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Scatter ai tempi del virus


@li

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1 minute ago, Wanderer said:

Beh ma conta che è sempre cosi qui, io abito in un paesino della zona di Vi-Nord. ;) 

(anche se dico sempre a tutti che abito a Vicenza :D) 

Beato te, qui no :( 

Oltretutto sto di vicino all'Ospedale Civile quindi ho ambulanze ed elicottero in continuazione da tutta la vita. 

 

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2 minutes ago, Wanderer said:

Io sono un orso, ma ad una certa, mi manca parlare, discutere, anche solo muovermi per lavorare ;) 

 

Guarda a me mancano quelle poche persone intime, per il resto proprio zero. Anzi poter evitare la gente e le sue stronzate lo trovo fantastico.

Sul muovermi "ni": poter evitare Roma è una manna dal cielo, muovermi per Latina mi manca giusto a piedi.

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6 minutes ago, Wanderer said:

Credo che chi viva in una piccola città come me - Vicenza è un bellissimo spuasso - non capisca veramente cosa significhi vivere in una metropoli. 

Latina è tipo Vicenza e infatti si vive bene. Io purtroppo so bene cosa significhi frequentare e vivere una grande città ed è una vita insostenibile.

Non mi dispiaceva a 20/25 anni ma comunque la vivevo malissimo e con livelli di rabbia estremi. Sono nato in provincia, ho passato parte dell'infanzia in campagna e mai mi adatterò alla metropoli.

La mia città ideale ha massimo 20 000/30 000 abitanti, un centro medievale ed è vicina alle montagne.

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 ma se siete insoddisfatti del vostro stile di vita pre-lockdown potete cercare di cambiarlo, se non volete più vivere in una metropoli o vedere persone che non sopportate potete comportarvi di conseguenza, non mi pare il caso di rimpiangere i bei tempi andati della quarantena per questo. Perché con la quarantena siamo arrivati a considerare normali cose che fino a pochi mesi fa avremmo considerato pura distopia, senza contare che ci siamo finiti per evitare il collasso del sistema sanitario, che non è proprio una roba auspicabile. Che poi sugli aspetti positivi del lockdown elencati da modified sono pure d’accordo, ma sul vedere il lockdown stesso come soluzione a quei problemi proprio no

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8 minutes ago, Beat said:

 ma se siete insoddisfatti del vostro stile di vita pre-lockdown potete cercare di cambiarlo, se non volete più vivere in una metropoli o vedere persone che non sopportate potete comportarvi di conseguenza, non mi pare il caso di rimpiangere i bei tempi andati della quarantena per questo. Perché con la quarantena siamo arrivati a considerare normali cose che fino a pochi mesi fa avremmo considerato pura distopia, senza contare che ci siamo finiti per evitare il collasso del sistema sanitario, che non è proprio una roba auspicabile. Che poi sugli aspetti positivi del lockdown elencati da modified sono pure d’accordo, ma sul vedere il lockdown stesso come soluzione a quei problemi proprio no

Ma mica uno rimpiange il sistema sanitario al collasso. Si rimpiange l'aver potuto assaporare per un attimo un mondo depurato dalla follia umana, tutto qua.

Certo, cercare una vita migliore è l'imperativo per tutti anche se, purtroppo, anche un eremita subisce, volente o nolente, lo stile di vita altrui. Invero proprio qui sta il problema: la "normalità" ha un prezzo abominevole che nessuno vuole vedere. 

 

 

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41 minutes ago, Beat said:

 ma se siete insoddisfatti del vostro stile di vita pre-lockdown potete cercare di cambiarlo, se non volete più vivere in una metropoli o vedere persone che non sopportate potete comportarvi di conseguenza, non mi pare il caso di rimpiangere i bei tempi andati della quarantena per questo. Perché con la quarantena siamo arrivati a considerare normali cose che fino a pochi mesi fa avremmo considerato pura distopia, senza contare che ci siamo finiti per evitare il collasso del sistema sanitario, che non è proprio una roba auspicabile. Che poi sugli aspetti positivi del lockdown elencati da modified sono pure d’accordo, ma sul vedere il lockdown stesso come soluzione a quei problemi proprio no

esatto. Basta vedere anche i tanti aspetti positivi del mondo "normale". 
Se uno nn si sforza di vedere tutto per forza in modo negativo i lati positivi ci sono in entrambi i casi...

