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Lacatus

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Sarà indubbiamente l'autunno delle donne: oltre a Julietta e alla Calvi, torna finalmente dopo praticamente 6 anni Anja plaschg, aka Soap&Skin. Il disco esce a ottobre ma per ora sono usciti 2 brani (e mezzo) in anteprima. A parte i video terribili, musicalmente sembra davvero cercare nuove direzioni, come il lungo silenzio faceva immaginare. Per ora non so se sono molto convinto, soprattutto Heal mi lascia un poco interdetto, Italy già più interessante anche se forse un po' troppo semplice per una come lei. Entrambe comunque son nuovissime per i suoi canoni, incredibilmente "bright" e "positive", e senza il pianoforte e farla da padrone.

Italy si conclude con un interludio orchestrale chiamato (This is) water, peraltro molto interessante. La curiosità è che è ovviamente dedicato a David Foster Wallace, ed il pezzo con relativo video è uscito esattamente nel giorno del decimo anniversario della sua morte. La cosa particolare è che hanno chiesto ad Anja se la cosa fosse voluta, e pare lei non avesse minimamente idea della coincidenza.

https://www.youtube.com/watch?v=013lbJ-Iehg&start_radio=1&list=RD013lbJ-Iehg

 

 

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17 hours ago, jeppoloman said:

Sarà indubbiamente l'autunno delle donne: oltre a Julietta e alla Calvi, torna finalmente dopo praticamente 6 anni Anja plaschg, aka Soap&Skin. Il disco esce a ottobre ma per ora sono usciti 2 brani (e mezzo) in anteprima. A parte i video terribili, musicalmente sembra davvero cercare nuove direzioni, come il lungo silenzio faceva immaginare. Per ora non so se sono molto convinto, soprattutto Heal mi lascia un poco interdetto, Italy già più interessante anche se forse un po' troppo semplice per una come lei. Entrambe comunque son nuovissime per i suoi canoni, incredibilmente "bright" e "positive", e senza il pianoforte e farla da padrone.

Italy si conclude con un interludio orchestrale chiamato (This is) water, peraltro molto interessante. La curiosità è che è ovviamente dedicato a David Foster Wallace, ed il pezzo con relativo video è uscito esattamente nel giorno del decimo anniversario della sua morte. La cosa particolare è che hanno chiesto ad Anja se la cosa fosse voluta, e pare lei non avesse minimamente idea della coincidenza.

https://www.youtube.com/watch?v=013lbJ-Iehg&start_radio=1&list=RD013lbJ-Iehg

 

 

Mi sembra che siamo ben lontani dalle vette di Lovetune for Vacuum (un gioiello). Già Narrow, che ricalcava le stesse atmosfere, mi sembrava stanchino e meno ispirato, ad eccezione di un paio di brani. Questi singoli invece non mi convincono proprio per niente.
D'altronde già il titolo dell'album - from gas to solid - fa pensare a una cacata.

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Riflessioni confuse del sabato mattina; grosso hangover, 3 ore di sonno e qualche vuoto di memoria circa le ultime 12. Primo riflesso: rovistare col braccio per terra vicino al letto e recuperare un paio di cuffie. Lanciare Spotify e pompare a volume sconsiderato un pezzo di Post Malone. Goduria.

Il 2018 è, Deo gratias, l’anno in cui il mondo è riuscito a partorire e soprattutto codificare in maniera del tutto naturale e indolore una vera e propria estetica primordiale del tamarro con gusto. Dando un senso e permettendo di svelare, finalmente, le pulsioni tamarre che da sempre vivono negli abissi dell’anima dell’ascoltatore medio-colto. Chi ci ha visto lontano prima degli altri e cavalcando l’onda americana, in Italia, è stato il fenomeno Liberato (di cui fa parte, svelo a tutti, anche Calcutta). A seguire tutti gli altri, a rotta di collo.

Ci sarebbe una vera e propria distinzione di genere da fare - bisognerebbe scriverci un gran pezzo su questa faccenda - tra il vero tamarro e questa ondata (stupenda) di tamarro-con-background. Il tamarro colto.

Comunque. È un movimento musicale da metropoli o da grossa periferia. Mai mi sarei interessato a sto pirla meraviglioso di Post Malone (o mille altri) se non me lo fossi sentito sparato in continuazione a pallone dai peggiori autisti Uber la notte, in mezzo ad un caos generale e bellissimo da party-degenero-ovunque per le strade. La nuova estetica tamarra è roba post-apocalittica che necessita dell’ambiente giusto, di confusione perversa e di frenesia per essere compresa ed apprezzata. Non so come spiegare. Comunque è la fine del mondo.

