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Che lavoro fate?


modifiedbear

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32 minutes ago, alessandra said:

Hai ragione. Non ho stipendio, non ho orari e non andrò in pensione.  E non l’ho scelto io .

E torniamo a quello che dicevo prima: in Italia o sei incanalato nel binario dei contratti collettivi sindacali o puoi pure crepare. 

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Bello sto topic :)

Lavoro nell'ufficio HR di una multinazionale e mi occupo dell'amministrazione del personale a 360°.

Vengo da una precedente esperienza in uno studio contabile/consulente del lavoro, dove ho avuto l'opportunità appena laureato in economia di mettermi alla prova nel mondo del lavoro.

Sono nettamente più soddisfatto del percorso di HR in azienda: spero possa essere anche il mio futuro, al momento mi sento soddisfatto.

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Molto interessante leggervi sulla quotidianità e sulle scelte di una vita.

Io ho un percorso un po' bislacco. Formazione di musicista (classico prima, jazz poi) per necessità biologica, post-conservatorio e maturità faccio la seconda scelta migliore di tutta la mia vita (la prima: lo sbattesimo) e decido di cambiare aria per qualche tempo, spinto probabilmente dal disgusto verso l'ambiente accademico del quale mi sono appena liberato. All'estero mi iscrivo ad Architettura, un po' per temporeggiare, un po' per curiosità per la disciplina nonostante l'orrore verso il mestiere e l'insofferenza verso il sistema dell'istruzione.
Da allora vivo seguendo un inspiegabile flusso di eventi esageratamente fortunati.
Parto all'epoca senza un soldo, alle spalle una famiglia che vive di stenti, con idee ben poco chiare sul da farsi.
Complici un welfare pazzesco (*), il fatto di essere italiano (quindi essere riconosciuto automaticamente come semi-Dio dal resto del mondo e delle monde), una serie di incontri casuali e mirabolanti, mi ritrovo ora a lavorare da freelancer nel ramo dell'arte contemporanea come producer di nomi maggiori del settore. Una cosa che non avrei mai immaginato per me stesso, e che è accaduta più o meno da sé. Senza, letteralmente, aver mai cercato del lavoro. Incontri improbabili e passaparola sempre al momento giusto. Non credo di essermi ancora posto sufficienti domande su quello che sta succedendo, ma faccio quello che sto facendo perché per il momento, a conti fatti, mi diverte parecchio. Io, letteralmente lo squattrinato che non ha ancora imparato a vestirsi, catapultato in un mondo estraneo e bizzarro (probabilmente presso il nemico) per qualche ragione misteriosa, foderato all'improvviso e in maniera indecente di privilegi e di soldi senza alcun motivo apparente. Da gran coglionazzo predicatore e cattivo razzolatore, mi ci adagio senza alcun merito.

(*) Val la pena di nominare, per capire come stanno le cose: aiuti molto cospicui all'alloggio, università semi-gratis – 7€ all'anno di iscrizione, corrispondenti a tessera + abbonamento annuale alla palestra della facoltà, – trasporti pubblici [funzionantissimi] gratis – dalla métro al bus al tram addirittura ai treni regionali, –, cinema, teatro e musei gratis, lavori alimentari da studente mai in nero e pagati davvero onestamente, una burocrazia molto semplificata e una pubblica amministrazione che funziona correttamente, delle laute borse di studio. Dio prenda in gloria quella mattina in cui decisi di andarmene dall'Itaglia.

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40 minutes ago, modifiedbear said:

Mica ci penso per scherzo, spesso :ph34r:

Manco io ma più un negozio di dolci da forno home made.

Guarda il mio sogno di vita definitivo sarebbe vivere in un paesino medievale di montagna dove gestire una piccola attività o magari insegnare. Mi piacerebbe riscoprire una vita a ritmi umani e de-tecnologizzati in un piccolo borgo sperduto, dove senti l'odore della pietra e del caminetto. Nel weekend partirei da casa direttamente a piedi per andare a scalare le montagne limitrofe.

Un sogno.

Me ne sbatto il cazzo di stipendi alti, benefit d'azienda, serate sushi, happening e robe metro chic simili. 