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3 hours ago, Gasba said:

ma scusa, contempli la meraviglia di un temporale notturno su parigi mettendo su ROSALIA??

è uno stupro cazzo

Sarebbero potuti essere pure i Backstreet Boys, poco cambia il contenuto, avevo bisogno di qualcosa che mi ricordasse l'inizio della quarantena.

 

2 hours ago, @li said:

Praticamente il sunto è "che bello nn fare un cazzo per chi puo' vivere di rendita"
nn l'avrebbe mai detto nessuno prima del virus eh? :D

Io pure ho lavorato
Il primo mese molto meno, nelle ultime settimane piuttosto duro.
Con le stesse modalità di sempre (sono freelancer da anni) ma senza la pressione di spostamenti, appuntamenti, riunioni, visite e cantieri vari.

Capisco il rovescio della medaglia dello shut-down economico – colpito sì il padrone ma colpito anche l'operaio, colpita sì Amazon ma colpita anche la bottegaia, – ma il solo sacrificio possibile è il sacrificio collettivo. La medaglia intera va buttata al cesso.

 

52 minutes ago, Beat said:

 ma se siete insoddisfatti del vostro stile di vita pre-lockdown potete cercare di cambiarlo, se non volete più vivere in una metropoli o vedere persone che non sopportate potete comportarvi di conseguenza, non mi pare il caso di rimpiangere i bei tempi andati della quarantena per questo. Perché con la quarantena siamo arrivati a considerare normali cose che fino a pochi mesi fa avremmo considerato pura distopia, senza contare che ci siamo finiti per evitare il collasso del sistema sanitario, che non è proprio una roba auspicabile. Che poi sugli aspetti positivi del lockdown elencati da modified sono pure d’accordo, ma sul vedere il lockdown stesso come soluzione a quei problemi proprio no

Infatti io dal canto mio le cose le cambierò e me la darò a gambe levate nel breve periodo.
Ma non rimane una soluzione, è solo un escamotage egoistico per voltare temporaneamente le spalle alla merda.
Che io viva qui o a 800km, sempre lo stesso pianeta alla deriva rimane. L'aria e l'acqua continueranno a peggiorare di qualità, le specie animali continueranno a scomparire, Amazon continuerà a costruire il proprio impero, e gli uomini continueranno a riprodursi come conigli arraffando l'arraffabile.

Siamo come rinchiusi in una scatola di modeste dimensioni con una merda liquida che si estende poco a poco (ma sempre più rapidamente) a macchia d'olio.
Allontanarsene non è una soluzione, perché ad un certo punto la macchia si sarà estesa ovunque e non esisteranno più degli spazi dove la merda non sarà ancora arrivata.
Bisogna agire sulla macchia, non fuggirne "perché se non ti va bene puoi allontanartene".

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10 minutes ago, @li said:

esatto. Basta vedere anche i tanti aspetti positivi del mondo "normale". 
Se uno nn si sforza di vedere tutto per forza in modo negativo i lati positivi ci sono in entrambi i casi...

Zollette di zucchero ai cavalli, questi fantomatici lati "positivi" del mondo "normale".
Mettiamo le cose tutte in due piatti della stessa bilancia, invece, ché tutto pende dal lato sbagliato.
Benefici 1 – Morte 50.
Di che parliamo?

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11 minutes ago, modifiedbear said:

Capisco il rovescio della medaglia dello shut-down economico – colpito sì il padrone ma colpito anche l'operaio, colpita sì Amazon ma colpita anche la bottegaia, – ma il solo sacrificio possibile è il sacrificio collettivo. La medaglia intera va buttata al cesso.

Attenzione che Amazon e in generale l'e-commerce stanno facendo affari d'oro in questo periodo, grazie alla pandemia.

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20 minutes ago, modifiedbear said:

 

Sarebbero potuti essere pure i Backstreet Boys, poco cambia il contenuto, avevo bisogno di qualcosa che mi ricordasse l'inizio della quarantena.

 

Io pure ho lavorato
Il primo mese molto meno, nelle ultime settimane piuttosto duro.
Con le stesse modalità di sempre (sono freelancer da anni) ma senza la pressione di spostamenti, appuntamenti, riunioni, visite e cantieri vari.

