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Thom: tour 2019/2020


frasky

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5 hours ago, modifiedbear said:

Evidentemente sì, lavoro nell'ambiente ed evidentemente sì, mi ritrovo a dover fare i conti sempre e comunque con un certo appiattimento culturale (di matrice quasi sempre e solo italiana) ben alimentato da queste organizzazioni che al posto di investire su una proposta di qualità ed una comunicazione decenti, preferiscono adagiarsi sulla sicurezza del mainstream. Questo, scusami, non è fare cultura ma è farsi una sega al botteghino. È entertainment. Che si traduce in una partecipazione attiva al marciume generale. Ma bisogna avere una certa conoscenza di determinati ambienti musicali per poterne discutere, e noto dalla tua risposta che stiamo solo perdendo tempo entrambi. Ovvio che mi salterò il concerto di Yorke (che cercherò invece di incrociare per una buona cena), non sono certo il tipo di persona che fotte il prossimo durante la settimana ma che va in chiesa la domenica. Pace a te.

Dillo a Thom quando lo incontri a cena! Salutami la compagna che lavorava per me 15 anni fa!!! Faceva ancora l'attricetta allora! A me interessa vederlo ed ascoltarlo. Se poi succede in un posto dove nel bene o nel male la musica la sanno fare da 40 anni (o anche a livello jazzistico Perugia è un marciume?) e non fare bla bla bla inutili! Resta il fatto che io che non faccio entertainment ho dato la notizia quasi in anteprima italiana e Tu hai sentenziato...altrimenti non saremmo qui a discutere noi due del nulla! 

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22 minutes ago, @li said:

@Wanderer capisco il tuo discorso ma in fondo nn è tanto diverso da festival che fino a pochi anni fa erano di supernicchia (best kept e altri piccini) e che oggi hanno in cartellone gli stessi grandi nomi che una volta vedevi solo a Glasto o Werchter. 

Temo che “o così o si chiude”, che è triste ma tant’e...

sono ignorante sull'argomento, ma la mia idea è che, per la solita questione che i soldi si fanno molto sui live, con il modello festival gli organizzatori e le band hanno trovato un modo per massimizzare i profitti. Sapendo che ovviamente il fine ultimo è economico (ma anche artistico, dai, perchè i bei cartelloni esistono), si chiama lo stesso giro di nomi dal sicuro rientro economico. Le band sono ben contente perchè non si sobbarcano costi di infrastruttura e massimizzano i cachet con meno date - il festival, beh è felice perché ha le band. 

La gente è contenta perchè vede le band. Tutti felici meno, forse, ma questa è una mia sensazione, l'appassionato duro e puro che preferrebbe vedersi un artista in una serata apposita. 

Se i live si fanno ora cosi è naturale chiamare i nomi di grido, perchè nessuno vuole rimetterci. 

Il problema è però per gli artisti emergenti. 

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On 1/2/2019 at 10:45 PM, ilgiallo said:

Umbria Jazz il 20 Luglio!

:dance:

Prezzo medio di un concertone all'Umbria Jazz?

Ho visto le immagini dell'arena e sembra carina, ma con platea e posti a sedere non si rischia un teatro verdi 2? (Che non so neanche quanto mi dispiacerebbe, ma la gente ne parla così male, Yorke compreso...)

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@@li in effetti parlo nei limiti dei festival dedicati al jazz; hai sicuramente ragione per quanto riguarda un problema di fondo nella gestione della programmazione dei grossi festival internazionali, sui quali credo andrebbe fatto un discorso ancora diverso.

