karmapoliceman Posted October 28, 2007 Report Share Posted October 28, 2007 oltre al bel thread degli haiku, perchè non postare altri nostri componimenti...io comincio...Della nascitaPrima sologrembodi ragazzafreddo,ma in potenza,pronto ad accoglierequalunque discendenza.Ci seiDall’acquanasci: distesa efiato... sussurrato...Poi, reciso.Un colpo secco,deciso, per dire checi seie non te ne andrai.Non sai Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
TomThom Posted October 28, 2007 Report Share Posted October 28, 2007 Il caneAzzanna il paneMa gli manca il salameAllora s'accontenta di catrameCome dir non v'è natura ma sol ciarpameIn questo mondo goffo ammorbato di letame. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
TomThom Posted October 28, 2007 Report Share Posted October 28, 2007 "Babele" (Omaggio a Paolo Conte)Come uno di quegli stanchi tramChe fan la spola tra le vie grigie di MilanoOsservo intorno senza pace il mondo, quant'è strano.Chinatown brulica di cinesiMilano di milanesiE non so cos'è peggio, se un giallo sminuzzato nel riso alla cantoneseO uno stronzo cuoco di Brianza che ti cucina e poi ti sputa sulla milanese.Dove sei, dove sei, qui è tutta un'inutile BabeleDove sei, se ci sei, versa vino nel mio fieleCome uno di quegli stupidi tramChe fan marcia indietro davanti al progressoOsservo intorno senza requie, dove sta il nesso?Istanbul odora di maggioranaVenezia è solo una puttanaE non so cos'è peggio, se un pò di canapa infilata nell'arrostoO uno stronzo gondoliere che ti fa credere che Santa Marta sia un bel postoDove sei, dove sei, qui è tutta un'inutile BabeleDove sei, se ci sei, versa vino nel mio fieleA volte io ritorno senza un perchéCome uno stanco treno merci alla stazioneIntorno solo rotaie e sferragliare desolatoIntorno canto il mio inno denso all'amianto. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
ascar Posted October 28, 2007 Report Share Posted October 28, 2007 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
TomThom Posted October 28, 2007 Report Share Posted October 28, 2007 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
karmapoliceman Posted December 23, 2007 Author Report Share Posted December 23, 2007 riesumo.Io e Lei (Marzo 2007)a B.Affanno e sudore su una pellechiaratimidascoscesain movimentosolo per mesopra di me:lei quiadessoinsiememaiamatotantoprimad’orasì...quella tenera voglia di stareseduto gustandol’aria.Respiri ampi, gonfi, aperti.Acqua che accarezza eonde che sciacquano... poi...Rivoli.Gradevole vederli.Rossi a sentirlima con capelli neri sopradi me sospesi:abbracci su meriversi:neri,neri, neriocchimie faci...A terra un soffio soffice dalle tuelabbralucide di baci.Esco,costretto,ma come Paolovorrei rimanereappesobendatofremendolento,su questo scoglioa picco sulvento. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Voyant86 Posted December 23, 2007 Report Share Posted December 23, 2007 riesumo.Io e Lei (Marzo 2007)a B.Affanno e sudore su una pellechiaratimidascoscesain movimentosolo per mesopra di me:lei quiadessoinsiememaiamatotantoprimad’orasì...quella tenera voglia di stareseduto gustandol’aria.Respiri ampi, gonfi, aperti.Acqua che accarezza eonde che sciacquano... poi...Rivoli.Gradevole vederli.Rossi a sentirlima con capelli neri sopradi me sospesi:abbracci su meriversi:neri,neri, neriocchimie faci...A terra un soffio soffice dalle tuelabbralucide di baci.Esco,costretto,ma come Paolovorrei rimanereappesobendatofremendolento,su questo scoglioa picco sulvento. Mi piace molto l'ultima strofa!Pignoleria ritmica: seduto gustandopenso dovresti dividerlo in due versi, quel seduto dovrebbe evocare una pausa anche visivamente...Poi potresti uniformare il tono di alcuni aggettivi, che a volte mi sembra passino da una dimensione alta ad una comune stridendo un po'...Oh, è solo una mia opinione! Se Lei ha avuto occasione di leggerla ne sarà certamente rimasta soddisfatta! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