Capisco il rovescio della medaglia dello shut-down economico – colpito sì il padrone ma colpito anche l'operaio, colpita sì Amazon ma colpita anche la bottegaia, – ma il solo sacrificio possibile è il sacrificio collettivo. La medaglia intera va buttata al cesso.

 

Infatti io dal canto mio le cose le cambierò e me la darò a gambe levate nel breve periodo.
Ma non rimane una soluzione, è solo un escamotage egoistico per voltare temporaneamente le spalle alla merda.
Che io viva qui o a 800km, sempre lo stesso pianeta alla deriva rimane. L'aria e l'acqua continueranno a peggiorare di qualità, le specie animali continueranno a scomparire, Amazon continuerà a costruire il proprio impero, e gli uomini continueranno a riprodursi come conigli arraffando l'arraffabile.

Siamo come rinchiusi in una scatola di modeste dimensioni con una merda liquida che si estende poco a poco (ma sempre più rapidamente) a macchia d'olio.
Allontanarsene non è una soluzione, perché ad un certo punto la macchia si sarà estesa ovunque e non esisteranno più degli spazi dove la merda non sarà ancora arrivata.
Bisogna agire sulla macchia, non fuggirne "perché se non ti va bene puoi allontanartene".

Totalmente in linea.

Il vero dramma è che viviamo in una società antropocentrica, anzi consumistico-centrica, in cui quasi nessuno si preoccupa di comprendere le dinamiche globali. Ci si limita al "nasci-consuma-crepa" perché di fatto si vive in una vera e propria bolla e non si ha minimamente la percezione di quello che ci accade intorno. Ovviamente vale per tutti, per me in primis.

Viviamo in una scatola piena di merda ma imprigionati in una scatolina ancora più piccola che questo mare di merda te lo filtra attraverso un piccolo oblò facendotelo  apparire come champagne.

Il vero dramma è che manca una narrazione alternativa, una visione differente. Anzi manca la messa in discussione che è ancora peggio.

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Quello che voglio dire è che ormai la maggior parte della popolazione mondiale vive in aree altamente urbanizzate e non ha idea di cosa sia la vera "normalità".

Se nasci, cresci e muori in un contesto in cui l'acqua del fiume è veleno, ti ritrovi a fine giornata il naso pieno di polvere nera e pensi che la normalità sia vivere per drogarsi di sushi, comprarti l'ultimo i-phone, farti l'occhiale figo. Pensi che realizzarti nella vita sia mostrare il SUV al vicino.

In fondo siamo tutti figli di Costantino: la mentalità dell'Impero romano, colonialistica, espansionistica, cazzo-durista più quella cristiana (antropo-centrista con il creato messo a disposizione dell'uomo e con l'uomo a immagine e somiglianza di dio) hanno spazzato via, con un genocidio fisico prima e culturale poi, qualsiasi visione panistica del vivere sulla terra. Oggi i pochi reazionari sono considerati un ostacolo allo sviluppo da rimuovere con qualsiasi mezzo per poter depredare gli habitat che proteggono prima e la loro cultura poi. Ovviamente in nome del consumo, del PIL, e del "benessere" di 'sto cazzo.

Gridiamo alla tragedia COVID per 200 000 morti in Occidente mentre nel frattempo ne uccidiamo milioni di inquinamento, deprediamo territori di specie e popoli indifesi, riempiamo il mare di micro-plastica condannandone a morte il futuro per chi lo abita e per le future generazioni.

Come ripeto sempre: siamo tutti nazisti, volenti o nolenti. Solo che ci fa più comodo non vederlo.

 

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7 minutes ago, echoes said:

Quello che voglio dire è che ormai la maggior parte della popolazione mondiale vive in aree altamente urbanizzate e non ha idea di cosa sia la vera "normalità".

Se nasci, cresci e muori in un contesto in cui l'acqua del fiume è veleno, ti ritrovi a fine giornata il naso pieno di polvere nera e pensi che la normalità sia vivere per drogarsi di sushi, comprarti l'ultimo i-phone, farti l'occhiale figo. Pensi che realizzarti nella vita sia mostrare il SUV al vicino.

