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De André


Zazà

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riprendo questo thread, dato che io ho scazzato.

tentando di dare un po' di ordine ai miei gusti

per me:

BELLISSIMISSIMISSIMISSIMI: vol. 1, non al denaro, le nuvole

BELLISSIMISSIMISSIMI: tutti morimmo a stento, buona novella, storia di un impiegato, creuza, anime salve

BELLISSIMISSIMI: vol. 8, rimini, l'indiano

BELLISSIMI: vol. 3, canzoni

insomma, apprezzo un po' di meno "le raccolte" rispetto agli album veri e propri e non mi estasia al massimo la roba scritta con de gregori e bubola, ma, voglio dire, stiamo parlando di diamanti da 1 kg rispetto a diamanti di 1,3 kg, ecco.

che poi, amico fragile :prego:

(anche se per me il picco è la domenica delle salme :bye: )

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in italia domina indiscusso ad anni dalla sua morte

non c'è artista che non lo consideri un punto di riferimento; da vasco a jovanotti (!), da battiato a fossati.

de andré è la canzone italiana

massimo rispetto per un artista che ho ascoltato ed ascolto tantissimo

si parla tanto di de andré come poeta e ogni tanto ci si chiede se lo fosse veramente

certo, lo era

forse le sue sono canzoni e non poesie, ma lui era un poeta

detto questo, qualcuno dei vecchi album magari non è invecchiato benissimo

ma trovo sempre piacevole ascoltare la sua voce, e poi dischi come creuza de ma o animesalve sono ancora attualissimi

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io lo conosco poco, nel senso che in effetti l'ho ascoltato poco

cos'è che proprio devo avere, e qual è la discografia?

per discografia intendo album di studio, nè raccolte, nè live e cazzi e mazzi

quanti cazzo sono i dischi e quali sono i più belli

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io lo conosco poco, nel senso che in effetti l'ho ascoltato poco

cos'è che proprio devo avere, e qual è la discografia?

per discografia intendo album di studio, nè raccolte, nè live e cazzi e mazzi

quanti cazzo sono i dischi e quali sono i più belli

perchè non raccolte live? in questa discussione è stato ingiustamente ignorato (eccetto da caio) il mitico concerto con la pfm che come giustamente ricordava il succitato caio è uno dei pochi casi in cui la sinergia riesce magicamente a migliorare perfino dei capolavori! :ok:

prendi quello che è stupendo e da lì puoi partire per esplorare il meraviglioso mondo del grande de andrè (e magari anche quello della pfm)

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io lo conosco poco, nel senso che in effetti l'ho ascoltato poco

cos'è che proprio devo avere, e qual è la discografia?

per discografia intendo album di studio, nè raccolte, nè live e cazzi e mazzi

quanti cazzo sono i dischi e quali sono i più belli

direttamente da wikipedia

1966 - Tutto Fabrizio De André (raccolta delle primissime canzoni)

1967 - Volume I

1968 - Tutti morimmo a stento

1968 - Volume III

1969 - Nuvole barocche (altra raccolta, trascurabilissima)

1970 - La buona novella

1971 - Non al denaro, non all'amore né al cielo

1973 - Storia di un impiegato

1974 - Canzoni

1975 - Volume VIII

1978 - Rimini

1981 - Fabrizio De André

1984 - Crêuza de mä

1990 - Le nuvole

1996 - Anime salve

- volume I è un monumento, ci sono alcuni tra i pezzi più famosi e influenti della storia del cantautorato italiano

- tutti morimmo... , la buona novella, non al denaro... e storia di un... sono in pratica dei concept album, difficile sceglierne uno più bello degli altri (io comunque personalmente dico non al denaro...). il primo un concept sulla morte, il secondo racconta di maria e gesù partendo dai vangeli apocrifi, il terzo si ispira all'antologia di spoon river, il quarto è la battaglia - con sconfitta - di un uomo comune nei confronti del potere.

- volume III e canzoni sono gli unici dischi "non organici": di fatto sono raccolte di canzoni inedite, vecchi successi e cover. ciononostante sono bellissimi, chiariamoci.

- con volume VIII si ha una prima sterzata dello stile di de andré, che si fa più introspettivo e meno immediato. è l'album scritto con de gregori, e si sente. amico fragile per dirne una su tutte.

- rimini e fabrizio de andré (aka l'indiano) sono gli album scritti in collaborazione con bubola. a me personalmente piacciono meno di altri ma è il mio parere, ecco... secondo non reggono molto come album, ma nulla toglie che contengano canzoni stupende.

- creuza de ma è la seconda, grande svolta di de andré, che con pagani si dà alla world music e tira fuori quest'album cantato tutto in antico genovese. è indubbiamente uno dei suoi picchi, anche se magari al primo ascolto può essere ostico.

- le nuvole è l'album PERFETTO. almeno dal punto di vista organico e strutturale, un vero e proprio gioiello. anche questo è per metà in dialetto (genovese, napoletano maccheronico, sardo e mi pare basta). per me, forse, il più bello in assoluto.

- anime salve è il saluto perfetto, una sorta di concept sui reietti della società. l'ultima canzone, smisurata preghiera, è da lacrime, vista come testamento di quest'uomo.

quindi be', se vuoi consigli da dove cominciare personalmente dire volume I, non al denaro... e le nuvole, che sono i miei preferiti e che identificano tre momenti diversi della sua arte.

poi ecco, vedi te.

edit: e comunque dai retta a lucia... più in là vatti a sentire i live con la pfm :prego:

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...più di un cantante, più di un poeta, sicuramente un artista unico e profondissimo.

Musicalmente non sono competente, ma dal punto di vista letterario, di gran lunga superiore alla maggior parte della poesia italiana contemporanea. Imprescindibile.

