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Thom @Teatro Verdi, Firenze 28.05.2018


Lacatus

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On 5/29/2018 at 12:06 PM, TomThom said:

 

Coates (molto bravo) trattato come l'ultimo degli stronzi con gente che continuava a camminare su e giù, ad alzarsi in piedi e a sedersi. Non per tutti, e si è visto... spiace per lui che avrebbe meritato un trattamento migliore.

Il set di Oliver Coates è stato un crescendo continuo.

Personalmente penso che lui farebbe bene ad attenersi alla sua maestria del Violoncello in quanto il pezzo iniziale "tecno" anche se non era male, non mi ha entusiasmato ed è sembrato abbastanza banale. Sicuramente fa bene a variare la sua musica e l'uso dei strumenti elettronici come complimento del suo violoncello è una parte importante di quello che fa. Ma ho qualche dubbio sulla sua elettronica pura con solo (per quello che ho capito io) qualche piccolo abbellimento aggiunto con il violoncello. 

Poi sono seguite alcuni pezzi melodici che non conoscevo, eseguiti molto bene che mi sono piaciuti, ma niente di particolare.

Poi quel pezzo con il violoncello distorto ha iniziato la parte del set che mi è piaciuto maggiormente.

Seguito da Love dalla colonna sonora di Under The Skin di Mica Levi. Speravo di poterlo sentire un giorno dal vivo suonato da Coates, e non mi ha deluso. Per me un emozione da pelle d'oca. Ho avuto l'impressione che anche il pubblico che non era particolarmente interessato a Coates prima, da qui in poi si è zittito nelle loro chiacchiere ed hanno mostrato un maggiore rispetto (che poi incomprensibilmente qualche chiacchiera e spostamento ci è stato anche durante il set di Thom:wacko:).

Poi il pezzo di Messiaen richiesto da Thom come finale set di Coates è stato un buon collegamento con i Radiohead ed in particolare Jonny con il suo ondes martenot e l'ispirazione che prende da questo compositore. Non conoscevo il pezzo ma dal pochissimo che ho sentito di Messiaen si capiva che era suo dal stile. 

Oliver Coates lo avevo anche salutato fuori del teatro Verdi il pomeriggio augurandolo un buon performance ed ho parlato con lui del concerto a cui ha partecipato anche lui con Jonny al Wind Tunnel project di Farnborough, lui aveva un ricordo buono di quel concerto e l'acustica di quel locale che secondo lui dava un suono grande agli strumenti.  

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8 hours ago, Greenglasseyes said:

C'è qualcuno, per caso, chi sa il setlist completo di Oliver Coates per il concerto di lunedì a Firenze? ( o se ha suonato sempre quei pezzi le altre sere fino d'ora)

Non so come si chiamano la maggior parte dei pezzi di Firenze ne cos'ha suonato le altre sere. Perché esiste un setlist per qualche altra serata? 

Immagino che tutta la prima parte era musica composta maggiormente da lui. Conosco solo il penultimo pezzo Love dalla colonna sonora di Under The Skin di Mica Levi e che l'ultimo pezzo era di Messiaen. Non conoscevo questo pezzo di Messiaen ma ho cercato su youtube i suoi pezzi per violoncello ed ora sono sicuro che si tratta di "Louange à l'Eternité de Jèsus". 

Ma aparte questi ultimi 2 pezzi non posso essere d'aiuto.

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  • 5 months later...
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Abbiamo provato a portare qualcosa del genere anche in Italia ma siamo finiti in uno di questi vecchi teatri dove la gente era costretta a restare inchiodata sulle poltrone mentre noi la invitavamo ad alzarsi e ballare. Che delirio. Ecco: a proposito di terrore. Quella serata per me è stata una sorta di incubo. Ma credetemi: un incubo vero"

58 minutes ago, Beat said:

Ahahah ottimo... quindi non è stata solo una tortura per noi ma anche un incubo per lui, seratona proprio:clapclap:

Ai tempi si gioiva per quelle location esclusive, e invece ora Thom se ne esce con questo :baguette:

Anche voi bocciate l'esperimento come lui?

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18 hours ago, frasky said:

Anche voi bocciate l'esperimento come lui?

Totalmente.

Fu una tortura anche per me il live al Teatro Verdi, meglio che non ci ripenso :azz:

Ma poi non è stato lo stesso Thom a scegliere o comunque a dare il suo benestare per un concerto in un teatro, luogo del tutto non adatto a uno show particolare come il suo?

Mah.