karmapoliceman Posted December 23, 2007 Author Report Share Posted December 23, 2007 Pignoleria ritmica: seduto gustandopenso dovresti dividerlo in due versi, quel seduto dovrebbe evocare una pausa anche visivamente...ha senso Se Lei ha avuto occasione di leggerla ne sarà certamente rimasta soddisfatta!le ho allegato al mio famoso regalo di natale anche una raccolta di mie poesie su di lei: mi ha detto che quando ha letto questa si è commossa ...aggiungo mantendo il tono melenso:Hegel (Ottobre 2007)Perdertiper poiritrovartiaprendo la portadel mio domaniè quanto la vita di meglioabbia potuto offrirmi.Dalle gioie dei giorni lucentialle vergogne delle notti in pianto,su un lettoaperto nel baratrodi fradici momenti neri e rossi.Senza futuro,e poi ancora te.Così eccomi qua:ecco le cicatricicon cui firmo i miei giorniogni mattino,il sapereche adesso vivo,le lacrime.Conobbi te.L’assenza di te.Ora di nuovo te.Hegel avrebbe approvato.La prospettiva (Dicembre 2006)Ogni attimoche passacambiala prospettivache ho di te.Le tue labbra,il tuo sguardo,un tuo respiro,uno scorciodei tuoi seni,il tuo corpo,anche nullaquando fissoil soffittomentre ti stringo.Eppuresempre,solo,infinitamentetu. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
pandroid Posted December 23, 2007 Report Share Posted December 23, 2007 Poesia materialistica:Esistesoloilmangiare.Frittola.Panelle.Crocchette.Mevusa.Il restoèniaaaante. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
karmapoliceman Posted December 23, 2007 Author Report Share Posted December 23, 2007 Poesia materialistica:Esistesoloilmangiare.Frittola.Panelle.Crocchette.Mevusa.Il restoèniaaaante. mi fa venire in mente una mia - orribile - vecchia produzione.Il tempo di chi beveDai svuota il bicchierein fondo alla gola,è nostro mestiereallegri far fola.Il nato in Gennaiocominci col whisky:versandone un paioa bere s’arrischi.A chi viene dettodi Febbraio nativoio dono un goccettodel gin da giulivo.Dai svuota il bicchierein fondo alla gola,è nostro mestiereallegri far fola.Di Marzo il ragazzosano e perfettinonon sobrio ma pazzodiventi col vino.Il tipo d’Aprilesu posi i suoi ferri:sarebbe sì vilenon bere lo sherry!Dai svuota il bicchierein fondo alla gola,è nostro mestiereallegri far fola.Ben m’inorgoglisceil nato di Maggioche già rum smaltisceai piedi d’un faggio.Onore sia per chidi Giugno s’attrezzaper avere ogni dìdi birra l’ebbrezza.Dai svuota il bicchierein fondo alla gola,è nostro mestiereallegri far fola.Parole sapientidal tipo di Luglio:<<La vodka tra i dentiglaciale io voglio!>>.Nel nato d’Agostodal fegato a bucatrova sempre postol’amata sambuca.Dai svuota il bicchierein fondo alla gola,è nostro mestiereallegri far fola.A Maggio somigliadi Settembre il figlioché grappa l’imbrigliaai piedi d’un tiglio.D’Ottobre chi è natosa cosa io canto,infatti è malatod’amor si vinsanto.Dai svuota il bicchierein fondo alla gola,è nostro mestiereallegri far fola.San tutti la storiadi Novembre il bello,che cantò la gloriadal suo limoncello.Di Dicembre infinetessiamo le gestache all’assenzio inclineci spinge a far festa.Dai svuota il bicchierein fondo alla gola,è nostro mestiereallegri far fola. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
pandroid Posted December 23, 2007 Report Share Posted December 23, 2007 mi fa venire in mente una mia - orribile - vecchia produzione.Ragazzo, il mio è babbio.Le mie poesie vere non le posterò MAI.Anche perchè non esistono, preferisco di gran lunga la prosa... Edit:"Dietro al palazzo c'è un cane pazzotiè, pazzo canequesto pezzo di pane."Ora, provate a dirla velocemente (se registrate e poi postate i tentativi non sarebbe male) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
karmapoliceman Posted December 23, 2007 Author Report Share Posted December 23, 2007 Le mie poesie vere non le posterò MAI.Anche perchè non esistono, preferisco di gran lunga la prosa... io in prosa non riesco a scrivere neanche bau.. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Markomm Posted December 23, 2007 Report Share Posted December 23, 2007 FuocoFuoco:foglie degli alberiin autunnogialle.Fuoco:sanguerosso.Fuoco:immagini di pianetilontanigialli.Direttamente dal quaderno di italiano di seconda elementare! (è l'ultima poesia che ho scritto, poi ho sospeso l'attività) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
