pandroid Posted December 28, 2007 Report Share Posted December 28, 2007 Ma siete tutti dei poesitici?Cioè, altri prosaici oltre me e Edoardobloom non ci sono? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
karmapoliceman Posted December 28, 2007 Author Report Share Posted December 28, 2007 Ma siete tutti dei poesitici?Cioè, altri prosaici oltre me e Edoardobloom non ci sono? poestitico, grazie...!e a proposito di cacca:Scomoda verità (febbraio 2007)Bisogna saper parlaredi merdaedi mortecon la stessa serietà.La merda puzza.La morte pure.La merda caratterizzaogni giorno della nostra vita.La morte pure.La merda è un argomentopoco piacevole da affrontare.La morte pure.La merda spesso ci libera.La morte pure.La merda caratterizza la vita.La morte pure.La merda tutti ci accomuna.La morte pure.La merda di solitoè connotata negativamente.La morte pure.La merda inizia per m.La morte pure.A volte le piccole cosesono più grandi di quantosi creda,e merdae mortesi somiglianopiù di quanto voi crediate.Attenti quando andate in bagno. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
holden Posted January 8, 2008 Report Share Posted January 8, 2008 una sciocchezzuola scaturita da una pausa-cunnilingusDolce e chiara è la notte e senza vento,E queta sovra i tetti e in mezzo agli ortiPosa la luna, e di lontan rivelaSerena ogni montagna. O donna mia,Già tace ogni sentiero, e pei balconiRara traluce la notturna lampa:Tu dormi, che t’accolse agevol sonnoNelle tue chete stanze; e non ti mordeCura nessuna; e già non sai né pensiQuanta piaga m’apristi in mezzo al petto.Tu dormi: io questo ciel, che sì benignoAppare in vista, a salutar m’affaccio,E l’antica natura onnipossente,Che mi fece all’affanno. A te la spemeNego, mi disse, anche la speme; e d’altroNon brillin gli occhi tuoi se non di pianto.Questo dì fu solenne: or da’ trastulliPrendi riposo; e forse ti rimembraIn sogno a quanti oggi piacesti, e quantiPiacquero a te: non io, non già, ch’io speri,Al pensier ti ricorro. Intanto io chieggoQuanto a viver mi resti, e qui per terraMi getto, e grido, e fremo. Oh giorni orrendiIn così verde etate! Ahi, per la viaOdo non lunge il solitario cantoDell’artigian, che riede a tarda notte,Dopo i sollazzi, al suo povero ostello;E fieramente mi si stringe il core,A pensar come tutto al mondo passa,E quasi orma non lascia. Ecco è fuggitoIl dì festivo, ed al festivo il giornoVolgar succede, e se ne porta il tempoOgni umano accidente. Or dov’è il suonoDi que’ popoli antichi? or dov’è il gridoDe’ nostri avi famosi, e il grande imperoDi quella Roma, e l’armi, e il fragorioChe n’andò per la terra e l’oceano?Tutto è pace e silenzio, e tutto posaIl mondo, e più di lor non si ragiona.Nella mia prima età, quando s’aspettaBramosamente il dì festivo, or posciaCh’egli era spento, io doloroso, in veglia,Premea le piume; ed alla tarda notteUn canto che s’udia per li sentieriLontanando morire a poco a poco,Già similmente mi stringeva il core. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
karmapoliceman Posted January 8, 2008 Author Report Share Posted January 8, 2008 una sciocchezzuola scaturita da una pausa-cunnilingusDolce e chiara è la notte e senza vento,E queta sovra i tetti e in mezzo agli ortiPosa la luna, e di lontan rivelaSerena ogni montagna. O donna mia,Già tace ogni sentiero, e pei balconiRara traluce la notturna lampa:Tu dormi, che t’accolse agevol sonnoNelle tue chete stanze; e non ti mordeCura nessuna; e già non sai né pensiQuanta piaga m’apristi in mezzo al petto.Tu dormi: io questo ciel, che sì benignoAppare in vista, a salutar m’affaccio,E l’antica natura onnipossente,Che mi fece all’affanno. A te la spemeNego, mi disse, anche la speme; e d’altroNon brillin gli occhi tuoi se non di