Visto che avete già messo alcuni dei miei libri preferiti, mi permetto di suggerire questo piccolo gioiello: 98(?) Pedro Páramo - Juan Rulfo Secondo me, secondo tanti, la cosa più bella che sia mai stata scritta in spagnolo: raffinato, sapiente, forte, desolante. La scrittura di Rulfo fa pensare a volte a Faulkner, a volte a Levi (Carlo) perché ti lascia quel retrosapore di terra secca mentre lo leggi. Questo non è "Realismo Mágico", è il testo dal quale gli scrittori latinoamericani più noti di questa corrente hanno imparato. Infatti si dice che Álvaro Mutis ha fatto leggere questo libro a García Márquez e gli ha detto "Leggi questo, cazzo, e impara..." Nota: da leggere, almeno, due volte. La terza, la quarta... verranno da sole.