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Coronavirus Wuhan


Lacatus

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31 minutes ago, Wanderer said:

Ovviamente mi rendo conto che l'andare in un luogo fisco tutti i giorni e poi rientrare nel "nucleo familiare" sia statisticamente leggermente più pericoloso che non andare al supermercato una volta a settimana.

Ma secondo me non ci si rende davvero conto di cosa voglia dire buttare un anno/ due anni formativi nel cesso - parlo a livello di liceo, non di università., dove la cosa può accadere, ma li si parla di età e studi molto diversi 

Al momento, purtroppo, non vedo alternative alla DAD e ad un minimo di turnazione delle classi in presenza.

A pandemia conclusa gradirei che non si parlasse più di DAD nei licei e nelle scuole secondarie per i prossimi 3250 anni, grazie. 

(E manco nelle Università..anzi no, nelle uni come offerta parallela).

In guerra stavano 5 anni a formarsi al fronte invece eppure sono la generazione che ha costruito la democrazia italiana.

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19 minutes ago, echoes said:

 

Comunque esiste la MAD (Messa a disposizione) puoi contribuire in prima linea alla formazione dei ragazzi in presenza e in piena pandemia se vuoi, molti istituti cercano personale. Armiamoci e partiamo.

 

No, se permetti la formazione dei ragazzi la deve fare un insegnante, non io. Solidarietà, ma non capire che le scuole chiuse sono un grosso problema è miopia. L'alternativa quale sarebbe, se la pandemia dura ancora un anno? Non so, chiedo.

 

ps. Ci sono molte categorie a rischio che lavorano, non vedo perchè gli insegnanti non possano farlo - pur comprendendo appieno quanto siano esposti - anche loro e premere su quegli scemuniti del governo perchè forniscano i DPI necessari. 

 

Perdona la durezza, ma a me quando leggo di "impiccare la gente che rivuole le scuole aperte", ad un anno secco dalla pandemia, mi pare na roba un po' cosi. Poi ammetto che oggi ho pure mal di testa e non vuole essere un attacco contro di te.

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Just now, Wanderer said:

La stessa cosa, in effetti....

Per numero di morti e danni economici non siamo molto lontani dai bollettini di guerra. Se fare la DaD salva migliaia di persone dalla morte o da danni sulla propria salute fisica ben venga, ammesso che la vita umana valga ancora qualcosa ma in effetti sembra di no.

Comunque ciò che non uccide fortifica. Ne uscirò migliore.

 

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4 minutes ago, echoes said:

Per numero di morti e danni economici non siamo molto lontani dai bollettini di guerra. Se fare la DaD salva migliaia di persone dalla morte o da danni sulla propria salute fisica ben venga, ammesso che la vita umana valga ancora qualcosa ma in effetti sembra di no.

Comunque ciò che non uccide fortifica. Ne uscirò migliore.

 

No, io contesto il tuo commento per cui la generazione che ha fatto la guerra, ha saltato l'istruzione, e ha poi fondato la nostra democrazia

Te credo. Era quello il senso della guerra, fondare una democrazia.

Non credo che sia applicabile lo stesso ragionamento ad una generazione che perde un anno o due di scuola per una pandemia. Mi piacerebbe pensare che questi ragazzi avranno la stessa levatura di quella generazione a causa degli anni persi dalla pandemia, ma non credo succederà, anche perchè non c'è un nesso logico tra le due cose, anzi direi che le probabilità che invece questi ragazzi si perdano sono un po' più possibili. 

 

In sintesi, per me la scuola va riaperta quanto prima, almeno a turnazione. Che gli insegnanti siano esposti lo so e so anche dche il rischio è grosso anche per i nuclei familiari, ma mi chiedo quanto la cosa possa andare avanti.

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2 minutes ago, Wanderer said:

No, se permetti la formazione dei ragazzi la deve fare un insegnante, non io. Solidarietà, ma non capire che le scuole chiuse sono un grosso problema è miopia. L'alternativa quale sarebbe, se la pandemia dura ancora un anno? Non so, chiedo.

 

ps. Ci sono molte categorie a rischio che lavorano, non vedo perchè gli insegnanti non possano farlo - pur comprendendo appieno quanto siano esposti - anche loro e premere su quegli scemuniti del governo perchè forniscano i DPI necessari. 

 

Perdona la durezza, ma a me quando leggo di "impiccare la gente che rivuole le scuole aperte", ad un anno secco dalla pandemia, mi pare na roba un po' cosi. Poi ammetto che oggi ho pure mal di testa e non vuole essere un attacco contro di te.

