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De André


Zazà

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Non so, m'azzardo, in un forum Radiohead?

Personalmente credo l'album più importante, anche per il particolare scorcio storico in cui uscì, sia La Buona Novella. Il più riuscito, l'ultimo, Anime Salve. Il più brutto (meno bello, via, diciamo la verità: il Chimico è molto noiosa), Non al Denaro. I versi più divertenti, in Ottocento:

"Ein klein pinzimonie

wunder matrimonie

krauten und erbeeren

und patellen und arsellen

fischen Zanzibar

und einige krapfen

frùer vor schlafen

und erwachen mit walzer

und Alka-Seltzer fùr

dimenticar "

La canzone più bella è effettivamente, per molti motivi, Bocca di Rosa. La migliore tradizione, migliore dell'originale, Le passanti. D'amore, probabilmente, contando che è un clamoroso riadattamento, Hotel Supramonte.

Anyone?

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Non so, m'azzardo, in un forum Radiohead?

Personalmente credo l'album più importante, anche per il particolare scorcio storico in cui uscì, sia La Buona Novella. Il più riuscito, l'ultimo, Anime Salve. Il più brutto (meno bello, via, diciamo la verità: il Chimico è molto noiosa), Non al Denaro. I versi più divertenti, in Ottocento:

"Ein klein pinzimonie

wunder matrimonie

krauten und erbeeren

und patellen und arsellen

fischen Zanzibar

und einige krapfen

frùer vor schlafen

und erwachen mit walzer

und Alka-Seltzer fùr

dimenticar "

La canzone più bella è effettivamente, per molti motivi, Bocca di Rosa. La migliore tradizione, migliore dell'originale, Le passanti. D'amore, probabilmente, contando che è un clamoroso riadattamento, Hotel Supramonte.

Anyone?

boh. mi trovi in disaccordo su molte cose... adesso ho poco tempo, durante il week-end, se mi sarà rimasto qualche neurone, risponderò meglio. comunque, il mio disco preferito, per pochi ma buoni motivi, è tutti morimmo a stento. seguito da non al denaro (un chimico è noisa??). concordo su ottocento, ha un testo bellissimo, un dramma celato dietro un gioco di alto livello. la sua canzone più bella, anzi le, cantico dei drogati e recitativo, per pochi ma buoni motivi.

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Il più brutto per gli standard di De Andrè, di valore molto alto in assoluto, intendo. Non so, sarà che l'Antologia di Spoon River m'è sempre stataun po' qui e un po' troppo omiodddioFernandoPivano, sarà come non sarà. Certo il suonatore Jones è una grande canzone.

Per la poetica, in senso stretto, mi sembra il riferimento debba essere Storia di un impiegato.

Oh, l'altro giorno passo dal musischettaro, compro il disco di Luvi De Andrè (me la ricordavo nel dvd, bella ragazza, aveva preso il bello di De Andrè), infilo nel lettore della macchina, due tracce, abbasso il finestrino, cd a fare compagnia alle trote nel torrente.

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IL TESTAMENTO DI TITO

Tito:

"Non avrai altro Dio all'infuori di me,

spesso mi ha fatto pensare:

genti diverse venute dall'est

dicevan che in fondo era uguale.

Credevano a un altro diverso da te

e non mi hanno fatto del male.

Credevano a un altro diverso da te

e non mi hanno fatto del male.

Non nominare il nome di Dio,

non nominarlo invano.

Con un coltello piantato nel fianco

gridai la mia pena e il suo nome:

ma forse era stanco, forse troppo occupato,

e non ascoltò il mio dolore.

Ma forse era stanco, forse troppo lontano,

davvero lo nominai invano.

Onora il padre, onora la madre

e onora anche il loro bastone,

bacia la mano che ruppe il tuo naso

perché le chiedevi un boccone:

quando a mio padre si fermò il cuore

non ho provato dolore.

Quanto a mio padre si fermò il cuore

non ho provato dolore.

Ricorda di santificare le feste.

Facile per noi ladroni

entrare nei templi che riguargitan salmi

di schiavi e dei loro padroni

senza finire legati agli altari

sgozzati come animali.