@Wanderer non si mette in dubbio il fatto che le programmazioni dei festival restino godibili a prescindere; Chick Corea e Thom Yorke sullo stesso palco rimangono un buono spettacolo. Come dici tu (relegando la cosa purtroppo a poche parole scritte quasi a mo' di post scriptum): "peccato per gli artisti emergenti". Questo tipo di marketing à la Umbria Jazz, giusto per citarne uno, dove non si ha l'intelligenza dello sviluppare un modello economico basato sulla promozione di una grossa scena minore insieme al solito showcase dei nomi già affermati, annulla qualsiasi sforzo di promozione culturale e diventa una semplice operazione di riciclo volta a fare botteghino. Questo è il contrario di fare cultura – lì dove oltretutto ce ne sarebbe un bisogno urgente. È la classica operazione specchio di un paese-museo che continua a lucrare sui cadaveri del passato e non ha la capacità di assorbire, produrre e mettere a frutto il fervore artistico internazionale attuale – non sto parlo solo di musica: l'Italia è uno dei pochissimi paesi in Europa dove l'arte contemporanea di fatto non esiste.
Proprio perché, come dici tu: contento il botteghino, contento il pubblico. E tutto fila piatto e liscio: nessuna innovazione, nessun coraggio.
Meccanismi a causa dei quali essere un cosiddetto "artista emergente" in Italia significa farsi i concerti a 50€ a testa in qualche locale a cazzo ogni tanto e dover guadagnare la pagnotta in altra maniera, come se vivere di musica fosse riservato ad un'élite. Mentre il resto d'Europa vede nascere collettivi come funghi, sviluppa delle vere e proprie reti attive di promozione, fruizione e distribuzione, locali e territoriali, e vede amministrativamente riconosciute e protette tali categorie: vivere di musica a 20 anni anche senza essere Mehldau non solo è possibile, ma la stessa amministrazione pubblica ti incoraggia a farlo, strutturalmente ed economicamente. La proposta culturale quotidiana all'esterno diventa quanto di più ricco si potrebbe immaginare, ed il livello musicale under-30 estremamente elevato. L'Umbria Jazz non è che uno dei mille specchietti per allodole italiani; dello squallore, del riciclo e del soffocamento di un'intera generazione di talenti costretti alla fuga.

@ilgiallo peggio di quanto pensassi: non solo non hai gli strumenti per affrontare la discussione, ma credo tu non abbia neppure afferrato il problema oggetto dello scambio. Sono sinceramente dispiaciuto per il forum, che oltre a svuotarsi si vede ora arrivare questi utenti dall'intelletto paurosamente sterile. Non mi è neppure chiaro perché continueresti a tirare fuori il fatto di aver annunciato qui questa stupidata qualche ora prima del comunicato stampa ufficiale, perché francamente di questo tuo preziosissimo "contributo" non se ne frega nulla nessuno.. Non siamo in un forum per farci il calendarietto dei concerti dell'anno, ma per discutere di tutto l'intorno. Ora, se vorrai portare qualche argomento a favore di una qualche tua idea, semmai dovessi averne una, sarai il benvenuto nella discussione. Se vorrai continuare a scalciare come uno scemo scrivendo frasi che significano più o meno niente giusto per frignare a vuoto à la italienne senza argomenti né nulla, io purtroppo non avrò altro tempo prezioso da dedicarti, quindi: buon concerto!

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5 hours ago, Gasba said:

:dance:

Prezzo medio di un concertone all'Umbria Jazz?

Ho visto le immagini dell'arena e sembra carina, ma con platea e posti a sedere non si rischia un teatro verdi 2? (Che non so neanche quanto mi dispiacerebbe, ma la gente ne parla così male, Yorke compreso...)

Ero li’ l’anno scorso per i Massive Attack e non c’erano sedie, credo le montino solo per alcune occasioni

Ps mi sembra di aver pagato 48€

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3 hours ago, modifiedbear said:

@@li in effetti parlo nei limiti dei festival dedicati al jazz; hai sicuramente ragione per quanto riguarda un problema di fondo nella gestione della programmazione dei grossi festival internazionali, sui quali credo andrebbe fatto un discorso ancora diverso.