karmapoliceman Posted December 23, 2007 Author Report Share Posted December 23, 2007 FuocoFuoco:foglie degli alberiin autunnogialle.Fuoco:sanguerosso.Fuoco:immagini di pianetilontanigialli.Direttamente dal quaderno di italiano di seconda elementare! (è l'ultima poesia che ho scritto, poi ho sospeso l'attività) be' mica male per una seconda elementare! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Edwardbloom Posted December 23, 2007 Report Share Posted December 23, 2007 Ho scritto questa cosa, tempo fa: non è un poesia, non è un racconto (non si conclude, non c'è nemmeno una trama), forse è solo l'introduzione di un racconto. io la posto, poi se so come va a finire aggiungerò il resto... IL CADAVEREE. diresse verso la sponda del fiume con un’espressione contrita, gli angoli della bocca tesi verso il basso in maniera asimmetrica, quasi a sottolineare con la loro stortura la rottura delle norme di una vita civile, rappresentata dalla vista di un cadavere.Il cadavere giaceva riverso su un fianco, non possedeva quasi una determinazione ulteriore, non era definibile, aveva perso qualunque forma umana in favore di una spugnosità macilenta e secca. Poteva essere stata qualunque cosa, quella massa, anzi, nella sua incredibile dissoluzione avrebbe potuto non essere necessariamente una ex-cosa, ma rappresentare se stessa in maniera semplice e chiara: una forma contenente della materia, anche se tragicamente ripugnante, un oggetto del quale avreste preferito non conoscere l’uso - o le caratteristiche, se per caso non fosse proprio servito a niente-.E. si chinò con una strana freddezza sulla materia, la considerò di traverso, la soppesò, quasi.Niente gli suggeriva quell’entità, nessuna corda del suo animo risuonava alla vista di quell’abominio, nessuna emozione era provocata da quell’oggetto che una volta aveva dovuto rabbrividire d’amore, aveva dovuto piangere, ridere e annoiarsi, studiare ridere e cantare, nessuna emozione suggeriva quella materia che le emozioni avevano attraversato.Se questo fosse dipeso unicamente da una mancanza di empatia umana, E. avrebbe potuto almeno consolarsi, avrebbe ascritto alla misantropia la sua freddezza, si sarebbe trincerato dietro una parola e al suo riparo si sarebbe consolato: ma gli sembrava troppo semplice prendere una parte di se stesso, accusarla, metterla al bando e sbarazzarsene.Non sentiva nessuna pietà per quel cadavere appunto perché era cadavere, e quanto più esso era martoriato, quanto più ogni sua intercapedine era rivoltata su se stessa, quanto più la forma umana non vi era riconoscibile, tanto meno egli sentiva l’orrore per un essere che aveva perso l’esistenza.Tutt’attorno la calma di un giorno d’aprile rendeva conto del proseguire della vita nonostante la morte di un individuo.E. si alzò dalla scomoda posizione in cui si trovava e ritornò sui suoi passi, girandosi a tratti per accertarsi di non avere avuto le traveggole, incespicando e sudando freddo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
karmapoliceman Posted December 23, 2007 Author Report Share Posted December 23, 2007 Ho scritto questa cosa, tempo fa: non è un poesia, non è un racconto (non si conclude, non c'è nemmeno una trama), forse è solo l'introduzione di un racconto. io la posto, poi se so come va a finire aggiungerò il resto... IL CADAVEREE. diresse verso la sponda del fiume con un’espressione contrita, gli angoli della bocca tesi verso il basso in maniera asimmetrica, quasi a sottolineare con la loro stortura la rottura delle norme di una vita civile, rappresentata dalla vista di un cadavere.Il cadavere giaceva riverso su un fianco, non possedeva quasi una determinazione ulteriore, non era definibile, aveva perso qualunque forma umana in favore di una spugnosità macilenta e secca. Poteva essere stata qualunque cosa, quella massa, anzi, nella sua incredibile dissoluzione avrebbe potuto non essere necessariamente una ex-cosa, ma rappresentare se stessa in