Non possono farlo perché la scuola non è un ufficio. A me fa ridere chi blatera di scuole aperte e non ci entra da quando aveva 18 anni. Non vi rendete conto, d'altronde non lo dico io ma quasi ogni virologo degno di questo nome. Con le nuove varianti ci sarà da divertirsi, ovviamente si divertirà chi guarderà i bollettini in tv dalla comoda poltrona del suo ufficio, o magari in smart working da casa, noi in trincea non ci divertiremo per niente. 

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io ho scritto che mi auguro di rivederle aperte il prima possibile e che ci si renda conto che ad una certa alcuni conti vanno fatti. Per ora io stesso non vedo alternative ad una dad e ad un sistema di turnazione delle presenze, come ho scritto sopra. E' che nella conta de danni mi pare che quanto ci stian perdendo i ragazzi se ne parli poco, quasi fosse una robetta da nulla. Per me la scuola è una roba primaria tanto quanto la sanità e gli alimentari, e mi piacerebbe vederla trattata in questo modo, da chi governa certamente, ma anche da chi ci lavora, con tutte le conseguenze del caso.

Sulla roba dei lavoratori in trincea e gli altri col culo al caldo, soprassiedo. Un anno di pandemia non c'ha insegnato nulla, in questo senso. 

 

 

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40 minutes ago, Wanderer said:

io ho scritto che mi auguro di rivederle aperte il prima possibile e che ci si renda conto che ad una certa alcuni conti vanno fatti. Per ora io stesso non vedo alternative ad una dad e ad un sistema di turnazione delle presenze, come ho scritto sopra. E' che nella conta de danni mi pare che quanto ci stian perdendo i ragazzi se ne parli poco, quasi fosse una robetta da nulla. Per me la scuola è una roba primaria tanto quanto la sanità e gli alimentari, e mi piacerebbe vederla trattata in questo modo, da chi governa certamente, ma anche da chi ci lavora, con tutte le conseguenze del caso.

Sulla roba dei lavoratori in trincea e gli altri col culo al caldo, soprassiedo. Un anno di pandemia non c'ha insegnato nulla, in questo senso. 

 

 

Un anno di pandemia ci ha insegnato che esistono cittadini di serie a, stipendiati per stare a casa e per potersi tutelare, e cittadini di serie z mandati al macello o costretti a fallire direttamente. Una sperequazione sociale che sarà pagata ad altissimo prezzo a questo punto giustamente. 

La scuola interessa solo ora perché la gente non sa dove mettere i figli, fino a ieri era totalmente fuori dal dibattito pubblico e d'altronde, se si fosse a conoscenza della regressione enorme in cui versa da decenni, ci si scandalizzerebbe per ragioni strutturali ordinarie e non per la DAD in emergenza. Passata la pandemia tornerà nell'oblio, attendo al varco tutti i commentatori vari da salotto televisivo. 

In ogni caso le scuole sono tutte aperte da settembre, le superiori al 50% da metà gennaio e al 100% da settembre a novembre. Nel frattempo sarà costata qualche migliaio di vite e terapie intensive ma tanto sticazzi.

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P.S. Chi a scuola ci lavora mette la connessione e il pc di tasca propria, la FFP2 di tasca propria, lavora ore extra non retribuite, va ogni giorno a rischiare la terapia intensiva in luoghi fuori norma con assembramenti legalizzati da quattro burocrati. Fosse una azienda o un luogo di lavoro normale ci sarebbero i sindacati fuori con le forche e Giletti con la truppa.

Almeno si risparmi la predica al personale scolastico soprattutto da parte di chi sta tranquillo in smart working stipendiato dall'azienda di turno.

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1 hour ago, Wanderer said:

In sintesi, per me la scuola va riaperta quanto prima, almeno a turnazione. 

Buongiorno: infanzia, primaria e media aperte da settembre ad oggi in presenza senza interruzioni, superiori riaperte dal 50% al 75% in presenza dall'11 gennaio.

Vedi che ho ragione quando dico che si parla a vanvera?

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medie SOLO LE PRIME visto che vogliamo mettere i puntini sulle i. Superiori dipende dalle regioni, alcune hanno riaperto solo da una settimana.

comunque quoto tutto quello che ha detto wandy: il personale di fabbriche, supermercati, uffici dove nn si applica lo sw etc è ugualmente esposto se non di piu'.

Solo che se nn va a lavorare non prende lo stipendio. Quindi se vogliamo parlare di cittadini di serie A e B, gli insegnanti ricadono, per ora, nella prima fascia.