In fondo siamo tutti figli di Costantino: la mentalità dell'Impero romano, colonialistica, espansionistica, cazzo-durista più quella cristiana (antropo-centrista con il creato messo a disposizione dell'uomo e con l'uomo a immagine e somiglianza di dio) hanno spazzato via, con un genocidio fisico prima e culturale poi, qualsiasi visione panistica del vivere sulla terra. Oggi i pochi reazionari sono considerati un ostacolo allo sviluppo da rimuovere con qualsiasi mezzo per poter depredare gli habitat che proteggono prima e la loro cultura poi. Ovviamente in nome del consumo, del PIL, e del "benessere" di 'sto cazzo.

Gridiamo alla tragedia COVID per 200 000 morti in Occidente mentre nel frattempo ne uccidiamo milioni di inquinamento, deprediamo territori di specie e popoli indifesi, riempiamo il mare di micro-plastica condannandone a morte il futuro per chi lo abita e per le future generazioni.

Come ripeto sempre: siamo tutti nazisti, volenti o nolenti. Solo che ci fa più comodo non vederlo.

 

raga io boh vi leggo e vi vedo un po' confusi. ma dico sul serio.

ci volete tutti in casa e nn vi rendete conto che cosi è la vittoria finale dei vari Amazon e Just Eat (che per me dovrebbero morire tutti).
dite che "gridiamo alla tragedia COVID" ma quando qualcuno (io) vi faceva notare che forse c'erano altri problemi altrettanto importanti urlavate voi...

Per il poco che conta io in questa descrizione qui sopra dell'occhiale figo e dell'ultimo aifon nn mi ci ritrovo per nulla e lo vedo molto poco anche nelle persone che frequento.
A modest proposal: per essere un po' meno incazzati col mondo circondatevi di persone migliori. Secondo me vi farebbe bene :)

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ragazzi, io ammiro (sinceramente, non c'è sarcasmo) l'afflato morale sotteso ai vostri ragionamenti, ma la visione panistica della vita presuppone necessariamente, ai fini della la sua concreta realizzazione, una consistente decimazione della popolazione mondiale (forse vi conveniva tifare per il virus) perché la decrescita economica che implica significherebbe nient'altro che il ritorno a livelli preindustriali di povertà diffusa, ed in buona sostanza ad un'organizzazione semifeudale della società.

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2 minutes ago, kid a said:

ragazzi, io ammiro (sinceramente, non c'è sarcasmo) l'afflato morale sotteso ai vostri ragionamenti, ma la visione panistica della vita presuppone necessariamente, ai fini della la sua concreta realizzazione, una consistente decimazione della popolazione mondiale (forse vi conveniva tifare per il virus) perché la decrescita economica che implica significherebbe nient'altro che il ritorno a livelli preindustriali di povertà diffusa, ed in buona sostanza ad un'organizzazione semifeudale della società.

Certo, sempre detto. 

D'altronde volenti o nolenti avverrà per esaurimento delle risorse, è solo questione di tempo. 

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1 minute ago, kid a said:

ragazzi, io ammiro (sinceramente, non c'è sarcasmo) l'afflato morale sotteso ai vostri ragionamenti, ma la visione panistica della vita presuppone necessariamente, ai fini della la sua concreta realizzazione, una consistente decimazione della popolazione mondiale (forse vi conveniva tifare per il virus) perché la decrescita economica che implica significherebbe nient'altro che il ritorno a livelli preindustriali di povertà diffusa, ed in buona sostanza ad un'organizzazione semifeudale della società.

Ma magari! Vivere in 4 gatti e poter consumare come dei nababbi :zorro:
Ci metterei la firma.

Voglio dire.
A me piace fumare.
Se in una stanza di 15m2 a fumare son da solo, va da Dio.
Se siamo in 2, perché no.
Se siamo in 10, la situazione comincia a non essere più sostenibile per alcuni presenti, me compreso.
Se siamo in 20, possiamo pure aprire le finestre ma porcodio bisognerebbe smetterla subito.

Considerazioni:
– siamo troppi, e il surplus di fumatori attorno a me mi ha fatto venire una nausea (temporanea) per il fumo
– smetto di fumare io da solo: non serve a un cazzo, troppi fumatori rimasti
– smettiamo tutti: funziona. la sigaretta ci mancherà, a tutti, perché fumare è un bel vizio del cavolo. Ma non c'era alternativa.

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19 minutes ago, @li said:

raga io boh vi leggo e vi vedo un po' confusi. ma dico sul serio.

ci volete tutti in casa e nn vi rendete conto che cosi è la vittoria finale dei vari Amazon e Just Eat (che per me dovrebbero morire tutti).
dite che "gridiamo alla tragedia COVID" ma quando qualcuno (io) vi faceva notare che forse c'erano altri problemi altrettanto importanti urlavate voi...