maniera semplice e chiara: una forma contenente della materia, anche se tragicamente ripugnante, un oggetto del quale avreste preferito non conoscere l’uso - o le caratteristiche, se per caso non fosse proprio servito a niente-.E. si chinò con una strana freddezza sulla materia, la considerò di traverso, la soppesò, quasi.Niente gli suggeriva quell’entità, nessuna corda del suo animo risuonava alla vista di quell’abominio, nessuna emozione era provocata da quell’oggetto che una volta aveva dovuto rabbrividire d’amore, aveva dovuto piangere, ridere e annoiarsi, studiare ridere e cantare, nessuna emozione suggeriva quella materia che le emozioni avevano attraversato.Se questo fosse dipeso unicamente da una mancanza di empatia umana, E. avrebbe potuto almeno consolarsi, avrebbe ascritto alla misantropia la sua freddezza, si sarebbe trincerato dietro una parola e al suo riparo si sarebbe consolato: ma gli sembrava troppo semplice prendere una parte di se stesso, accusarla, metterla al bando e sbarazzarsene.Non sentiva nessuna pietà per quel cadavere appunto perché era cadavere, e quanto più esso era martoriato, quanto più ogni sua intercapedine era rivoltata su se stessa, quanto più la forma umana non vi era riconoscibile, tanto meno egli sentiva l’orrore per un essere che aveva perso l’esistenza.Tutt’attorno la calma di un giorno d’aprile rendeva conto del proseguire della vita nonostante la morte di un individuo.E. si alzò dalla scomoda posizione in cui si trovava e ritornò sui suoi passi, girandosi a tratti per accertarsi di non avere avuto le traveggole, incespicando e sudando freddo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
pandroid Posted December 23, 2007 Report Share Posted December 23, 2007 Visto che siete tutti scrittori:- Cos’era? - mi chiede- Probabilmente solo un sogno – gli rispondoCon occhi supplichevoli mi chiede – Dai. Racconta.-- Che giorno è? – domando- Il 15 di novembre – mi risponde Inizio.- Il mondo non era il mondo. Ovvero il mondo non era il mondo che conosciamo: pace, esplorazione spaziale, confederazione terrestre; solo morte, guerra, niente esplorazione spaziale o, almeno, ci eravamo fermati alla luna, politiche separate: ogni stato faceva a modo suo, con varietà di monarchie, anarchie e apparenti repubbliche. In questo mondo Io ero diverso; innanzitutto voi non esistevate, o se esistevate non vi conoscevo, e soffrivo dell’assenza di alcuni amici degni di questo nome come siete voi. Poi ero laureato, si, ma non trovavo lavoro perchè serviva manodopera bellica e non manodopera civile. Vivevo solo, i miei erano morti,mia moglie, che poi eri tu, pure. Rimanevano i miei fratelli e le loro mogli. Solo, senza alcuni amici che potevo fare? Pensai a questo la notte del 23 Ottobre, e arrivai a varie soluzioni: la prima prevedeva una corda stretta attorno al collo, ma scartai questa idea perché cappi non mi andava di farli; la seconda prevedeva invece una pietra e una corda attorno al collo, ma non andava perchè non esistevano più fiumi a Palermo degni di questo nome; la terza prevedeva un bossolo, ma purtroppo non possedevo una pistola; la quarta il volo, ma era impossibile da attuare. L’ultima idea fu un amico di mia madre di nome Aloisi, che aveva inventato un macchinario assurdo, lochiamava il "Dream On", o mondo dei sogni; prevedeva fili collegati alla testa che riproponevano all’individuo immagini, ricordi reali e fittizi, fantasticazioni, odori… che l’individuo aveva provato nella sua vita: quello che dava piacere diventava una tessera di un puzzle che altro non era il mondo dei sogni; quello che non provocava piacere o dava disgusto veniva gettato.Una cazzata fantascientifica, capito?Finito di creare il mondo dei sogni, operazione durata si e no 3-4 secondi, io e Aloisi ci accordammo sul prezzo sulla memoria di mia madre, operazione durata si e no 1-2 ore. Allora Aloisi mi fece sdraiare su un lettino e mi disse che non avrei ricordato nulla, che quello che vedevo esisteva nella mia mente, e che il primo approccio col mondo dei sogni l’avrei avuto nel mio letto: mi sarei svegliato, secondo Aloisi, nella notte tra il 14 e il 15 novembre. Premette il bottone e…- mi fermai- Dai. Racconta. Cos’è successo? -Esitai un attimo. Poi, dopo un gran respiro dissi solo- Mi sono svegliato –Abbiate pietà.Avevo 15 anni. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Edwardbloom Posted December 23, 2007 Report Share Posted December 23, 2007 Visto che siete tutti scrittori:- Cos’era? - mi chiede- Probabilmente solo un sogno – gli rispondoCon occhi supplichevoli mi chiede – Dai. Racconta.-- Che giorno è? – domando- Il 15 di novembre – mi risponde Inizio.- Il mondo non era il mondo. Ovvero il mondo non era il mondo che conosciamo: pace, esplorazione spaziale, confederazione terrestre; solo morte, guerra, niente esplorazione spaziale o, almeno, ci eravamo fermati alla luna, politiche separate: ogni stato faceva a modo suo, con varietà di monarchie, anarchie e apparenti repubbliche. In questo mondo Io ero diverso; innanzitutto voi non esistevate, o se esistevate non vi conoscevo, e soffrivo dell’assenza di alcuni amici degni di questo nome come siete voi. Poi ero laureato, si, ma non trovavo lavoro perchè serviva manodopera bellica e non manodopera civile. Vivevo solo, i miei erano morti,mia moglie, che poi eri tu, pure. Rimanevano i miei fratelli e le loro mogli. Solo, senza alcuni amici che potevo fare? Pensai a questo la notte del 23 Ottobre, e arrivai a varie soluzioni: la prima prevedeva una corda stretta attorno al collo, ma scartai questa idea perché cappi non mi andava di farli; la seconda prevedeva invece una pietra e una corda attorno al collo, ma non andava perchè non esistevano più fiumi a Palermo degni di questo nome; la terza prevedeva un bossolo, ma purtroppo non possedevo una pistola; la quarta il volo, ma era impossibile da attuare. L’ultima idea fu un’ amico di mia madre di nome Aloisi, che aveva inventato un macchinario assurdo, lochiamava il "Dream On", o mondo dei sogni; prevedeva fili collegati alla testa che riproponevano all’individuo immagini, ricordi reali e fittizi, fantasticazioni, odori… che l’individuo aveva provato nella sua vita: quello che dava piacere diventava una tessera di un puzzle che altro non era il mondo dei sogni; quello che non provocava piacere o dava disgusto veniva gettato.Una cazzata fantascientifica, capito?Finito di creare il mondo dei sogni, operazione durata si e no 3-4 secondi, io e Aloisi ci accordammo sul prezzo sulla memoria di mia madre, operazione durata si e no 1-2 ore. Allora Aloisi mi fece sdraiare su un lettino e mi disse che non avrei ricordato nulla, che quello che vedevo esisteva nella mia mente, e che il primo approccio col mondo dei sogni l’avrei avuto nel mio letto: mi sarei svegliato, secondo Aloisi, nella notte tra il 14 e il 15 novembre. Premette il bottone e…- mi fermai- Dai. Racconta. Cos’è successo? -Esitai un attimo. Poi, dopo un gran respiro dissi solo- Mi sono svegliato –Abbiate pietà.Avevo 15 anni. Tu sei un grande. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
karmapoliceman Posted December 23, 2007 Author Report Share Posted December 23, 2007 Visto che siete tutti scrittori:- Cos’era? - mi chiede- Probabilmente solo un sogno – gli rispondoCon occhi supplichevoli mi chiede – Dai. Racconta.-- Che giorno è? – domando- Il 15 di novembre – mi risponde Inizio.- Il mondo non era il mondo. Ovvero il mondo non era il mondo che conosciamo: pace, esplorazione spaziale, confederazione terrestre; solo morte, guerra, niente esplorazione spaziale o, almeno, ci eravamo fermati alla luna, politiche separate: ogni stato faceva a modo suo, con varietà di monarchie, anarchie e apparenti repubbliche. In questo mondo Io ero diverso; innanzitutto voi non esistevate, o se esistevate non vi conoscevo, e soffrivo dell’assenza di alcuni amici degni di questo nome come siete voi. Poi ero laureato, si, ma non trovavo lavoro perchè serviva manodopera bellica e non manodopera civile. Vivevo solo, i miei erano morti,mia moglie, che poi eri tu, pure. Rimanevano i miei fratelli e le loro mogli. Solo, senza alcuni amici che potevo fare? Pensai a questo la