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david lynch


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a qualcuno piacciono i film di questo regista ("mulholland drive" "strade perdute" "the elephant man" "velluto blu" "eraserhead") autore anche della serie tv "twin peaks"...

soprattutto...qualcuno ci ha capito qualcosa di mulholland drive o di strade perdute....

e poi.... ma chi cazzo ha ucciso laura palmer...

confido in voi per le risposte...

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mulholland drive mi è piaciuto moltissimo visivamente e come atmosfera.. ero molto scettico riguardo alla trama, che (come il 99% degli spettatori) non avevo assolutamente capito. ho in seguito letto la spiegazione e riguardato il film, e concluso che in fin dei conti come trama è davvero una cagata, più un esercizio di stile che un'opera d'arte vagamente fruibile. per chi avesse visto il film, la soluzione è che dall'inizio del film fino a circa metà (quando la protagonista viene svegliata dal cowboy) ciò che si vede è solo un sogno di una delle due ragazze, e ciò vale anche per una parte verso la fine. certo che da vedere è stupendo.

twin peaks mi piace da morire, ma purtroppo non lo vedo da millenni, dunque non posso che affidarmi al (bellissimo) ricordo che mi ha lasciato.

considero in definitiva lynch un maestro nel creare atmosfere, ma un cazzone nello scrivere trame (mi hanno detto che il precedente di mulholland dr. è praticamente altrettanto assurdo).

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io di twin peaks mi ricordo solo che quando lo davano ero troppo piccola e i miei non me lo facevano vedere..ma qualche scena me la ricordo, tipo la tizia morta nel sacchetto del cuckigelo...o un altro tizio schizzatissimo che mi faceva molta paura...e la musica...fichissima, anche meglio di quella di x-files e della sigla di "chi l'ha visto" messe insieme 8)

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considero in definitiva lynch un maestro nel creare atmosfere, ma un cazzone nello scrivere trame (mi hanno detto che il precedente di mulholland dr. è praticamente altrettanto assurdo).

se ti riferisci a strade perdute ti hanno detto male... perchè è molto più assurdo... e anche più inquietante...

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beh io sto diventando un collezionista si serie tv degli anni '90...di twin peaks ho tutta la prima serie... di x-files le prime 5 (34 dvd)...

cio in pratica vuol dire che sto diventando vecchio...

allora ti verrò a trovare, e in un weekend mi mostrerai tutto twin peaks.

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beh io sto diventando un collezionista si serie tv degli anni '90...di twin peaks ho tutta la prima serie... di x-files le prime 5 (34 dvd)...

cio in pratica vuol dire che sto diventando vecchio...

allora ti verrò a trovare, e in un weekend mi mostrerai tutto twin peaks.

va benissimo...

parliamo sempre di fare qualche bell'incontro tutti assieme ma non lo facciamo mai... dopo pasqua voglio qualcosa di serio..

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beh io sto diventando un collezionista si serie tv degli anni '90...di twin peacks ho tutta la prima serie... di x-files le prime 5 (34 dvd)...

cio in pratica vuol dire che sto diventando vecchio...

allora ti verrò a trovare, e in un weekend mi mostrerai tutto twin peaks.

va benissimo...

parliamo sempre di fare qualche bell'incontro tutti assieme ma non lo facciamo mai... dopo pasqua voglio qualcosa di serio..

magari a fine aprile inizio maggio.. chi lo sa.. sicuramente quando abbiamo una versione definitiva di HTTT. ora vado a nanna.

buonanotte ad entrambi i pazzoidi collegati. spero proprio di sognare i Jetsons, e lo auguro anche a voi. ciao ciao.

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Gran thread! Adoro David Lynch... il mio preferito è probabilmente Eraserhead (davvero, uno dei film più inquietanti della storia), ma mi sono piaciuti moltissimo anche tutti gli altri, compreso Strade perdute e Mulholland Drive, che sono sul piano narrativo l'equivalente di Eraserhead sul piano visivo, cioé un delirio ininterrotto... se esiste un regista "surrealista", dopo Bunuel, è sicuramente Lynch.

