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un quadro al giorno


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dai riporto un pochino sù questo topic prima di andare a letto, proponendo un quadro di Gaetano Previati, pittore attivo a Milano dalla fine dell'800, che aderì allo stile pittorico divisionista e fu aperto anche alle influenze del simbolismo.

Questo è "Il carro del sole" del 1907:

Previati_Carro-delSole_rid.jpg

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  • 2 weeks later...

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dai riporto un pochino sù questo topic prima di andare a letto, proponendo un quadro di Gaetano Previati, pittore attivo a Milano dalla fine dell'800, che aderì allo stile pittorico divisionista e fu aperto anche alle influenze del simbolismo.

Questo è "Il carro del sole" del 1907:

Previati_Carro-delSole_rid.jpg

fantastico :prego:

non ne son certo, ma me lo immagino come un dipinto enorme...

io posto questo:

IMG_4509.jpg

visto pochi giorni fa (ma non so l'autore)

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  • 1 month later...

ah... dimenticavo. A chi piace Dalì consiglio un opera fantastica, che io ho la fortuna di avere, che si chiama "Dante inferno Dalì"

Che praticamente è l'inferno di Dante illustrato da Dalì con moltissime tavole originali dell'autore. dantedaligrande.jpg

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fantastico :prego:

non ne son certo, ma me lo immagino come un dipinto enorme...

io posto questo:

IMG_4509.jpg

visto pochi giorni fa (ma non so l'autore)

http://madeinshoreditch.co.uk/2011/12/07/art-in-shoreditch-swoon-murmuration-at-black-rat-projects-pics/ dovrebbe essere "Natasa Leoni" l'artista :laugh:

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Egon Schiele, un autoritratto

Per arrivare a una sintesi di questo tipo bisogna avere una conoscenza della natura e dell'anatomia enorme, ed è il motivo per cui considero Schiele il più grande disegnatore tra i maggiori artisti del '900, insieme al maestro Klimt, che tuttavia non tentò mai simili livelli di sintesi e deformazione della materia.

Non so che dire, è semplicemente grandioso, per quanto mi riguarda esponente del sublime che ancora aleggiava a inizio '900, quando l'eleganza del passato, in epoca ArtNouveau, non era ancora stata sacrificata sull'altare della frantumazione interiore, un breve, enorme, periodo di convivenza tra questi due aspetti prima che il secondo prendesse il sopravvento.

Se fosse stato uno scrittore, sarebbe stato Virginia Woolf.

Quando ho iniziato a eleborare uno stile per il mio fumetto (su virginia, appunto) ho studiato molto a lungo le mani di Schiele. Le mani di Schiele sono straordinarie. Nodose e segmentate, legate al contempo alla realtà e all'interiorità, mostrano disagio quanto e più del viso.

egon_schiele_selfportrait_witharm_twiste.jpg

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Egon Schiele, un autoritratto

Per arrivare a una sintesi di questo tipo bisogna avere una conoscenza della natura e dell'anatomia enorme, ed è il motivo per cui considero Schiele il più grande disegnatore tra i maggiori artisti del '900, insieme al maestro Klimt, che tuttavia non tentò mai simili livelli di sintesi e deformazione della materia.

Non so che dire, è semplicemente grandioso, per quanto mi riguarda esponente del sublime che ancora aleggiava a inizio '900, quando l'eleganza del passato, in epoca ArtNouveau, non era ancora stata sacrificata sull'altare della frantumazione interiore, un breve, enorme, periodo di convivenza tra questi due aspetti prima che il secondo prendesse il sopravvento.

Se fosse stato uno scrittore, sarebbe stato Virginia Woolf.

Quando ho iniziato a eleborare uno stile per il mio fumetto (su virginia, appunto) ho studiato molto a lungo le mani di Schiele. Le mani di Schiele sono straordinarie. Nodose e segmentate, legate al contempo alla realtà e all'interiorità, mostrano disagio quanto e più del viso.

egon_schiele_selfportrait_witharm_twiste.jpg

Schiele=Dio :prego:

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http://www.youtube.com/watch?v=xSmVf1-CwC0

Dalì vedeva solo Rinoceronti :laugh: nulla da fare, per me Dalì ha sfruttato la logica del Surrealismo per far soldi....buttava cose a caso sulla tela senza crederci davvero

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  • 3 months later...