Per evitare le classi pollaio basterebbe trasmettere la lezione online per il 50% degli alunni che seguono da casa a settimane alterne, come fanno in alcune universita' grazie al cielo.

Perche' ci sono ragazzi che stanno seguendo il secondo anno di studi accademici e non hanno mai visto in faccia ne' compagni di corso ne' professori.

E altri in prima liceo che hanno frequentato 3 settimane. 

 

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1 hour ago, @li said:

medie SOLO LE PRIME visto che vogliamo mettere i puntini sulle i. Superiori dipende dalle regioni, alcune hanno riaperto solo da una settimana.

comunque quoto tutto quello che ha detto wandy: il personale di fabbriche, supermercati, uffici dove nn si applica lo sw etc è ugualmente esposto se non di piu'.

Solo che se nn va a lavorare non prende lo stipendio. Quindi se vogliamo parlare di cittadini di serie A e B, gli insegnanti ricadono, per ora, nella prima fascia.

Per evitare le classi pollaio basterebbe trasmettere la lezione online per il 50% degli alunni che seguono da casa a settimane alterne, come fanno in alcune universita' grazie al cielo.

Perche' ci sono ragazzi che stanno seguendo il secondo anno di studi accademici e non hanno mai visto in faccia ne' compagni di corso ne' professori.

E altri in prima liceo che hanno frequentato 3 settimane. 

 

Wow non sapevo che in fabbrica, al supermercato o negli uffici si stesse in 30 in pochi metri quadrati circondati da persone che hanno raggiunto il posto di lavoro tutte ammassate sui mezzi, così come non sapevo che nei supermercati non ci fosse un impianto di aerazione forzata, che i clienti fossero con la mascherina abbassata tutti a raggiera intorno alla cassa né che i cassieri si portassero la cassa da casa per lavorare.

Allo stesso modo non ero a conoscenza del fatto che i datori di lavoro non fornissero DPI ai dipendenti, eppure  ho un corso 81/08 di 120 ore ma evidentemente ero distratto, così come mi ero perso il dettaglio che eminenti virologi e matematici avessero associato gli aumenti dei contagi alla riapertura di supermarket e uffici (quali poi? le multinazionali sono tutte in smartworking da marzo, gli uffici pubblici idem). Imparo sempre nuove cose e quindi mi ero anche perso il fatto che i clienti di un supermercato e il pubblico che accede agli uffici si abbassasse la mascherina ogni 2x3 (o non la portasse proprio), che si ammassasse davanti ai cancelli prima di entrare e che non gli venisse misurata la temperatura. Strano perché negli uffici e nei supermercati che frequento io vigono regole di ingressi contingentati, distanziamento di 2 metri a cliente dalla cassa e senza mascherina non entri.

Allo stesso modo devo aver letto un DPCM sbagliato o che vale in altra Nazione, quello che ricordavo io recitava didattica in presenza tra il 50% e il 75% per le superiori con tutti gli altri gradi aperti per zone gialle e arancioni con le sole zone rosse ad avere superiori e ultimi due anni delle medie chiuse.

Riguardo le classi pollaio è facoltà delle scuole sfruttare il 50% dimezzando il numero di alunni per classe oppure dimezzando il numero di classi che entrano in istituto. Ovviamente la prima opzione non l'ha presa in considerazione quasi nessuno perché nel mio strano mondo la connessione di scuola è pessima e non ci sono computer in ogni aula...Devo dire di trovare molto strano il fatto di non aver visto nessuno protestare per queste carenze prima della pandemia, eppure oggi l'istruzione è al primo posto ed eminenti commentatori si scandalizzano ogni giorno.

Ribadisco il concetto fiondarsi nella missione di garantire l'istruzione in presenza compilando modelli MAD: tante scuole cercano personale, si può accedere anche senza laurea, si ha un contratto di qualche mese che garantisce lo stipendio da lavoratori di serie A che è molto utile a chi magari ha un'attività in proprio ed ora non può lavorare. Se poi vi preoccupate del vostro livello di preparazione non disperate: nessun insegnante, nemmeno quelli di ruolo, è formato per insegnare. La maggior parte della classe docente è entrata improvvisandosi mandata allo sbaraglio e anche chi ha superato un concorso normalmente ha passato test nozionistici totalmente non attinenti rispetto al mestiere che si fa sul campo. Anche qui, non ricordo alcuna levata di scudi da parte di alcuno per chiedere un sistema di reclutamento meritocratico ma, evidentemente, anche quella volta ero distratto.