pianto.Questo dì fu solenne: or da’ trastulliPrendi riposo; e forse ti rimembraIn sogno a quanti oggi piacesti, e quantiPiacquero a te: non io, non già, ch’io speri,Al pensier ti ricorro. Intanto io chieggoQuanto a viver mi resti, e qui per terraMi getto, e grido, e fremo. Oh giorni orrendiIn così verde etate! Ahi, per la viaOdo non lunge il solitario cantoDell’artigian, che riede a tarda notte,Dopo i sollazzi, al suo povero ostello;E fieramente mi si stringe il core,A pensar come tutto al mondo passa,E quasi orma non lascia. Ecco è fuggitoIl dì festivo, ed al festivo il giornoVolgar succede, e se ne porta il tempoOgni umano accidente. Or dov’è il suonoDi que’ popoli antichi? or dov’è il gridoDe’ nostri avi famosi, e il grande imperoDi quella Roma, e l’armi, e il fragorioChe n’andò per la terra e l’oceano?Tutto è pace e silenzio, e tutto posaIl mondo, e più di lor non si ragiona.Nella mia prima età, quando s’aspettaBramosamente il dì festivo, or posciaCh’egli era spento, io doloroso, in veglia,Premea le piume; ed alla tarda notteUn canto che s’udia per li sentieriLontanando morire a poco a poco,Già similmente mi stringeva il core. chissà perchè mi ricorda giacomino... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Greenplastic Posted January 8, 2008 Report Share Posted January 8, 2008 un’ amico di mia madre Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Greenplastic Posted January 8, 2008 Report Share Posted January 8, 2008 Ho scritto questa cosa, tempo fa: non è un poesia, non è un racconto (non si conclude, non c'è nemmeno una trama), forse è solo l'introduzione di un racconto. io la posto, poi se so come va a finire aggiungerò il resto... IL CADAVEREE. diresse verso la sponda del fiume con un’espressione contrita, gli angoli della bocca tesi verso il basso in maniera asimmetrica, quasi a sottolineare con la loro stortura la rottura delle norme di una vita civile, rappresentata dalla vista di un cadavere.Il cadavere giaceva riverso su un fianco, non possedeva quasi una determinazione ulteriore, non era definibile, aveva perso qualunque forma umana in favore di una spugnosità macilenta e secca. Poteva essere stata qualunque cosa, quella massa, anzi, nella sua incredibile dissoluzione avrebbe potuto non essere necessariamente una ex-cosa, ma rappresentare se stessa in maniera semplice e chiara: una forma contenente della materia, anche se tragicamente ripugnante, un oggetto del quale avreste preferito non conoscere l’uso - o le caratteristiche, se per caso non fosse proprio servito a niente-.E. si chinò con una strana freddezza sulla materia, la considerò di traverso, la soppesò, quasi.Niente gli suggeriva quell’entità, nessuna corda del suo animo risuonava alla vista di quell’abominio, nessuna emozione era provocata da quell’oggetto che una volta aveva dovuto rabbrividire d’amore, aveva dovuto piangere, ridere e annoiarsi, studiare ridere e cantare, nessuna emozione suggeriva quella materia che le emozioni avevano attraversato.Se questo fosse dipeso unicamente da una mancanza di empatia umana, E. avrebbe potuto almeno consolarsi, avrebbe ascritto alla misantropia la sua freddezza, si sarebbe trincerato dietro una parola e al suo riparo si sarebbe consolato: ma gli sembrava troppo semplice prendere una parte di se stesso, accusarla, metterla al bando e sbarazzarsene.Non sentiva nessuna pietà per quel cadavere appunto perché era cadavere, e quanto più esso era martoriato, quanto più ogni sua intercapedine era rivoltata su se stessa, quanto più la forma umana non vi era riconoscibile, tanto meno egli sentiva l’orrore per un essere che aveva perso l’esistenza.Tutt’attorno la calma di un giorno d’aprile rendeva conto del proseguire della vita nonostante la morte di un individuo.E. si alzò dalla scomoda posizione in cui si trovava e ritornò sui suoi passi, girandosi a tratti per accertarsi di non avere avuto le traveggole, incespicando e sudando freddo. parla del cantante degli eels??? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