Per il poco che conta io in questa descrizione qui sopra dell'occhiale figo e dell'ultimo aifon nn mi ci ritrovo per nulla e lo vedo molto poco anche nelle persone che frequento.
A modest proposal: per essere un po' meno incazzati col mondo circondatevi di persone migliori. Secondo me vi farebbe bene :)

Ma chi se ne importa se è la vittoria di questa o quella compagnia, il discorso che si sta facendo è di tutt'altro tenore. Si sta ragionando sull'impatto del nostro stile di vita sul pianeta e su un modello sociale enormemente insostenibile ed il Lockdown è solo un pretesto per ragionare su questo oltre che il modo per assaporare una vita "umana" invece che sottomessa alla frenesia dell'arrivare più ricchi nella bara.

Che tu o io non ci sentiamo appartenere alla società dell'i-phone poco conta perché la alimentiamo quotidianamente anche solo guardando la tv, andando al centro commerciale, acquistando un biglietto aereo.

Capisco il tuo consiglio, lo apprezzo molto e ti ringrazio, ma purtroppo le persone che mi circondano non c'entrano nulla, c'entra la mia incapacità di vivere l'attimo e l'atavico vizio di entrare enormemente a fondo in ogni cosa che mi appassioni. Quindi volente o nolente vivo nella rabbia: oggi è una deforestazione per olio di palma in Papa Nuova Guinea, domani livelli insostenibili di micro-plastiche nel santuario dei cetacei, dopodomani un Parco Nazionale sventrato da un impianto sciistico, tra una settimana una miniera di litio nel deserto di Atacama. 

Il responsabile è sempre solo uno: l'homo sapiens sapiens. Se lo conosci, e ne conosci il comportamento, non puoi non reputarlo una specie infestante da eradicare.

L'unica soluzione è sprofondare nell'ignoranza, perché alla fine danneggio solo me stesso. Purtroppo è più forte di me.:(

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ma infatti nn sono i concetti che esprimete con i quali nn sono d'accordo (chi nn lo sarebbe? sul serio pensate che qualcuno preferisca i luoghi inquinati, la plastica etc etc??? :D), ma la "violenza" con cui lo fate.

Questa da dove viene? Dal fatto che sia un'utopia irrealizzabile e quindi vi fa incazzare?
Dal fatto che siete i primi che nn riescono a metterla in pratica?
Da cosa?

Poi oh di gente che nella storia dell'umanita' ha deciso che eravamo in troppi e ha risolto con lo sterminio di massa ce n'e' stata pero' vedete vobis...

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11 minutes ago, @li said:

che poi al giorno d'oggi conviene scegliersele bene sul serio visti gli scenari futuri :D

https://www.ilpost.it/2020/05/11/coronavirus-bolle-sociali/?fbclid=IwAR1ppWtd1MS0wPLo2AlpyCDJ8MC4k7jo8uFy1FEKI_8LuKYrfZ51lf3d8cw

Molto interessante come articolo. Passeremmo dalle bolli sociali virtuali (amici di Facebook) alle bolle sociali reali.

 Io credo che alla fine questi scenari distopici saranno evitati, o comunque usati solo per poco tempo. Di certo Black Mirror non era poi così tanto "fiction".

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1 minute ago, @li said:

ma infatti nn sono i concetti che esprimete con i quali nn sono d'accordo (chi nn lo sarebbe? sul serio pensate che qualcuno preferisca i luoghi inquinati, la plastica etc etc??? :D), ma la "violenza" con cui lo fate.

Questa da dove viene? Dal fatto che sia un'utopia irrealizzabile e quindi vi fa incazzare?
Dal fatto che siete i primi che nn riescono a metterla in pratica?
Da cosa?

Poi oh di gente che nella storia dell'umanita' ha deciso che eravamo in troppi e ha risolto con lo sterminio di massa ce n'e' stata pero' vedete vobis...

Perché "violenza"? Se uno se la prende per le cose non è necessariamente violento.

Rabbia sì, già detto. Viene da un concetto molto semplice: se amo il mio cagnolino e qualcuno lo prende a calci mi incazzo. 

 

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