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echoes la mia esperienza con la scuola finora (ho un figlio di 19 anni se nn dovessi ricordarti) non corrisponde affatto alla visione catastrofista che ne vuoi fare a tutti i costi. Non è stato tutto perfetto ma in linea generale credo abbia avuto un'ottima istruzione pur avendo sempre frequentato scuole pubbliche.

Detto questo a me dispiace leggere questo terrore da uno come te che per eta' anagrafica, tra l'altro, non correrebbe grossi rischi anche se malauguratamente dovesse contrarre il virus.

Per quanto riguarda gli altri lavoratori, ci sono uffici, fabbriche e un sacco di altri posti che per motivi vari nn possono mettere in pratica lo smartworking (credo si evinca anche dal fatto che i mezzi alla mattina sono tornati pieni, e non solo di studenti) ma se vogliamo continuare a descrivere gli insegnanti come martiri della pandemia facciamo pure.
Io penso che fare l'insegnante dovrebbe essere una sorta di missione, non qualcosa che uno fa perche' c'e' un concorso che nn richiede grossi requisiti, proprio perche' non è un lavoro come un altro. E chi la vede in questo modo conosce l'importanza del suo lavoro, e nella fattispecie di questo periodo ne accetta anche i rischi (ma anche le soddisfazioni).

Sti ragazzi sono stati fin troppo altruisti, pazienti e buoni ma in gioco c'e' il loro futuro, non il nostro.

Ma va beh mi sembra chiaro che nn saremo mai d'accordo su questo argomento. Fa lo stesso.

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2 hours ago, echoes said:

Vedi che ho ragione quando dico che si parla a vanvera?

 

25 minutes ago, echoes said:

uffici (quali poi? le multinazionali sono tutte in smartworking da marzo, gli uffici pubblici idem)

permettemi però di dire allora che se credi che gli uffici siano solo queste due tipologie, evidentemente su questo parli a vanvera quanto io ciarlo sulla scuola.

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6 minutes ago, @li said:

echoes la mia esperienza con la scuola finora (ho un figlio di 19 anni se nn dovessi ricordarti) non corrisponde affatto alla visione catastrofista che ne vuoi fare a tutti i costi. Non è stato tutto perfetto ma in linea generale credo abbia avuto un'ottima istruzione pur avendo sempre frequentato scuole pubbliche.

Detto questo a me dispiace leggere questo terrore da uno come te che per eta' anagrafica, tra l'altro, non correrebbe grossi rischi anche se malauguratamente dovesse contrarre il virus.

Per quanto riguarda gli altri lavoratori, ci sono uffici, fabbriche e un sacco di altri posti che per motivi vari nn possono mettere in pratica lo smartworking (credo si evinca anche dal fatto che i mezzi alla mattina sono tornati pieni, e non solo di studenti) ma se vogliamo continuare a descrivere gli insegnanti come martiri della pandemia facciamo pure.
Io penso che fare l'insegnante dovrebbe essere una sorta di missione, non qualcosa che uno fa perche' c'e' un concorso che nn richiede grossi requisiti, proprio perche' non è un lavoro come un altro. E chi la vede in questo modo conosce l'importanza del suo lavoro, e nella fattispecie di questo periodo ne accetta anche i rischi (ma anche le soddisfazioni).

Sti ragazzi sono stati fin troppo altruisti, pazienti e buoni ma in gioco c'e' il loro futuro, non il nostro.

Ma va beh mi sembra chiaro che nn saremo mai d'accordo su questo argomento. Fa lo stesso.

Io di scuole in vita mia ne ho girate un po' più di 1 o 2 quindi, permettimi, credo di avere una visione un pochino più completa.

Certo che ho il terrore, solo gli sprovveduti non ce l'hanno. Ho il terrore per me, per i miei cari (che vedo ormai quasi zero) e anche per tanti miei colleghi più anziani non contando il fatto che il virus può seccare o lasciare conseguenze indelebili anche sui giovani. Uno dei grandissimi problemi della scuola deriva proprio dal fatto che la classe docente si sente "missionaria" e non lavoratrice, con un distacco dalla vita reale fatale anche per la formazione dei ragazzi stessi.

Personalmente ho iniziato a farlo perché mi piace maledettamente (i missionari sono altri, non diciamo eresie) e perché vengo da una famiglia che fa quel mestiere da generazioni e quindi ce l'ho nel D.N.A., questo non significa che debba rischiare la mia salute personale in luoghi totalmente fuori norma perché, appunto, i docenti sono lavoratori e non delle novelle Madre Teresa di Calcutta. Quindi no se permetti, il rischio  di finire in intensiva non lo accetto proprio per niente anche perché non mi risulta che faccia parte del mestiere e mi risulta che in questo paese esista ancora il diritto alla salute sui luoghi di lavoro (almeno sulla carta).

