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kid a

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Everything posted by kid a

  1. kid a

    2024

    scoperto grazie al canale di David Bennett. Lei è la figlia di Will Smith. Pezzo raffinato con accordi estesi e strofa in 7. La risoluzione della strofa in minore sul primo grado maggiore fa molto Thom Yorke.
  2. ero rimasto che l'avevano bloccata, poi non so cosa è successo, grazie delle info.
  3. la meloni è puro corporativismo. Da noi non c'è pericolo, il socialismo parassitario misto a capitalismo di relazione è lungi dall'essere smantellato
  4. Milei è solo un mitomane come tutti i politici. Non farà niente di quello che dice, in Argentina poi, figuriamoci. Dove non serve l'anarco capitalismo, basterebbe un minimo di disciplina fiscale e monetaria
  5. fa un po' sorridere che improvvisamente si siano accorti tutti di Mango, artista mai stato nelle mie corde ma di indubbio spessore e anche un po' sottovalutato.
  6. ricordo di averlo visto solo in quella di sentire ascoltare, evidentemente ero distratto.
  7. Album scandalosamente trascurato.
  8. Esatto. Non avrei saputo dirlo meglio
  9. Ah quindi non sono l' unico a non andare in estasi per il disco di Iosonouncane feat Daniela Pes. Mi sento un filino meno scemo grazie
  10. il mio 2023 TOP Lemon Twigs - Everything Harmony Homunculus res - Ecco l'impero dei doppi sensi The Waeve Blue - Ballad of darren Peter Gabriel - I/O VERY GOOD Everything but the girl - Fuse Dave Newhouse - Autobiographie Rascal Reporters - The strange case of Steve Storm (o) - endocannibalismo Aether Blonde Redhead - Sit down for dinner PRETTY GOOD Luciano Margorani e Dario D'Alessandro - Dieci pezzi facili Iosonounacagna - Spira Calcutta - relax
  11. purtroppo essendo un lunedì lavorativo la vedo molto difficile
  12. preso sia i Tool che Queens of the stone age+Royal blood e meno male che avevo detto mai più festival, li mortacci. tra l'altro il 15 ci sono pure i Jane'ìs addiction coi Dinosaur jr al festival di Lido di Camaiore
  13. praticante avvocato? fatti qualche concorso, stai a sentire un povero fesso. Io purtroppo mi sono laureato in piena crisi spread, e mi sono ritrovato a fare l'avvocato quasi come scelta obbligata. E' una vitaccia. Comunque ti capisco perché da praticanete ne ho subite parecchie,e anche ora da collaboratore in monocommittenza (id est dipendente de facto) non è che poi me la passi tanto meglio, in proporzione.
  14. io da un concerto dei Franz Ferdinand nel 2006 in cui ero vicinissimo alle casse ho un acufene a destra, acuito da anni e anni di live come cantante di band hard rock/metal con chitarristi CRIMINALI e ripetuti ascolti in cuffia a tutto volume. Credo che se facessi un esame audiometrico avrei brutte sorprese.
  15. bel pezzo, non avrei mai detto. Sempre snobbati, all'epoca non li sopportavo. I miei 3 dischi della pre-adolescenza (fino ai 13 anni) sono: 1 Passa o tiempo e che fa - Raccolta dei primi 4 album di Pino Daniele 2 Eat the phykys degli Elii 3 What's the story morning glory parlando di dischi dell'adolescenza invece non posso non partire da qui:
  16. il punto è sempre il medesimo: sino ad oggi ogni altro tentativo di organizzazione delle risorse economiche diverse dal capitalismo è collassato su se stesso per la miseria che ha generato, gli esempi non si contano. Un modo più efficiente di allocazione delle risorse non lo abbiamo ancora trovato e di esperimenti ne sono stati fatti. Se poi l'idea è regredire ad uno stato preindustriale allora il discorso trascende il problema capitalismo sì/capitalismo no. Quindi il problema è sempre quello: o troviamo un sistema migliore, o cerchiamo di migliorare l'esistente e correggerne le storture con metodologia "riformista". Per quanto riguarda i concerti in sé: è fattuale, il prezzo lo fanno domanda e offerta. Un sistema più efficiente di determinazione del prezzo non esiste, nessun decisore centralizzato può decidere a propria discrezione quale sia il prezzo "giusto" per ciascun evento. Se la collettività ravvisa nell'elevato prezzo dei concerti di massa un problema da affrontare può intervenire con la tassazione, con bonus, incentivi, etc. ma più di tanto non potrà incidere. Per quanto mi riguarda, sarò cinico ma anche sticazzi. I migliori concerti che ho visto di recente non superavano i 30 euro, se la gente vuol pagare 200 euro per vedere i Coldplaid saran cazzi loro. I grandi festival, anche alla luce delle recenti esperienze, li eviterò il più possibile. Aldilà del prezzo, mi chiedo come riusciamo a fare così tanto schifo in Italia nell'organizzare simili eventi.
  17. kid a

    post rock

    Con una tale accezione onnicomprensiva, non solo i Pink FLoyd, ma già gli stessi Red krayola, Hendrix, VU, Zappa erano post rock, per non parlare di roba tipo Popol Vuh. Comunque per me, in terminini di sonorità, i germi del post sono in Red dei KC
  18. Ieri sera concerto super dei Verdena all'anfiteatro delle cascine. Scaletta rimaneggiata risoetto allo scorso autunno con Isacco nucleare, Nova, Il Gulliver, Identikit, Logorrea. Bomba
  19. durante il lockdown guardavo giorno e notte i suoi video, penso di averli visti tutti. Come divulgatore è eccezionale. In campo accademico non mi risulta abbia dato grossi contributi in termini di ricerca. Sulle posizioni politiche da veterocomunista (qual è) meglio glissare per grazia di dio.
  20. kid a

    Blur

    Dots and loops, Attack of the grey lantern, il primo dei Mogwai, In place of real insight, Homogenic...
  21. kid a

    Blur

    in termini di pura influenza forse il gruppo più influente di sempre, più degli stessi Beatles. Hanno fornito al successivo metal (fiorito in realtà MOLTI anni dopo) il sound, i power chords, il downtuning, gli intervalli di semitono tipici del doom, le ritmiche (in quanti hanno copiato il riff di Children of the grave?) l'immaginario dei testi, lo stile... scusate OT
  22. kid a

    Blur

    Paranoid per iniziare. Poi Master of reality e l'omonimo. Possono piacere o meno ma hanno praticamente inventato TUTTO l'heavy metal.
  23. kid a

    Blur

    ottima disamina.
  24. kid a

    Blur

    ma infatti non ho mai accostato i Radiohead al britpop. Diciamo che The bends può concettualmente rientrarci (anche se loro erano più influenzati da ciò che proveniva dall'America). Faccio invece molta più fatica a qualificare Airbag o Paranoid Android come britpop
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