holden Posted January 8, 2008 Report Share Posted January 8, 2008 una sciocchezzuola scaturita da una pausa-cunnilingusDolce e chiara è la notte e senza vento,E queta sovra i tetti e in mezzo agli ortiPosa la luna, e di lontan rivelaSerena ogni montagna. O donna mia,Già tace ogni sentiero, e pei balconiRara traluce la notturna lampa:Tu dormi, che t’accolse agevol sonnoNelle tue chete stanze; e non ti mordeCura nessuna; e già non sai né pensiQuanta piaga m’apristi in mezzo al petto.Tu dormi: io questo ciel, che sì benignoAppare in vista, a salutar m’affaccio,E l’antica natura onnipossente,Che mi fece all’affanno. A te la spemeNego, mi disse, anche la speme; e d’altroNon brillin gli occhi tuoi se non di pianto.Questo dì fu solenne: or da’ trastulliPrendi riposo; e forse ti rimembraIn sogno a quanti oggi piacesti, e quantiPiacquero a te: non io, non già, ch’io speri,Al pensier ti ricorro. Intanto io chieggoQuanto a viver mi resti, e qui per terraMi getto, e grido, e fremo. Oh giorni orrendiIn così verde etate! Ahi, per la viaOdo non lunge il solitario cantoDell’artigian, che riede a tarda notte,Dopo i sollazzi, al suo povero ostello;E fieramente mi si stringe il core,A pensar come tutto al mondo passa,E quasi orma non lascia. Ecco è fuggitoIl dì festivo, ed al festivo il giornoVolgar succede, e se ne porta il tempoOgni umano accidente. Or dov’è il suonoDi que’ popoli antichi? or dov’è il gridoDe’ nostri avi famosi, e il grande imperoDi quella Roma, e l’armi, e il fragorioChe n’andò per la terra e l’oceano?Tutto è pace e silenzio, e tutto posaIl mondo, e più di lor non si ragiona.Nella mia prima età, quando s’aspettaBramosamente il dì festivo, or posciaCh’egli era spento, io doloroso, in veglia,Premea le piume; ed alla tarda notteUn canto che s’udia per li sentieriLontanando morire a poco a poco,Già similmente mi stringeva il core. chissà perchè mi ricorda giacomino... cazzo dici karmasfiga, è originale. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Caio Posted January 8, 2008 Report Share Posted January 8, 2008 un holden classicista oserei dire Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
holden Posted January 8, 2008 Report Share Posted January 8, 2008 un holden classicista oserei dire romantico direi Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Caio Posted January 8, 2008 Report Share Posted January 8, 2008 un holden classicista oserei dire romantico direi un'incrocio fra Petrarca e Leopardil'ho buttata liche l'autore non me ne voglia Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
holden Posted January 8, 2008 Report Share Posted January 8, 2008 un holden classicista oserei dire romantico direi un'incrocio fra Petrarca e Leopardil'ho buttata liche l'autore non me ne voglia più il secondo.ma ti piace o no? vorrei proporla ad un concorso... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
karmapoliceman Posted January 8, 2008 Author Report Share Posted January 8, 2008 chissà perchè mi ricorda giacomino... cazzo dici karmasfiga, è originale. appunto.secondo te che significava la faccetta like this ------> Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