Le scuole sono luoghi pericolosi e non lo dico io ma i virologi (oltre che il buon senso), una classe dirigente che manda al macello intere categorie di lavoratori (suoi dipendenti) senza protezioni e accetta serenamente di provocare migliaia di morti anche tra le famiglie non è solo indegna di rappresentarmi ma anche di restare a piede libero. I ragazzi, a differenza degli adulti, comprendono e, ancora meglio, fanno di necessità virtù. Meglio una formazione meno efficace per un paio d'anni che vedere morti i propri cari o i propri professori: nella mia classe un'alunna ha perso zia e nonna e nella mia scuola non passa giorno in cui non ci sia un nuovo positivo. Non si può andare avanti così, non si deve.

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2 minutes ago, Wanderer said:

 

permettemi però di dire allora che se credi che gli uffici siano solo queste due tipologie, evidentemente su questo parli a vanvera quanto io ciarlo sulla scuola.

Già ammettere che ciarli sulla scuola è un passo in avanti. Beh gli uffici dove può verificarsi un affollamento sulla carta paragonabile a quello di un istituto scolastico sono di quelle due tipologie, il mio studio professionale in cui siamo in 5-6 (tra me, studio di ingegneria e commercialista) divisi in 3 stanze non penso possa essere paragonato ad un istituto.

Così come gli uffici delle piccole e medie imprese (che frequento direi con cadenza settimanale) non arrivano a numeri nemmeno lontanamente paragonabili a quelli di una scuola.

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9 minutes ago, echoes said:

Già ammettere che ciarli sulla scuola è un passo in avanti.

a me non sembrava di ciarlare più di quelli che in questo topic scrivono che sarebbe da impiccare chi si pone il problema delle scuole chiuse o semichiuse ad un anno dall'inizio dalla pandemia, da un punto di vista dei suoi effetti sugli utilizzatori finali. 

 

9 minutes ago, echoes said:

Già ammettere che ciarli sulla scuola è un passo in avanti. Beh gli uffici dove può verificarsi un affollamento sulla carta paragonabile a quello di un istituto scolastico sono di quelle due tipologie, il mio studio professionale in cui siamo in 5-6 (tra me, studio di ingegneria e commercialista) divisi in 3 stanze non penso possa essere paragonato ad un istituto.

Così come gli uffici delle piccole e medie imprese (che frequento direi con cadenza settimanale) non arrivano a numeri nemmeno lontanamente paragonabili a quelli di una scuola.

Se li conosci cosi bene, allora potevi ancor di più evitare di scrivere che gli uffici sono solo le multinazionali e uffici pubblici. Pace. 

Guarda che lo capisco anche io che le scuole sono una roba un fia diversa e da trattare con ancora più cautela, l'ho anche scritto in più post (almeno due), magari ti deve essere sfuggito tra un post e l'altro in cui dici che non ci capiamo una minchia - che ripeto, non nego possa essere una cosa vera.

Difatti io sono anche abbastzna dubbioso nelle riaperture, ma mi chiedo se alla fine la scuola vuole essere, come è, considerata roba centrale in un Paese, allora deve anche farsi carico di tutta una serie di cose e possibili conseguenze che involgono tutti i servizi essenziali. 

Mi chiedo semplicemente: se la pandemia va avanti ancora a lungo - cosa che mi auguro non avvenga - cosa facciamo?

Ad una certa il cordone lo devi un po' rompere.

 

Io ti dico la scuola proprio perchè la considero essenziale l'avrei cercata di riparire il più possibile prima di subito.

Non esattamente, ma più o meno come altri servizi essenziali.

 

Quanto ai lavoratori di serie a e b, ripeto:

classificazioni cvhe dimostrano che manco una pandemia globale ci insegna che siamo tutti nella stessa merda, chi in una forma chi in un altra. 

Perchè se vuoi ti faccio venire qui nell'ufficio di fortunati, che sta per chiudere causa...zero lavoro. Ma non mi piace fare la gara a chi sta peggio. Mai fregato niente.

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11 minutes ago, Wanderer said:

a me non sembrava di ciarlare più di quelli che in questo topic scrivono che sarebbe da impiccare chi si pone il problema delle scuole chiuse o semichiuse ad un anno dall'inizio dalla pandemia, da un punto di vista dei suoi effetti sugli utilizzatori finali. 

