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Ma chi è questo beota? È più che evidente che si debba contare in 5, con una misura in più alla fine di ogni pattern (e come un po' ovunque nel disco).
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The Smile - Auditorium Parco della Musica, Roma 23-24 Giugno 2024
modifiedbear replied to Valderrama's topic in Live
Chi di voi si fa quale delle due date, just to know? -
In effetti 😕 Che turbopirla. Votare bene e razzolare male?
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Avvoglia. Mai scordata
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Read the Room è più corretto contarla come 4/4 x2 5/4 x2 4/4 x4 E per I Quit è sicuro: per ogni pattern di ritmica (4 misure), quelli di piano ne fanno 20 (e si ripetono sempre uguali), e quelli di voce 40. Queste misure si possono scomporre in infinite maniere, la più semplice delle quali sono 4 o 8 battute da 5/4.
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Quindi, per semplificare i brani con tempi misti: – Read The Room contiene misure in 4/4 + 5/4 + 6/4, 11/8 + 12/8 – Under Our Pillows si può considerare tutta in 5/8 + 4/4 – Friend of a friend si può considerare tutta in 5/4 + 2/4 (gran semplificatio) – I Quit 5/4 + ritmica in 4/4 Lacatus guai a te se mi metti un'altra volta nell'orecchio la pulce del contare cose
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E Lacatus se preferisci una versione di Read The Room da leggere in 4/4 (l'ho considerata in /2 per semplificare): intro (2 cicli diversi) 4/4 x4 6/4 x2 4/4 x2 --- 4/4 x2 5/4 x2 4/4 x4 etc
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– Wall Of Eyes = convengo che la lettura in 5/4 sia quella più efficace – Teleharmonic / Bending Merdic / Your Know Me! = qualsiasi tempo binario o quaternario semplice Poi, il resto è roba che non va dritta dall'inizio alla fine, ma è decisamente più "scritta", quindi con tempi misti: – Read The Room = intro (2 cicli diversi) 4/2 x2 6/2 4/2 --- 4/2 5/2 4/2 x2 strofe (tutte) 4/2 5/2 4/2 x2 Bridges-gay (tutti) 9 battute in 11/8 ed ultima in 12/8 (!!) Coda 11/8 – Under Our Pillows = tutti cicli di 5/8 x3 10/8 tranne "nowadays everyone's for sharing" in soli 10/8 coda 4/4 (cicli da 7 battute) – Friend of A Friend = tutti cicli da 5/4 x7 6/4 tranne bridges lenti cicli da 6/2 x3 e ultima battuta 4/2 + 2/4 – I Quit Piano e chitarra cicli da 5/4 x4 Voce cicli da 5/4 x8 Drum machine 4/4 (--> unico brano poliritmico del disco)
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100% bending
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Quando mai non lo sono stato
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Esatto, il rullante moscio è forse LA chiave dello storcimento di naso (soprattutto in ALFAA, meno in WOE). Su Read The Room lo trovo accettabile, ma sicuramente non ancora a punto. Come Nigel abbia potuto accettarlo in ALFAA è per me gran mistero.
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Dire che Skinner è un musicista più talentuoso di Stillman è dire tutto.
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Vogliamo poi parlare della struttura ritornello-free e della dinamica del pezzo? Parte A: golosissimo piano-forte-pianissimo-fortissimo Intro (te lo immagini condito con un Hammond? ) Strofa 1 Strofa 2 >>> Strofa 3 < Strofa 4 >>>>>> Bridge-gay < Strofa v. alt >>>>>>>>> Bridge-gay < Parte B: problemi (da fff a piano?!?) gran crescendo ghiotto finché Skinner non passa al ride, e da lì la morte di tutto. Il brano, invece di accelerare e finire a schiantarsi contro un muro come meriterebbe (e come suggerisce la discesa libera della parte A), fa l'anziana vigliaccata di rallentare per poi frenare. Vorrei permettermi di attribuire la colpa a Skinner ed al suo setup di piatti incompleto per l'occasione (per carità, belli i colpi di splash, ma mancano i crash – per lo schianto frontale), come mi ha dato da pensare Edo. Altro che Godich interruptus, qui siamo di fronte ad un bell'esemplare di Skinner inadeguatus. Per spezzare comunque una lancia a favore del coglionazzo, voglio aggiungere che lo trovo davvero buono e Jonny-friendly sul B prima di perdersi su quel cazzo di ride – ECCELLENTI quei due colpi storti di charlie aperti subito prima di toccare il piatto incriminato a 4:13, forse uno dei dettagli che preferisco del disco finora.