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1 minute ago, Valderrama said:

Ma poi non è stato lo stesso Thom a scegliere o comunque a dare il suo benestare per un concerto in un teatro, luogo del tutto non adatto a uno show particolare come il suo?

Mah.

Non penso che faccia studi di settore particolari per le sue venue, ciononostante quel "ma siamo finiti in uno di quei vecchi teatri" fa storcere il naso anche a me.

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20 hours ago, frasky said:

Ai tempi si gioiva per quelle location esclusive, e invece ora Thom se ne esce con questo :baguette:

Anche voi bocciate l'esperimento come lui?

io assolutamente e l'avevo detto ancora prima di andarci che nn era adatta al tipo di show.

fosse stata una cosa tipo macerata allora sarebbe stata perfetta ma non per TMB

Quello che nn capisco è che (vado a memoria) mi pare ci siano location simili anche per il tour USA che comincia venerdi...

 

comunque se gli serve una venue manager come si deve il mio cv è su Linkedin ;)

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On 11/18/2018 at 10:29 PM, frasky said:

Ai tempi si gioiva per quelle location esclusive, e invece ora Thom se ne esce con questo :baguette:

Forse non ti ricordi, ma quando uscì la data al teatro Verdi eravamo tutti parecchio perplessi. Però speravo almeno che il contrasto netto tra il contesto e la musica fosse una scelta ponderata, invece vien fuori che era stato scelto totalmente a caso. Anche volendo restare a Firenze c'erano location molto più adatte... la prossima volta consiglierei a Thommasino di perdere 5 minuti in più per scegliere le venue visto che non sono un dettaglio proprio secondario. Basterebbe che leggesse i consigli che diamo qui su scatter e saremmo tutti più contenti :D

50 minutes ago, On a Friday said:

Per me non una tortura perchè a conti fatti fu peggio il Lingotto, ma certo non si può dire che fosse la location ottimale.

Ma si alla fine l'acustica era buona e non è poco, per tortura intendevo che ho fatto veramente fatica a stare ferma su quella poltroncina di velluto per tutto il tempo

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24 minutes ago, Beat said:

 

Ma si alla fine l'acustica era buona e non è poco, per tortura intendevo che ho fatto veramente fatica a stare ferma su quella poltroncina di velluto per tutto il tempo

Ma su quello non ci piove, senza considerare che i posti erano anche strettissimi.

Io poi avevo accanto un ragazzo che non era proprio magrissimo e ha sudato come un maiale per tutto il concerto:laugh:

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2 hours ago, Beat said:

Forse non ti ricordi, ma quando uscì la data al teatro Verdi eravamo tutti parecchio perplessi. Però speravo almeno che il contrasto netto tra il contesto e la musica fosse una scelta ponderata, invece vien fuori che era stato scelto totalmente a caso. Anche volendo restare a Firenze c'erano location molto più adatte... la prossima volta consiglierei a Thommasino di perdere 5 minuti in più per scegliere le venue visto che non sono un dettaglio proprio secondario. Basterebbe che leggesse i consigli che diamo qui su scatter e saremmo tutti più contenti :D

 

Secondo me riponete in Thom/radiohead attuali troppa fiducia. Non sono più quelli di 15 anni fa, quando con molta probabilità decidevano anche loro sul da farsi. Ormai è palese che tutte le strategie commerciali sono frutto di esterni. A parer mio è una grazia se nel prossimo Lp non gli scriva le canzoni Vasco Rossi

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beh oddio, se pensate che per una band di fama mondiale, che vende milioni di dischi, sia il cantante a cercarsi personalmente le location secondo me siete un tantino fuori strada... e 15 anni fa (ma anche 25) avevano comunque un manager che faceva per loro queste cose, come è normale che sia.

E mi incazzo perche' laffuori c'e' davvero una quantita' di merda davvero commerciale difficile da quantificare e "noi" dobbiamo ritenerci ancora (molto) fortunati di come hanno condotto - e stanno tutt'ora conducendo - la loro carriera i Radiohead.

 

Poi se i brani di Suspiria e di AMSP vi sembrano scritti da Vasco Rossi fate voi.... 

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secondo me i radiohead non scelgono le location da tanti tanti anni, ma non lo dico a loro discredito, band di dimensioni mooooolto più èiccole non lo fanno, figuriamoci i radiohead, che hanno uno stuolo di gente dietro che fa ste cose apposta

 

però è vero che se mi dicessero: "Indovina chi tra le band più grosse in circolazione si sceglie le location" risponderei a fiducia "radiohead"

 

per il resto quoto @li

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Beh chiaro che il manager ce l'hanno sempre avuto, ce l'ha anche i "rumatera":lol:.