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16 hours ago, echoes said:

Me ne sbatto il cazzo di stipendi alti, benefit d'azienda, serate sushi, happening e robe metro chic simili. 

Già. Stipendi alti che non servono altro che a mantenere uno stile di vita immondo e consumare a casaccio.
Ciò che sarà considerato lusso nel prossimo secolo non saranno più i macchinoni, ma sarà l’aria pulita, la qualità del cibo, il silenzio, la qualità dell’acqua, un ritmo di vita lento: tutto ciò che sta diventando un privilegio.

(Mi viene in mente di quello scriteriato che sta qui in città che ogni tot si fa le spedizioni nell’Antartico a prelevare grosse quantità di ghiaccio completamente vergine, lo trasforma in acqua che poi imbottiglia e vende a prezzi incredibili - attorno al migliaio di euro a litro - ai più abbienti. Semplice acqua. Pulita. Mentre noi dal rubinetto si beve acqua “leggermente” (dicono) radioattiva.
C’è un’inversione totale della rotta del lusso: ciò che è superfluo sta diventando pane per i poveri, ciò che basico sta diventando privilegio di pochi).

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7 hours ago, modifiedbear said:

Già. Stipendi alti che non servono altro che a mantenere uno stile di vita immondo e consumare a casaccio.
Ciò che sarà considerato lusso nel prossimo secolo non saranno più i macchinoni, ma sarà l’aria pulita, la qualità del cibo, il silenzio, la qualità dell’acqua, un ritmo di vita lento: tutto ciò che sta diventando un privilegio.

(Mi viene in mente di quello scriteriato che sta qui in città che ogni tot si fa le spedizioni nell’Antartico a prelevare grosse quantità di ghiaccio completamente vergine, lo trasforma in acqua che poi imbottiglia e vende a prezzi incredibili - attorno al migliaio di euro a litro - ai più abbienti. Semplice acqua. Pulita. Mentre noi dal rubinetto si beve acqua “leggermente” (dicono) radioattiva.
C’è un’inversione totale della rotta del lusso: ciò che è superfluo sta diventando pane per i poveri, ciò che basico sta diventando privilegio di pochi).

Minchia ragazzo, è un'analisi che mi trova a dir poco d'accordo e quella che illustri è una prospettiva (abominevole) cui penso da qualche anno. Praticamente stiamo rinunciando alla nostra essenza pur di sostenere questo schifo di stile di vita e ci stiamo sempre di più artificializzando, rinunciando a tutto ciò che è alla base della nostra felicità senza nemmeno rendercene conto.

Restiamo animali e per sempre lo resteremo. Più ci tecnologizziamo più aumentiamo depressione, malessere psichico e infelicità. Questo in aggiunta al discorso aria/acqua che facevi sopra.

Incredibile pensare che mio nonno faceva il bagno nel fiume dietro casa e che da lì prendeva l'acqua con la quale si dissetava. Oggi quello stesso luogo è una zona industriale contaminata e l'acqua la compri in bottiglia di plastica e viene da Bergamo. Il capitalismo si nutre della distruzione delle risorse primarie, crea bisogni che prima non esistevano (come appunto comprare l'acqua in bottiglia)

I veri ecologisti erano i nostri nonni, la vera vita sostenibile è l'esistenza ridotta alla sua essenza. Oggi in pochi possono permettersela perché, banalmente, la maggior parte dei territori è compromessa.

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Quando ho un po' di tempo provo a rispondervi. In alcune cose concordo anche con voi, ma in certi discorsi che fate vi prenderei a sberloni proprio come devo fare qualche volta con i miei amici. Un misto di ingenuità e incoerenza, e ve lo dice uno che ha fatto volontariato con Friends of the earth e lavorato per 5 anni con una delle principali ONG ambientali in Europa - lo scrivo non per fare il figo o per dire che ho sempre ragione, ma per sottolineare come condivida i vostri principi.

E no, secondo me i nostri nonni - quelli che usavano DDT e nutrienti come fosse acqua, quelli che hanno tirato l'atomica e sterminato specie solo per divertimento - erano tutto tranne che ecologisti. L'attenzione che c'è per la natura al giorno d'oggi non é mai esistita nella storia dell'umanità, punto. 