 

Se li conosci cosi bene, allora potevi ancor di più evitare di scrivere che gli uffici sono solo le multinazionali e uffici pubblici. Pace. 

 

11 minutes ago, Wanderer said:

Guarda che lo capisco anche io che le scuole sono una roba un fia diversa e da trattare con ancora più cautela, l'ho anche scritto in più post (almeno due), magari ti deve essere sfuggito tra un post e l'altro in cui dici che non ci capiamo una minchia - che ripeto, non nego possa essere una cosa vera.

Difatti io sono anche abbastanza dubbioso sulle riaperture, ma mi chiedo se alla fine la scuola vuole essere, come dovrebbe essere, considerata roba centrale in un Paese, allora deve anche farsi carico di tutta una serie di cose e possibili conseguenze che involgono tutti i servizi essenziali. 

Mi chiedo semplicemente: se la pandemia va avanti ancora a lungo - cosa che mi auguro non avvenga - cosa facciamo?

Ad una certa il cordone lo devi un po' rompere.

 

Io ti dico la scuola proprio perchè la considero essenziale l'avrei cercata di riaprire il più possibile prima di subito.

Non esattamente, ma più o meno come altri servizi essenziali.

 

Quanto ai lavoratori di serie a e b, ripeto:

classificazioni che dimostrano che manco una pandemia globale ci insegna che siamo tutti nella stessa merda, chi in una forma chi in un altra. 

Perchè se vuoi ti faccio venire qui nell'ufficio di fortunati, che sta per chiudere causa...zero lavoro. Ma non mi piace fare la gara a chi sta peggio. Mai fregato niente.

scusate ho messo in grassetto delle correzioni grammaticali (maledetto tasto anti modfied bear)

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13 minutes ago, Wanderer said:

a me non sembrava di ciarlare più di quelli che in questo topic scrivono che sarebbe da impiccare chi si pone il problema delle scuole chiuse o semichiuse ad un anno dall'inizio dalla pandemia, da un punto di vista dei suoi effetti sugli utilizzatori finali. 

 

Se li conosci cosi bene, allora potevi ancor di più evitare di scrivere che gli uffici sono solo le multinazionali e uffici pubblici. Pace. 

Guarda che lo capisco anche io che le scuole sono una roba un fia diversa e da trattare con ancora più cautela, l'ho anche scritto in più post (almeno due), magari ti deve essere sfuggito tra un post e l'altro in cui dici che non ci capiamo una minchia - che ripeto, non nego possa essere una cosa vera.

Difatti io sono anche abbastzna dubbioso nelle riaperture, ma mi chiedo se alla fine la scuola vuole essere, come è, considerata roba centrale in un Paese, allora deve anche farsi carico di tutta una serie di cose e possibili conseguenze che involgono tutti i servizi essenziali. 

Mi chiedo semplicemente: se la pandemia va avanti ancora a lungo - cosa che mi auguro non avvenga - cosa facciamo?

Ad una certa il cordone lo devi un po' rompere.

 

Io ti dico la scuola proprio perchè la considero essenziale l'avrei cercata di riparire il più possibile prima di subito.

Non esattamente, ma più o meno come altri servizi essenziali.

 

Quanto ai lavoratori di serie a e b, ripeto:

classificazioni cvhe dimostrano che manco una pandemia globale ci insegna che siamo tutti nella stessa merda, chi in una forma chi in un altra. 

Perchè se vuoi ti faccio venire qui nell'ufficio di fortunati, che sta per chiudere causa...zero lavoro. Ma non mi piace fare la gara a chi sta peggio. Mai fregato niente.

Pianifichiamo una scuola in presenza in sicurezza, è molto semplice. In sicurezza o niente, altrimenti lo stato cosa ci sta a fare?

Riusciamo a dotare le scuole di sistemi di aerazione? (Te lo dico io, no).

Riusciamo a fornire FFP2 obbligatoria per tutto il personale e tutti gli studenti?

Riusciamo a ridurre improvvisamente le classi pollaio raddoppiando il personale e le aule? (Te lo dico io, no.)

Riusciamo a fare tamponi a tappeto a tutti gli studenti e tutto il personale una volta a settimana?

 

Se sì, si riapre, altrimenti si resta in DAD. Io la vedo così.

 

Riguardo la serie A e la serie Z io a scuola sono precario e sono una partita IVA che non ha visto un euro di sussidi e fatturato zero da gennaio 2020 a giugno 2020.