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Fai bene a risparmiare per un nuovo impianto allora.
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Pezzone. Dovrebbe durare 20 minuti, non 5: sono con @Lacatus qui. 🔥
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Questo album in un certo senso mi inquieta, per come mi sguizza tra le mani come una massa viscida ed informe. Ieri nel primo mattino, complice l'insonnia e il mio trovarmi in isola-madre, ho pigliato il barchino per andare ad aspettare l'alba in laguna nord. Per l'occasione ho deciso di dare una seconda ed ultima chance a WOE, con aspettative molto basse circa la riuscita della (presunta noiosa) operazione. Ed invece Il disco mi ha fatto dieci capriole, senza prevenire. Ho navigato a naso nel buio verso Le Vignole in preda all'estasi dei ruggiti di Read the Room. Ho gustato a motore spento, da qualche parte verso San Francesco del Deserto, il passaggio della bruma insieme alle allucinazioni di Under Our Pillows. Ho pellegrinato all'albeggiare verso Santa Maria Assunta a Torcello invaso da un'ascensione di I Quit. Nel frattempo, mi si è confermato un totale rigetto post-indigestione per Teleharmonic, e quel rutto di Bending Hectic non mi si è mosso di una virgola. Magia delle magie: per la prima volta dall'esistenza degli Smilzi non mi è venuto in mente di dover maledire la presenza di Skinner. Comunque: che trip, ragazzi! Tutto questo uso illegale dei delays! Una giornata più mistica che terrena, ieri. Quali altre acrobazie devo aspettarmi da questo collage allucinato di WOE?
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Sì, una cosa molto matta. Va considerato anche che la Chiesa è separata in due da muro centrale (che puoi vedere in sezione): i musicisti sono stati separati in due gruppi! Oltre ad essere una performance spalmata su 360°, parte dei suoni provenivano proprio da uno spazio distante e distinto. Matti.
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Se gli Air non sono già sold out, forse nel pomeriggio faccio la mossa pure io.
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Vero. Cosa ci fa dentro WOE? No in realtà, è una copia dell'arrangiamento di Yorke-Godrich per la versione Peaky Blinders. La ridata esisteva pre-PD. Comunque, Teleharmonic mi ha rotto il cazzo.
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- the smile
- thom yorke
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Bloom – Wall of Ice (ma di brutto, proprio) Morning Mr Magpie – Teleharmonic Little by Little – Read the Room Feral – Under our Pillows Lotus Flower – Friend of a Friend (a malincuore) Codex – I Quit Give Up the Ghost – Bending Hectic (Bending Hectic mi fa attualmente cacare, ed in ogni caso il Ghost è un gran capolavoro) Separator – You Know Me!
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Ieri sera mi sono sparato un trip colossale: una riedizione integrale del Prometeo di Luigi Nono (composizione) + Renzo Piano (struttura) + Massimo Cacciari (testi) + Emilio Vedova (luci), nella Chiesa di San Lorenzo, esattamente come per la sua première per la Biennale Musica dell'84. PS. @echoes vai sicuro a sentire gli Air a giugno quindi? Che quasi quasi mi sparo la doppietta Air + Smile quella settimana lí pur'io.