notte del 23 Ottobre, e arrivai a varie soluzioni: la prima prevedeva una corda stretta attorno al collo, ma scartai questa idea perché cappi non mi andava di farli; la seconda prevedeva invece una pietra e una corda attorno al collo, ma non andava perchè non esistevano più fiumi a Palermo degni di questo nome; la terza prevedeva un bossolo, ma purtroppo non possedevo una pistola; la quarta il volo, ma era impossibile da attuare. L’ultima idea fu un’ amico di mia madre di nome Aloisi, che aveva inventato un macchinario assurdo, lochiamava il "Dream On", o mondo dei sogni; prevedeva fili collegati alla testa che riproponevano all’individuo immagini, ricordi reali e fittizi, fantasticazioni, odori… che l’individuo aveva provato nella sua vita: quello che dava piacere diventava una tessera di un puzzle che altro non era il mondo dei sogni; quello che non provocava piacere o dava disgusto veniva gettato.Una cazzata fantascientifica, capito?Finito di creare il mondo dei sogni, operazione durata si e no 3-4 secondi, io e Aloisi ci accordammo sul prezzo sulla memoria di mia madre, operazione durata si e no 1-2 ore. Allora Aloisi mi fece sdraiare su un lettino e mi disse che non avrei ricordato nulla, che quello che vedevo esisteva nella mia mente, e che il primo approccio col mondo dei sogni l’avrei avuto nel mio letto: mi sarei svegliato, secondo Aloisi, nella notte tra il 14 e il 15 novembre. Premette il bottone e…- mi fermai- Dai. Racconta. Cos’è successo? -Esitai un attimo. Poi, dopo un gran respiro dissi solo- Mi sono svegliato –Abbiate pietà.Avevo 15 anni. ammetto che a una prima lettura mi sono perso qualcosa. rileggo con più calma tra un po'.bello il finale! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
karmapoliceman Posted December 23, 2007 Author Report Share Posted December 23, 2007 ormai mi è presa così.questa purtroppo è tragica: lo scorso giugno davanti al mio liceo, proprio di mattina, all'entrata degli studenti nell'edificio, una ragazza di sedici anni è morta investita da un autobus che faceva manovra. il fatto che questa tragedia sia avvenuta davanti agli occhi di tutti, a pochi metri dalla scuola ha sconvolto tutti gli studenti, e ovviamente anche me. io valentina - perché si chiamava valentina - non la conoscevo, ciononostante mi ha impressionato tremendamente il fatto che non si possa vivere i propri sedici anni con la spensieratezza tipica di una mattina qualunque senza doversi confrontare così drammaticamente con la caducità della vita.insomma dicevo, la sera stessa ho prodotto la cosa qui di seguito. il giorno dopo l'ho attaccata su un muro a scuola, e mi ha fatto piacere vedere la gente che si fermava a leggerla. qualche giorno fa sono tornato a scuola per salutare alcuni amici e l'ho trovata attaccata esattamente dove l'avevo lasciata. il fatto che generazioni degenerate come quelle di oggi non l'abbiano ancora staccata e che vedendola ogni giorno siano costretti a riflettere sul valore della vita mi fa pensare che allora forse non tutto è perduto, in tali bacate menti.comunque:a ValentinaMorire a sedici anninon è degno di chi vive.Mille sogni, giorni e pensieridischiusisi appassitiin un attimocontro quella pietrache dovremmo chiamare madre,la pietra azzurrae Serena che tappezzala nostra patria, i sassidi quella terra che ci hapartorito.I sassi non hanno un senso.Noi li chiamiamo madre,ma loro non lo sanno,loro non lo sono.Aggrapparci a noi stessiè l’unica speranzaper poter dire:«Muoio ora, domanio quando accadrà,senza rimpianti opreghiere a unamadre che nonci riconoscefigli».Una città si stringe,molti sassi stanno fermi,una ragazza muore.E noi continuiamo inermia credere nei sogni.(4 giugno 2007) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Voyant86 Posted December 26, 2007 Report Share Posted December 26, 2007 Siete proprio bbbravi! Davvero bella la piece di Pandroid!Beh allora me butto!Direi 3 anni fa...Sono sempre stato ossessionato dal tramonto!"Quanto è veroquel poco di armoniache emana dal tramonto.Rosa annulla l'orizzontein grembo al cieloe sembra possibiledivorare la sua monotonia celestein un sorriso sanguinante." Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