@Wanderer non si mette in dubbio il fatto che le programmazioni dei festival restino godibili a prescindere; Chick Corea e Thom Yorke sullo stesso palco rimangono un buono spettacolo. Come dici tu (relegando la cosa purtroppo a poche parole scritte quasi a mo' di post scriptum): "peccato per gli artisti emergenti". Questo tipo di marketing à la Umbria Jazz, giusto per citarne uno, dove non si ha l'intelligenza dello sviluppare un modello economico basato sulla promozione di una grossa scena minore insieme al solito showcase dei nomi già affermati, annulla qualsiasi sforzo di promozione culturale e diventa una semplice operazione di riciclo volta a fare botteghino. Questo è il contrario di fare cultura – lì dove oltretutto ce ne sarebbe un bisogno urgente. È la classica operazione specchio di un paese-museo che continua a lucrare sui cadaveri del passato e non ha la capacità di assorbire, produrre e mettere a frutto il fervore artistico internazionale attuale – non sto parlo solo di musica: l'Italia è uno dei pochissimi paesi in Europa dove l'arte contemporanea di fatto non esiste.
Proprio perché, come dici tu: contento il botteghino, contento il pubblico. E tutto fila piatto e liscio: nessuna innovazione, nessun coraggio.
Meccanismi a causa dei quali essere un cosiddetto "artista emergente" in Italia significa farsi i concerti a 50€ a testa in qualche locale a cazzo ogni tanto e dover guadagnare la pagnotta in altra maniera, come se vivere di musica fosse riservato ad un'élite. Mentre il resto d'Europa vede nascere collettivi come funghi, sviluppa delle vere e proprie reti attive di promozione, fruizione e distribuzione, locali e territoriali, e vede amministrativamente riconosciute e protette tali categorie: vivere di musica a 20 anni anche senza essere Mehldau non solo è possibile, ma la stessa amministrazione pubblica ti incoraggia a farlo, strutturalmente ed economicamente. La proposta culturale quotidiana all'esterno diventa quanto di più ricco si potrebbe immaginare, ed il livello musicale under-30 estremamente elevato. L'Umbria Jazz non è che uno dei mille specchietti per allodole italiani; dello squallore, del riciclo e del soffocamento di un'intera generazione di talenti costretti alla fuga.

@ilgiallo peggio di quanto pensassi: non solo non hai gli strumenti per affrontare la discussione, ma credo tu non abbia neppure afferrato il problema oggetto dello scambio. Sono sinceramente dispiaciuto per il forum, che oltre a svuotarsi si vede ora arrivare questi utenti dall'intelletto paurosamente sterile. Non mi è neppure chiaro perché continueresti a tirare fuori il fatto di aver annunciato qui questa stupidata qualche ora prima del comunicato stampa ufficiale, perché francamente di questo tuo preziosissimo "contributo" non se ne frega nulla nessuno.. Non siamo in un forum per farci il calendarietto dei concerti dell'anno, ma per discutere di tutto l'intorno. Ora, se vorrai portare qualche argomento a favore di una qualche tua idea, semmai dovessi averne una, sarai il benvenuto nella discussione. Se vorrai continuare a scalciare come uno scemo scrivendo frasi che significano più o meno niente giusto per frignare a vuoto à la italienne senza argomenti né nulla, io purtroppo non avrò altro tempo prezioso da dedicarti, quindi: buon concerto!

quindi tu sei francese! ma vaffanculo! vediamo se hai tempo ora....

Ps: il primo post offensivo e frignone è stato il tuo....vai a rileggere!

bannatemi da questo posto di merda grazie!

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  • 2 weeks later...
5 minutes ago, @li said:

Giustamente si parla di Roma, che l'anno scorso era stata stranamente esclusa.

Non mi stupirebbe se alla fine le uniche 2 date fossero appunto Roma e Perugia.

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15 minutes ago, Wanderer said:

sei fortunato. Io lo odio eppure conosco i titoli dei suoi brani

Questo è il bello di non ascoltare la radio e guardare quasi zero la televisione. 

Calcutta chi?

Se vuoi consolarti sappi che ha tenuto il suo live più importante a due passi da casa mia e mi sono sorbito tutto il bordello che ne è conseguito.

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