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4 hours ago, modifiedbear said:

Riflessioni confuse del sabato mattina; grosso hangover, 3 ore di sonno e qualche vuoto di memoria circa le ultime 12. Primo riflesso: rovistare col braccio per terra vicino al letto e recuperare un paio di cuffie. Lanciare Spotify e pompare a volume sconsiderato un pezzo di Post Malone. Goduria.

Il 2018 è, Deo gratias, l’anno in cui il mondo è riuscito a partorire e soprattutto codificare in maniera del tutto naturale e indolore una vera e propria estetica primordiale del tamarro con gusto. Dando un senso e permettendo di svelare, finalmente, le pulsioni tamarre che da sempre vivono negli abissi dell’anima dell’ascoltatore medio-colto. Chi ci ha visto lontano prima degli altri e cavalcando l’onda americana, in Italia, è stato il fenomeno Liberato (di cui fa parte, svelo a tutti, anche Calcutta). A seguire tutti gli altri, a rotta di collo.

Ci sarebbe una vera e propria distinzione di genere da fare - bisognerebbe scriverci un gran pezzo su questa faccenda - tra il vero tamarro e questa ondata (stupenda) di tamarro-con-background. Il tamarro colto.

Comunque. È un movimento musicale da metropoli o da grossa periferia. Mai mi sarei interessato a sto pirla meraviglioso di Post Malone (o mille altri) se non me lo fossi sentito sparato in continuazione a pallone dai peggiori autisti Uber la notte, in mezzo ad un caos generale e bellissimo da party-degenero-ovunque per le strade. La nuova estetica tamarra è roba post-apocalittica che necessita dell’ambiente giusto, di confusione perversa e di frenesia per essere compresa ed apprezzata. Non so come spiegare. Comunque è la fine del mondo.

Molto interessante, da un anno a questa parte sto avendo le tue stesse impressioni. Credo inoltre che il contesto universitario di Milano in cui mi ritrovo al momento sia uno dei più fertili in Italia per lo svilupparsi di questo strano ma affascinante fenomeno. Io stesso ne sono in parte influenzato :phr34:

Chi pensa che sia degrado sbaglia, è tutto - in un certo senso - razionale.

Quote

(di cui fa parte, svelo a tutti, anche Calcutta).

Oh ma hai le mani in pasta anche a Bomba Dischi? :laugh:

Un po' si sospettava comunque ..

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On 9/25/2018 at 8:35 PM, petlifesaver said:

Io ho il mio disco dell'anno

 

straquotone, è disco dell'anno anche per me. Stupendo lavoro. 

Sarà a Milano e a Torino a Gennaio!!!

 

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4 hours ago, On a Friday said:

Nuovo anche per loro, uscita 5/10/18

@principles

Si, quanto so' belli! Queste canzoni nuove sono ancora più belle e a fuoco del bellissimo precedente album, secondo me sarà un bel fatto. 
Comunque pensavo che quest'anno mi ha davvero impressionato molta poca musica. 
Oggi ascolticchiavo il nuovo dei Low, molto molto molto interessante. 
Ho messo su il nuovo degli Suede e pure è molto bello, un monolite, un macigno. 

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9 hours ago, Wanderer said:

Ho trovato interessante un dsco fatto da tale J. Fitoussi, tutto al buchla synth. 

Consigliato per gli amanti della "space" musica un po' krauta e di Suzanne Ciani e sperimentatori vari.

 

https://jfitoussi.bandcamp.com/album/espaces-timbres

 

ma dai! è una mia conoscenza di parigi! :lol:
 

7 hours ago, On a Friday said:

@modifiedbear hai ascoltato nulla di questo album?

no, ma grazie per la segnalazione :mellow: che mina.

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On 10/5/2018 at 1:39 AM, modifiedbear said:

ma dai! è una mia conoscenza di parigi! :lol:
 

 

molto bene:D

digli che apprezzo, mi sta facendo fare dei bei viaggioni. apprezzo anche il fatto che sia ben strutturato, cioè le progressioni mi sembrano molto ben calibrate, cosa che normalmente si tende a sottovalutare nei dischi di musica elettronica improvvisata

bello, inzomma

 

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Un po' di uscite in arrivo:

- A Novembre nuovo The Good, the Bad and the Queen. Un po' a sorpresa, almeno per me, ero sempre convinto il loro fosse stato un disco una tantum. Il pezzo nuovo pare interessante, molto Albarnesco comunque. Il disco a Novembre.

- Tornano dopo sei anni anche i giardini di Mirò. Il primo pezzo, nonché title track, molto bello per gli amanti del post rock. In ogni caso, sembrano abbiano fatto rewind di 15 anni come atmosfere. 

- Infine, ma qui sarebbe in teoria una notizia da 2019, torna anche Beirut a febbraio, anticipato da un bel singolo intitolato Gallipoli.

Bene, e domani in un giorno solo escono SUspiria, Holter e Soap&Skin.

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