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Se non sbaglio il 10 Gennaio c'è l'anniversario della sua morte...

Comunque decisamente un grande, e Tutti Morimmo a Stento è poesia pura.

Tra l'altro uno dei pochi artisti italiani che può tranquillamente competere con alcune figure internazionali, almeno a livello espressivo/poetico.

Ed infine ecco una chicca.

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io lo conosco poco, nel senso che in effetti l'ho ascoltato poco

cos'è che proprio devo avere, e qual è la discografia?

per discografia intendo album di studio, nè raccolte, nè live e cazzi e mazzi

quanti cazzo sono i dischi e quali sono i più belli

dunque... sul "quale sono i più belli" la situazione si incasina un po', nel senso che per il tipo di artista sono tutti bellissimi e tutti hanno un qualcosa di irrinunciabile all'interno della discografia

i dischi che consiglio io sono, il suo picco emotivo/gotico/barocco, concept album "tutti morimmo a stento", che si fregia di un approccio molto classicheggiante e una voce da brividi, ma se vuoi qualcosa di più folk è scarno puoi sostituirlo con la buona novella, disco anch'esso molto interessante

come picco artistico non posso che consigliarti il grande creuza de ma, ostico, è vero, ad un primo ascolto, ma geniale esempio di world music (osannato da uno che del genere ne capisce... un certo david byrne: "tra i migliori dischi degli anni ottanta")

io propendo comunque per i due concept (come inizio), se ti sconfinfera passa pure a TUTTI gli altri

decisione saggia la tua sui live, non te li consiglierei per iniziare, difatti

tutt'oggi preferisco i dischi in studio, pur senza negare l'importanza dei volumi con la PFM

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1971 - Non al denaro, non all'amore né al cielo

un ottico... :rolleyes::wub:

ci siamo intesi jobbe ;)

comunque rispetto alla media dei sardi, che considerano De Andrè quasi un semidio venerabile io non mi sono mai lasciato trascinare tanto dai suoi album... cioè stento ad ascoltare un suo disco dall'inizio alla fine

nondimeno lo conisiero il maggiore fra i cantautori nostrani, oltre all'"ottico" aggiungo "la domenica delle salme", "amico fragile", "carlo martello", "il bombarolo"...le prime che mi vengono im mente... ah "il testamento di tito"!!! e "la guerra di piero"...

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per me i due sopra tutti sono anime salve e la buona novella

poi fenomenali i due volumi con la PFM: i loro arrangiamenti migliorano anche De Andrè come in "un giudice" o in "Giugno 73'". quest'ultima è una delle mie preferite perchè ha una carica emotiva eccezzionale

A distanza di 2 anni da questo 3d e in occasione del decennale dalla scomparsa del "Sommo Poeta" della canzone italiana, QUOTO in pieno Caio. Faber ci ha lasciato in eredità una discografia che non ha eguali. Difficilissimo tirare fuori i suoi lavori migliori, musicalmente trovo unico il live con gli arrangiamenti della PFM, per tutto il meraviglioso resto, tiro fuori "Non al denaro..." e "Indiano", sono gli album che più mi hanno lasciato il segno, ma sinceramente faccio un grande fatica ad isolarli dagli altri.

Faber in eterno :prego:

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Storia di un impiegato è irraggiungibile.

quoto pan

Come lacatus anche io faccio fatica ad ascoltare i suoi dischi dall'inizio alla fine, però non posso non rimanere incantato dalla poetica di questo immenso artista

Credo che "Storia di un impiegato" e "Non al denaro, non all'amore, nè al cielo" siano i più "semplici", nel senso che è facile apprezzarli fin da subito per il loro forte impatto emotivo prima che musicale, mentre per album come "Creuza de ma" o "Anime salve" ci vuole un po' di applicazione...

Parlando sempre dei primi due album da me citati, a me accade l'opposto: non riesco a non ascoltarli per intero!

Io vi butto "Un malato di cuore", fra i testi che amo maggiormente di Faber..."...ma che la baciai, perdio sì, lo ricordo e il mio cuor...le restò...sulle labbra..." :piange:

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Amo De André. E' uno degli artisti più importanti della storia della musica Italiana. Cantautore, poeta, intellettuale, anarchico: un personaggio affascinante. E' uno di quei pochi personaggi che mi fa amare il mio Paese. Per quanto riguarda la discografia, TUTTI i dischi meritano di essere ascoltati, perchè TUTTI sono gemme di infinito valore. Intendo anche i live, quelli con la PFM ma anche gli ultimi dove spiccavano alcuni riarrangiamenti di vecchi pezzi che non sono niente male.

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domenica 11 Battiato a "che tempo che fa" su rai3 per uno speciale su De Andrè

COMMENTO DI FABIO FAZIO:

L’11 gennaio, in occasione dei dieci anni dalla scomparsa di Fabrizio De André, faremo una cosa inusuale: andremo in onda come sempre alle 20.10 ma fino alle 23.30 almeno, e tenteremo di mettere insieme tutti quei pezzi d’Italia che quella sera saranno in qualche modo legati fra di loro attraverso Fabrizio De André. Ogni volta nell’anniversario di Fabrizio tantissime cose 'accadono', si radunano puntualmente molti giovani con la chitarra e cantano le canzoni di Fabrizio per tutta la notte in piazza del Duomo a Milano così come in mille altre piazze d’Italia… e poi non si contano più i luoghi dedicati: le strade, le piazze, le scuole intitolate a Fabrizio De André.

Diamo quindi al nostro pubblico appuntamento all’11 gennaio, con la fierezza, se posso usare questo termine, di essere concittadini di Fabrizio De André. Non mi viene altro da dire: faremo del nostro meglio.

Fabio Fazio

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