva PER ME fa solo danni. Il fatto che le donne si schierino contro il femminicidio fa solo danni, perché schierarsi vuol dire ammettere che c'è un problema e questo problema ce l'abbiamo da Adamo ed Eva. Bella scoperta.
La mentalità si può cambiare e come? Educando? Bene.
Educhiamo il Maschio a convivere in santa pace con la Donna (assurdo, visto che ci conviviamo da milioni di anni). Problema femminicidio risolto.

Altro problema: l'infanticidio. Soluzione: educhiamo le madri a non abbandonare i figli in auto o a non gettarli dal sesto piano.
Altro problema: omicidio. Educhiamo gli Uomini a vivere in pace tra loro.

Ti rendi conto vero, che è IMPOSSIBILE educare le generazioni a reprimere un istinto vecchio di milioni di anni? Per questo continuo a dire che è ASSURDO continuare a parlare, così come è ASSURDA questa assuefazione a notizie per me inutili, anzi dannose, visto che alimentano solo la violenza.

Uomo, essere umano, persona = Violenza. Questo da sempre. 

 

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On 17/7/2017 at 1:25 PM, Lacatus said:

Spiegati meglio...

che le norme nel codice penale già esistono, basta applicarle. aggiungere commi nuovi o articoli ex novo solo per normativizzare una fattispecie particolare abbiamo già imparato che risolve poco se non a creare casino legislativo - e a volte a mettere pene assurde sull'onda emotiva delle notizie mestate e rimestate d'estate quando non c'è molto di cui parlare - non fraintendermi eh, l'uccisione di un uomo/donna è una disgrazia. 

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