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10 minutes ago, jimy84 said:

Quando ho un po' di tempo provo a rispondervi. In alcune cose concordo anche con voi, ma in certi discorsi che fate vi prenderei a sberloni proprio come devo fare qualche volta con i miei amici. Un misto di ingenuità e incoerenza, e ve lo dice uno che ha fatto volontariato con Friends of the earth e lavorato per 5 anni con una delle principali ONG ambientali in Europa - lo scrivo non per fare il figo o per dire che ho sempre ragione, ma per sottolineare come condivida i vostri principi.

E no, secondo me i nostri nonni - quelli che usavano DDT e nutrienti come fosse acqua, quelli che hanno tirato l'atomica e sterminato specie solo per divertimento - erano tutto tranne che ecologisti. L'attenzione che c'è per la natura al giorno d'oggi non é mai esistita nella storia dell'umanità, punto. 

Erano ecologisti inconsapevoli. La consapevolezza che c'è oggi, e che prima ovviamente non c'era minimamente, non sta sortendo effetti.

Mi spiego: oggi abbiamo consapevolezza ma le tonnellate di Co2 che immettiamo in ambiente sono in costante crescita, abbiamo consapevolezza ma i tassi di consumo di suolo e distruzione degli ecosistemi sono in costante crescita (nonostante piccoli passi in avanti siano stati fatti).  Questo perché? Perché siamo consapevoli ma siamo incanalati in un sistema consumistico.

Mia nonna non capiva un cazzo di tutela ambientale ma:

- viveva in un uliveto in un paesino di collina

- prendeva l'acqua alla fonte a 100 metri da casa

- andava a fare la spesa a piedi a 8 km di distanza (sola andata)

- la maggior parte di quello che consumava lo produceva nel suo terreno, carne compresa

- aveva 2 vestiti e 2 paie di scarpe in totale

- non ha mai preso l'aereo in vita sua

- non ha mai guidato l'auto in vita sua

- non ha mai usato apparecchi elettronici in vita sua

 

Spero di essermi spiegato meglio.

Noi siamo consapevoli, ma a conti fatti non serve a un cazzo. O meglio: serve a limitare i danni ma è fuori discussione che la società pre boom economico fosse nettamente più sostenibile di quella odierna. 

 

Se poi parliamo di attenzione al problema siamo d'accordo: all'epoca introducevano specie aliene, sterminavano i predatori, immettevano in ambiente merda. Chiaro che oggi il livello di conoscenza è diverso e proprio grazie a quegli errori oggi abbiamo sviluppato tali attenzioni. Io non sto dicendo "prima erano meglio", mai mi sognerei di farlo, ma dico che il sistema economico portava la gente di inizio secolo ad avere uno stile di vita nettamente più sostenibile del nostro.

Ergo: io e te siamo consapevoli, loro delle capre. Però io e te diamo un contributo infinitamente più negativo di loro alla causa anche per il solo fatto di stare chattando in questo momento.

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1 hour ago, Gasba said:

Già, orribile, orribile tecnologia. Voglio vedervi poi a ricevere le cure mediche dei vostri nonni.

Esiste una tecnologia utile e una tecnologie aberrante.

Detto che i miei nonni hanno campato rispettivamente fino a 91 e 97 anni (arrivandoci in piena lucidità) e noi difficilmente supereremo i 70. Anche qui invito a leggersi statistiche di longevità legate ai contesti di urbani, industriali confrontate con quelle di luoghi di montagna.

La scienza medica salva vite, la tecnologia industriale le stronca. E sto trascurando gli aspetti psicologici.

 

1 hour ago, Gasba said:

Comunque echoes non ti facevo così brontolone :blink:

Non è brontolare, è essere consapevoli di cosa stiamo perdendo.

Ma mi rendo conto che se si vive in contesti metro-chic non si può comprendere e anzi le fotografie nei contesti degradati fanno figo e arty. :ok:

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On 10/24/2019 at 5:17 PM, Gasba said:

Già, orribile, orribile tecnologia. Voglio vedervi poi a ricevere le cure mediche dei vostri nonni.

