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un libro....ogni tanto


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Anche io ho votato Holden!

Ne approfitto per avere un consiglio. Negli ultimi tempi ho sviluppato un interesse per la letteratura russa, e sto programmando un viaggio in Transiberiana (qui ci stava proprio il trenino) qualcuno può consigliarmi letture interessanti al riguardo? :bacio:

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"Michele Strogoff" di Jules Verne, che parla della Siberia e così ci metti anche un po' di Francia ;)

Poi "Limonov" di Carrère (non è colpa mia se mi vengono in mento solo francesi...), che ti parla della ridente, ma non troppo, Ucraina sovietica e dell'evoluzione della Russia da URSS a Putin, in mezzo a un po' di cosacce varie

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"Michele Strogoff" di Jules Verne, che parla della Siberia e così ci metti anche un po' di Francia ;)

Poi "Limonov" di Carrère (non è colpa mia se mi vengono in mento solo francesi...), che ti parla della ridente, ma non troppo, Ucraina sovietica e dell'evoluzione della Russia da URSS a Putin, in mezzo a un po' di cosacce varie

Il primo interessante perché mi piace molto Verne, il secondo perché mi aiuta anche a capire meglio i miei vicini :)

Però ho ancora sul comodino "L'éducation sentimentale" che non mi va giù, quindi farei una pausa con la letteratura francese. :laugh:

Ma non so, un bel autore russo magari morto suicida con un classicone all'Anna Karenina? (icona trenino) Questo mi ci vuole!

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Il primo interessante perché mi piace molto Verne, il secondo perché mi aiuta anche a capire meglio i miei vicini :)

Però ho ancora sul comodino "L'éducation sentimentale" che non mi va giù, quindi farei una pausa con la letteratura francese. :laugh:

Ma non so, un bel autore russo magari morto suicida con un classicone all'Anna Karenina? (icona trenino) Questo mi ci vuole!

Va beh, l'importante è provare!

Io andrei con un bel Fedorone Dostojevskij allora, che è usato sicuro: "Delitto & Castigo" e "L'idiota" su tutti. Non so quanto aiutino a capire la Russia, ma spiritualmente ci vanno giù in maniera pesante.

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Di Dostoevskij, se uno ci vuole andar giù pesante a livello spirituale, non si può che leggere "I fratelli Karamazov".

Va beh, l'importante è provare!

Io andrei con un bel Fedorone Dostojevskij allora, che è usato sicuro: "Delitto & Castigo" e "L'idiota" su tutti. Non so quanto aiutino a capire la Russia, ma spiritualmente ci vanno giù in maniera pesante.

Di sicuro tutti nella mia bucket list, insieme a "Felicità familiare" e "Guerra e pace" di Tolstoj :bacio:

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Ma il buon vecchio Cechov? Tipo questo: http://it.wikipedia.org/wiki/L%27isola_di_Sachalin

Comunque Flaubert neanche io sono riuscito a finirlo, per descrivere una stanza ci mette 2 pagine, madonna santa il naturalismo non ce la faccio proprio.

Grazie! Sembra davvero molto interessante, non lo conoscevo!

Flaubert l'ho apprezzato molto in "Madame Bovary", nonostante siano passati anni ancora ricordo la descrizione della serata all'opera. :)

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Perché non Michail Bulgakov: "Il maestro e Margherita" e " Uova fatali"

Dal carteggio di Bulgakov con Stalin: «La lotta contro la censura, qualunque essa sia e sotto qualunque potere, è mio dovere, così come gli appelli alla libertà di stampa. Se un qualsiasi scrittore pensasse di dimostrare che a lui non è necessaria, sarebbe come un pesce che dichiarasse pubblicamente di poter fare a meno dell'acqua... Nella vasta arena della letteratura russa, in Urss io ero l'unico lupo. Mi hanno consigliato di tingermi il pelo. Consiglio assurdo. Sia tinto sia tosato, un lupo non assomiglierà mai a un barboncino»

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non ho vinto il premio della critica. ingiustamente direi...

comunque rub, mi hanno tagliato il pezzo dell'intervista in cui ti menzionavo fra montale e magrelli.

è in atto un boicottaggio ai miei danni, secondo me hanno scoperto che ho votato Civati alle primarie del PD. :D

E comunque, uno dei miei due lavori al momento si trova a questo punto qua:

zmi7gm.jpg

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  • 2 weeks later...

"Infanzia berlinese" di Walter Benjamin

Benjamin è uno dei miei autori preferiti, uno dei pochi che con il tempo e con le riletture continua a migliorare e a regalare nuove emozioni e sfumature nascoste. Questo passaggio sul Tiergarten è spettacolare e dovrebbe essere nella mente di ogni turista o flâneur.

Non sapersi orientare in una città non significa molto.

Ci vuole invece una certa pratica per smarrirsi in essa come ci si smarrisce in una foresta.

I nomi delle strade devono parlare allerrabondo come lo scricchiolio dei rami secchi,

e le viuzze del centro gli devono scandire senza incertezze, come in montagna un avvallamento, le ore del giorno.

Questarte lho appresa tardi; essa ha esaudito il sogno,

le cui prime tracce furono i labirinti sulle carte assorbenti dei miei quaderni.

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