 Nel frattempo le P.A. sono a casa da marzo, così come quelli delle multinazionali a stipendio pieno mentre un'altra parte di paese si affama, rischia, si incazza. Solo Cacciari l'ha evidenziato e non è una gara a chi sta peggio ma una semplice applicazione del principio di uguaglianza. In questo momento andrebbe effettuata una massiccia ripartizione del reddito e mettere tutti sullo stesso piano senza fare figli e figliastri, pagheremo a carissimo prezzo questa incapacità della politica.

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Guarda che io non è che neghi o ostracizzi le sacrosante lotte e richieste per la messa in sicurezza del luogo di lavoro. Faccio solo notare che esistono altri posti dove il fattore di rischio è abbastanza elevato e la possibilità da remoto non esiste, e dove i DPI te li prendi tu, perchè al datore fotte zero e la messa in sicurezza è semplicemente un dispenser gel all'entrata. La scuola è un servizio essenziale e per me un operatore può, ad un anno dalla pandemia, pur lecitamente incazzandosi con lo Stato, anche accettare il rischio di lavorare in un luogo ad alto rischio, perchè un anno e mezzo tra non lezioni o dad sono un enorme problema per gli utilizzatori finali, il loro futuro e la loro psicologia, cosa che per me va contro tutto quello che la Scuola dovrebbe essere.

Per me un sistema, anche solo basato sulla turnazione, può essere implementato, per tutelare la salute di operatori e di studenti e il diritto a non vedere un anno della tua vita andato. 

Poi i dubbi li ho e l'ho scritto e non ho soluzioni da bacchetta magica, ma se devo pensare alla scuola - come penso che sia e dovrebbe essere - come servizio non solo essenziale ma fondamentale, allora me ne assumo onori et oneri.  

 

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28 minutes ago, Wanderer said:

Guarda che io non è che neghi o ostracizzi le sacrosante lotte e richieste per la messa in sicurezza del luogo di lavoro. Faccio solo notare che esistono altri posti dove il fattore di rischio è abbastanza elevato e la possibilità da remoto non esiste, e dove i DPI te li prendi tu, perchè al datore fotte zero e la messa in sicurezza è semplicemente un dispenser gel all'entrata. La scuola è un servizio essenziale e per me un operatore può, ad un anno dalla pandemia, pur lecitamente incazzandosi con lo Stato, anche accettare il rischio di lavorare in un luogo ad alto rischio, perchè un anno e mezzo tra non lezioni o dad sono un enorme problema per gli utilizzatori finali, il loro futuro e la loro psicologia, cosa che per me va contro tutto quello che la Scuola dovrebbe essere.

Per me un sistema, anche solo basato sulla turnazione, può essere implementato, per tutelare la salute di operatori e di studenti e il diritto a non vedere un anno della tua vita andato. 

Poi i dubbi li ho e l'ho scritto e non ho soluzioni da bacchetta magica, ma se devo pensare alla scuola - come penso che sia e dovrebbe essere - come servizio non solo essenziale ma fondamentale, allora me ne assumo onori et oneri.  

 

Non credo che tra gli "oneri" rientri il rischio di finire al creatore o intubato. I docenti non sono medici senza frontiere, né attivisti in zone di guerra, né soldati volontari. La scuola-trincea o l'equazione docente-missionario sono vere e proprie aberrazioni da scacciare via quanto prima e che rendono totalmente poco credibile questa istituzione rispetto ad esempi esteri. Anni di dequalificazione che passa anche attraverso questi ragionamenti che sottraggono dignità al lavoratore, e quindi all'istituzione, come la retorica del personale eroe che porta la carta igienica da casa, oggi diventato personale eroe che va a sfidare il virus per il bene comune. Boiate.

Credo che come oneri possano tranquillamente bastare gli anni di precariato (in barba a qualsiasi normativa sul lavoro e direttiva UE che infatti ci ha sanzionati), la totale assenza di ruolo sociale, lo stipendio da commesso che se non hai un contratto annuale arriva in ritardo anche di mesi, le attrezzature mediamente scadenti con il conseguente uso di dispositivi personali ecc. La scuola la si fa solo ed esclusivamente per i ragazzi (oltre che ovviamente, se piace, per se stessi) perché lo stato non merita nulla.

Il ruolo fondamentale della scuola non è più tale da molto, si tira avanti la baracca con totale improvvisazione e assenza di risorse. Solo fa ridere che se ne siano accorti tutti solo adesso, un po' per spargere retorica a buon mercato e un po' perché non sanno come gestire i figli. Quando finirà la pandemia i problemi resteranno gli stessi, la formazione media degli alunni resterà scarsa, la maggior parte degli istituti resterà cadente, scadente e fuori norma, la maggior parte del personale sarà composta da gente che vuole fondamentalmente lo stipendio sicuro (non parlo solo dei docenti) ma la baracca andrà avanti serenamente perché l'importante è la forma, non la sostanza.