400px-Bosch_The_Garden_of_Earthly_Delights.jpg

questo è un particolare di uno dei dipinti più impressionanti che abbia avuto la fortuna di vedere. qui la composizione integrale.

psichedelia nel 500 :prego:

io invece volevo proporvi un'opera George Grosz, pittore tedesco del 900, che aderì al movimento artistico della Nuova Oggettività, nato in contrasto all'espressionismo e anche a causa della volontà degli artisti che aderirono di mostrare la tragedia della guerra in cui era sprofondata la propria nazione. Questo ad esempio è "Il Suicida" del 1916:

georg_grosz_suicide_1916_small.jpg

Ecco se penso alla Germania Nazista ora mi viene in mente subito la pittura di George Grosz, quindi direi che nel suo intento, se fosse stato questo, ha colpito proprio nel segno.

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La mostra dedicata a Klimt a Venezia è in realtà un'occasione per ammirare le opere di artisti contemporanei meno conosciuti, come l'immenso Jan Toorop, di sangue olandese ma cresciuto a Java.

Qui ho messo Fatalisme: al di là del soggetto tipicamente decadente (amore-morte), adoro il segno netto e secco che caratterizza gli artisti olandesi, lo stesso che poi raggiungerà l'apice con il De Stijl.

Ltoorop1.jpg

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Minchia che dio Grosz, lo amo! :prego:

Dimmi qualcosa di più sulla Neue Sachlichkeit in pittura che io la conosco principalmente dal punto di vista architettonico.

Mah, quello che so è che non fu un movimento artistico vero e proprio con programma e adesione di artisti. Il nome fu utilizzato per una mostra degli anni 20 che raccolse l'opera di artisti tedeschi nella cui coscienza nacque il bisogno di raccontare il degrado e la crisi morale che stava facendo crollare la Germania nel baratro della seconda guerra mondiale. Il linguaggio espressionista, quello più utilizzato fino agli anni 20, non poteva più descrivere quella realtà tragica. Così nacque il bisogno di ritornare al dato sensibile ricollegandosi almeno a livello concettuale con il realismo ottocentesco, non tanto nella descrizione pedissequa della realtà o della natura, ma nella riproduzione della società o della quotidianità, come ad esempio fece in maniera grandiosa Courbet.

Oltre a George Grosz, pittore che raffigura sopratutto scene degradanti della metropoli berlinese prima della seconda guerra mondiale, c'è l'opera di Otto Dix, che si dedica sopratutto a scene di vita quotidiana, indagate con amarezza e perdita di speranza in un cambiamento. Ovviamente i pittori della Nuova Oggettività furono banditi e censurati durante il regime nazista.

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Mah, quello che so è che non fu un movimento artistico vero e proprio con programma e adesione di artisti. Il nome fu utilizzato per una mostra degli anni 20 che raccolse l'opera di artisti tedeschi nella cui coscienza nacque il bisogno di raccontare il degrado e la crisi morale che stava facendo crollare la Germania nel baratro della seconda guerra mondiale. Il linguaggio espressionista, quello più utilizzato fino agli anni 20, non poteva più descrivere quella realtà tragica. Così nacque il bisogno di ritornare al dato sensibile ricollegandosi almeno a livello concettuale con il realismo ottocentesco, non tanto nella descrizione pedissequa della realtà o della natura, ma nella riproduzione della società o della quotidianità, come ad esempio fece in maniera grandiosa Courbet.

Oltre a George Grosz, pittore che raffigura sopratutto scene degradanti della metropoli berlinese prima della seconda guerra mondiale, c'è l'opera di Otto Dix, che si dedica sopratutto a scene di vita quotidiana, indagate con amarezza e perdita di speranza in un cambiamento. Ovviamente i pittori della Nuova Oggettività furono banditi e censurati durante il regime nazista.

Capito. In ambito architettonico si configura come un movimento "vitalista" ovvero

che ricerca dell'architettura come contenitore della vita che vi scorre dentro. Apparentemente un concetto solo "funzionalista" ma in realtà una filosofia di progetto molto più raffinata e complessa alla continua ricerca dell'essenza e con esiti formali molto distanti dall'international style.

Bel parallelismo interdisciplinare.

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  • 3 weeks later...

Ciao a tutti, questo il mio quadro del giorno ^^

Annick Bouvattier

qui una galleria: http://www.ifobox.com/2012/01/galeria-del-artista-annick-bouvattier.html

è un pittore contemporaneo, mi piace per l'idea di fissare un gesto femminile nella sua quotidianità e realizzarne una opera d'arte. Mi piace poi l'ambiguità del suo gesto artistico che mi pare in soglia tra la pittura e la fotografia.

065d6653b39870e11e55903031244c8c.jpg

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  • 5 months later...
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