holden Posted January 8, 2008 Report Share Posted January 8, 2008 chissà perchè mi ricorda giacomino... cazzo dici karmasfiga, è originale. appunto.secondo te che significava la faccetta like this ------> che ignori Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Caio Posted January 8, 2008 Report Share Posted January 8, 2008 un holden classicista oserei dire romantico direi un'incrocio fra Petrarca e Leopardil'ho buttata liche l'autore non me ne voglia più il secondo.ma ti piace o no? vorrei proporla ad un concorso... si siveramente bella e ben scrittal'unica cosa da accepire potrebbe essere la scelta dei temi, forse un pò troppo comuni ad altre celebri poesiecon questo non voglio dire che hai copiato Lepardi o chiunque altro Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
karmapoliceman Posted January 8, 2008 Author Report Share Posted January 8, 2008 chissà perchè mi ricorda giacomino... cazzo dici karmasfiga, è originale. appunto.secondo te che significava la faccetta like this ------> che ignori 'ntipatico.c'est pas vrai. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
MiSss.. Posted January 8, 2008 Report Share Posted January 8, 2008 si siveramente bella e ben scrittal'unica cosa da accepire potrebbe essere la scelta dei temi, forse un pò troppo comuni ad altre celebri poesiecon questo non voglio dire che hai copiato Lepardi o chiunque altro Ho letto un po' qualcosa in giro per il topic, e sono del tuo stesso parere.A volte anche se è davvero ben scritto, rischia di cadere nella banalità per il modo in cui tratta i temi.Non per i temi stessi.è che un tema, a mio parere, può essere visto e rivisto, spulciato ed interpretato in mille modi diversi.Anche perchè nulla è coerente a se stesso. Ed il bello sta proprio nel trovare e mettere in risalto quell'incoerenza.In effetti, però, dipende anche dal modo in cui il lettore si pone nei confronti della poesia.Ah, che antipatica che sono, proprio una brutta antipaticona. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Voyant86 Posted January 8, 2008 Report Share Posted January 8, 2008 una sciocchezzuola scaturita da una pausa-cunnilingusDolce e chiara è la notte e senza vento,E queta sovra i tetti e in mezzo agli ortiPosa la luna, e di lontan rivelaSerena ogni montagna. O donna mia,Già tace ogni sentiero, e pei balconiRara traluce la notturna lampa:Tu dormi, che t’accolse agevol sonnoNelle tue chete stanze; e non ti mordeCura nessuna; e già non sai né pensiQuanta piaga m’apristi in mezzo al petto.Tu dormi: io questo ciel, che sì benignoAppare in vista, a salutar m’affaccio,E l’antica natura onnipossente,Che mi fece all’affanno. A te la spemeNego, mi disse, anche la speme; e d’altroNon brillin gli occhi tuoi se non di pianto.Questo dì fu solenne: or da’ trastulliPrendi riposo; e forse ti rimembraIn sogno a quanti oggi piacesti, e quantiPiacquero a te: non io, non già, ch’io speri,Al pensier ti ricorro. Intanto io chieggoQuanto a viver mi resti, e qui per terraMi getto, e grido, e fremo. Oh giorni orrendiIn così verde etate! Ahi, per la viaOdo non lunge il solitario cantoDell’artigian, che riede a tarda notte,Dopo i sollazzi, al suo povero ostello;E fieramente mi si stringe il core,A pensar come tutto al mondo passa,E quasi orma non lascia. Ecco è fuggitoIl dì festivo, ed al festivo il giornoVolgar succede, e se ne porta il tempoOgni umano accidente. Or dov’è il suonoDi que’ popoli antichi? or dov’è il gridoDe’ nostri avi famosi, e il grande imperoDi quella Roma, e l’armi, e il fragorioChe n’andò per la terra e l’oceano?Tutto è pace e silenzio, e tutto posaIl mondo, e più di lor non si ragiona.Nella mia prima età, quando s’aspettaBramosamente il dì festivo, or posciaCh’egli era spento, io doloroso, in veglia,Premea le piume; ed alla tarda notteUn canto che s’udia per li sentieriLontanando morire a poco a poco,Già similmente mi stringeva il core. Leopardi per studenti svogliati (ma hai fatto copia-incolla?). Certo che dovevi aver ben faticato per prenderti una pausa 'sì lunga, almeno una mezz'oretta! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