Twin Peaks... dio sa cosa darei per rivederne qualche puntata... Dani probabilmente si riferisce a Bob, il tizio coi capelli lunghi che abitava nello specchio (insomma, una cosa del genere)... e poi il nano, Kyle Mac Lachlan col registratore, la torta di mele... assolutamente E-PO-CA-LE.

8)

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Non vorrei sbagliarmi ma un tv locale di Milano sta per ritrasmettere la serie di Twin Peaks, ho visto qualche giorno fa il promo.

bello!! se solo avessi una televisione.. :cry:

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Gran thread! Adoro David Lynch... il mio preferito è probabilmente Eraserhead (davvero, uno dei film più inquietanti della storia), ma mi sono piaciuti moltissimo anche tutti gli altri, compreso Strade perdute e Mulholland Drive, che sono sul piano narrativo l'equivalente di Eraserhead sul piano visivo, cioé un delirio ininterrotto... se esiste un regista "surrealista", dopo Bunuel, è sicuramente Lynch.

Twin Peaks... dio sa cosa darei per rivederne qualche puntata... Dani probabilmente si riferisce a Bob, il tizio coi capelli lunghi che abitava nello specchio (insomma, una cosa del genere)... e poi il nano, Kyle Mac Lachlan col registratore, la torta di mele... assolutamente E-PO-CA-LE.

8)

è quello che penso anche io... se merita di esistere kafka nella letteratura.. allora merita di esistere lynch nel cinema...

riconosco il paragone azzardato, sia per la grandezza assoluta di kafka...si per le differenze nel "mezzo"... il cinema è un mezzo visivo e per tanto più immediato del libro... in pratica il libro richiede già di per sè una riflessione in più... inoltre noi tendiamo a "fidarci" di quello che vediamo, quindi ammettere l'impossibile (o l'incomprensibile") visto è molto più difficile che ammettere l'impossibile letto...per ultima cosa, la parola, come mezzo mediato per "evocare" immagini, ha la caratteristica di essere più autoesplicativa e flessibile dell'immagine stessa...

attenzione che quando parlo di immagine e di impossibile o inspiegabile non mi riferisco necessariamente all'immagine singola, al fotogramma, ma anche alla "storia" raccontata attraverso immagini...

e comunque siamo tutti straabituati al cinema di largo consumo, tendenzialmente lineare nella narrazione di eventi, per cui è anche un limite culturale che abbiamo tutti quanti quello di trovarci quantomeno spaesati di fronte a una narrazione che spazia tra il reale, l'onirico e l'allucinatorio, senza tantomeno tenere conto della linearità e consequenzialità temporale degli eventi (se di eventi si può parlare, visto che non si può dire cosa accada realmente e cosa no)...

d'altra parte è anche vero che non si può prendere per oro colato tutto quello che registi come lynch fanno, semplicemente perchè sono diversi, più colti, o raffinati di altri, per differenziarci noi stessi, tentazione che tutti abbiamo...

la verità sui film di lynch, o almeno la mia verità, e che questi camminano pericolosamente sulla linea che separa l'opera d'arte dal mero esercizio mentale, e se spesso e volentieri (specialmente nelle atmosfere) ricadono sicuramente nell'ambito del work of art, tante altre volte finiscono nel campo dell'esercizio stilistico fine a se stesso, o peggio ancora nell'ambito del pretenzioso autocompiacimento..

detto ciò tutto quello che posso consigliare è di vedere qualcuno di questi film, a chi non lo avesse fatto, con occhio critico ma non prevenuto, ma senza sentirsi in obbligo di apprezzarli semplicemente perchè fa figo, sindrome che molti hanno...

tra pregi e difetti lynch resta comunque un regista molto interessante, prova ne sia il fatto che non avrei sprecato centinaia dei miei preziozi caratteri 8) per un emerito deficiente...

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Non vorrei sbagliarmi ma un tv locale di Milano sta per ritrasmettere la serie di Twin Peaks, ho visto qualche giorno fa il promo.

che tv locale? magari riesco a prenderla anche qua... vabbè che nemmeno io ho la tv, ma magari schiavizzo qualche coinquilino...

visto che pare che twin peaks faccia ancora successo posso fare i divx (magari a bassa qualità così con due cd ce la caviamo...) e facciamo un bel tree...