Vivere più a lungo per cosa? Poter postare selfies sui social più a lungo? Tinderizzarsi tra anziani? Continuare ad inquinare e consumare? Lavorare e servire il badrone fino ai 90?

Ottima, inoltre, la tecnologia che serve a curare i tumori che il progresso stesso ci ha portato in dono.
Ma non era meglio prevenire che curare, una volta?

Manco più fumarsi una sana canna in santa pace si può, porcoddio alla medicina moderna e alle industrie farmaceutiche.

Manco più avere il sacrosanto diritto di morire. O abortire in santa pace.

Un bel progresso. W i mediki.

Sta porcamianonna di rincorsa schizofrenica alla “vita”, in attesa di poter diventare dei robot millenari. Ma basta.


PS. Mia nonna il prossimo anno compie 100 anni, Inch’Allah.

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Tornando on topic:

- Definizione: Ricercatore / Statistico

- Modo figo di descriverlo: studio come progettare esperimenti clinici nel modo più efficiente possibile, garantendone la validità.

- Modo cinico di descriverlo: mi diverto col computer a vedere "cosa succederebbe se...".

- La realtà dei fatti: Essendo un mondo (giustamente) conservativo, sarò contento se qualcuno utilizzerà mai uno dei metodi che ho inventato io, ed il 99% delle cose che faccio si riveleranno completamente inutili. Nel frattempo passo il tempo a criticare quello che fanno gli altri. :laugh: 

Scherzi a parte è un lavoro che mi piace davvero molto e che mi sta insegnando una valangata di cose.

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27 minutes ago, jeppoloman said:

Tornando on topic:

- Definizione: Ricercatore / Statistico

- Modo figo di descriverlo: studio come progettare esperimenti clinici nel modo più efficiente possibile, garantendone la validità.

- Modo cinico di descriverlo: mi diverto col computer a vedere "cosa succederebbe se...".

 - La realtà dei fatti: Essendo un mondo (giustamente) conservativo, sarò contento se qualcuno utilizzerà mai uno dei metodi che ho inventato io, ed il 99% delle cose che faccio si riveleranno completamente inutili. Nel frattempo passo il tempo a criticare quello che fanno gli altri. :laugh: 

 Scherzi a parte è un lavoro che mi piace davvero molto e che mi sta insegnando una valangata di cose.

Ciao, diventiamo amici? Vorrei vendere i miei risultati con una statistica ancora più figa di quella che uso.

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2 hours ago, Gasba said:

Già, orribile, orribile tecnologia. Voglio vedervi poi a ricevere le cure mediche dei vostri nonni.

10.0

2 hours ago, Gasba said:

Comunque echoes non ti facevo così naziambientalista :blink:

fixed

Ah, i miei nonni da parte di madre sono morti rispettivamente a 63 e 74 anni, mentre mio nonno da parte di padre è morto a 46 anni. Solo mia nonna da parte di padre è arrivata agli 80 anni.

E no, non erano poveri. Non erano ricchi, ma non vivevano manco nel degrado.

Questo per spazzare via tutte le cazzate che scrivete.

Ma questo ormai è diventato il forum della stronzata quotidiana, tolto qualche utente ancora valido.

Gran peccato.

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1 minute ago, Valderrama said:

10.0

fixed

Ah, i miei nonni da parte di madre sono morti rispettivamente a 63 e 74 anni, mentre mio nonno da parte di padre è morto a 46 anni. Solo mia nonna di parte di padre è arrivata agli 80 anni.

E no, non erano poveri. Non erano ricchi, ma non vivevano manco nel degrado.

Questo per spazzare via tutte le cazzate che scrivete.

Ma questo ormai è diventato il forum della stronzata quotidiana, tolto qualche utente ancora valido.

Gran peccato.

Quando avrai argomenti più solidi di definizioni ridicole da social media sarò felice di discutere. E l'ambientalismo è quanto di più lontano possa esistere dal nazismo, partendo da princìpi di messa in discussione del proprio io. Nazista semmai è chi non si mette in discussione ma se ne sbatte il cazzo di tutto in nome del proprio  (presunto) benessere.

E ovviamente non stavo usando la lunga vita dei miei nonni come campione statistico.

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