karmapoliceman Posted December 26, 2007 Author Report Share Posted December 26, 2007 Siete proprio bbbravi! Davvero bella la piece di Pandroid!Beh allora me butto!Direi 3 anni fa...Sono sempre stato ossessionato dal tramonto!"Quanto è veroquel poco di armoniache emana dal tramonto.Rosa annulla l'orizzontein grembo al cieloe sembra possibiledivorare la sua monotonia celestein un sorriso sanguinante." d'effetto! porca puzzola tutti scrittori qua! ribordoNotturnoNella stanza divagod’ombre azzurree fondo sogno e veglia.Volteggiano e galleggianoin un evanescente limbo,in un’aura silentelampeggiano e vaneggiano.Un filo continuo,sorge, vive, si perde nel buio,allegro inconsapevoledella finzione di esistere.Pausa, riposo,corpo e mente:ora raffreddo l’animache arde da sé.Vorreiviver di veritàsocchiusa, eternatanegli occhi stanchi. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
karmapoliceman Posted December 27, 2007 Author Report Share Posted December 27, 2007 Comatoso tra le ombre che si intersecanoe sollevato su spasmid’ariamentre le colombe volteggiano in tondoe in tondo scendonoil problemaquel respiro affannoso che richiamail patto della nascita e le urla infelici«Magari, magari! Che finisca qua!».Cadere,troppo sani ecomatosi tra le ombre che si intersecano.Accingiamoci, amici, a partire.Camerata, eccoti la mia mano!Aspettiamo la sera,che fa più frescoe laviamoci con il sangue del tramonto.Poi leviamoci,amici.Le discese chesi avvicendano...richiamanole voci dall’alto!Ecco!Ci imploranodi tornare!Ma noi proseguiamo,imperterriti,mentrei tempi cambiano.Il tempo cambia, tra le ombre che si intersecano.«Spodesterò dalla lapidei cadaveri dei soldatiimmeritevoli di tanto onoregettandoli nei fiumiportati in braccio dalla corrente».Una volta sdraiatoci stopiù largodi loro.Loro,che rinasconotra le spume di mare,e io, tra le ombre che si intersecano.Oramai in camminoda lungo tempo,in caduta liberadal più altodei palazzidella nostra mente.Di certo il miglior viaggiodellanostra esistenza. Scendo alla prossima, grazie. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Voyant86 Posted December 28, 2007 Report Share Posted December 28, 2007 Comatoso tra le ombre che si intersecanoe sollevato su spasmid’ariamentre le colombe volteggiano in tondoe in tondo scendonoil problemaquel respiro affannoso che richiamail patto della nascita e le urla infelici«Magari, magari! Che finisca qua!».Cadere,troppo sani ecomatosi tra le ombre che si intersecano.Accingiamoci, amici, a partire.Camerata, eccoti la mia mano!Aspettiamo la sera,che fa più frescoe laviamoci con il sangue del tramonto.Poi leviamoci,amici.Le discese chesi avvicendano...richiamanole voci dall’alto!Ecco!Ci imploranodi tornare!Ma noi proseguiamo,imperterriti,mentrei tempi cambiano.Il tempo cambia, tra le ombre che si intersecano.«Spodesterò dalla lapidei cadaveri dei soldatiimmeritevoli di tanto onoregettandoli nei fiumiportati in braccio dalla corrente».Una volta sdraiatoci stopiù largodi loro.Loro,che rinasconotra le spume di mare,e io, tra le ombre che si intersecano.Oramai in camminoda lungo tempo,in caduta liberadal più altodei palazzidella nostra mente.Di certo il miglior viaggiodellanostra esistenza. Scendo alla prossima, grazie. "Before you comatosetan tan tan ta ta...Wish away the nightmarewish away the nightmare..."Puoi citare Thom Yorke per plagio! Ci sono anche echi deandreiani...molto radioheadiana come tematica, buon Karma! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
karmapoliceman Posted December 28, 2007 Author Report Share Posted December 28, 2007 "Before you comatosetan tan tan ta ta...Wish away the nightmarewish away the nightmare..."Puoi citare Thom Yorke per plagio! Ci sono anche echi deandreiani...molto radioheadiana come tematica, buon Karma! be' in effetti questa è di diverso tempo fa...mi hanno copiato!c'è anche walt whitman, in un punto... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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