 

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https://www.open.online/2021/02/09/covid-19-variante-brasiliana-ospedale-perugia-situazione-da-prima-ondata/

Ecco il risultato di aver lasciato liberamente circolare tre nuove varianti per accontentare ora questa, ora quella categoria (con il risultato di scontentarle tutte) ed ecco cosa succede a non far gestire la crisi ai virologi e ad affidarsi alla miopia dei politicanti.

Saranno tempi duri, durissimi.

Peraltro AstraZeneca inefficace contro la variante sudafricana e messo al bando in quello stato, come detto da Galli a dicembre il rischio è che le mutazioni rendano inefficace il vaccino.

Si salvi chi può.

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Voi ve lo fareste l'AstraZeneca?

Forse ne avrò la possibilità (da vedere se la Regione lo passa anche ai contratti a tempo determinato) ma ho più di qualche dubbio sinceramente. Di certo è meglio di niente ma è un farmaco che ha diverse lacune nella fase di sperimentazione oltre che efficacia piuttosto bassa e inutile ai fini dell'immunità di gregge.

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Io sì, senza dubbio. Non farlo mi pare un po' come dire "non prendo una Panda perché non posso avere la Ferrari e ho saputo che la Ferrari va più forte".

Anzitutto, non è ancora stato fatto nessun trial che comparasse in modo diretto i vari vaccini, quindi tutti i vari valori di efficacia (70%, 95%, etc) vengono dai singoli studi, che hanno tutti le loro piccole differenze di popolazione, metodologia, etc etc. Quindi tutti questi paragoni diretti che si sentono in giro per lo meno sono forzati.

Ad esempio, un'importante differenza è il modo preciso in cui definisci la tua variabile risposta: fai uno screening di tutti i partecipanti ogni settimana per scovare gli asintomatici? guardi le ospedalizzazioni? I casi confermati? E che criteri dai per fare un test? Tutte queste cose incidono un sacco. Ora, io credo che Pfizer e Moderna siano effettivamente più efficaci di AZ e J&J, ma le differenze si attutiranno nella realtà, ne son convinto. La cosa positiva è che se per i casi confermati, comunque essi siano definiti, l'efficacia era quella, contro ospedalizzazioni e morti l'efficacia era vicina al 100% per tutti i vaccini sinora studiati, incluso AZ.

Sull'immunità di gregge bisogna chiarirsi: non esiste alcun vaccino, zero, nisba, che al momento abbia provato efficacia nel bloccare la trasmissione asintomatica. Quindi da quel punto di vista nessun vaccino è sicuro aiuti verso l'immunità di gregge. Questo perché semplicemente non l'hanno testato nelle prove cliniche! Perché fare screening settimanale di 40mila persone non sarebbe stato facilissimo. L'unica che l'ha fatto è proprio AZ, che ha visto che potrebbe bloccare molto meno la trasmissione asintomatica rispetto a quella sintomatica. Per quel che ne sappiamo può essere lo stesso per tutti. Se invece assumessimo che l'efficacia fosse anche sulla trasmissione, allora aiuterebbe eccome a raggiungere l'immunità di gregge. 70% di efficacia significa in pratica che ti riduce del 70% il rischio di contrarre il virus in qualsiasi situazione in cui ti trovi a contatto con un positivo. Quindi tipo se ne hai uno in classe, ed il rischio sarebbe diciamo 10% (numero a caso), dopo la vaccinazione con AZ sarebbe di circa 3%. Se avessi un positivo a casa, il rischio passerebbe da magari 50% a 15%. La differenza è grossa e, più o meno, andrebbe anche ad agire in modo simile sul famoso indice R: se in condizioni di vita normale R fosse 3 (come pare sia, ma in Italia ora sarebbe sicuramente meno dati tutti i contagi già avvenuti), riducendo ogni rischio del 70% manderesti già R sotto 1 se tutta la popolazione si vaccinasse.

Infine, discorso varianti: uno studio ha visto che potrebbe non coprire contro quella sudafricana. Ma in realtà era basato su talmente pochi dati che poteva voler dire tutto e nulla! Poi anch ein questo caso AZ paga l'essere l'unica ad aver già pubblicato i dati... E in ogni caso sta già preparando il vaccino modificato, se fai ora questo poi immagino ti faranno solo il richiamo "antivariante" tra sei mesi, un anno, quel che sarà.

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