pandroid Posted January 8, 2008 Report Share Posted January 8, 2008 un’ amico di mia madre Gli apostrofi ERANO la mia croce, lo ammetto.Prendo e correggo.Oh, minchia, però voi a cercare proprio minuziosamente... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
pandroid Posted January 8, 2008 Report Share Posted January 8, 2008 Ah, che antipatica che sono, proprio una brutta antipaticona. Vai tranquilla, qui è l'accademia della Crusca Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
MiSss.. Posted January 8, 2008 Report Share Posted January 8, 2008 Ah, che antipatica che sono, proprio una brutta antipaticona. Vai tranquilla, qui è l'accademia della Crusca Menomale... (ecco a che serve devolvere quel 5 per mille all'Accademia...)No, davvero, sono molto pignola per quanto riguarda la grammatica.(Ok, non solo sulla grammatica, questa è una bella-balla.)Il problema è che,a questo punto,ho un po' paura di postare qualcosa di mio. Infatti non lo farò. Che intervento inutile. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
karmapoliceman Posted January 8, 2008 Author Report Share Posted January 8, 2008 Ah, che antipatica che sono, proprio una brutta antipaticona. Vai tranquilla, qui è l'accademia della Crusca Menomale... (ecco a che serve devolvere quel 5 per mille all'Accademia...)No, davvero, sono molto pignola per quanto riguarda la grammatica.(Ok, non solo sulla grammatica, questa è una bella-balla.)Il problema è che,a questo punto,ho un po' paura di postare qualcosa di mio. Infatti non lo farò. Che intervento inutile. eddai e non farti pregare!!! nel frattempo riattacco io...CasaAngusto, stretto.Immetti il tuo velenonella vena purulenta:fanghiglia si unisce a melma.Claustrofobiconella scatola corporea.Al respirarele paretisi pieganosu di te.Ricordati di nascere bestia nella prossima vita.Se puoi su una nova lontana.Fuggi da qui,dai bordi tratteggiati dai tuoi occhi.Ma no...Per oragiaci.Murato vivo nel riflessomentre scruti nel tuo specchio.-----palesi 2 riferimenti: uno a un film e uno a i testa-a-radio Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
pandroid Posted January 8, 2008 Report Share Posted January 8, 2008 Che intervento inutile. No, ora non ti puoi più esimere.Posta dai Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
MiSss.. Posted January 8, 2008 Report Share Posted January 8, 2008 I motivi per cui non posto sono fondamentalmente due:1. Non saprei cosa proporvi. Dovrei effettuare una scelta. E la cosa mi spaventa non poco.2. Ma no. Io ho vergogna. Karma, I'm trapped in this body and I can't get out. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
» Starless Posted January 8, 2008 Report Share Posted January 8, 2008 I motivi per cui non posto sono fondamentalmente due:1. Non saprei cosa proporvi. Dovrei effettuare una scelta. E la cosa mi spaventa non poco.2. Ma no. Io ho vergogna. Motivi che condivido pienamente. Se mai postassi te qualcosa, credo mi accoderei. E non so perchè. ( anche se non interessa, poi ) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
karmapoliceman Posted January 8, 2008 Author Report Share Posted January 8, 2008 I motivi per cui non posto sono fondamentalmente due:1. Non saprei cosa proporvi. Dovrei effettuare una scelta. E la cosa mi spaventa non poco.2. Ma no. Io ho vergogna. Karma, I'm trapped in this body and I can't get out. non ci avevo pensato! anche perchè sta roba è vecchia, non so neanche se l'avevano già scritta, bodisnaccia.in realtà quello voluto èwhere the wall bends with your breathingper le poesie be', come credi meglio.sappi che sono comunque attese. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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