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inoltre noi tendiamo a "fidarci" di quello che vediamo, quindi ammettere l'impossibile (o l'incomprensibile") visto è molto più difficile che ammettere l'impossibile letto...

Dipende... il cinema (almeno, certo cinema, visto in determinate condizioni -e non parlo di sostanze stupefacenti, una volta tanto: semplicemente, in una sala buia e semivuota, con poltrone comode, ecc.) è un'esperienza che può portarti molto vicino al confine tra veglia e sonno (sogno)... senza contare la "suspension of disbelief", che dovrebbe essere ancora funzionante (quante volte ci accorgiamo degli effetti speciali in una scena? sempre meno, direi... anzi, la grandezza di un film dovrebbe essere proprio quella di farti sentire a tuo agio in un mondo irreale -vedi, nella letteratura, Borges...)

Per il resto, penso di essere un po' più indulgente di te nei confronti di alcuni registi (esempio principe: Greenaway) nei quali, per dirla brevemente, lo stile tende a sopraffare il contenuto... quello che non mi piace è quel tipo di regista (o film) che sembra dirti a ogni momento "guarda! stai assistendo a un'opera d'arte... e voglio che tu ne sia consapevole e apprezzi la mia poeticità"... ad esempio, sono abbastanza scettico sulla santificazione del cinema iraniano, perché di quel pochissimo che ho visto, ancora meno mi ha convinto (esempio negativissimo: "Il silenzio" di Makhmalbaf).

E però, da un altro punto di vista, è sempre vero che determinate caratteristiche del racconto (il ritmo, l'iterazione, il rapporto tra i soggetti) sono profondamente diverse tra il mondo euroamericano e le altre culture, e quindi è facile che nel critico -o nel semplice spettatore- si manifestino due reazioni opposte: a)non l'ho capito, dunque è un capolavoro; b)non l'ho capito, e dunque è insensato... nessuno, penso, sfugge completamente a questo tipo di reazioni... ad esempio, adoro Kitano, ma nello stesso tempo riconosco che i riferimenti culturali e sociali dei suoi film non posso coglierli che in minima parte, e anche lo stile della narrazione -le iterazioni, il simbolismo, il ritmo frammentato- non è esattamente quello a cui si è abituati normalmente (oddìo, poi in Europa abbiamo avuto Bergman, Antonioni, Bresson...)

... lo spirito di enrico ghezzi aleggia su di me... :P

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non sono poco indulgente nei confronti dei registi, ma piuttosto verso gli spettatori del tipo a) (quelli che "non l'ho capito, quindi è un capolavoro) trovo che sia un modo molto sterile di cercare di mostrare al mondo la propria "pseudocultura" (confronta in termini musicali, quello che ho scritto nel capitolo simboli nel thread "un grazie e un vaffanculo ad ascar").. che in realtà mette in evidenza solo la voglia di apparire fighi, che alcuni hanno, e una grande staticità mentale...

preferisco la gente "critica"...( e che quindi enrico ghezzi, resti sempre con te) anche se ha opinioni diverse dalle mie, piuttosto uno che dice di essere d'accordo con me, ma non sa spiegare il motivo...

per quanto riguarda l'immagine "incredibile", credo che comunque la parola resti un mezzo più potente nella narazione di storie ai limiti della realtà.. perchè meno immediata... in sostanza la parola che cerca di trasmettere un'immagine di per se ti "costringe" alla riflessione... e non mi riferivo ad effetti speciali e simili, visto che avevo specificato che non parlavo di immagine nel senso di fotogramma, ma nel senso di "flusso".. in pratica alla narrazione tramite immagini...

in ultima analisi, grazie di esistere plamp!

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Sì, cercavo di trovare qualche eccezione, ma sicuramente in linea di massima il tuo discorso è inappuntabile... nel caso delle immagini, solitamente ciò che viene chiesto a uno spettatore è di accomodarsi in un mondo già preparato, mentre con la letteratura sei tu che devi impegnarti per entrarci, in quel mondo, non è così semplice "lasciarsi andare"; e la forza di certi scrittori (Poe, Kafka, Borges, Cortazar, Lovecraft, e parecchi altri) risiede proprio nel farti abbandonare ogni resistenza, mentre leggi... direi che si può definire la capacità di trascinare il lettore nel testo (e qui potrei infilarci anche un po' di semiotica, se solo ricordassi qualcosa... :oops: )... capacità che il mezzo cinematografico ha in misura molto maggiore -proprio perché alle immagini tendiamo, per natura, a dare fiducia più che alla parola.