Senza finire legati agli altari

sgozzati come animali.

Il quinto dice non devi rubare

e forse io l'ho rispettato

vuotando, in silenzio, le tasche già gonfie

di quelli che avevan rubato:

ma io, senza legge, rubai in nome mio,

quegli altri nel nome di Dio.

Ma io, senza legge, rubai in nome mio,

quegli altri nel nome di Dio.

Non commettere atti che non siano puri

cioè non disperdere il seme.

Feconda una donna ogni volta che l'ami

così sarai uomo di fede:

Poi la voglia svanisce e il figlio rimane

e tanti ne uccide la fame.

Io, forse, ho confuso il piacere e l'amore:

ma non ho creato dolore.

Il settimo dice non ammazzare

se del cielo vuoi essere degno.

Guardatela oggi, questa legge di Dio,

tre volte inchiodata nel legno:

guardate la fine di quel nazzareno

e un ladro non muore di meno.

Guardate la fine di quel nazzareno

e un ladro non muore di meno.

Non dire falsa testimonianza

e aiutali a uccidere un uomo.

Lo sanno a memoria il diritto divino,

e scordano sempre il perdono:

ho spergiurato su Dio e sul mio onore

e no, non ne provo dolore.

Ho spergiurato su Dio e sul mio onore

e no, non ne provo dolore.

Non desiderare la roba degli altri

non desiderarne la sposa.

Ditelo a quelli, chiedetelo ai pochi

che hanno una donna e qualcosa:

nei letti degli altri già caldi d'amore

non ho provato dolore.

L'invidia di ieri non è già finita:

stasera vi invidio la vita.

Ma adesso che viene la sera ed il buio

mi toglie il dolore dagli occhi

e scivola il sole al di là delle dune

a violentare altre notti:

io nel vedere quest'uomo che muore,

madre, io provo dolore.

Nella pietà che non cede al rancore,

madre, ho imparato l'amore".

Da stampare e distribuire in tutte le chiese.

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belli:

"volume 1": come disco d'esordio è :prego:

"volume 3": la conferma

"canzoni": molto belli i riadattamenti

"volume 8": l'album nero

"creuza de ma": l'album bianco

"anime salve": il Gran Finale

di questi 6 album considero capolavoro anche l'artwork (che copertine! :ok: )

brutti:

non sopporto "l'indiano"

"la buona novella", non mi entusiasma

il capolavoro di Faber è senza dubbio "amico fragile", non c'è "bocca di rosa" che tenga. senza dimenticare "la guerra di Piero"...

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Come dicevo qualche gg ad AHAA, in questo momento la mia canzone italiana preferita è La canzone di Marinella (che lui non conosceva :o )

AHAA non è che non conosce "La canzone di Marinella", AHAA non conosce De Andrè.

Anzi "La canzone di Marinella" l'aveva già sentita (come altre) ma non l'aveva riconosciuta.

AHAA non sa perché parla di se in terza persona :faniente:

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Come dicevo qualche gg ad AHAA, in questo momento la mia canzone italiana preferita è La canzone di Marinella (che lui non conosceva  :o )

AHAA non è che non conosce "La canzone di Marinella", AHAA non conosce De Andrè.

Anzi "La canzone di Marinella" l'aveva già sentita (come altre) ma non l'aveva riconosciuta.

AHAA non sa perché parla di se in terza persona :faniente:

E AHAA dovrebbe cambiare il link al sito di dispenser perchè è stato cambiato ;)

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Come dicevo qualche gg ad AHAA, in questo momento la mia canzone italiana preferita è La canzone di Marinella (che lui non conosceva  :o )

AHAA non è che non conosce "La canzone di Marinella", AHAA non conosce De Andrè.

Anzi "La canzone di Marinella" l'aveva già sentita (come altre) ma non l'aveva riconosciuta.

AHAA non sa perché parla di se in terza persona :faniente:

Dov'è finita la faccina arrampicarsi sugli specchi?