Il punto è che nel tempo, la loro strategia commerciale è cambiata radicalmente, come d'altronde sono cambiati i tempi e  i modi di comunicare (mi riferisco ai  social tanto nominati da Thom nell'intervista). Questo ha influenzato molto il loro modo di fare musica (che resta sempre di standard elevati) che è diventato più strettamente legato al commercio... Ecco questo oggi secondo me va a discapito della creatività, mentre 20 anni fa la situazione da questo punto di vista era sbilanciata fortunatamente dalla parte opposta. Ad oggi stanno facendo bene quello che hanno imparato a fare, lo fanno, ed hanno pure successo quindi probabilmente fanno bene a farlo... Nel non spetta a me giudicare.

Altra cosa che trovo contraddittoria è l' odio di Thom per i social e l'uso di questi come strategia commerciale... Come se dicesse "Li odio ma li uso perché oggi va così, o sei social o sei out"...boh mi sembra così poco Thom/rh. 

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Ok, ma si capiva vero che il mio appello a Thommasino era una battuta? Non pretendo mica che vada lui di persona a fare il sopralluogo di ogni singola location, però non mi pare neanche serio che vengano scelti luoghi che lui stesso ritiene inadatti. 

Poi ripeto, al di là di tutto io quella sera mi sono divertita un botto (e quella prima ancor di più) quindi non voglio fare polemica

1 hour ago, clak said:

A parer mio è una grazia se nel prossimo Lp non gli scriva le canzoni Vasco Rossi

Mado' ci vai giù pesante... Ti pare così basso il livello dei pezzi di Suspiria e degli inediti sentiti in tour ? 

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17 hours ago, clak said:

Altra cosa che trovo contraddittoria è l' odio di Thom per i social e l'uso di questi come strategia commerciale... Come se dicesse "Li odio ma li uso perché oggi va così, o sei social o sei out"...boh mi sembra così poco Thom/rh. 

Beh probabilmente ci sono cose che gli vanno giu' a fatica, come doversi rapportare con LN, fare i festivaloni in serie e, perche no, anche usare i social.
Ma i social o li usi o sei out. Se non lavori con LN sei out. I festival o li fai o sei out (li fanno tutte le band di un certo livello, sempre gli stessi, ad anni alterni... ) e se non sei su Spotify oggi non "esisti"...
E questo che piaccia o meno a noi e ai Radiohead...

Francamente, per quanto mi stessero simpatiche e mi piacessero le battute caustiche su Spotify etc, essere fuori da queste cose vuol dire essere fuori da tutto... nn dimentichiamo che (anche loro) con questo lavoro ci campano. E a 50 anni, dopo che tutte le tue battaglie le hai comunque "combattute", se fai il Don Chischotte rischi anche di diventare abbastanza ridicolo IMHO...

La creativita' invece è un altro paio di maniche e dipende anche (purtroppo) dall'eta': ma evidentemente loro oggi si sentono a proprio agio a fare quello che fanno (e nn ce la faranno mai piu a fare un altro Kid A, ma nn mi pare nemmeno che siano usciti con un Mylo Xyloto...). Mi spiace ma non riesco proprio a vederli "svenduti" come tantissime altre band...

Non saro' mai d'accordo infatti sul punto per cui la loro carriera sarebbe diventata piu' strettamente legata al commercio. E credo non lo saro' mai fino a quando, come due anni fa (non 20) continueranno a suonare alla Roundhouse (3000 posti) vendendo i biglietti allo stesso prezzo delle altre location, mentre avrebbero potuto chiedere 4 volte tanto e fare comunque sold out, fino a quando si batteranno per il biglietto nominativo, finche nn venderanno i prati gold, fin quando avranno un fan club gratuito come WASTE, mentre la maggioranza delle altre band in ambito mainstream si fa pagare una salata iscrizione per avere la prelazione su un biglietto che costa, nella migliore delle ipotesi, il doppio di quanto costa uno dei "nostri" .. e potrei continuare a fare una lunga lista per cui il quintetto di Oxford si distingue in meglio dal grande (e brutto) circo che è diventata la musica negli ultimi lustri...

Quando e se queste cose cambieranno (io a questo punto mi auguro mai...) allora potremo parlare di band svenduta... 
Se se ne parla invece per il "peccato" di aver pubblicato qualcosa come il box di OKNOTOK (sul quale io stessa sono stata scettica) beh secondo me si guarda alla punta del dito e non alla luna :)

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