Per quanto riguarda il conformismo culturale... ahimé, hai perfettamente ragione... ma tieni conto che le mode sono transitorie, e poi, nel giro di due o tre anni, qualsiasi cosa finisce con l'essere prima o poi "di moda"... i Radiohead, ad esempio, adesso (e da qualche anno, e forse per qualche anno ancora) lo sono... infine, lo snobismo è il peggiore atteggiamento possibile per chi si accosta a qualsiasi universo artistico...

*vi abbiamo presentato: l'angolo della cultura*

in ultima analisi, grazie di esistere plamp!

:oops:

... si fa quel che si può...

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  • 5 years later...
Mulholland Drive... :rolleyes:

In questi giorni l'ho visto...grazie ad un esame di analisi dei film che devo dare... :rolleyes: stupendo!!!

Che dire ho scoperto un altro grande regista!!!

Ora mi sto vedendo tutte e due le serie di Twin Peaks :bava: sono quasi alla fine della seconda, quando Horne sclera e vuole salvare la foresta di twin peaks e quando Cooper trova quei segni nella grotta del gufo...

certo è che la serie per me se n'è scesa un pò dopo la morte di Leland Palmer...però è sempre :prego:

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Mulholland Drive... :rolleyes:

In questi giorni l'ho visto...grazie ad un esame di analisi dei film che devo dare... :rolleyes: stupendo!!!

Che dire ho scoperto un altro grande regista!!!

Ora mi sto vedendo tutte e due le serie di Twin Peaks :bava: sono quasi alla fine della seconda, quando Horne sclera e vuole salvare la foresta di twin peaks e quando Cooper trova quei segni nella grotta del gufo...

certo è che la serie per me se n'è scesa un pò dopo la morte di Leland Palmer...però è sempre :prego:

Era ora! Mulholland Drive è un film da paura, come ho più volte sostenuto in altri thread...Ogni tanto mi ascolto la colonna sonora, che viaggio! Suggestioni assurde...

Io comunque adoro proprio l'oniricità di cui sono intrisi tutti i lavori di Lynch, l'unico regista in grado di spiazzarmi letteralmente. Quando ho visto M. Drive la prima volta sono uscita dalla sala inebetita e allo stesso tempo compiaciuta e con le mie amiche ho discusso per 2 ore per cercare di ricostruire una trama, o più trame su assi temporali diversi ma niente...mancava sempre un tassello che faceva crollare qualsiasi tentativo interpretativo coerente XD!

Alla fine non mi fido nemmeno dei critici e delle loro spiegazioni, io semplicemente lo prendo così com'è, godendomi le suggestioni del momento.

Cosa che ho dovuto fare in maniera totale con INLAND EMPIRE...questo film mi ha lasciata senza parole: pur amando Lynch ho fatto fatica a vederlo tutto, tanto di cappello a chi l'ha visto interamente in sala (ho sentito di gente che ha lasciato il cinema dopo la prima ora)...

Comunque, il nostro David non è solo un bravo regista, se la cava niente male anche su tela, come si è dimostrato nell'esposizione THE AIR IS ON FIRE, passata in triennale a milano più o meno un anno fa...

Insomma...Lynch :prego:

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Grandissimo Lynch!

Strade perdute lo devo ancora vedere.. attendo con ansia ma non voglio vederlo da sola. :ph34r:

M. Drive l'ho visto parecchio tempo fà, ricordo che capii poco e niente ma riconosco la sua enorme bravura (e comunque dovrei rivederlo).

La serie di Twin Peaks (colossa sonora da orgasmo) non la riconrdo, voglio vedermi con calma anche quella, in compenso ho visto da poco "fuoco cammina con me" e confermo: il nano che parla al contrario fa tremendamente paura!

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