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non sopporto "l'indiano"

eh, adesso quanah s'incazza :lol: complimenti per aver citato volume 8, ingiustamente mal criticato dalla doxa, forse perché de andré si esprime in maniera diversa dal solito... che ne pensi, zazà? e soprattutto, che t'ha fatto la Pivano? non capire io... :unsure:

AHAA, non è mai troppo tardi ;)

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non sopporto "l'indiano"

eh, adesso quanah s'incazza :lol: complimenti per aver citato volume 8, ingiustamente mal criticato dalla doxa, forse perché de andré si esprime in maniera diversa dal solito... che ne pensi, zazà? e soprattutto, che t'ha fatto la Pivano? non capire io... :unsure:

AHAA, non è mai troppo tardi ;)

infatti there!

<_<

per il grande fabrizio,a mio avviso Tutti morimmo a stento è in vetta insieme a Creuza de ma,ma sono proprio solo un pelino sopra a Il viaggio e La buona novella.e anche Anime salve!

E poi gli altri vicinissimi comunque.il fatto è che fare una classifica dei suoi album e delle sue canzoni è impossibile per me.

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Dico che volume 8 è degregorizzante: è come avere due cose buone, mettiamo il tiramisù da una parte, e la carbonara dall'altra, e cercare di metterle assieme ;)

Invece il linguaggio della Buona Novella, è semplice, elementare, scarnificato "come un torsolo di mela", puro, terreno, pieno di parole semplici come quelle di Gesù, l'aramaico è una lingua che non ama troppo l'astrazione:

E lo stupore nei tuoi occhi

salì dalle tue mani

che vuote intorno alle sue spalle,

si colmarono ai fianchi

della forma precisa

d'una vita recente,

quando lievita il ventre.

occhi, mani, spalle, fianchi, ventre.

Se ci fate caso, ascoltando, non viene voglia di cambiare niente, sembra quasi necessario che i versi vadano avanti come sono stati scritti. E' sicuramente una forma ispirata: e credo che dietro ci sia dietro uno studio molto, molto approfondito.

(Pivano è una signora perbene: ma per un certo periodo, che lo abbia voluto o no, è stata per Hemingway, Masters, Kerouac quello che oggi è Tabucchi per Fernando Pessoa)

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fin da ragazzino

ascoltavo una cassetta di mio cugino con tutti i grandi successi e mi ipnotizzava Il Testamento di Tito

non avevo capito nemmeno chi caspita era 'sto Tito

però era la canzone che preferivo anche a La citta vecchia, La guerra di Piero, Bocca di rosa...

quando poi ho scoperto che esistevano anche L'infanzia di Maria o Tre madri...

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Dico che volume 8 è degregorizzante: è come avere due cose buone, mettiamo il tiramisù da una parte, e la carbonara dall'altra, e cercare di metterle assieme ;)

La tua metafora è d'effetto, mi piace.

Ma nella sostanza non sono d'accordo: il tentativo di Fabrizio di avicinarsi ad un giovane promettente qual era De Gregori, cercare di imitarne gli schemi, i percorsi, condividere con quel ragazzo romano pranzi, cene, sbronze è stato una prova di grande umiltà.

Diciamolo: chi fra i grandi farebbe oggigiorno (o ha fatto a suo tempo) una cosa simile? Nessuno, credo.

con "amico fragile" poi, De Andrè si spoglia completamente, si scarnifica, si fa Arte.

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Ma amico fragile è estranea al disco: sarebbe potuta venire diec'anni prima, o diec'anni dopo, diciamo che s'è trovata lì per caso, perché per caso è nata (io dirò: mi imbarazza un po', amico fragile).

Credo che De Andrè abbia seguito un percorso che lo ha portato ad usare un registro sempre più legato al pane, al sale, al dialetto, alle cose più che alle idee: gli artifici, le frasi rotte e allusive più che esplicative, seppure spesso riuscitissime, di De Gregori, lo portano un po' fuori strada (anche se non è una cattiva strada).

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per me i due sopra tutti sono anime salve e la buona novella

poi fenomenali i due volumi con la PFM: i loro arrangiamenti migliorano anche De Andrè come in "un giudice" o in "Giugno 73'". quest'ultima è una delle mie preferite perchè ha una carica emotiva eccezzionale

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